Il Galatasaray vince la Emirates Cup 2013 battendo l’Arsenal nella partita decisiva, con un . Le due squadre avrebbero avuto bisogno sicuramente di una vittoria, per superare il Porto che con la regola che assegnava un punto aggiuntivo per ogni gol segnato si era portato in buona posizioen. Giocando in casa tutti i pronostici erano per la squadra di Arsene Wenger, che già in tre occasioni ha portato a casa il trofeo; e invece la vittoria è andata alla squadra di Fatih Terim che, pure andata sotto nel primo tempo, ha saputo ribaltare il punteggio nei minuti finali della ripresa. Un nome e un cognome: Didier Drogba, che negli otto anni trascorsi con la maglia del Chelsea ha più volte punito l’Arsenal ed evidentemente ieri, vedendo l’Emirates Stadium, si è ricordato dei vecchi tempi. Prima però era stata la squadra di casa a portarsi in vantaggio: 39′ minuto, Arteta su azione di calcio d’angolo apriva a sinistra per Theo Walcott. Il cross del nazionale inglese, con il destro a rientrare, intendeva favorire l’inserimento di testa di Mertesacker; Felipe Melo sembrava in vantaggio ma bucava l’intervento, e il suo movimento traeva in inganno Fernando Muslera che non arrivava sul pallone, lasciandolo sfilare in porta alla sua sinistra. Il Galatasaray non si scomponeva più di tanto: nonostante la girandola di cambi la partita restava molto interessante, e a risolverla come detto era Drogba. Prima, minuto 78, l’ivoriano trasformava un calcio di rigore che lui stesso si procurava, cadendo in area per un tocco sulla schiena di Ignasi Miquel, entrato nel secondo tempo. “E’ stato un tocco davvero, davvero, davvero, davvero leggero”, ha detto Wenger, che non perde mai l’occasione per protestare con gli arbitri. “E’ stata un’azione da Drogba, un classico”. Qui, evidentemente sono emersi tutti i ricordi dei gol subiti dall’ivoriano in Premier League. Drogba però non aveva ancora finito: dopo aver mostrato il nome sulla maglietta ai tifosi dell’Arsenal, a tre minuti dal termine colpiva nuovamente. Azione lunga, nata da un corner di Sabri Sarioglu; il Galatasaray giocava palla dietro con una manovra avvolgente, fino a trovare Wesley Sneijder sulla trequarti sinistra. Pallone dentro per Drogba, che con un controllo a seguire tagliava fuori Mertesacker e poi scaricava la conclusione mancina alle spalle dell’incolpevole Szczesny, esultando come se fosse una partita di campionato. Con 9 punti (6 per le vittorie, 3 per i gol segnati) il Galatasaray vince la Emirates Cup; secondo il Porto con 6, poi Arsenal e Napoli con 4. 



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