Si gioca questa sera alle 20:45, al Vicente Calderon, Atletico Madrid-Zenit San Pietroburgo, partita valida per la prima giornata della fase a gironi di Champions League. E’ il gruppo G, quello che comprende anche Porto e Austria Vienna; i Colchoneros, tornati dopo 4 anni a giocare la massima competizione europea, nel frattempo hanno vinto molto con Diego Simeone in panchina e si presentano con molta più esperienza, giustamente accreditati dei favori del pronostico per quanto riguarda la qualificazione agli ottavi di finale. Lo Zenit l’ha fallita lo scorso anno, ma aveva timbrato il cartellino nel 2011: Luciano Spalletti sa bene che il passaggio del turno si gioca su tutti i campi e cercando di sfruttare tutte le occasioni, e che uscire anche solo con un pareggio dalla partita di questa sera potrebbe costituire un bell’affare, detto che comunque sono i due incroci con i campioni di Portogallo quelli che il tecnico toscano aspetta con più trepidazione. Arbitra lo scozzese Collum.



Diego Simeone è pronto a giocarsela. “Lo Zenit è una squadra importante, ha tanta forza economica ed esperienza sul campo, ha giocatori che sanno cosa fare in campo. Ai miei giocatori dirò che bisogna sfruttare ogni punto debole che riusciremo a trovare”. Si scherma il Cholo: per lui le due favorite sono Zenit e Porto a causa delle poche volte in cui i Colchoneros hanno giocato in Champions League. “Ma noi staimo crescendo, e se giochiamo con lo spirito collettivo e l’umiltà possiamo vincere e dire la nostra. Vogliamo difendere questa maglia, lo abbiamo fatto in amichevole e nella Liga e lo faremo qui. E’ una nuova sfida, ma uguale alle altre che abbiamo già affrontato”. Il tecnico ha anche svelato qualcosa della formazione: giocherà Adrian Lopez al posto di Diego Costa, anche se questo non significa che sarà necessariamente un 4-4-2. Probabile che si vada con il 4-1-4-1 con Mario Suarez schermo davanti alla difesa e David Villa unica punta, ma volendo Gabi può fare un passo indietro e lasciare spazio al solito 4-2-3-1. Si vedrà; ci son però dei punti fermi, per esempio Arda Turan che agirà sulla corsia destra e Koke che avrà il compito di dare più peso specifico all’attacco. Dietro, i titolari dovrebbero essere Miranda e Diego Godin, con Juanfran sulla destra. “Ho rifiutato l’Arsenal per rimanere qui”, ha fatto sapere il terzino. 



Soluzioni interessanti anche qui, a cominciare da Alderweireld, difensore centrale che l’Atletico Madrid ha acquistato in estate dall’Ajax. Raul Garcia, Cristian Rodriguez e Leo Bapitstao (altro acquisto estivo) possono essere chiamati in causa a partita in corso, il secondo portiere è l’esperto Aranzubia, c’è l’ex Liverpool Insua e Tiago, che ha giocato nella Juventus senza troppa fortuna ma ben conosce lo spirito della Champions League.

Suqalificato Diego Costa, di certo una brutta botta per Simeone che come detto lo sostituirà con Adrian Lopez. 

Luciano Spalletti ha iniziato il quarto anno sulla panchina dello Zenit, e comincia un’altra campagna europea con fiducia. “L’Atletico Madrid è una squadra molto spagnola”, ha detto il toscano, “vuole sempre controllare il pallone, sfrutta passaggi rapidi e ha il carattere del suo allenatore. Sarà forte, per noi sarà durissima”. Nella realtà dei fatti, Spalletti sa di poter fare risultato anche in terra spagnola, anche contro un avversario di livello. Il suo Zenit ha esperienza e qualità: ci sono giocatori di ritorno da esperienze importanti, elementi della nazionale russa e stranieri che possono fare la differenza. Si gioca sempre con il rodato 4-2-3-1 che permette più densità e solidità a centrocampo e sprigiona il talento di Danny, attaccante aggiunto (già sei reti nel campionato russo). Dall’altra parte, sulla corsia di destra, agisce Andrey Arshavin, rientrato dall’esperienza agrodolce all’Arsenal (ottima all’inizio, decisamente poco costante negli anni a seguire): a San Pietroburgo aveva trascinato la squadra alla vittoria di Coppa UEFA e Supercoppa Europea, ed era stato la stella della Russia semifinalista a Euro 2008. Poi, naturalmente, Axel Witsel, il belga arrivato dal Benfica la scorsa stagione, inizialmente visto con cattivo occhio dai compagni che mal digerivano il suo stipendio elevato; questo ne ha condizionato il rendimento iniziale, ma adesso è pronto a dirigere la mediana con la classe che ha in dote. In porta si scommette sul greco Lodygin, in difesa la coppia centrale è la stessa dello scorso anno: Hubocan-Lombaerts, con Smolnikov che sostituisce l’infortunato Criscito. Per i gol ci si affida a Kerzhakov, ottimo attaccante anche se decisamente discontinuo.



Potrebbe iniziare dalla panchina Hulk, altro acquisto che lo scorso anno ha fatto storcere il naso portando anche all’ammutinamento di alcuni giocatori, finiti fuori rosa (per esempio Denisov, ora all’Anzhi). Il brasiliano può essere l’arma tattica adatta a sparigliare le carte. E’ tornato alla base anche Tymoschuk, dopo essere stato al Bayern Monaco. Bystrov, Fayzulin e i due “ex italiani” Lukovic e Neto sono altre soluzioni che Spalletti potrebbe utilizzare a gara in corso. 

Mimmo Criscito è sulla via del recupero ma per il momento ancora fermo ai box. Per il resto, la squadra è al completo.

 

 13 Courtois; 20 Juanfran, 2 Godin, 23 Miranda, 3 Filipe Luis; 4 Mario Suarez, 14 Gabi; 10 Arda Turan, 6 Koke, 7 Adrian Lopez; 9 David Villa. All. Simeone

A disp: 1 Aranzubia, 12 Alderweireld, 22 Insua, 5 Tiago, 8 Raul Garcia, 11 Cristian Rodriguez, 21 Leo Baptistao

Squalificati: Diego Costa

Indisponibili:

 1 Lodygin; 22 Anyukov, 14 Hubocan, 6 Lombaerts, 19 Smolnikov; 18 Zyrianov, 28 Witsel; 23 Arshavin, 15 Shirokov, 10 Danny; 11 Kerzhakov. All. Spalletti

A disp: 71 Baburin, 13 Neto, 24 Lukovic, 20 Fayzulin, 44 Tymoschuk, 34 Bystrov, 7 Hulk

Squalificati: –

Indisponibili: Criscito

 

Arbitro: Collum (Scozia)

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