L’obiettivo principale ieri sera per l’Udinese era recuperare concentrazione e serenità. La squadra, visibilmente scossa per la doppia prestazione europea, aveva bisogno di ritrovare quegli schematismi che l’hanno portata a fare bene in campionato l’anno scorso. Nonostante l’assenza di due senatori come Pinzi e Domizzi l’Udinese riesce nella doppia impresa, risanare i mali e vincere contro il Parma. Parte subito pimpante la squadra di Guidolin, che ieri festeggiava le 150 panchine con l’Udinese, e quello che da subito si è notato è stato il grande lavoro fatto su due pedine fondamentali del modulo scelto. Il 3-5-1-1 tanto caro ormai al tecnico di Castelfranco Veneto prevede un grandissimo lavoro per le mezze ali, nello specifico Badu e Lazzari, ed è nel vedere certi movimenti che ti accorgi che gli allenamenti in settimana sono serviti, anzitutto bisognerebbe rivedere quante volte Lazzari si è fatto trovare solo in area pronto al passaggio finale, e quanti inserimenti a mille all’ora anche per il ghanese autore di una prova da incorniciare; poi da sottolineare il loro ausilio alle due ali, Basta e Silva. E’ un ruolo dispendioso di energie ma ieri questi due elementi sono stati sicuramente fra i migliori in campo e la chiave del match. Il gol nasce da una iniziativa di Badu (a segno dopo quattro anni con i colori bianconeri) dopo un bello scambio con Muriel, e dopo una respinta debole di Cassani. Le iniziative per i friulani poi cominciano ad aumentare, soprattutto grazie ad accelerazioni del colombiano, alle iniziative di Basta e Badu. La partita è piuttosto divertente, la palla è in mano spesso al Parma che cerca ancora un’intesa fra Amauri e Cassano, trova inizialmente pochi sbocchi sulle fasce che erano ben presidiate dai bianconeri e Valdes è letteralmente sovrastato da Allan e per l’appunto Badu. Dopo il gol friulano Cassano arretra leggermente per impostare l’azione e si rivede come uomo assist, prende una traversa Amauri su colpo di testa ma è un acuto isolato, la difesa dell’Udinese oggi sembra più concentrata. Al legno colpito risponde Di Natale con un altro palo dopo un’altra bella iniziativa di Badu. L’Udinese gioca di rimessa come al solito, ripartenze veloci e tracce di bel gioco si rivedono, anche se qualche lancio lungo di troppo sicuramente avrà indispettito Guidolin e Di Natale. Non c’è infatti nell’Udinese qualcuno che di testa riesca a dominare, a centrocampo e in attacco ed ogni pallone alto o è sui piedi affidabili del capitano o di Muriel oppure la maggior parte delle volte è preda degli avversari. Riparte il secondo tempo sugli stessi registri, per i bianconeri è la classica situazione ideale, e le ripartenze fanno male, Muriel sembra anche aver capito che se gioca insieme a Totò è meglio per tutti e certe occasioni sono proprio d’oro. Spreca al 65’ però il capitano ritardando tantissimo il momento di tirare. Esce Di Natale, autore comunque di una buona prova, al suo posto Maicosuel che con Muriel sembra trovarsi davvero bene, su una sua punizione arriva il secondo gol, complice una difesa un po’ ferma, Hertaux a due passi dalla linea di porta spinge il pallone in rete. L’Udinese adesso si diverte e il Parma sembra in difficoltà a contenere gli assalti friulani, Badu, Lazzari, Muriel e Maicosuel sono indemoniati, da rivedere l’azione al 77’ Maicosuel si invola in area, ma troppo decentrato la rimette in mezzo con uno splendido pallonetto, Lazzari vede sopraggiungere dietro di sé Muriel e con un colpo di tacco al volo gliela passa, il colombiano perde l’attimo per tirare, sembra ormai tardi quand’ecco arrivare di gran carriera Badu che ruba palla al compagno, arriva sulla linea di fondo la crossa, scavalca tutta l’area e trova Lazzari che invece di tentare il colpo impossibile a un metro dalla porta sguarnita la passa al centro dell’area dove però non trova nessuno, azione pazzesca a velocità incredibile da vivere tutto di un fiato ma purtroppo inconcludente. Molto più concreto Cassano quando al 83’ segna di testa su cross di Rosi rivelando ancora qualche incertezza difensiva, sia di Hertaux che di Kelava. Il Parma giustamente ci prova e ci crede, ma l’Udinese è attenta e non si lascia sorprendere, poi Maicosuel e Muriel sono due clienti troppo pericolosi per il Parma che non si sbilancia troppo, la partita infine si chiude su azione di Lazzari che entrato in area viene agganciato da Lucarelli, per l’arbitro è rigore, onestamente Lucarelli è sicuramente scomposto ma prende nettamente la palla. Gol di Muriel, partita chiusa e proteste assolutamente inutili di Cassano che si fa ammonire e soprattutto ci mostra ancora il suo repertorio peggiore. La partita lascia intendere buoni propositi per il futuro dei bianconeri, oggi più concentrati e tranquilli, a sprazzi ci si è anche divertiti con buoni fraseggi ma soprattutto buone accelerazioni. Che Mirante sia stato uno dei migliori dei suoi la dice lunga, ottime le parate su colpi di testa ravvicinati di Hertaux e Muriel ad impedire il terzo gol prima del rigore. Il Parma è sembrato un po’ macchinoso e soprattutto non ancora con la gamba giusta, non dimentichiamo che i friulani hanno giocato giovedì sera spendendo parecchie energie fisiche e mentali. Le due settimane di pausa aiuteranno Guidolin a sistemare la difesa e a trovare tranquillità e soprattutto aiuteranno l’erba dello stadio friuli a metter radici perché ieri sera troppe zolle si sono letteralmente sollevate come un tappeto su cui si rischia di inciampare.



