Hernanes ormai non stupisce più: il Profeta continua a essere costante anche in zona gol e conferma di amare in particolar modo gli inizi di stagione, dove la sua freschezza atletica può fare la differenza. Un affare se dovesse tenere così per tutto l’anno. Che dire di Keita: Petkovic lo ha fortemente voluto in prima squadra dopo una stagione da protagonista in Primavera, e ha evidentemente avuto ragione. E’ suo l’assist decisivo, al quale aggiunge un impegno e una dedizione encomiabili. Può essere un valore aggiunto per questa squadra, e potrebbe trovare molto spazio. Aveva la grande occasione di farsi notare in assenza di Klose: sprecata. Non entra mai in partita, gioca isolato in avanti e non garantisce nemmeno quel lavoro sporco per cui tanti allenatori lo apprezzano. Rimane il vice del tedesco, ma ancora per quanto? Il giovane nigeriano invece vive una serata spenta, nella quale sarebbe chiamato a dettare i ritmi alla squadra ma si perde in controlli sbagliati e appoggi falliti. L’anno scorso aveva avuto ben altro impatto sull’Europa League.



Con un colpo di testa di Hernanes al 52°, la Lazio respinge l’ostacolo Legia Varsavia e si impone al’Olimpico per 1-0. 3 punti d’oro per la squadra allenata da Petkovic,che ora si colloca nella prima posizione della classifica del girone j assieme al Trabzonspor. Una partita ben studiata tatticamente da entrambe le squadre, risultando abbastanza noiosa in alcuni momenti. Poche occasioni da goal in questa partita. A segnare ci è riuscita la Lazio grazie a un bel colpo di testa di Hernanes. Primo tempo molto equilibrato con azioni da una parte e dall’altra fino al 35°, dove la Lazio ha preso in mano la partita. Nella ripresa dopo il goal, la Lazio ha continuato a spingere sfiorando per più volte il 2-0. Nel finale il Legia ci ha provato approfittando della stanchezza dei padroni di casa, ma il risultato non è cambiato.



Nonostante il turnover deciso da Petkovic e l’avversario ostico che stasera ha dovuto affrontare, la Lazio conquista 3 punti importantissimi in casa. Dopo un avvio un po’ confuso, la squadra di Petkovic ha cominciato a far vedere di cosa è capace ed ha espresso per una mezzora abbondante un buon calcio. Alla fine hanno trionfato la qualità e la classe dei giocatori biancocelesti. Ma ora la testa è già concentrata per domenica, al derby  con la Roma.

La squadra di Urban ha mostrato di non essere una squadretta, ma anzi. Il Legia ha mostrato compattezza in difesa e buon gioco di squadra in avanti, mettendo in seria difficoltà i padroni di casa. Forse c’è qualcosa da rivedere sulla fluidità del gioco, ma esce comunque a testa alta dall’Olimpico.



Nessuna decisione importante da prendere. Amministra bene la gara senza sbavature.

Il tabellino LAZIO-LEGIA VARSAVIA 1-0 Marcatori: 8’st Hernanes

Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Cavanda, Ciani, Cana, Konko; Onazi; A.Gonzalez, Hernanes (30’st Lulic), Ederson (25’st Ledesma), B.Keita (38’st Novaretti); Floccari (Berisha, Crecco, Candreva, Klose). All.Petkovic. Legia Varsava (4-4-1-1): Skaba; Broz, Rzezniczak, Dosa Junior, Brzyski; Ojamaa, Vrdoljak (25’st Jodlowiec), Furman, Kosecki; Radovic; Saganowski (23’st Kucharczyk) (Wienczatek, H.Pinto, Lukasik, Zyro, Dvalishvili). All.Urban.

Arbitro: Jakobsson (ISL) Ammoniti: Ciani per gioco scorretto, Ederson per fallo di mano (Paolo Zaza)

Al minuto 53 Lazio 1 Legia Varsavia 0. Biancocelesti in vantaggio con il gol di Hernanes, assist del giovane Keita. 

