Risultato positivo per il Milan che in terra d’Olanda raccoglie un 1-1 prezioso, che consentirà di passare il turno anche con lo 0-0 nella sfida di ritorno (San Siro, mercoledì 28 agosto). Gol di El Shaarawy nel primo tempo replicato da Matavz nel secondo: posta in palio equamente divisa e per quanto si è visto in campo è giusto così (anche una traveda per parte). La sfida non è mai stata noiosa: alla partenza a razzo del PSV è seguito un combattimento equo ed infiammato da alcune occasioni rilevanti, come le due traverse. Nelle ripresa maggiori fasi di possesso palla dovute alla stanchezza crescente, ma grande impegno da parte di tutti i giocatori e risultato in bilico sino alla fine. Sono quasi una squadra Primavera: quasi tutti i giocatori sono nati dopo il 1990. Ma reggono il confronto, caricati anche dal pubblico e guidati da un allenatore, Philip Cocu, che trasmette più esperienza di quella effettivamente accumulata in panchina. Il PSV è partito a razzo aggredendo il Milan e sfiorando subito il gol; poi ha reagito al gol subito come un bambino al ceffone del papà, e ha impiegato più tempo a riorganizzarsi al meglio: inevitabile con tanti baby in campo. Dalla prestazioni non traiamo particolari tatticismi ma un’applicazione encomiabile.
Sorprende la tenuta atletica: il Milan è passato da fasi di sofferenza (più frequenti) ed altre più frizzanti, ma sempre senza mostrare cedimenti fisici. Allegri ha ritrovato un El Shaarawy in versione extralusso e un centrocampo capace di soffrire e gestire la palla. La difesa ha concesso occasioni importanti ma in fondo ha subito solo sull’errore di Abbiati.
Direzione complessivamente positiva, esagera solo nell’ammonire Maher (ancata a Balotelli) e non casca nelle simulazioni in area. I tifosi hanno dato una grossa mano al PSV, assecondandone l’impeto iniziale e sostenendolo fino alla fine. Menzione anche per lo spicchio rossonero che, per così dire, ha fatto quello che ha potuto.
Stephan El Shaarawy voto 7
Urby Emanuelson voto 5,5
Tim Matavz voto 7
Karim Rekik voto 5
Psv-Milan si chiude con il risultato finale di 1-1. Tanta delusione per i rossoneri che dopo il gol di El Shaarawy speravano di aprire la stagione con una vittoria proprio per ipotecare il passaggio del turno e l’ingresso in Champions League. La partita però lascia il giusto risultato, con la nota positiva del gol di El Shaarawy “nonostante” Balotelli e un legno colpito da SuperMario che ancora trema. Sul fronte opposto, anche li una traversa e un gol di Matavz che corona i giusti sforzi olandesi. Sui piedi di Poli e di Montolivo il colpo del ko, ma nel carattere il Milan deve ancora crescere. E questo è compito di Allegri.
Il tabellino di Psv-Milan 1-1 (Primo tempo 0-1) Marcatori: 15′ El Shaarawy (M); 60′ Matavz (P)
Psv (4-3-3): Zoet; Brenet, Bruma, Rekik, Willems; Wijnaldum, Schaars (89′ Hiljemark), Maher; Park Ji-Sung (67′ Jozefzoon), Matavz (76′ Locadia), Depay.
Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, Emanuelson; Montolivo, de Jong (78′ Poli), Muntari; Boateng (84′ Niang), Balotelli, El Shaarawy.
Forse nel momento di maggior controllo della gara del Milan, al 60′ minuto è Matavz a segnare il gol del pareggio dopo una conclusione velenosa dalla distanza di Jeffrey Bruma che Abbiati non riesce a trattenere. La palla si impenna e Matavz di testa ha gioco facile a metterla in gol.
Il primo tempo di PSV Eindhoven-Milan finisce sul punteggio di 1-0 per i rossoneri. Gol siglato da Stephan El Shaarawy al quattordicesimo minuto: Abate recupera palla sulla destra, vincendo il contrasto con Depay, e crossa perfettamente al centro per la cresta del Faraone che fa centro alla prima occasione. Pochi secondi dopo Balotelli colpisce la traversa: gran destro di precisione da fuori area, il portiere Zoet devia di quel tanto che basta da dirottare sul legno alto. Più tardi traversa anche per il PSV: Abate perde palla e Matavz lancia Maher centralmente, il giovane olandese salta Mexes e calcia forte colpendo il legno sopra Abbiati. Il PSV ha iniziato a mille all’ora sfiorando il gol dopo un solo minuto: tiro di Matavz dal limite deviato da Maher in corsa, palla fuori di pochissimo con Abbiati totalmente spiazzato. Dopo il gol il Milan ha controllato meglio la partita anche se Abbiati è stato chiamato all’intervento altre due-tre volte, con le sassate di Maher. Migliore in campo Milan: El Shaarawy 7 Gol pesantissimo e aiuto in difesa Migliore in campo PSV: Maher 7 Vicinissimo al gol in un’occasione, vicino in atre due Peggiore in campo Milan: Emanuelson 5,5 Sbaglia più degli altri, non si offre particolarmente in fase offensiva Peggiore in campo PSV: Depay 5 perde il contrasto che porta al gol, fa molto fumo ma per ora produce poco arrosto.
