E’ finita la diciottesima tappa della vuelta. Vasil Kiryienka vince la gara, Nibali resiste in testa alla classifica ma Horner si avvicina pericolosamente. Clicca qui per vedere la classifica generale aggiornata dopo la diciottesima tappa.
La Vuelta 2013 entra oggi nei tre giorni decisivi, quelli che decideranno il vincitore finale. La classifica generale vede al comando sempre il siciliano Vincenzo Nibali, che però ora è atteso appunto da tre giornate che ci diranno se sarà in grado di respingere gli assalti dell’americano Chris Horner e degli spagnoli Alejandro Valverde e Joaquin Rodriguez per vincere il Giro di Spagna per la seconda volta nella sua carriera. Dopo il finale a sorpresa della tappa di ieri, che ha visto l’olandese Bauke Mollema anticipare la volata in un finale caotico (clicca qui per il riassunto video della 17a tappa), da oggi si fa maledettamente sul serio, perché l’arrivo a Pena Cabarga è durissimo. Per lo Squalo sono dolci ricordi, perché proprio in cima a questa salita nel 2010 Vincenzo indossò per la prima volta in carriera la maglia rossa che poi portò fino a Madrid: quel giorno vinse Rodriguez, con una prestazione eccezionale e probabilmente oggi irripetibile, anche perché siamo alla terza settimana (e non alla seconda come allora) e le energie sono inferiori, ma Nibali arrivò secondo e diventò leader. Uno scenario che al capitano della Astana andrebbe benissimo anche oggi, visto che Rodriguez è quarto, dunque il più lontano dei rivali diretti per il primo posto finale. Andiamo però ora ad esaminare nel dettaglio il percorso della Burgos-Pena Cabarga: la prima metà della tappa è ondulata, ma senza nessuna difficoltà di rilievo, pur con un primo Gpm di terza categoria, l’Alto de Bocos, al 78 km di gara. Dopo il centesimo chilometro, però, il gioco si fa duro, con tre Gpm da affrontare in rapida successione. Si comincia con l’Alto Estacas de Trueba (km 107,5), anch’esso di terza categoria, ma più impegnativi saranno il Puerto de Braguia (km 128,1), al termine di 6,1 km di salita al 6,3% di pendenza media, e l’Alto del Caracol (km 146,9), ascesa di 10,6 km al 5,6% di pendenza media. Salite che andranno ad affaticare le gambe in vista del gran finale. Non lasciatevi ingannare dal fatto che l’arrivo sarà posto a soli 565 metri d’altitudine: si inizia infatti a salire dal livello del mare, per una salita di 5,9 km caratterizzata da una pendenza media del 9,2% e punte di pendenza massima al 20%. Salita vera, in alcuni tratti micidiali, sulla quale chi sarà più in forma potrà certamente fare la differenza. Nibali ci arriva con ottimismo: “Pena Cabarga è un arrivo che mi piace. Il giorno di riposo è capitato a puntino e abbiamo controllato bene la tappa di oggi (ieri, ndR). Avete visto come siamo stati lucidi nei ventagli? Ci siamo”. La diretta tv della Burgos-Pena Cabargasarà su Eurosport, che trasmette la Vuelta 2013 in esclusiva sul canale 211 della piattaforma satellitare. Oggi il collegamento comincerà dalle ore 16.00, per seguire al meglio tutte le fasi più importanti della corsa, mentre l’arrivo è previsto tra le 17.25 e le 18.00. Appuntamento anche in streaming video su Sky Go e su Eurosport Player, accessibili tramite registrazione a tutti gli abbonati alla piattaforma satellitare, anche se il Player del canale europeo dedicato allo sport è a pagamento tramite due diverse modalità di abbonamento. (Mauro Mantegazza)