Udinese-Parma 3-1

Voto alla partita: 7 – Belle accelerazioni e un ritmo mai troppo blando, buone le occasioni soprattutto dell’Udinese ottenute con un gioco a tratti davvero gradevole.

Voto all’Udinese: 7,5 – Risanare le ferite fa bene e vincere così aiuta ad accelerare la guarigione. Molto bene Badu e nel secondo tempo Muriel, bene la difesa ma forse qualcosa da rivedere c’è.



Voto al Parma: 5,5 – Troppo poco e troppo tardi, Amauri gioca spesso da solo con tocchettini e un possesso decisamente troppo prolungato, Cassano ci prova ma non è ancora in sintonia con i compagni, centrocampo un po’ debolino quello visto ieri allo Stadio Friuli.

Voto all’arbitro Ostinelli: 5,5 – Purtroppo a pesare è un rigore inesistente, per il resto non ha vita difficile, le due squadre si rispettano molto, si sono visti molti cenni di intesa e fair play anche durante momenti concitati e dopo scontri duri. Una prova più che sufficiente macchiata da un rigore che a quelli del Parma non va giù, probabilmente non ha cambiato le sorti della partita, ma sono episodi che nel calcio pesano e pure troppo.



Udinese-Parma 3-1

Kelava; Heurtaux, Danilo, Naldo; Basta (83′ Pereyra), Allan, Badu, Lazzari, G.Silva; Muriel, Di Natale (68′ Maicosuel). Allenatore: Guidolin.
A disposizione: Benussi, Scuffet, Bubnjic, Widmer, Zielinski, Bruno Fernandes, Lopez, Jadson.
Mirante; Cassani, Felipe (46′ Mendes); Lucarelli; Biabiany (74′ Sansone), Munari (46′ Rosi), Valdes, Parolo, Gobbi; Cassano, Amauri. Allenatore: Guidolin.
A disposizione: Pavarini, Bajza, Mesbah, Rispoli, Benalouane, Marchionni, Acquah, Palladino, Okaka.

11′ Badu, 72′ Heurtaux, 82′ Cassano, 88′ Muriel (rig.)
48′ Cassani, 86′ Mendes, 89′ Cassano.

Ostinelli.

(Giovanni Bellina)