La partita del Bentegodi inizia sotto il migliore degli auspici con il pubblico veronese che accoglie Mario Balotelli tra gli applausi. Forse c’è un po’ di ironia nell’atteggiamento dei tifosi veneti ma l’importante è che non si siano verificati episodi di razzismo. Come da tradizione l’Hellas Verona si conferma la bestia nera dei rossoneri e il Milan parte anche quest’anno col piede sbagliato. Il 2-1 di oggi porta con sé una preziosa novità che porta il nome di Poli, ma soprattutto l’inaspettata conferma del sempreverde Luca Toni, autore di una doppietta. I pronostici pre-partita vedono i rossoneri in netto vantaggio e questo è quello che si evince dalle prime battute. Dopo il pareggio dei veneti è un continuo crescendo di intensità per entrambe le squadre, fino a giungere al culmine con la vittoria dei padroni di casa. Il Milan cerca invano di bucare la difesa del Hellas e quando i ragazzi di Mandorlini recuperano palla partono in contropiede. Numerose le occasioni gol per entrambe le parti, il risultato è una partita ricca di emozioni con continui cambi di fronte. I neo promossi ci impiegano 29 minuti a spazzare via lo scetticismo che aleggia attorno alla formazione veneta. Inizia male l’Hellas ma, una volta presa coscienza dei propri mezzi, ingrana la quinta e capisce che i rossoneri non riescono a trovare spiragli per passare la loro difesa. I veneti aspettano con calma gli avversari che sbagliano puntualmente l’approccio nella manovra offensiva. Il contropiede diventa così la migliore arma in questa partita e permette alla formazione guidata da Mandorlini di portare a casa 3 punti preziosissimi.
Se i tre punti si guadagnassero col possesso palla allora ai rossoneri potrebbero anche aver vinto questa partita. Ma i continui passaggi tra i giocatori producono solo un gol che però non basta per incominciare nel migliore dei modi. Il centrocampo guidato da Montolivo arriva sempre sulla trequarti ma a quel punto le soluzioni non sono molte e questo anche a causa di un attacco praticamente statico, vedi El Shaarawy e Niang. Addirittura al 30′ della ripresa è l’Hellas che cerca di gestire palla e i ragazzi di Allegri, remissivi al massimo, aspettano le mosse degli avversari senza neanche accennare un tentativo di pressing. Atteggiamento da rivedere.
Nonostante le premesse di una partita difficile, sia per quanto riguarda le pressioni del pubblico sia per l’occhio di riguardo nei confronti di Super Mario, Calvarese è bravissimo nell’evitare di farsi trascinare in decisioni affrettate e nel dirigere la gara con sufficiente distacco emotivo. In due occasioni nel secondo tempo ad esempio, l’arbitro non si fa ingannare da Balotelli che cade in area di rigore. A nostro parere, in entrambe le occasioni, non c’è stato fallo e il conseguente calcio di rigore che avrebbe potuto scatenare delle polemiche. Come già accennato il pubblico del Bentegodi si è reso partecipe di uno spirito di grande sportività, forse anche perchè non era loro intenzione oscurare questo spettacolare ritorno in serie A con le polemiche che vedevano Mario Balotelli protagonista di questa prima giornata di campionato. Gli attori principali di questo film infatti sono stati gli spettatori veneti, che hanno applaudito Balotelli al suo ingresso in campo e la squadra di Mandorlini. Nel finale di partita si sono verificati dei disordini nei settori riservati agli Ultras ma questi mentecatti non sono bastati a cambiare il giudizio sulla maggior parte del pubblico civile. D’altronde finchè non sarà proposta una riforma che permetta il totale riconoscimento dei più facinorosi, non ci si può aspettare che gli stadi siano il luogo più adatto dove poter passare la domenica pomeriggio con la propria famiglia.



Sempre fatal Verona per il Milan. La doppietta di Luca Toni ribalta l’iniziale vantaggio di Andrea Poli e regala i primi tre punti alla squadra di Andrea Mandorlini, mentre il Milan dovrà interrogarsi sulla sua fragilità difensiva. Grande festa al Bentegodi, dopo undici anni il ritorno in serie A non poteva essere migliore. Il tabellino di Verona-Milan – Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Albertazzi; Jorginho, Donati (85′ Hallfredsson), Romulo; Jankovic, Toni (85′ Cacia) Martinho (76′ Gomez). A disp: Nicolas, Mihaylov, Bianchetti, Cirigliano, Laner, Sgrigna, Grossi, Sala, Longo. All.: Mandorlini Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, Constant (75′ Robinho); Nocerino, Montolivo, Poli; Niang (65′ Emanuelson), Balotelli, El Shaarawy (64′ Petagna). A disp: Amelia, Coppola, De Sciglio, Silvestre, De Jong, Zaccardo, Cristante. All.: Allegri
Arbitro: Gianpaolo Calvarese
Marcatori: 14′ Poli (M), 30′, 53′ Toni (V)
Ammoniti: Jorginho, Jankovic (V), Montolivo, Zapata, Balotelli (M)



