Partita decisa negli ultimi 10 minuti di partita. Il Milan riesce a conquistare i 3 punti contro il Celtic grazie ad una reazione del gruppo nel finale di partita. In questo match si è distinto tra i migliori Zapata che ha il merito di sbloccare la partita con il suo gol (successivamente segnato dalla UEFA come autogol) e dare così il via alla ‘rinascita’ del Milan. In fase di copertura ha concesso poco portando a casa una prestazione convincente. Tra i peggiori invece spicca il nome di Nocerino oramai in una vera e propria crisi d’identità, mai al centro dell’azione e poco preciso nelle conclusioni. E’ oramai un lontano ricordo il giocatore che due anni fa aveva entusiasmato i tifosi del Milan con le sue prestazioni da campione.



Al Meazza di Milano il Milan cancella l’ultima opaca prestazione in campionato e batte il Celtic, all’esordio della competizione più ambita a livello europeo. 2 a 0 il risultato finale : Zapata al 37’del secondo tempo ha sbloccato la partita trovando il gol su un tiro da fuori deviato, che si è insaccata alla sinistra del portiere; Muntari, 3 minuti dopo, ha trovato il raddoppio su un tap-in dopo che Forster aveva parato miracolosamente una punizione ottima di Balotelli. E dire che il pareggio non sarebbe stato un risultato così sbagliato : Il Milan, strapieno di infortuni, è stato più pericoloso all’avvio con il trio d’attacco, Matri, Balotelli e Birsa ma poi,ha subito gli avversari, indietreggiando a poco e poco e cedendo la manovra del gioco agli avversari scozzesi. Quest’ultimi sono andati in crescendo con il passare del tempo : in difesa hanno retto bene grazie al portiere, Forster, decisivo in almeno tre occasioni ; davanti hanno trovato un duo d’attacco alquanto sterile : Samaras è stato totalmente deludente, Stokes qualcosa in più, ma poca cosa per creare pericoli anche perché Mexes e Zapata non  hanno concesso praticamente niente. Partita a tratti spenta, macchinosa e lenta Soprattutto nel secondo tempo quando i ritmi sono andati vorticosamente in calando. Pochi tiri in porta e poche emozioni salvo nel finale quando Zapata ha risvegliato le coscienze di chi aveva già abbandonato lo stadio convinto del pareggio finale.



La vittoria di stasera è preziosissima. Contro un avversario ostico e con una formazione praticamente obbligata, la squadra ha fatto tutto quello che ha potuto. Ha retto benissimo dietro, concedendo quasi nulla, e davanti ha creato qualcosina con il trio d’attacco. Alla fine le reti sono arrivare da situazioni inaspettate. Fortuna audaces iuvat :la fortuna ogni tanto bisogna andarsela a cercare.

Forse meritava il pareggio, ma contro grandi squadre bisogna metterla dentro altrimenti si rischia grosso. Pur gestendo la manovra, i tiri in porta sono stati veramente pochi. L’attacco è stato deludente. Il portiere è uno straordinario punto di forza che potrà battersela anche contro Messi e squadre forti.



Rigore tedesco. Richiama più volte i giocatori prima di sanzionare con cartellini. Le decisioni sono state sempre giuste, anche sulla contestata punizione a due battuta in area a favore del Celtic.

Il tabellino

37’st Zapata, 40’st Muntari

Milan (4-3-2-1): Abbiati; Zaccardo, Zapata, Mexes, Constant (31’st Robinho); Nocerino, De Jong, Muntari; Birsa (18’st Emanuelson); Balotelli, Matri (42’st Poli) (Amelia, Iotti, Modic, Poli, Cristante). All.Allegri.

Celtic (4-4-2): Forster; Lustig, Ambrose, Van Dijk, Izaguirre; Matthews (31’st Boerrigter), Mulgrew (44’st Biton), Brown, Commons (32’st Pukki): Samaras, Stokes (Zaluska, Rogic, McGeouch, Baldè). All.Lennon

Arbitro: Stark (Germania) Ammoniti: Ambrose (C), Mulgrew (C), Brown (C) per gioco scorretto. (Davide Catelli)

L’arbitro tedesco Stark fischia la fine, Milan 2 Celtic 0, risultato finale. Primi tre punti per i rossoneri nel grupoo H della Champions League, Celtic che resta a 0. Nell’altra partita Barcellona-Ajax 4-0. La UEFA ha interpretato il primo gol del Milan come un autorete del difensore Izaguirre: dunque non è gol di Zapata che resta comunque l’autore del tiro.