0-0 tra Lazio e Legia al termine della prima frazione di gioco. Petkovic schiera un 4-1-4-1, con Marchetti tra i pali. A centrocampo agisce Onazi, davanti a lui il quartetto formato da Gonzalez-Ederson-Hernanes-Keita. In attacco la punta è Floccari.Il tecnico Urban del Legia, si presenta a Roma con un 4-2-3-1. Sulle fasce di difesa agiscono Broz e Brzyski. Centrocampo a 2 formato dalla coppia Furman-Vrdoljak, mentre la  punta scelta davanti è Saganowski. Arbitra il signor Jakobsson. Partita già dal 1° minuto ad alti ritmi, con il Legia che si presenta agguerrito e non lascia spazi ai padroni di casa. Il Legia si rende molto pericoloso tra il 20° e il 30° con due conclusioni di Koseki, di cui una in mezzo all’area, con Marchetti che compie una parata strepitosa sul primo tiro. La Lazio capisce di aver rischiato grosso e si sveglia, il Legia abbassa i ritmi e la squadra allenata da Petkovic crea molto, soprattutto nell’ultimo quarto d’ora, non riuscendo però a impegnare neanche una volta, il portiere del Legia Varsavia, Skaba. Vedremo se nella ripresa la Lazio riuscirà a tirar fuori qualche asso dalla manica per abbattere il “muro” polacco o se gli ospiti riusciranno a guadagnare qualcosa si più che un pareggio. EDERSON: 6,5 ONAZI: 6 KOSECKI 6,5 OJAMAA 5,5

Questa sera alle ore 21.05 si gioca Lazio-Legia Varsavia, partita valida per la prima giornata del gruppo J dell’Europa League 2013-2014. Sfida importante per entrambe le formazioni che puntano al successo per iniziare il girone col piede giusto. In particolare la Lazio vuole avvicinarsi al derby del prossimo weekend nelle migliori condizioni possibili: questo include superare positivamente il debutto europeo, una partita insidiosa da non sottovalutare. Di contro anche il Legia Varsavia vuole dire la sua in questa Europa League, e le possibilità della squadra polacca di superare il girone passano anzitutto dall’Olimpico di Roma. In eventuale risultato di parità tra Lazio e Legia Varsavia sarebbe comunque migliore per gli ospiti, che partono sfavoriti per ragioni tecniche e di blasone. La terna arbitrale di Lazio-Legia Varsavia sarà islandese: arbitro Kristinn Jakobsson, guardalinee Johann Gudmundsson e Gunnar Gunnarsson, arbitri di porta Thoroddur Hjaltalin e Gunnar Jarl Jonsson, quarto uomo Sigurdur Oli Thorleifsson. La Lazio si è qualificata di diritto a questa edizione dell’Europa League, avendo vinto la coppa nazionale nella scorsa stagione; idem dicasi per il Legia Varsavia che l’anno scorso ha centrato l’accoppiata campionato e coppa di Polonia. Per la Lazio si tratta del secondo confronto nella storia contro una formazione polacca: il primo risale alla coppa UEFA della stagione 2002-2003. Nel doppio confronto del quarto turno i biancocelesti pareggiarono per 3-3 all’andata in casa (Lazaetic, autogol di Jop e Chiesa), e si imposero per 2-1 al ritorno in trasferta (gol di Couto e ancora Chiesa). Il Legia Varsavia invece ha incontrato 6 squadre italiane nelle competizioni UEFA, la prima nel 1972-73: nel secondo turno della Coppa delle Coppe i polacchi furono sconfitti dal Milan, nei tempi supplementari della gara di ritorno. Successivamente due confronti contro l’Inter in due edizioni consecutive della Coppa UEFA (terzo turno 85’86 e secondo 86-87): i nerazzurri ebbero la meglio in entrambi i casi. Negli anni ’90 del secolo scorso altri 3 incroci contro Sampdoria (Coppa Coppe 1990-1991), Vicenza (Coppe 1997-1998) e Udinese (UEFA 1998-1999). Clicca qui per l’intervista prepartita con il pronostico di Lazio-Legia Varsavia.

La Lazio è stata protagonista di un buon avvio di campionato, ma sulla stagione appena cominciata resta ancora la “macchia originale” della Supercoppa Italiana. A metà agosto i biancocelesti hanno affrontato la Juventus, nella tradizionale sfida che oppone i vincitori dell’ultimo scudetto a quelli della Coppa Italia. Ci si attendeva una partita equilibrata o così è stato, sin quando i bianconeri hanno trovato il gol del 2-0 ad inizio ripresa: in 10 minuti (scarsi) di blackout la Lazio ha subito 3 gol, aiutando la Juventus nella conquista della Supercoppa. La rivincita in serie A, nel match della seconda giornata, ha ribadito due cose: la difesa della Lazio può avere qualche problema; la Lazio è ancora lontana dalla Juventus e quindi dal primo posto in campionato, obiettivo non dichiarato ma forse programmato. Nelle altre due partite di campionato la Lazio ha battuto Udinese (2-1) e Chievo (3-0) in casa: la prossima giornata riserva già il derby, contro la Roma capoclassifica, ma Vladimir Petkovic vuole prima superare l’impegno di Europa League. L’anno scorso la Lazio si è fatta strada in Europa fino ai quarti di finale, dove è stata eliminata dei turchi del Fenerbahçe: quest’anno punta a bissare il cammino facendo meglio se possibile. Il Legia Varsavia si avvicina all’esordio europeo forte del buon inizio in campionato: dopo 7 giornate i campioni di Polonia in carica sono primi con 15 punti (5 vittorie e 2 sconfitti). Questi i risultati: Legia-Widzew Lodz 5-1, Pogon Szczecin-Legia 0-3, Legia-Podbeskidzie 4-0, Ruch Chorzow-Legia 2-1, Legia-Lechia Gdansk 0-1, Cracovia Krakow-Legia 0-1, Korona Kielce-Legia 3-5. Per questa sera c’è qualche giocatore infortunato di troppo ma l’allenatore Jan Urban dovrebbe mantenere un assetto tattico elastico, pronto a difendersi ma anche a contrattaccare (clicca qui per le probabili formazioni di Lazio-Legia Varsavia). Ora è il momento di sospendere le chiacchiere ed attendere il verdetto del campo: Lazio-Legia Varsavia sta per cominciare…

