La Juventus vince al Bentegodi contro il Chievo per 1-2. I bianconeri sono riusciti a rimontare lo svantaggio iniziale di Thereau grazie al gol di Fabio Quagliarella e allo sfortunato autogol di Bernardini. Grazie alla vittoria di questa sera i bianconeri raggiungono il Napoli al secondo posto in classifica con 13 punti. Per il Chievo invece rimane nelle zone medio basse della classifica con 4 punti. Gara dai due volti quella che va in scena in questo mercoledì sera di inizio autunno. Primo tempo avaro di emozioni con gli ospiti che provano a fare la partita, ma incontrano più difficoltà del previsto scontrandosi più volte con un’ottima e attenta fase difensiva proposta da Sannino. Un errore in fase di rinvio di Buffon spalanca le vie del gol a Thereau. Nella ripresa è tutta un’altra Juve: pressione esagerata, rapidità da capogiro e irruzione dell’asse vincente Pogba-Quagliarella in area avversaria. Il Chievo ritrova il vantaggio pochi minuti dopo ma De Marco annulla ingiustamente su segnalazione dell’assistente. La Juve insiste e trova il vantaggio grazie a un autogol di Bernardini. Di lì in poi i gialloblù esausti non riescono a controbattere. La squadra di Sannino nonostante la sconfitta offre una buona impressione. Nel primo tempo i gialloblù offrono un’attenta transizione difensiva che complica sensibilmente la manovra degli avversari. Nella ripresa provano a rispondere immediatamente al gol di Quagliarella, ma un errore dell’arbitro impedisce il 2-1. Poi, troppa Juve per questo Chievo… I bianconeri non giocano una delle migliori partite, ma riescono comunque a far punti. Gli episodi (gol annullato e autorete) decidono il risultato finale, ma la prestazione degli ospiti non può essere offuscata: quantità esagerata di tiri verso lo specchio avversario, possesso palla largamente controllato e supremazia territoriale a proprio favore. Il fischietto di Chiavari non ha colpe sul gol annullato a Paloschi. Però ci mette del suo non riuscendo a controllare il match, causa panico.



Il tabellino CHIEVO-JUVENTUS 1-2 (primo tempo 1-0)

Marcatori: Thereau (C) al 28’ p.t.; Quagliarella (J) al 2’, autogol Bernardini (C) al 20’

Puggioni; Sardo, Bernardini, Claiton, Cesar, Dramè; Bentivoglio, Rigoni, Estigarribia (dal 21’ s.t. Radovanovic); Paloschi (dal 24’ s.t. Ardemagni), Thereau (dal 42’ s.t. Pellissier). (Squizzi, Silvestri, Sestu, Calello, Pamic, Improta, Frey, Acosty, Papp). ALL. Sannino



Buffon; Barzagli, Ogbonna, Chiellini; Isla (dal 19’ s.t. Lichtsteiner), Pogba, Pirlo, Marchisio, Peluso; Quagliarella (dal 30’ s.t. Tevez), Llorente (dal 42’ s.t. Vidal). (Storari, Vannucchi, Bonucci, Asamoah, De Ceglie, Motta, Padoin, Giovinco, Vucinic). ALL. Conte

Arbitro: De Marco

Ammoniti: Dramè (C), Sardo (C), Bentivoglio (C)

Azione tambureggiante della Juventus dopo poco più di un minuto della ripresa. Su cross di Pogba è Fabio Quagliarella a trovare la porta, anche se gli servono ben tre tiri per fare centro: sul primo fa un miracolo Puggioni, l’attaccante riprende ma colpisce palo e traversa, infine trova la via della rete al terzo tentativo.