La ripresa comincia con l’ammonizione di Zapata al 49′ e dopo pochi minuti è il terzino veneto Cacciatore a sfiorare il gol: calcio d’angolo e colpo di testa ma Abbiati non si fa sorprendere e riesce a deviare nuovamente in calcio d’angolo. Dopo qualche minuto è di nuovo l’Hellas a fare male e questa volta il colpo è fatale: un contropiede orchestrato da Romulo finisce tra i piedi di Jankovic. Cross dal limite dell’area verso Luca Toni che si libera della larga marcatura di Constant per mettere a segno ancora di testa il definitivo 2-1. Il Milan non ci sta ma il possesso palla dei ragazzi di Allegri è sterile ed ogni volta che si giunge sulla trequarti avversaria le soluzioni sono poche a causa della staticità degli attaccanti. Così è ancora il Verona a colpire in contropiede, questa volta con Martinho che, dopo aver galoppato per tutta la fascia sinistra lascia partire un bolide che impegna il portiere rossonero. L’unico guizzo di ripresa da parte dei rossoneri arriva nel finale all’85’ quando Robinho appoggia di tacco al limite dell’area per Balotelli tira in porta per la deviata finale di Rafael. Al 44′ Super Mario viene ammonito in seguito alle proteste plateali per un calcio di rigore non concesso e l’impressione è che Calvarese abbia preso la decisione più giusta.



Il primo tempo di Verona-Milan si è chiuso sul punteggio di 1-1 con i gol di Poli e Toni. Tutto esaurito al Bentegodi, la partita si apre all’insegna del fair play con il pubblico che applaude il grande atteso del match: Mario Balotelli. Nei primi minuti non c’è confronto, i rossoneri iniziano con un possesso palla da mal di testa per i padroni di casa. All’8′ è SuperMario a impegnare Rafael da fuori area con un tiro da fermo. Il portiere del Hellas però si allunga sul palo alla sua destra e riesce a deviare in calcio d’angolo. Al 14′ arriva il vantaggio rossonero: Balotelli riceve palla a tre metri circa dall’area di rigore, aspetta giusto il tempo necessario per l’inserimento fulmineo di Poli che a tu per tu con Rafael non sbaglia: tiro di piatto di destro all’angolino basso a destra. La formazione di Mandorlino comincia aperdere le staffe e Jorginho commette un fallo su Balotelli che gli costa l’ammonizione. Dopo il 25′ i veneti danno segni di ripresa e cominciano ad attaccare. Il pareggio  del Hellas è firmato dall’intramontabile Luca Toni che su calcio d’angolo si libera dalla marcatura di Constant e mette in rete di testa al 29′. Al 35′ è ancora lo stesso Toni ad impensierire Abbiati con un tiro di sinistro da fuori area. Da qui in poi i veneti prendono fiducia nei propri mezzi e cominciano a tenere palla cercando di mandare più volte sul fondo gli esterni Jankovic e Martinho. Da segnalare al 40′ l’ammonizione di Jankovic per un fallo su SuperMario. Migliore Milan: Balotelli. Migliore Verona: Toni.

Il Verona ribalta il risultato, e il merito è ancora di Luca Toni. Il campione del Mondo 2006 ha svettato di testa alla sua maniera per la seconda volta ad inizio secondo tempo, e di certo ora ripartiranno i processi al Milan sulle palle alte. Il Bentegodi invece si gode la festa grazie allo splendido cross d’esterno di Jankovic, incornato in testa dalla punta ex Fiorentina.

Il pareggio del Verona si è fatto attendere solo pochi minuti, e l’autore è stato il nuovo acquisto più atteso, Luca Toni. Il campione del Mondo 2006 ha svettato di testa alla sua maniera, buttando in rete il pallone che gli è arrivato da calcio d’angolo e sovrastando il povero Constant, che non è riuscito in nessun modo a contenerlo.

