Anche stavolta, per l’Udinese, nella scorpacciata di gol di inizio anno un cucchiaio di troppo nei preliminari europei. Forse dal capitano non te lo aspetti, ma Di Natale ha comunque dato un ottima prova di sé. Tanta voglia, buona corsa, una punizione coi fiocchi e un assist per il suo compagno di reparto Muriel. Ha già un nome l’accoppiata bianconera, la “dina-mu” promette bene come aveva lasciato intendere l’anno scorso. Comincia forte l’Udinese con una formazione un po’ a sorpresa visto che nel ballottaggio annunciato fra Zielinsky e Maicosuel l’ha spuntata il colombiano. Il Siroki non sembra poter impensierire i friulani, la squadra gira bene e domina il campo, gol del capitano al 15′ su punizione, non sarà l’unica, picchiano duro i bosniaci, Basta sulla fascia destra si invola spesso e si può fermarlo in un unico modo, abbattendolo. Muriel sfiora il gol, ma è la prova generale, pochi minuti dopo, al 30′ servito a meraviglia dal capitano, segna anche lui il suo primo gol stagionale. Dopo appena 8 minuti il neo papà ex Lecce si infila in area da solo dalla destra saltando perfino il portiere e si inventa il secondo gol. È un’Udinese compatta che dà lezioni di calcio ad una squadra nettamente inferiore. Nel secondo tempo entra Widmer per Basta e dopo aver accertato il predominio territoriale Guidolin fa scaldare altri giocatori, Badu e Lazzari. Poche insidie per una difesa friulana apparsa comunque non ancora in sintonia totale, ad esser pignoli non benissimo Kelava, ma siamo agli inizi. Al 62′ sfiora il quarto gol Muriel con un pallonetto. Al 64′ rigore per l’Udinese per fallo di mano su cross di Silva. Va Totò al dischetto ma si fa parare l’ennesimo cucchiaio europeo indigesto: sì, perché come un gesto del genere può galvanizzare la squadra, può anche abbatterla mentalmente. Niente cali preoccupanti per i bianconeri, ma la stanchezza sulle gambe, comprensibile al primo di agosto si fa sentire di più quando sbagli un gol del genere che avrebbe sancito ancor di più la vittoria. E non è un caso che i bosniaci tentino di alzar la testa nonostante un tentativo di Pereyra (al 71′ sostituito per Lazzari) su cross di Widmer. Al 76′ infatti arriva il gol del Siroki con Coric che sfrutta una indecisione di Silva, è il 3-1. Ci proveranno ancora i bosniaci, ma la difesa regge l’urto e Muriel e Silva si renderanno nuovamente pericolosi dalle parti del portiere avversario. La partita finisce con i complimenti dell’allenatore del Siroki Brijeg a Guidolin, che ringrazia ma predica la solita cautela per il ritorno. Ovviamente non ha digerito quel cucchiaio al pari dei tifosi friulani, chi forse ci é riuscito è Maicosuel peraltro entrato al 84′ proprio per il capitano. L’anno scorso a consolarlo fu proprio Di Natale dopo lo sciagurato tentativo, chissà se negli spogliatoi il brasiliano abbia osato dire qualcosa o come più probabile se ne é stato zitto, magari con un piccolo sorriso dipinto sul volto. La vittoria e la supremazia territoriale lasciano ben sperare, ma il ritorno a Trieste va comunque preparato bene come stasera. Cinismo e concretezza, queste le parole d’ordine. Intanto il battesimo stagionale è stato positivo. (Giovanni Bellina)



Marcatori: 15′ pt Di Natale (U), 30′ pt Muriel (U), 38′ pt Muriel (U), 31 ‘st Coric (S)

Bilobrk; Blaic, Spikic, Jese, Markovic; Ivankovic, Landeka; Coric, Wagner Santos (1′ st Barisic), Zakaric (25′ st Silic); Kordic (1′ st M. Maric). All: Musa. A disposizione: N. Maric, Kozul, J. Barisic, I. Barisic, Plazonic



Kelava; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta (1′ st Widmer), Allan, Pinzi, Pereyra (27′ st Lazzari), Gabriel Silva; Muriel, Di Natale (40′ st Maicosuel). All: Guidolin. A disposizione: Benussi, Naldo, Badu, Vydra

Arbitro: Ozkahya (Turchia) 

Ammoniti: Zakaric (S), Markovic (S)

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