Chievo – Juventus ha chiuso il suo primo tempo sul parziale di 1-0. Decide per il momento la rete di Thereau siglata al 28esimo. Antonio Conte per la sfida infrasettimanale sceglie lo schieramento ormai abituale: 3-5-2 con un folto turn over per la trasferta del Bentegodi. Tra i pali, dopo il turno di riposo contro l’Hellas, torna Gigi Buffon, davanti a lui Ogbonna in mezzo alla difesa affiancato da Bonucci e Chiellini, mentre sulle fasce Isla e Peluso rilevano i titolari Lichtsteiner e Asamoah. A centrocampo torna dal primo minuto Claudio Marchisio. Completano la zona nevralgica Pirlo e Pogba. In attacco il tecnico campione d’Italia propone l’inedita coppia Llorente – Quagliarella. Beppe Sannino decide di seguire l’esempio di molti colleghi proponendo una formazione a specchio e variando il 5-3-2. Puggioni tra i pali, difesa formata da Sardo, Claiton, Cesar, Bernardini e Dramè, a centrocampo l’ex Estigarribia, Bentivoglio e Rigoni mentre in zona offensiva la coppia Thereau – Paloschi. Arbitra il signor De Marco di Chiavari. Inizio difficile per i bianconeri: i padroni di casa sono ben disposti e gli spazi per la manovra si riducono all’inverosimile. I cross per Llorente arrivano, soprattutto da Pogba e Isla, ma lo spagnolo non riesce a trovare i tempi per impensierire Puggioni. La prima occasione del match capita sui piedi di Llorente. Il numero 14 bianconero riceve da Peluso sul limite dell’area, addomestica palla e prova la conclusione da fuori area; il suo tentativo finisce largamente fuori. Pochi minuti dopo il Chievo crea a fatica un azione degna di nota: Estigarribia serve Paloschi in sovrapposizione sulla fascia il quale trova Thereau che dal limite calcia senza troppa convinzione. Buffon blocca facilmente e cerca immediatamente Peluso largo sull’esterno di sinistra. Sardo intuisce in anticipo e beffa tutti recuperando palla e servendo Thereau libero sul limite dell’area. Il francese calcia di prima intenzione indovinando l’angolino basso alla destra di Buffon. Il capitano bianconero si tuffa ma non può arrivarci. Il gol subito provoca subito la reazione degli ospiti: Pirlo interviene su un pallone morto sul limite dell’area, finta il tiro e di destro sibila la parte alta della traversa. Poco dopo Quagliarella scalda le mani di Puggioni con un tiro violento da fuori area. Nel finale occasione per Llorente: l’azione fulminante architettata da Pogba si sviluppa con un servizio per Quagliarella in area. Il campano cerca Llorente ma trova l’opposizione di Cesar, Isla non molla e cerca subito il piazzato verso il palo più lontano. Azione sempre più confusa con Claiton che intercetta il pallone che si impenna liberando Llorente al colpo di testa. Lo spagnolo prova a schiacciare ma non riesce a imprimere forza al suo tentativo. Puggioni blocca. Vedremo se nella ripresa la Juventus riuscirà a ribaltare questo clamoroso parziale. MIGLIORE IN CAMPO CHIEVO: SARDO 7

PEGGIORE IN CAMPO CHIEVO: DRAME’ 5,5

MIGLIORE IN CAMPO JUVENTUS: POGBA 7

PEGGIORE IN CAMPO JUVENTUS: PELUSO 5

Al Bentegodi il Chievo sorprende i campioni d’Italia e passa in vantaggio al 28′ minuto del primo tempo con un gol dell’attaccante francese Cyril Thereau. Buffon sbaglia il rinvio, il pallone arriva a Sardo che serve il compagno di squadra, che calcia di prima intenzione segnando un gol di pregevole fattura.