Il primo gol del nuovo campionato porta la firma di Andrea Poli, giovane centrocampista che il Milan ha comprato dalla Sampdoria. Poli si è inserito benissimo in profondità ed è stato raggiunto dall’assist di Mario Balotelli. Solo in area, Poli ha trafitto in modo imparabile Rafael, il portiere di caso, portando in vantaggio i rossoneri.

Tutto pronto al Bentegodi per Verona-Milan: le formazioni ufficiali sono state annunciate. Nessuna sorpresa nel Milan, che si schiera con tutti i titolari previsti, fiducia a Poli al posto di De Jong, uscito malconcio da Eindhoven. Ben due sorprese invece per Mandorlini, che in attacco sceglie Jankovic e non Gomez per completare il tridente con Toni e Martinho, mentre a centrocampo deve rinunciare ad Hallfredsson. Al suo posto Romulo. Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Albertazzi; Jorginho, Donati, Romulo; Jankovic, Toni, Martinho. All. Mandorlini. A disp.: Nicolas, Mihaylov, Bianchetti, Cirigliano, Laner,  Hallfredsson, Sgrigna, Cacia, Grossi, Sala, Longo, Gomez. Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, Constant; Poli, Montolivo, Nocerino; Niang, Balotelli, El Shaarawy. All. Allegri. A disp.: Amelia, Coppola, De Sciglio, Emanuelson, Silvestre, De Jong, Zaccardo, Cristante, Petagna, Robinho. Arbitro: Calvarese.

Quale sarà la chiave tattica di Verona-Milan? Interessante notare che si affronteranno due squadre che adottano entrambe il 4-3-3. Dunque sarà uno scontro fra schemi speculari, difficile che possano dunque essere determinanti delle differenze tattiche. Sarà piuttosto determinante riuscire a sfruttare al meglio le rispettive qualità, ed annullare quelle degli avversari: il Verona punterà tutto su entusiasmo, freschezza e velocità, perché questa partita è davvero speciale per loro. Il Milan può mettere sul piatto un tasso tecnico e un’esperienza superiore. Il duello più squilibrato sembra essere quello fra l’attacco rossonero e la difesa gialloblù: se quest’ultima reggerà, il Verona potrà puntare al colpaccio. Altrimenti, vincerà la favorita.

È tutto pronto per l’inizio del campionato e i bookmaker hanno già cominciato a fare i loro calcoli e pronostici sulle partite in programma per questa prima giornata di campionato. In pole position troviamo il Milan impegnato nella trasferta di Verona con la neo promossa Hellas. I favoriti per la vittoria finale sono i rossoneri ovviamente, con il 2 dato a 1,70, mentre il successo dei veneti moltiplica la posta in gioco per 4,75. Considerando che il Milan negli ultimi anni ha sempre faticato nelle prime giornate si potrebbe optare anche per un’eventuale pareggio dato a 3,60 o la doppia chance 1X a 2,05. Altra giocata interessante è il parziale finale X2 dato a 4,00, quindi pareggio alla fine della prima frazione di gioco e risultato finale favorevole ai ragazzi di Allegri. Altra puntata interessante è la somma gol finale: 2 reti date a 3,10, 3 a 3,80 e 4 a 5,40. Ovviamente non possiamo non citare gli under/over: nel tabellino delle scommesse troviamo solo u/o 1,5 dati rispettivamente a 3,20 e 1,28 e u/o 3,5 rispettivamente a 1,26 e 3,30. Buona fortuna!

L’appuntamento è di quelli importanti: ore 18.00, stadio Bentegodi, Verona-Milan è il primo anticipo della prima giornata di serie A 2013-2014. Insomma, spetta ai gialloblù e ai rossoneri aprire il nuovo campionato di calcio che ci terrà compagnia nei prossimi nove mesi. Sarà una partita speciale per molti motivi. La gloriosa Hellas torna nella massima serie dopo una lunghissima astinenza di ben undici anni, e subito affronta una delle grandi storiche del nostro calcio. Il Bentegodi si annuncia quindi bollente, e speriamo che sia solo genuino entusiasmo calcistico, visto che purtroppo la vigilia è stata caratterizzata anche da altri temi, con Mario Balotelli al centro dell’attenzione come quasi sempre gli capita. Ci sono anche numerose ricorrenze storiche a rendere ancora più speciale la partita: i padroni di casa non possono scordare che in quell’ormai lontano 2001-2002 fu proprio Verona-Milan l’ultima partita fra le mura amiche in serie A, visto che allora era capitata alla penultima giornata. Soprattutto, però, la ‘fatal Verona’ fa venire i brividi ai tifosi rossoneri: qui il Milan di Nereo Rocco perse lo scudetto del 1972-1973 all’ultima giornata a causa di una clamorosa sconfitta per 5-3. Passarono diciassette anni, e nel 1990 ecco il bis: era la penultima giornata, ma l’inattesa sconfitta per 2-1 contro un Verona che poi retrocesse fu decisiva per spegnere i sogni rossoneri. Precedenti bollenti, che renderanno ancora più spettacolare la partita a cui spetta l’onore di inaugurare una nuova avventura: di certo il Milan sarà ben contento di affrontare questa tappa subito, quando i verdetti sono ancora molto lontani. Tuttavia, le tre stagioni con Massimiliano Allegri in panchina sono sempre iniziate a rilento per i rossoneri, e questa ostica trasferta non è certo ideale per sfatare quest’altra tradizione negativa.