Risorsa non disponibile

Lazio

Un miracolo su Kosecki nel primo tempo permette alla Lazio di rimanere in partita. Per il resto poco e niente. Porta sicurezza a tutta la squadra.

Bella prova del terzino africano stasera. Ottimo sia in fase difensiva che in quella offensiva.. Grinta e determinazione.

Con la sua stazza imponente mette sotto ghiaccio Saganowski. In più di un’occasione ci mette una pezza. Meglio per lui che non si avventuri nel centrocampo avversario.

E’ il leader della difesa. E’ pensare che nasce come centrocampista. Oltre al lavoro sporco, si mette a fare il regista per la propria squadra. Unico.

Prestazione opaca la sua. Forse perché gioca a sinistra in assenza di Radu. Comunque commette 2-3 errori, ma che per sua fortuna non si sono rivelati fatali.

Partita discrete. Sempre importante la sua mano in tutte e due le fasi.

Schierato come playmaker basso non dà il suo meglio. Sbaglia diversi controlli e appare molto a disagio in quella posizione.

La stella di questa squadra. Gli basta un inserimento perfetto in mezzo all’area e un colpo di testa per far vincere la partita alla sua squadra. In questa partita serviva la stoffa del campione e lui ne ha da vendere.

DAL 75’ LULIC: 6

Buona prova anche per lui. Si muove bene in mezzo alle linee e sfiora anche il goal.

DAL 70’ LEDESMA: S.V.

Giovane sì, ma anche efficace. Sforna l’assist vincente al momento giusto. Si impegna come un dannato e l’Olimpico lo ripaga con gli applausi. Futuro.

DAL 83’ NOVARETTI: S.V.

Assente. Non riesce ad entrare negli schemi della sua squadra stasera.

All.PETKOVIC 6,5: Complimenti ai suoi ragazzi e a lui, che ha rischiato il turnover in una partita difficile, beccandosi parecchie critiche e che porta a casa i 3 punti.

(Paolo Zaza)

Legia Varsavia

Non può nulla sul goal di Hernanes.

Si inchina a un baby come Keita e non intimidisce neanche in fase offensiva.

Deve bloccare Floccari. Ci riesce alla grande.

Non vede Hernanes arrivare sul goal della Lazio. Ma sventa molte azioni pericolose con i suoi anticipi di testa.

Cavanda è come un treno che passa dalle sue parti ogni 5 minuti. Lui lo frena sempre per tutta la gara. Peccato che si perde Hernanes sul goal.

Da capitano porta avanti la sua squadra anche dopo il goal subito. Prestazione sufficiente in tutte e due le fasi. Esce per un problema alla caviglia.

DAL 70’ JODLOWIECH:S.V.

Nel primo tempo è il prezioso regista della sua squadra. Nella ripresa cala il ritmo e la sua sqaudra ne risente.

Le poche palle giocabili che gli arrivano lui le spreca. Serata no.

Serata opaca anche per lui. Si vede poco e non fa mai tremare la difesa biancoceleste.

La vera spina del fianco per la Lazio stasera. Nel primo tempo si accentra spesso e sfiora 2 volte il goal. Nella ripresa gioca perlopiù guardando Cavanda e il laziale vince tutti i duelli.

Non è la serata per le punte questa sera. Fa molti movimenti, ma i compagni non lo trovano mai.

DAL 68’ KUCHARCZYK: S.V.

Si presenta a Roma per fare risultato. Alla fine torna a casa con 0 punti in tasca, ma può camminare a testa alta per la prestazione della sua squadra.

(Paolo Zaza)

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