Raddoppio del Milan con Sulley Muntari. Al minuto 86 Milan 2 Celtic 0 i rossoneri passano ancora: punizione di Belotelli dal limite, destro arcuato respinto dal portiere, al volo Muntari anticipa anche Matri ed insacca.

Al minuto 81′ Cristian Zapata sblocca la situazione con un sinistro da fuori area deviato dal terzino Izaguirre. Gol importantissimo per il Milan.

Celtic vicino al gol: punizione di Stokes che scavalca la barriera e colpisce la parte superiore della traversa. La partita resta equilibrata, aperta a qualsiasi esito. 

Seconda sostituzione per il Milan: esce Constant entra Robinho. Emanuelson arretra nel ruolo di terzino sinistro, il brasiliano si piazza a ridosso di Matri e Balotelli. Milan a trazione anteriore.

Sulley Muntari alza un colpo di testa da posizione ravvicinata, sul cross perfetto di Cristian Zapata da sinistra. Primo cambio per Allegri: fuori Birsa, che ha iniziato bene e finito male, dentro Urby Emanuelson.

Il primo tempo tra Milan e Celtic termina senza reti. La partita, nella prima frazione, è stata abbastanza equilibrata anche se le azioni più pericolose sono da attribuire ai padroni di casa. Il Milan, fortemente rimaneggiato dagli infortuni, è sceso in campo con Birsa dietro a Matri e Balotelli, per il Celtic formazione tipo con il duo d’attacco Strokes- Samaras. All’avvio i diavoli hanno messo il turbo è per ben due volte hanno provato a segnare : Balotelli prima , servito da Birsa, ha tirato al volo da fuori area e poi lo stesso sloveno, servito egregemente in area da Matri, ha calciato sui piedi del portiere, abile ad uscire e non farsi ingannare. Poco dopo, al 21’ , Matri ha girato di testa davvero bene , ma ancora una volta il 25enne Forster gli ha detto no. Dopo queste tre occasioni per i padroni di casa, sono usciti fuori dalla tana gli scozzesi e piano piano, complice un pressing quasi inesistente del Milan, hanno preso dominio degli spazi del campo. Pochi tiri però, tanti corner e poca paura per la difesa del Milan (Mexes e Zapata fino ad ora perfetti). L’unica occasione degna di nota l’ha creata Strokes che dopo una serie di finte ha provato il tiro ma Zapata e Mexes lo hanno chiuso divinamente. Sul finire del primo tempo il Milan ha provato a rialzarsi dal dominio scozzese e con Balotelli ha trovato un tiro rasoterra molto insidioso che ancora una volta è finito sulle mani del portiere irlandese. Dunque, a dispetto del risultato parziale, bella partita : il Milan sta avendo dalla sua un ottima difesa e un attacco sicuramente più valido dell’attacco avversario; il Celtic sta facendo la partita manovrando a centrocampo con ampia libertà ma sta dimostrando di entrare con molta fatica in area di rigore avversaria .Vedremo chi troverà il guizzo per sbloccare la partita e le dinamiche finora viste…

Le formazioni ufficiali di Milan-Celtic. Tutto confermato nel Milan: il ballottaggio a sinistra tra Constant ed Emanuelson premia il primo, quello sulla trequarti vede Birsa al posto di Robinho. Nel Celtic gioca Matthews, più difensivo rispetto all’annunciato Ledley FORMAZIONI UFFICIALI 32 Abbiati; 81 Zaccardo, 5 Mexes, 17 Zapata, 21 Constant; 23 Nocerino, 34 De Jong, 4 Muntari; 14 Birsa; 9 Matri, 45 Balotelli In panchina: 1 Amelia, 36 Iotti, 28 Emanuelson, 24 Cristante, 16 Poli, 37 Benedicic, 7 Robinho Allenatore: Massimiliano Allegri  1 Forster; 23 Lustig, 4 Ambrose, 5 Van Dijk, 3 Izaguirre; 15 Commons, 21 Mulgrew, 8 Brown, 2 Matthews; 9 Samaras, 10 Stokes In panchina:  24 Zaluska, 33 Kayal, 16 Ledley, 18 Rogic, 11 Boerrigter, 17 Baldè, 20 Pukki Allenatore: Neil Lennon Arbitro: Stark (Germania)