Gran gol di Stephan El Shaarawy che al 15mo minuto sblocca la partita e segna una rete pesantissima per i rossoneri: colpo di testa facile su cross di Abate. Ma il Diavolo è scatenato e pochi minuti dopo ci pensa Balotelli a prendere la traversa. Grande Milan!
Si parte alla Philips Arena: le formazioni ufficiali sono state annunciate ed è tutto pronto per il fischio di inizio della sfida che per il Milan può valere una stagione. Allegri conferma gli undici previsti alla vigilia: Emanuelson a sinistra con Constant in panchina, Muntari in mediana. Per quanto riguarda il Psv Eindhoven, una novità: Park Ji-Sung prende il posto di Jozefzoon sulla fascia destra offensiva. L’arbitro è il turco Cakir. 21 Zoet; 26 Brenet, 3 Rekik, 5 Bruma, 15 Willems; 10 Wijnaldum, 8 Schaars, 6 Maher; 33 Park Ji-Sung, 9 Matavz, 22 Depay. A disposizione: 1 Tyton, 2 Jorgensen, 13 Arias, 27 Hijlmark, 7 Toivonen, 11 Locadia, 14 Jozefzoon. All. Cocu 32 Abbiati; 20 Abate, 5 Mexès, 17 Zapata, 28 Emanuelson; 18 Montolivo, 34 N. De Jong, 4 Muntari; 10 K.P. Boateng, 45 Balotelli, 92 El Shaarawy. A disposizione: 1 Amelia, 21 Constant, 81 Zaccardo, 16 Poli, 23 Nocerino, 37 Petagna, 78 Niang. All. Allegri
Si affrontano questa sera due moduli speculari: 4-3-3 quello di Philip Cocu, 4-3-3 quello di Massimiliano Allegri. Facile intuire dunque che la partita potrebbe essere decisa dai singoli: in particolare stuzzica il duello sulla fascia destra difensiva del Milan, dove Ignazio Abate dovrà cercare di contenere la freschezza di Memphis Depay e se possibile costringerlo a ripiegare. Stesso discorso per Emanuelson, che non può permettersi di lasciare sguarnita la sua zona di competenza per non rischiare di concedere campo e lasciare i centrali in inferiorità numerica; De Jong dal canto suo dovrà sempre dare un occhio alle sue spalle. Dall’altra parte, Stephan El Shaarawy ha il compito di puntare con costanza e decisione il terzino destro Brenet, mentre Mario Balotelli avrà il suo daffare contro la granitica ma non velocissima difesa centrale del PSV. A centrocampo, a Montolivo le chiavi della regia, mentre Nocerino dovrà limitare la qualità di Wijnaldum e le geometrie di Schaars. Boateng può essere una chiave: il suo movimento a rientrare verso il centro può scardinare le linee olandesi e creare la superiorità sulla trequarti.
A poco meno di due ore dall’inizio di PSV Eindhoven-Milan, scopriamo le quote Snai per la partita (consultabili nella loro totalità sul sito www.snai.it). La favorita è, anche se di poco, la squadra in traferta: la vittoria dei rossoneri viene infatti quotata 2,45 mentre quella degli olandesi paga 2,75 la posta in gioco. La quota per il pareggio è 3,30. Per quanto riguarda la somma dei gol finale, va da sè che lo 0-0 paga bene: scommettendo un euro se ne vincono 10, buona anche la quota delle quattro reti (un 2-2 o un 3-1), che paga 4,90 volte la posta. Si può puntare sul risultato del primo tempo: 2,10 per il pareggio dopo 45 minuti, 3,35 per il vantaggio del Psv mentre è a 3,15 quello del Milan. Per chi vuole incassare somme più grosse, ecco il risultato esatto: si va dall’1/10 per lo 0-0 e il 2-1 al 100 del 3-4, quindi con vittoria del Milan, ma la quota più alta è il 175 per un pirotecnico ed eventuale 4-4.
