E se alla fine Robert Lewandowski restasse al Borussia Dortmund? Certo, la storia avrebbe dell’incredibile, ma in questo momento potrebbe essere la soluzione più fattibile per il futuro dell’attaccante polacco. Riavvolgiamo il nastro: lo scorso aprile il Bayern Monaco ne aveva quasi annunciato l’ingaggio per la stagione 2013/2014, attraverso non una voce ufficiale ma l’agente di Jupp Heynckes, allenatore dei bavaresi in uscita. Il Dortmund, già scottato dall’affare Mario Gotze, aveva negato tutto. Con una clamorosa casualità le due squadre si erano incontrate in finale di Champions League, e a quel punto sembrava chiaro che quella sarebbe stata l’ultima partita di Lewandowski in giallonero. Così non è stato: perchè nel frattempo il club della Rurh ha fatto ostruzionismo, blindando il giocatore in squadra forte del fatto che non esistesse una clausola rescissoria che il Bayern Monaco potesse presentarsi a pagare. Poco male, avevano pensato i bavaresi: nel 2014 sarà nostro a parametro zero, questo sembrava essere l’accordo. E invece no, perchè nel frattempo il Borussia Dortmund ci ha ripensato – almeno così pare – e adesso punta addirittura al rinnovo del contratto (che scade, per l’appunto, tra un anno).



Sta al polacco: il quale lo scorso anno aveva più o meno fatto capire di voler cambiare aria e poi, quando ha intuito che non ci sarebbe riuscito, si è comportato da grande professionista dando l’anima in campo per la sua squadra, ma rivelando anche che la dirigenza giallonera lo aveva costretto a rimanere almeno per un altro anno. Per ora ci sono state tre partite ufficiali: il Dortmund le ha vinte tutte, la prima delle quali proprio contro il Bayern in Supercoppa. Lewandowski ha segnato un gol su rigore: la sua figura al momento è stata oscurata da Pierre-Erick Aubameyang, autore di una tripletta all’esordio in Bundesliga. Proprio dal gabonese può dipendere il futuro di Lewandowski: il Dortmund cerca un grande attaccante che possa sostituire il polacco, esattamente come lui aveva dato il là alla cessione di Lucas Barrios una volta capito che era pronto a prendere in mano l’attacco della squadra. Al 30 giugno 2014 manca ancora molto: siamo sicuri che la storia subirà altre evoluzioni e, chissà, qualche italiana potrebbe decidere di inserirsi cercando il grande colpo.

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