Questo è ancora più vero perché il Verona si presenta con buone ambizioni alla partenza di questa serie A. La società ha fatto tutto per bene, con l’obiettivo di rendere stabile questo ritorno in serie A dopo troppo tempo. L’allenatore Andrea Mandorlini è ormai un veterano del Bentegodi, e il suo passato interista gli darà ulteriori motivazioni questo pomeriggio; il mercato, inoltre, ha portato innesti importanti come il centrocampista argentino Adrian Cirigliano – che era ambito anche da squadre più titolate – e in attacco un bomber di lungo corso come il campione del Mondo 2006 Luca Toni, già punto di riferimento del reparto avanzato, e la giovane speranza Samuele Longo, altro interista che sentirà aria di derby. Motivazioni speciali anche per Michelangelo Albertazzi, terzino che invece è in comproprietà con i rossoneri e vorrà dunque mettersi in luce in questo incontro. A tutto questo si aggiungerà l’entusiasmo di un intero stadio, che cercherà di spingere gli scaligeri al colpaccio. Di certo non ci saranno timori reverenziali, visto che Mandorlini schiererà i suoi con il 4-3-3 (clicca qui per le probabili formazioni di Verona-Milan). Dall’altra parte, il Milan si trova in mezzo fra le due partite dei playoff di Champions League: da un certo punto di vista ciò è positivo, perché i rossoneri hanno curato la preparazione per una partenza lanciata e quindi non dovrebbero soffrire quest’anno nelle prime giornate, tuttavia il rischio è quello di affrontare il Verona con la testa già rivolta al Psv, visto che entrare nella fase a gironi è fondamentale per indirizzare l’intera stagione, anche dal punto di vista economico. I rossoneri dovranno puntare soprattutto sulla loro maggiore qualità, come ha sottolineato anche il grande doppio ex Giuseppe Galderisi (clicca qui per leggere l’intervista di presentazione). Chiamati in causa dunque il nuovo capitano Riccardo Montolivo, regista del centrocampo, e naturalmente le due stelle dell’attacco, Mario Balotelli e Stephan El Shaarawy, rinfrancato dal gol europeo. Dunque ora è arrivato il momento di cedere la linea al terreno di gioco, perché l’anticipo di serie A Verona-Milan sta per cominciare…

 

Risorsa non disponibile

Verona

Rafael 6,5 Come citato in precedenza sventa la minaccia del gol per ben due volte, disimpegnandosi in entrambi le occasioni sui tiri di Super Mario dal limite dell’area di rigore.

Albertazzi 6 Inizialmente prova a spingere sulla fascia ma capisce ben presto che per oggi bisogna attendere l’avversario e dedicarsi a un’opera di contenimento.

Moras 6,5 Insieme a Maietta tiene bene la posizione e aspetta la manovra offensiva rossonera che si infrange costantemente sui loro piedi. Ha davanti a sé un osso duro come Balotelli che però non viene aiutato dai compagni e gli facilita il lavoro.

Maietta 6,5 Anche lui capisce ben presto dai primi minuti che i rossoneri puntano tutto sul possesso palla e l’unica maniera per poter sorprendere gli avversari è recuperare il pallone e servirlo ai centrocamposti per il contropiede.

Cacciatore 6,5 Se sul lato sinistro Albertazzi si dedica al contenimento, a sinistra si decide comunque di spingere e di portarsi in area per la superiorità numerica in area. Risulta una mossa vincente tanto che al 6′ della ripresa va il terzino va quasi vicino al gol.

Romulo 7 Scartato dalla Fiorentina che ha deciso di puntare su altri giocatori, il brasiliano si riprende la sua rivincita a partire da oggi. Da lui parte il veloce contropiede che verrà finalizzato da Toni per il definitivo 2-1 e instancabile lottatore in mezzo al campo.