Stando alle premesse il Milan, sostenuto dal pubblico di casa e quindi incoraggiato dal fattore campo, proverà a impostare il gioco cercando di sostenere il possesso palla in proprio favore per più tempo possibile. Nel mirino della difesa scozzese ci saranno Balotelli e Matri che dovranno fare del loro meglio per non dare dei punti di riferimento concreti alle retrovie del Celtic e permettere anche l’inserimento dei centrocampisti nell’ottica di andare a segno. Se il Milan dovesse iniziare la sua partita all’attacco, i giocatori di Lennon dovranno essere caparbi nel chiudere gli spazi ai giocatori rossoneri in un’ottica attendista e potrebbero sfruttare proprio gli errori degli avversari per mettere in atto veloci ripartenze. Nonostante il fatto che la formazione rossonera viva un equilibrio precario causa infortuni, questo sembra comunque rimanere l’unico modo nel quale gli ospiti possano cercare di andare in gol.

I pronostici SNAI per la partita Milan-Celtic. Secondo l’agenzia di scommesse i padroni di casa sarebbero avvantaggiati in quanto la vittoria del diavolo è quotata a 1,42, mentre quella degli scozzesi è data a 7,50. Forse un po’ troppo il divario tra due squadre che certamente vantano un organico del tutto differente ma che oggi, a causa dei numerosi infortuni in casa rossonera, non sono poi così distanti. L’eventule pareggio è quotato a 4,25 ma andiamo a vedere le altre puntate possibili per la gara di stasera. Partiamo dall’opzione Under/Over 2.5 dati entrambi a 1,85 per poi passare al Parziale/finale X-1 che moltiplica per 3,75. Sembra partendo dalle premesse dell’ultima puntata citata, un’altra giocata interessante è il pareggio a fine primo tempo quotato a 2,40. Restando fedeli a quanto detto finora è da considerare l’opzione “primo gol tra il 45-60” data a 7,00.

Questa sera alle ore 20.45 si gioca Milan-Celtic, partita valida per la prima giornata del gruppo H della Champions League 2013-2014. Sfida molto importante per entrambe le formazioni, per il vecchio adagio secondo cui chi ben comincia è a metà dell’opera. Squadre come Milan o Celtic devono puntare a vincere tutte le partite che giocano, d’altra parte è meglio incamerare subito punti per non dover giocare di rincorsa nelle partite successive. E’ la prima giornata del gruppo H e si parte tutti alla pari: sia il Milan che il Celtic possono puntare alla qualificazione e probabilmente questa sera daranno vita ad un match intenso. La terna arbitrale di Milan-Celtic sarà tedesca: arbitro Wolfgang Stark, guardalinee Jan-Hendrik Salver e Mike Pickel, arbitri di porta Marco Fritz e Robert Hartmann e quarto uomo Christoph Bornhorst. 8 i precedenti UEFA tra Milan e Celtic: il primo nel 1969, quando nei quarti di finale della Coppa Campioni i rossoneri si imposero con il 1-0 complessivo, maturato nella gara di ritorno grazie al gol di Pierino Prati. Gli altri scontri diretti sono tutti relativi al nuovo millennio: nell’edizione 2004-2005 le due squadre si affrontarono nel girone, registrando uno 0-0 in Scozia e un 3-1 per il Milan a San Siro (gol di Shevchenko, Inzaghi e Kakà); Milan e Celtic si sono poi ritrovate in due stagioni consecutive: nel 2006-2007 agli ottavi di finale, risolti da una progressione di Kakà nei tempi supplementari del ritorno a San Siro (i rossoneri vinsero la competizione); l’anno successivo ancora nella fase a gironi: 2-1 per gli scozzesi al Celtic Park, 1-0 griffato Inzaghi a Milano. Il Milan ha affrontato altre 2 squadre scozzesi nella sua storia: i Rangers nel 1957-58 (doppia vittoria, 4-1 fuori casa e 2-0 a San Siro), e il Dundee FC in due occasioni (1962-63 e 1971-72). L’ultimo incrocio tra il Celtic e una formazione italiana è avvenuto nella stagione scorsa: negli ottavi di finale gli scozzesi furono eliminati dalla Juventus (0-3 in casa, 0-2 a Torino). Clicca qui per l’intervista prepartita con il pronostico di Milan-Celtic.

