Inizia oggi l’ultimo Slam della stagione. Gli Us Open si giocano a Flushing Meadows, New York, e racchiudono una storia epocale che varrebbe la pena raccontare in separata sede. Basti qui dire che fino al 1978 il cemento non era di casa: fu inaugurato dopo che la tradizionale erba fu modificata, tra il 1975 e il 1977, in una terra battuta di colore verde. Jimmy Connors resta l’unico giocatore ad aver trionfato su tutte le superfici, anche se il record di vittorie consecutive (addirittura sette) spetta a Richard Dudley Sears, ma stiamo parlando di più di 80 anni prima dell’era Open, quando ancora il nome del torneo era Campionati d’America. Qui inoltre Suzanne Lenglen, la divina, perse l’ultima partita della sua carriera: avvenne contro Molla Bjurstedt Mallory, ma solo perchè durante il viaggio in America le impervie condizioni atmosferiche fecero ammalare la francese che si ritirò dopo il primo set. Alla statunitense la fama per la grande vittoria, a Suzanne due vittorie, l’anno seguente, in cui lasciò due game totali all’avversaria. Giusto per dare le proporzioni. Oggi si gioca quindi sul cemento: i campioni in carica sono Serena Williams e Andy Murray, ma non si può non pensare che il grande favorito in campo maschile sia Rafa Nadal, imbattuto sul cemento nella stagione e con due Master 1000 intascati poche settimane fa (Montreal e Cincinnati). E’ lui il primo big a scendere in campo: lo fa contro Ryan Harrison sul campo centrale, con inizio delle partite alle ore 17 italiane (a New York saranno le 11). In campo maschile non si sfugge dai soliti nomi; ai quali dobbiamo purtroppo togliere Roger Federer, scivolato al numero 7 del ranking ATP (non capitava da 11 anni che fosse così in basso). A meno che non abbia un guizzo come accaduto a Pete Sampras, che vinse il suo quinto Us Open a 31 anni quando nessuno se lo aspettava più, lo svizzero (che avrebbe un potenziale quarto di finale contro Rafa Nadal) non dovrebbe essere annoverato tra i potenziali vincitori. Abbiamo 11 italiani nei tabelloni: sei donne e cinque uomini, due di loro (Thomas Fabbiano e Camila Giorgi) arrivano dalle qualificazioni. La speranza è ripetere lo scorso anno, quando Sara Errani e Roberta Vinci giocarono il derby nei quarti di finale e vinsero il torneo di doppio; non sarà facile, ma il sorteggio ci dice che la Errani avrebbe Maria Kirilenko e Caroline Wozniacki come avversarie più dure sulla strada della semifinale (contro la Azarenka), giocatrici che può battere (ma forse non la danese vista negli ultimi tempi). Oggi in campo c’è solo Francesca Schiavone: un esordio impossibile contro Serena Williams, alla ricerca del nono titolo dell’anno, che sarebbe il suo quinto Us Open e il diciassettesimo Slam in carriera. Dopo il flop di Wimbledon (fuori agli ottavi contro Sabine Lisicki) la numero uno del mondo è tornata a macinare gioco: ha vinto sbadigliando a Toronto, ha trovato più difficoltà a Cincinnati dove ha lasciato lì una finale tiratissima contro Victoria Azarenka. Che è la sua avversaria più agguerrita: lo scorso anno ha avuto il game di servizio per prendersi il torneo e non l’ha sfruttato, ora sembra tornata nella miglior forma. Tra le tante giocatrici da tenere d’occhio, detto che Maria Sharapova non c’è per una borsite alla spalla, segnaliamo Simona Halep: sabato ha vinto il quarto torneo stagionale, dominando Petra Kvitova nella finale di New Haven, è già nella Top 20 e gioca un tennis aggressivo che ha messo in difficoltà anche la Williams. Strada facendo scopriremo outsider e sorprese, come sempre accade nei Major: intanto, ci limitiamo a dire che la prima giornata degli Us Open, così come tutto il torneo, è in diretta su Eurosport ed Eurosport 2, con la possibilità di seguire in streaming sia su Sky Go, riservato agli abbonati Sky, sia su Eurosport Player, servizio a pagamento accessibile su www.eurosportplayer.it.



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