Donati 6,5 Un’altra rivincita per l’ex di turno che amministra bene la palla in fase di possesso, grazie ai passaggi veloci a compagni di reparto e attaccanti.

Jorginho 6 Anche lui lotta su ogni pallone opta per la giusta intensità di pressing: quella che basta per portare i centrocampistie gli attaccanti rossoneri all’errore.

Martinho 7 Nei primi minuti, quando è il Milan a dettare legge in campo, è l’unico che azzarda una spinta verso la porta difesa da Abbiati. Col passare dei minuti la squadra prende il duo esempio e viene fuori anche grazie alle sue incursioni sulla fascia sinistra. Per lui è mancato solo il gol.

Toni 7,5 Quasi nessuno avrebbe scommesso sul ritorno di Luca Toni, ma l’attaccante oggi ha dimostrato di voler partecipare a pieno titolo a questa nuova scommessa firmando una doppietta nel modo che più gli piace, ossia colpendo di testa: sempreverde.

Jankovic 6,5 Tanta corsa e lavoro di sacrificio anche in fase difensiva. Viene preferito dal tecnico nelle ultime ore a Gomez e la scelta si rivela vincente. È suo l’assist per il 2-1 finale.

Mandorlini 7 Dopo le spiacevoli e brevi parentesi in serie A, che sia questa la volta buona? Con l’impresa di oggi è sicuramente riuscito a non deludere le aspettative dopo l’annata dell’anno scorso. Lucido nel gestire lo svantaggio, riesce a trasmettere la calma necessaria a suoi per ribaltare il risultato.

Milan

Abbiati 5,5 Subisce due gol ma la colpa non è di certo sua. Protagonista di parate importanti, come quella su Martinho nella ripresa, viene però abbandonato dai compagni di reparto che non gli garantiscono la copertura sufficiente.

Constant 4,5 Senza ombra di dubbio il peggiore in campo. In entrambi i casi dei gol, la responsabilità è sua. Se per la prima rete la colpa si può dividere coi compagni, sul secondo è lui che si lascia sfuggire ancora una volta Luca Toni.

Mexes 5 Il centrale francese non è ancora in grado di assicurare quella tranquillità di reparto di cui necessita una squadra come il Milan.

Zapata 5 Al pari di Mexes, non garantisce copertura sufficiente. Alcuni errori in fase di ripartenza per non parlare della marcatura a volte un po’ troppo blanda.

Abate 5 Timidi tentavi di incursione lungo la corsia di destra, non è solito cui siamo abituati. Smentisce ben presto le premesse, anche se è uno dei pochi che prova ad attaccare. Da segnalare un errore nel finale che permetterà al neo entrato Cacia di calciare verso lo specchio della porta.

Nocerino 5 Apparso stanco e poco presente nel vivo delle azioni. Forse troppo preso dalle voci che lo vogliono lontano da milanello. Remissivo.

Montolivo 6 Il capitano del Milan recupera molti palloni, anche se non è lucidissimo. Una volta varcata la linea di metà campo si ritrova sempre a dover giocare il pallone sull’esterno poiché, là davanti, di fare un movimento smarcante non ne vogliono sapere.

Poli 6,5 Ad oggi l’unica sorpresa in casa rossonera ma si era già visto dall’esordio nei preliminari di Champions. Va in gol grazie a un movimento smarcante e prova spesso a inserirsi tra la linea difensiva degli avversari.

El Shaarawy 5 Il faraone è stato irriconoscibile quest’oggi. Se di solito fa del movimento dello scatto in profondità le sue armi migliori, in questa prima partita è apparso statico e incapace di ritagliarsi uno spiraglio tra la difesa veneta.

Balotelli 5,5 E’ suo l’assist per il vantaggio rossonero. È l’unico attaccante che prova ad impensierire il Rafael sia nel primo che nel secondo tempo con due tiri da fuori. Anche lui, forse poco aiutato dai compagni, assume nel finale un atteggiamento rinunciatario.

Niang 4,5 L’altro non pervenuto della serata: poco movimento e in quasi ogni ripartenza perde il pallone andandosi a scontrare con gli avversari.

Allegri 5 In tutto questo cataclisma iniziale le responsabilità sono da attribuire anche all’allenatore che è non è riuscito a motivare a sufficienza i suoi giocatori. Forse il prima ostacolo sembrava troppo facile da superare e l’assenza di Boateng non basta certamente a giustificare una sconfitta del genere. (Mattia Baglioni)