Si gioca questa sera alle 20:45 PSV Eindhoven-Milan, andata del playoff di Champions League. Anche se Adriano Galliani ha sottolineato come non sia questo il playoff più importante giocato dai rossoneri, c’è in ballo molto: la qualificazione alla fase a gironi della massima competizione europea, che il Milan ha vinto sette volte (l’ultima nel 2007) e il cui raggiungimento – si saprà il 28 agosto, giorno del ritorno a San Siro – è un passaggio obbligato per la stagione della banda Allegri. Per di più che per il Milan conta anche la cabala: le ultime due edizioni di Champions League sono passate dal playoff, nel 2002/2003 contro lo Slovan Liberec (con il fiatone) e nel 2006/2007 contro la Stella Rossa. Ci sono tanti precedenti che tra le due formazioni. PSV Eindhoven-Milan è stata anche un’amichevole nell’estate del 1988, per “celebrare” il trasferimento in rossonero di Ruud Gullit; poi in ambito ufficiale le due formazioni si sono incontrate in tre circostanze, e qui il Milan ha ricordi decisamente meno piacevoli pur avendo sempre passato il turno. Spieghiamo: nel 1992/1993 l’incontro arriva nella fase a gironi (allora era una sorta di semifinale, con due turni precedenti a eliminazione diretta): a Eindhoven finisce 2-1 per il Milan con le reti di Rijkaard e Simone (a San Siro era stato 2-0). I rossoneri chiudono al primo posto (eliminato con 1 punto il PSV), ma nella finale contro l’Olympique Marsiglia vengono sconfitti per 1-0. Epica la semifinale del 2004/2005: il Milan vince 2-0 in casa e sembra al sicuro, ma al ritorno Park Ji-Sung e Cocu spingono gli olandesi verso il supplementare. Al 90′ ci pensa Massimo Ambrosini a rimettere tutto a posto; ma non è finita, perchè nei minuti di recupero un eccellente PSV trova il 3-1 ancora con Cocu, oggi l’allenatore del club. Non basta: il Milan va in finale, dove perde nella “maledetta” notte di Istanbul, quella del 3-0 nel primo tempo recuperato in sei minuti dal Liverpool che poi la spunta ai calci di rigore. L’ultima sfida nel girone, stavolta di primo turno, dell’anno seguente: in Olanda decide un gol di Jefferson Farfan (a Milano è 0-0), le due squadre passano a braccetto e il Milan prosegue fino alla semifinale, dove è eliminato dal Barcellona poi campione d’Europa.
Vanno ricordati due grandi ex: come detto Ruud Gullit, due anni nel PSV Eindhoven prima di farne sei con la maglia del Milan (e poi ancora una manciata di mesi nel 1994). E Mark Van Bommel, in campo nell’epica semifinale del 2005 (era all’ultima di sei stagioni), poi una stagione e mezza in rossonero (con vittoria dello scudetto) e il ritorno in patria per un’altra stagione con la squadra della Philips prima del ritiro avvenuto in estate. Il Milan si è guadagnato il diritto a giocare il preliminare di Champions League in virtù del terzo posto conquistato in serie A, all’ultima giornata e negli ultimi minuti della partita di Siena; come noto, da un paio di stagioni l’Italia ha perso il diritto a qualificare la quarta squadra nella massima competizione europea, e così i rossoneri sono dovuti passare attraverso le forche caudine dei preliminari, tuttavia accedendo direttamente all’ultimo turno. Grazie all’alto coefficiente UEFA gli uomini di Massimiliano Allegri sapevano già di non dover giocare contro le formazioni più forti (Arsenal, Lione e Zenit San Pietroburgo), ma l’urna non è stata del tutto favorevole perchè si poteva pescare ad esempio il Paços Ferreira, o il Metalist Kharkiv poi squalificato (al suo posto è subentrato il PAOK Salonicco). Anche così, comunque, il Milan resta favorito per il passaggio del turno, pur essendo più indietro nella preparazione (il PSV ha già tre giornate di campionato alle spalle) e avendo già una lunga lista di infortunati (clicca qui per le probabili formazioni). Gli olandesi invece, giunti secondi nella Eredivisie 2012/2013, hanno dovuto affrontare un turno in più: sono entrati in gioco al terzo preliminare, comunque superato senza problemi contro i belgi dello Zulte Waregem (2-0 esterno, 3-0 casalingo). Si tratta di una squadra che in estate ha cambiato tanto: fuori i pezzi pregiati (Strootman, Mertens e Lens), dentro giovani già molto interessanti (per esempio Adam Maher) che abbassano decisamente l’età media di una squadra che ha tanta qualità e nel futuro anche a medio termine potrà dare fastidio alle grandi (clicca qui per l’intervista esclusiva ad Alec Cordolcini). Lontani dai fasti degli anni Ottanta (vittoria in Coppa dei Campioni nel 1988) e Novanta, gli olandesi restano un club da prendere con le molle e da affrontare con il massimo rispetto, soprattutto alla Philips Arena dove diventano assolutamente più pericolosi. Ci aspettiamo comunque il Milan delle migliori occasioni, concentrato e concreto al di là di una condizione che non può ancora essere quella ottimale. La parola passa ora al campo: la diretta di PSV Eindhoven-Milan sta per cominciare…
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PSV Eindhoven
Subisce gol senza colpe, devia sulla traversa il piazzato di Balotelli e salta su El Shaarawy e Poli nella ripresa.
