Uno è il grande dubbio di Francesco Guidolin a poche ore dall’inizio della partita dello stadio Friuli. In attacco tornerà titolare capitan Totò Di Natale, ma chi giocherà di fianco a lui? Se la giocano Luis Muriel e Maicosuel. Di certo ha più “fascino” il colombiano, ma anche il brasiliano sta giocando bene e ha illuso i tifosi bianconeri con il gol immediato che sabato aveva fatto pensare ad un andamento diverso nella partita contro il Chievo. Più velocità e senso del gol a favore di Muriel, più estro per il ‘Mago’, capace appunto di giocate simili a magie ma anche di black-out che dovrà limitare per diventare un grandissimo attaccante. Nel Genoa i dubbi di Fabio Liverani sono tutti concentrati nel cuore del centrocampo, dove in quattro si giocano ancora due maglie da titolare: i favoriti sono Andrea Bertolacci e il ghanese Isaac Cofie, con il primo che dovrebbe provvedere soprattutto a dare più qualità e il secondo a badare principalmente alla quantità. Si giocano però ancora qualche chance il brasiliano Matuzalem, che sarebbe il sostituto giusto per Bertolacci, e Davide Biondini, mediano che potrebbe tranquillamente prendere il posto di Cofie.



I padroni di casa devono riscattarsi dopo la sconfitta di sabato contro il Chievo, mentre gli ospiti sono reduci dall’anonimo pareggio contro il Livorno che ha un po’ annacquato l’entusiasmo che era scaturito dalla larga vittoria del Grifone nel derby di due settimane fa. Udinese e Genoa sono dunque appaiate con 4 punti in classifica, e possono dare una svolta alla loro situazione vincendo, ma attenzione ad una sconfitta che li lascerebbe in cattive acque. Può essere banale indicare in capitan Totò il protagonista dei bianconeri di Francesco Guidolin, in realtà questa è una necessità per i friulani. Finora Di Natale ha segnato un solo gol in questo inizio di campionato nel quale non ha entusiasmato, e anche per questo motivo l’Udinese non è ancora riuscita ad entusiasmare. Dunque ritrovare il Di Natale delle scorse stagioni, scacciando le voci che invece lo vorrebbero ormai sul viale del tramonto, sarebbe davvero fondamentale per le speranze dell’Udinese di ben figurare in questa stagione. Dopo essere partito dalla panchina sabato, stasera sarà al centro dell’attacco friulano e da lui si attendono grandi cose. Nome forse meno atteso sulla sponde genoana. Bertolacci è però un giocatore in grado di garantire tanta qualità e di rifornire i due attaccanti Alberto Gilardino ed Emanuele Calaiò con palloni interessanti. Ecco perché potrebbero passare proprio da lui le fortune della squadra allenata da Fabio Liverani in questa difficile trasferta allo stadio Friuli. Se sarà nella serata buona, Bertolacci potrebbe dare al Genoa quella qualità di gioco che sabato sera contro il Livorno era mancata.



Oggi alle ore 20.45 si gioca Udinese-Genoa, anticipo della quinta giornata del campionato di serie A 2013-2014. Entrambe le squadre hanno 4 punti in classifica, 2 in più della zona retrocessione: l’Udinese è reduce dalla sconfitta in trasferta contro il Chievo (1-2), il Genoa dal pareggio interno contro il Livorno (0-0). L’arbitro della partita sarà il signor Orsato assistito dai guardalinee Fiorito e Tasso, e dal quarto uomo Barbirati.