Momento non facile per il Milan, che ha vinto solo una delle prime tre giornate di campionato. I rossoneri hanno 4 punti in classifica: al primo turno hanno perso contro il Verona, in trasferta per 2-1; il successo sul Cagliari della seconda giornata è stato seguito da un altro mezzo passo falso, dopo la pausa-nazionali: il 2-2 strappato in extremis sul campo del Torino. Ora torna la Champions League e i tifosi si augurano che la relativa musichina galvanizzi i giocatori, e li spinga a tirare fuori il meglio. Anche se i presupposti non sono positivi: il Milan ha tanti giocatori infortunati di cui molto sono teorici titolari. In difesa mancheranno Abate e De Sciglio, a centrocampo Montolivo e Kakà e in attacco El Shaarawy e Pazzini (clicca qui per le probabili formazioni di Milan-Celtic). In attacco dovrebbe giocare Alessandro Matri dal primo minuto: il ventinovenne ha punito due volte il Celtic nella stagione scorsa, con la maglia della Juventus, e spera di fare tris questa sera. Altro dato di buon auspicio per il Milan è la tradizione casalinga contro le formazioni scozzesi: nei 7 precedenti giocati a San Siro i rossoneri ne hanno vinti 6 a pareggiato 1 (contro il Celtic nel 1969), subendo solo 2 reti. Inoltre il Celtic Glasgow non ha mai vinto in Italia, raccogliendo 3 pareggi e 7 k.o. nei 10 precedenti ufficiali. Entrambe le formazioni si sono qualificate alla fase a gironi tramite i preliminari: il Milan ha eliminato il PSV Eindhoven (1-1 in Olanda, 3-0 in casa), il Celtic lo Shakhter Karagandy, formazione del Kazakistan, in un doppio confronto più sofferto del previsto. Gli scozzesi hanno perso 2-0 in trasferta e rimontato in casa, segnando il gol decisivo dopo il 90′. In estate la squadra di Glasgow ha ceduto due dei giocatori solitamente titolari: il centrocampista Victor Wanyama e l’attaccante Gary Hooper, entrambi trasferiti in Inghilterra e rispettivamente a Southampton e Norwich City. In compenso sono stati acquistati due attaccanti interessanti come l’olandese Derk Boerrigter dell’Ajax (2,5) e Teemu Pukki dallo Schalke 04 (altri 2,5). Dopo sei giornate il Celtic si trova al secondo posto della Scottish Premier League, con una partita in meno: 4 vittorie e 1 pareggio per 13 punti, 3 in meno dell’Inverness capolista. I biancoverdi sono campioni di Scozia in carica anche se l’anno scosso hanno avuto vita più facile, dopo il fallimento degli eterni rivali dei Rangers che sono ripartiti dalla terza divisione nazionale. Ora però è il momento di concentrarsi sulla sfida di questa sera: la parola passa al campo, Milan-Celtic sta per cominciare…

Risorsa non disponibile

Milan

Nessun tiro lo ha messo in difficoltà. Quasi disoccupato.

Il calciatore è in crescita. Abbastanza attento in difesa e volenteroso nel portarsi in avanti a cercare la sovrapposizione sulla fascia destra. 

Buonissima prova del colombiano. Il suo tiro trova una fortunosa deviazione vincente che permette di sbloccare la partita. 

Anche il difensore francese disputa una buonissima gara. Mai disattento in difesa, si palesa spesso in avanti con begli assist e ottima visione di gioco.

Ha dovuto faticare parecchio per mitigare Commons, alla fine si può dire che il duello l’ha vinto (dal 76’ Robihno: s.v.)

