All’avvicinarsi di ogni appuntamento importante, il nuoto azzurro è atteso con grande trepidazione. Vincere è d’obbligo e queste aspettative si traducono in enormi pressioni per i nostri atleti, che spesso e volentieri si tolgono sassolini dalle scarpe dopo una medaglia. Basti pensare alle dichiarazioni di Gregorio Paltrinieri, che dopo l’argento conquistato nei 1500 stile libero ha risposto alle critiche rivolte a lui e al suo allenatore Philippe Lucas. Quello di Federica Pellegrini è senza dubbio il nome più chiacchierato, una abituata a fare notizia e sempre sotto la lente di ingrandimento. Un compleanno da festeggiare ora, con 25 candeline sulla torta e una medaglia d’argento al collo, ottenuta nei 200 stile libero. Seconda medaglia ottenuta dagli azzurri a Barcellona. “Stasera avremo modo di festeggiare con un aperitivo e un po’ di amici, una cosa tranquilla – ha dichiarato – La mia convinzione di restare a Verona c’è sempre stata, dovevo parlare con Lucas per vedere se era d’accordo, ma sono molto convinto della mia scelta tecnica, si è visto quest’anno cosa è successo pur non preparando la gara. Abbiamo discusso ieri dell’organizzazione futura, siamo molto d’accordo, lui ha capito che la mia tranquillità è fondamentale, mi lascerà a Verona molto più tempo del previsto, sempre secondo i suoi programmi”. E’ il momento della quiete dopo tanto impegno, un periodo da vivere tra le mura domestiche per archiviare lo stress, niente mondanità; la Pellegrini ha infatti dichiarato che non si recherà a Jesolo, dove attualmente si trova Del Piero. Basta flash. E’ anche il momento per pianificare il futuro, magari insieme a qualche compagno di squadra: “Molti atleti, molti ragazzi della nazionale si sono informati sui metodi di Lucas, su come si sta a Verona. A me farebbe piacere avere dei compagni o delle compagne d’allenamento. Il prossimo anno ricomincerò a fare carichi importanti di allenamento e sarebbe un bene avere un gruppo nutrito che corra tutto verso uno stesso obiettivo”. Richiama dunque all’unità del gruppo azzurro la Federica nazionale, un elemento necessario per ripartire dopo tante delusioni. Dopo ogni spedizione arriva il tempo dei bilanci, quella di Barcellona non fa eccezione e la Pellegrini non cerca risposte di comodo: “Lascio a voi la valutazione – afferma – siamo stati 31 convocati e sono arrivate due medaglie, giudicate voi”. Fede non ama i giri di parole, preferisce la strada della franchezza a quella della diplomazia, ed è impietosa la sua breve analisi. Il medagliere azzurro non ride e anche stavolta parte il valzer delle colpe, un po’ come accaduto con la coda polemica che ha seguito i giochi olimpici, atleti e staff tecnico sul banco degli imputati, l’opinione pubblica rumoreggia ancora una volta. 



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