Soldato della truppa ’94, sembra poter aggredire tutta la fascia ma di fatto limita le scorribande, anche perché preoccupato da El Shaarawy.
Coetaneo di Brenet in prestito dal Manchester City: non demerita in marcatura ma tiene in gioco El Shaarawy che segna, e nella ripresa sbaglia una ghiotta occasione di testa.
In questo PSV devi crescere in fretta: ha 21 deve comandare la difesa e marcare Balotelli. Non sfigura e in più indice Abbiati in errore.
Bel terzino, sta sommando alle doti naturali (prestanza fisica, buona tecnica di base) una maggiore accortezza tattica. Anche se il gol lo fotografa a zonzo: al suo posto c’è il più leggero Depay che perde il duello con Abate.
Usa l’esperienza per dare respiro ai compagni forsennati e coprire le spalle a Maher: bada al sodo, non increspa lo spartito dal 44’st HILJEMARK s.v.
Già molto interessante: parte da centrocampo ma compare spesso in zona gol, facendosi valere con inserimenti veloci e tiri potenti. Colpisce una traversa.
Considerando che poteva non giocare la sua prestazione è positiva, perché molto generosa e utile anche tecnicamente. Appena può -non spesso- si sgancia a destra e offre un’opzione in più dal 23’st JOZEFZOON 5,5 Entra con buone premesse, insidia ma non va oltre un destro sventato da Muntari.
Parte trequartista centrale, in corso spazia per tutta le metacampo rossonera: non trova posizione stabile e forse per questo continuità di giocata.
Copre un buco di Willems e va a contrasto con Abate: lo perde e il Milan segna. Da lì in poi si demoralizza ed affloscia: in partenza era sprizzato arrivando tre volte al tiro.
Sembra macchinoso ma ci sa fare con i piedi: chiedere a Mexes che se lo vede sfuggire più di una volta. Appena può fa gol e tiene a galla i suoi dal 31’st LOCADIA 6 Entra e si impegna, i compagni sono però stanchi e non riescono ad assisterlo al meglio.
All.COCU 6,5 Non il miglior Milan della storia, ma si gioca la Champions League con una banda di “nipotini” e tiene botta, con un gioco volitivo e veloce. Sarà così anche in trasferta?
(Carlo Necchi)
Milan
Il gol è figlio soprattutto del suo errore, ma nel primo tempo risponde presente con belle parate su Winaldum e Maher.
Assist perfetto e marcatura efficace su Depay: gran partita.
Puntuale quando c’è da spazzare, aiuta Mexes nel controllo di Matavz e protegge l’area dagli inserimenti laterali.
Non è al suo meglio fisicamente e si vede, ciononostante è sempre vicino a Matavz che in qualche occasione gli scappa. Meno problemi per vie aeree.
Deve ritrovarsi nei panni del terzino: impiega un’oretta condita da qualche palla persa di troppo; poi si assesta, soprattutto difensivamente, e non soffre il neo entrato Jozefzoon.
Molto in difficoltà ad inizio gara, si rialza strada facendo sino a spingersi con efficacia in avanti: peccato per un tiro evitato nella ripresa (preferisce passare), poteva far male dal limite.
Anche lui in acque alte in avvio ma si mostra più reattivo. Puntuale nell’offrirsi da appoggio alla difesa e deciso a centrocampo, in passaggi e contrasti: sta tornando al massimo dal 33’st POLI 6 Entra con piglio combattivo e sfiora il gol nel finale.
Non si ricordano giocate particolari eccetto una rovesciata nel primo tempo, ma tante cose utili di fisico e piede. Partita solida, costante.
Pur partendo nel tridente si allaccia spesso a centrocampo, ma gestisce le energie per rilanciare l’azione e collegarla alle punte quando può: grinta e tecnica in buona misura dal 39’st NIANG 6 Innesto positivo: in poco tempo si fa vedere con bell’assist a Poli e un tiro (altissimo).
Pericoloso quasi a prescindere, perché anche senza palla crea apprensione. Si muove spesso indietro e di fianco, ma resta presente in zona gol: si ferma alla traversa.
Flash dal miglior Faraone: dribbling, scatti, ripiegamenti e soprattutto il gol, per di più di testa. Al posto e al momento giusti.
All.ALLEGRI 6,5 La nave imbarca subito ma riesce a raddrizzarsi: lui spreme i suoi (nessun cambio fino all’ultimo quarto d’ora), forse anche per testarne la tenuta, ed ottiene risposte positive, soprattutto mentali.
(Carlo Necchi)