La più ghiotta occasione del match ce l’ha avuta lui con un colpo di testa finito clamorosamente fuori. Poi chiude la partita con un facile tap-in, ma basta solamente a non avere una valutazione negativa. Il centrocampo del Milan, oggi , ha nettamente subito gli avversari. Lui ne è complice.

Il centrocampista napoletano ha messo in campo una gran bella grinta. Nel primo tempo ha provato a servire più volte gli esterni : buone le idee ma passaggi imprecisi. Anche nel tiro è stato carente.

Il migliore del centrocampo milanista. Ottimi rientri in difesa ma pecca di iniziativa nel supportare il reparto offensivo

Buon esordio dal primo momento per lui. Ha avuto una buona occasione nel primo tempo su un passaggio filtrante di Mexes. Poi molto movimento davanti, ma spesso viene chiuso dalla difesa. Il Milan non può aspettarsi da lui le giocate di Kakà, ma potrà essere una pedina valida in futuro nei meccanismi offensivi (dal 63’ Emanuelson: s.v.)

Muntari gli ha soffiato il pallone del 2 a 0. Alla fine gol o non gol, l’attaccante lombardo non ha per nulla giocato male. Importanti i suoi movimenti nel fare crescere la squadra e ancora più importante il suo peso lì davanti a creare spazio per i movimenti imprevedibili di Mario Balotelli (dal 87’POLI: s.v.)

Bel tiro al volo nel primo tempo. Poi si mette a servizio della squadra in maniera magnifica. Il gol non c’è ma c’è un assist sulla testa di Muntari, che sbaglia un gol praticamente fatto, ma soprattutto c’è una delle sue bellissime punizioni che trova la mano sinistra magica del portiere a cui segue il 2 a 0. Nel complesso il Milan non può proprio farne a meno per svariati motivi.

Non ha avuto tanta scelta sulla formazione da mettere in campo, visto i molteplici giocatori fermi ai box. C’è ancora da lavorare sull’aspetto tattico, soprattutto a centrocampo, ma rispetto alla partita di Torino, la squadra ha difeso in maniera compatta e precisa, non è cosa da poco.

(Davide Catelli)

Celtic

25 anni e la professionalità di un veterano. Para qualsiasi cosa gli capiti davanti. La sua abilità sta nel piazzarsi ottimamente. Sui due gol subiti non ha assolutamente colpa, anzi è sfortunato un bel po’. Il calcio è anche questo.

Fantasma in campo. Si vede pochissimo.

Il migliore della retrovie scozzesi. Ottima visione di gioco nell’impostare il gioco.

Riesce bene a mitigare Matri e Balotelli tenendoli fuori dall’area di rigore.

Rispetto a Lustig, qualche giocata in più, davanti, sulla sinistra. Duello combattuto ad armi pari contro Constant.

Molto pericoloso il centrocampista. Ottima gestione e belle incursioni (dal 77’ PUKKI: s.v.)

Uno dei più pericolosi per la difesa rossonera (dal 75’Boerrigter: s.v.)

Ha un’appetita occasione sui suoi piedi nel secondo tempo ma de Jong punisce il suo troppo temporeggiare.

Prende le redini del centrocampo e le gestisce molto bene (dal 90’ Biton: s.v.)

Prova deludente. E pensare che il Celtic puntava tutto su di lui. Mai pericoloso. C’è da dire a suo favore che dare fastidio a Mexes e Zapata, stasera era davvero arduo.

Merita senz’altro la sufficienza perché ha messo in campo buoni movimenti per la squadra. Anche lui però ha avuto a che fare con Mexes e Zapata; rispetto al suo collega di reparto si mostra molto più cattivo e grintoso. 

La squadra doveva approfittarne quest’oggi dato l’avversario rimaneggiato. Spesso si ha avuta l’impressione che il suo team è rimasto sorpreso da un centrocampo libero che gli ha permesso di gestire la manovra, conclusasi sempre in maniera inefficace. I suoi atleti sono troppo abituati a giocare di contropiede e di ripartenza. Per andare avanti in Europa non basta. La partita di oggi deve essere di lezione.

(Davide Catelli)

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