L’allenatore dell’Udinese, Francesco Guidolin, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni nella conferenza stampa prepartita: “In questo momento dobbiamo cercare di lasciare da parte le parole per concentrarci sulla gara, dobbiamo giocare una bella partita, una delle nostre partite e possibilmente centrare un buon risultato. Siamo tutti amareggiati per l’avvio non brillante, ci siamo parlati e abbiamo fatto le nostre riflessioni. (…) Sono preoccupato perché non stiamo giocando bene, non stiamo giocando da Udinese. Le otto vittorie consecutive della passata stagione non autorizzano a pensare che automaticamente la squadra riparta e ottenga gli stessi risultati. Non è così semplice. Il filotto di otto vittorie non è ordinario per l’Udinese, può esserlo per Juve, Napoli, Inter…“. I friulani si schiereranno nel solito modulo 3-5-1-1: davanti al portiere Kelava i difensori saranno9 Heurtaux, Danilo e Naldo. Quest’ultimo è in leggero ballottaggio con Bubnjic ma dovrebbe partire titolare. A centrocampo il dubbio riguarda uno dei tre centrali: Pereyra è favorito su Lazzari. Allan e Badu completano il trio centrale, sulla fasce invece Basta (destra) e Gabriel Silva (sinistra). In attacco Muriel partirà dietro Di Natale.



A disposizione di Guidolin dovrebbero partire il portiere Benussi, i difensori Bubnjic e Widmer, i centrocampisti Mlinar, Pinzi, Andrea Lazzari, Bruno Fernandes, Jadson, Zielinski e Maicosuel, gli attaccanti Nico Lopez e Ranegie.

Ancora fuori per infortunio il portiere Brkic, indisponibile per circa due mesi, e il difensore Domizzi, che dovrebbe tornare a disposizione tra circa una settimana.

Queste alcune delle dichiarazioni di Fabio Liverani, allenatore del Genoa, nella conferenza stampa della vigilia: “L’impegno infrasettimanale è sempre più difficile, si ha infatti meno tempo per preparare la partita. Sto valutando dei cambiamenti, ma penso non si possa parlare di un vero e proprio turn-over. Devo valutare la condizione di alcuni elementi, per cui le scelte saranno fatte in extremis. (…) Gli uomini di Guidolin sono avversari difficili, da affrontare su un campo altrettanto difficile, da dove è complicato storicamente portarsi a casa dei punti. (…) Muriel e Di Natale? Un giovane promettente con un futuro importante davanti, il secondo ha un valore inestimabile e dovremo pertanto tenere alta, molto alta, la soglia dell’attenzione“. Per il Grifo si prospetta ancora il modulo 3-5-2, imbattuto nelle ultime due giornate. In por Perin e trio difensivo con Gamberini, Portanova e il francese De Maio, che rileverà lo squalificato Manfredini. A centrocampo Vrsaljko sulla fascia destra, Antonini su quella sinistra e al centro il trio Cofie-Lodi-Bertolacci. Confermata la coppia d’attacco Calaiò-Gilardino.

In panchina per il liguri andranno i portieri Bizzarri e Zima, i difensori Paolo Sokoli (albanese classe 1995, dalla Primavera), e Sampirisi, i centrocampisti Guido Bennati (classe 1994), Biondini, Fetfatzidis, Centurion e Santana e gli attaccanti Stoian e Konatè.

Liverani deve fare a meno di: Donnarumma, Antonelli, Sturaro e Kucka: quest’ultimo dovrebbe tornare a disposizione settimana prossima. Squalificato Manfredini.

30 Kelava; 75 Heurtaux, 5 Danilo, 4 Naldo; 8 Basta, 37 Pereyra, 3 Allan, 7 Badu, 34 G.Silva; 9 Muriel; 10 Di Natale.

In panchina: 99 Benussi, 6 Bubnjic, 27 Widmer, 14 Mlinar, 66 Pinzi, 21 A.Lazzari, 32 B.Fernandes, 18 Jadson, 94 Zielinski, 70 Maicosuel, 17 N.Lopez, 13 Ranegie.

Allenatore: Francesco Guidolin

Squalificati: nessuno

Diffidati: nessuno

Indisponibili: Brkic, Domizzi

1 Perin; 5 Gamberini, 90 Portanova, 4 De Maio; 20 Vrsaljko, 14 Cofie, 10 Lodi, 91 Bertolacci, 3 Antonini; 16 Calaiò, 11 Gilardino.

In panchina: 53 Bizzarri, 38 Zima, 44 Sokoli, 2 Sampirisi, 58 Bennati, 8 Biondini, 27 Matuzalem, 18 Fetfatzidis, 26 Centuriuon, 17 Santana, 9 Stoian, 77 Konatè.

Allenatore: Fabio Liverani

Squalificati: Manfredini (1), Marchese (fino al 15-10-2013)

Diffidati: Gilardino

Indisponibili: Donnarumma, Antonelli, Sturaro, Kucka

 

Arbitro: Orsato

Nemmeno il tempo di una pausa che si ricomincia: alle 20:45 di domani Udinese-Genoa vale l’anticipo della quinta giornata di Serie A. E’ il primo turno infrasettimanale, che come da tradizione arriva presto. Entrambe le squadre hanno 4 punti in classifica: i friulani sono reduci dalla sconfitta subita al Bentegodi contro il Chievo, mentre il Grifone ha pareggiato a Marassi contro il Livorno. Ambizioni diverse, le zone europee per l’Udinese (al di là delle dichiarazioni di Francesco Guidolin) e la salvezza per il Genoa. Curiosità: nel 2005/2006 Guidolin era stato ingaggiato per guidare i rossoblu appena promossi in Serie A, ma la retrocessione d’ufficio in Serie C fece saltare i piani. 

L’Udinese ci ha ormai abituato alle partenze false. Ormai succede da tempo: nel 2010/2011 furono addirittura tre sconfitte consecutive e 4 gol subiti in casa dalla Juventus, a fine anno arrivò il quarto posto e la qualificazione in Champions League. Idem come sopra nei due anni successivi, sempre chiusi con grandi rimonte (incredibile quella nel girone di ritorno del 2012/2013). Insomma: nulla di grave, e scene già viste. I nuovi che si devono inserire, Guidolin che si prende le colpe, una squadra che stenta a trovare la sua dimensione e il suo gioco. A dire il vero però contro il Chievo la reazione c’è stata: nel secondo tempo è stato sostanzialmente un assedio, non portato a compimento a causa di qualche imprecisione di troppo. Domani si dovrebbe rivedere dall’inizio Totò Di Natale, lasciato in panchina sabato ma subentrato nel secondo tempo; dovrebbe a conti fatti essere l’unico cambio, oltre a quello di Naldo che potrebbe rilevare Bubnjic in difesa (Domizzi è sempre indisponibile per un risentimento muscolare e non dovrebbe recuperare). Ancora fuori Brkic, in dubbio Pinzi (al suo posto dovrebbe giocare ancora Lazzari).

Fabio Liverani ha fin qui mostrato una bella faccia tosta. Dopo le due (nette) sconfitte iniziali, l’esordiente allenatore ha cambiato le sue idee, cosa mai banale e scontata: via il 4-3-3, dentro un più accorto 3-5-2, con l’idea di essere efficaci sulle corsie. Detto, fatto: il derby contro la Sampdoria è stato vinto con le iniziative degli esterni, e contro il Livorno, pur senza creare molto e subendo in generale il pressing avversario, Perin non ha mai corso veri pericoli, salvo una fiammata toscana a fine primo tempo. La strada è naturalmente ancora in salita, ma il Genoa rispetto all’anno passato sembra avere più mentalità, pare aver imparato dai propri errori e in generale potrebbe andare incontro a una salvezza relativamente più tranquilla. Per domani Liverani non pare intenzionato a cambiare, se non per la squalifica di Manfredini: le opzioni sono due, o la difesa a 3 con l’impiego di De Maio, oppure il ritorno al 4-3-3 (buone risposte nel finale di sabato) con Stoian (o Centurion) esterno e l’abbassamento di Vrsaljko e Antonini sulla linea di difesa, dove Portanova e Gamberini sarebbero i due centrali. Ancora verso la panchina Kucka, con la conferma di Biondini: preludio a una cessione a gennaio?