Le formazioni ufficiali di Chievo-Juventus. Sannino cambia modulo e schiera il 3-5-2 con Sardo terzino destro, Dramè a sinistra e il trio centrale Claiton-Bernardini-Cesar; a centrocampo Bentivoglio, Luca Rigoni e l’ex Estigarribia mentre in attacco ancora la coppia Thereau-Paloschi. Nella Juventus non gioca Bonucci sostituito da Ogbonna al centro della difesa; A centrocampo gli esterni solo Isla a destra e Peluso a sinistra, nella cerniera centrale gioca Pirlo e non Vidal (Marchisio e Pogba a completare il trio). In attacco Quagliarella e Llorente con Tevez in panchina In panchina: 28 Silvestri, 18 Squizzi, 33 Papp, 21 N.Frey, 15 Pamic, 14 Calello, 8 Radovanovic, 16 Improta, 7 Lazarevic, 22 Acosty, 90 Ardemagni, 31 Pellissier Allenatore: Giuseppe Sannino In panchina: 30 Storari, 35 Vannucchi, 19 Bonucci, 16 Motta, 11 De Ceglie, 26 Lichtsteiner, 20 Padoin, 23 Vidal, 22 Asamoah, 12 Giovinco, 9 Vucinic, 10 Tevez Allenatore: Antonio Conte

La Juventus ha mostrato nel corso di questa stagione, come nelle precedenti, di soffrire in particolar modo le squadre che si chiudono e fanno densità davanti alla propria area di rigore. Il Chievo non farà eccezione, anche se adesso i bianconeri riescono comunque a creare tante occasioni da rete. Un segreto? La presenza in area di Fernando Llorente, cioè un giocatore molto bravo nel gioco aereo che può aprire a variazioni nel solito schema bianconero, vale a dire l’imbucata centrale con il movimento a venire incontro di uno dei due attaccanti. Anche per questo il Chievo, che potrebbe sistemarsi a cinque dietro, vuole chiudere le fasce laterali: sarà fondamentale per i gialloblu vincere gli scontri individuali sulle corsie, in modo da non perdere uomini a centrocampo e non andare in sofferenza. Vedremo poi se Sannino metterà un uomo su Pirlo: in quel caso, senza Bonucci che osserva un turno di riposo, dovranno essere gli altri centrocampisti (in particolare Pogba) a mettersi in luce in fase di impostazione, e questo potrebbe creare problemi perchè verrebbe meno qualche inserimento senza palla. 

I campioni d’Italia sono di scena al Bentegodi contro unChievo che è piaciuto molto nell’ultima giornata. Questo però non basta ad equilibrare i pronostici dell’agenzia Snai, che vede nettamente favoriti i bianconeri di Antonio Conte ai danni dei gialloblù di Giuseppe Sannino. Dunque una vittoria esterna pagherebbe soltanto 1,42 volte la posta, mentre si sale a 4,25 per il pareggio e fino a 7,50 per un successo dei veneti. La partita sarà ricca di gol? Su questo le idee sono meno chiare, visto che c’è grande equilibrio nell’Under/Over 2,5: 1,80 è la quotazione dell’Under, per l’Over si sale a 1,90. I risultati esatti più probabili sono due vittorie bianconere: lo 0-1 e lo 0-2 pagano entrambi 5,50 volte la posta, mentre il pareggio più probabile sarebbe un 1-1 che è quotato a 7,50 e per le ipotesi di vittoria del Chievo si arriva fino a 16, dove troviamo il successo clivense con il minimo scarto (1-0). Infine, diamo uno sguardo ai pronostici per il risultato alla fine del primo tempo: probabilmente sarà già in vantaggio la Juventus (quota 1,90), anche se il pareggio – dato a 2,40 – resta un’ipotesi molto probabile. Gli allibratori credono poco al Chievo anche sulla distanza dei 45 minuti: il vantaggio gialloblù pagherebbe 6,50 la vostra giocata.

Si gioca questa sera alle 20:45, allo stadio Bentegodi, Chievo-Juventus, partita valida per la quinta giornata del campionato di Serie A. Sfida interessante tra due squadre che naturalmente hanno obiettivi opposti: i clivensi guardano esclusivamente alla salvezza, i bianconeri non possono prescindere dalla caccia al terzo scudetto consecutivo. Per ora l’avvio di stagione ha confermato questa tendenza: sono 4 i punti della truppa guidata da Giuseppe Sannino, 10 invece quelli per Antonio Conte e i suoi, terzi in classifica (hanno perso la vetta dopo quasi un anno e mezzo). Vincendo dunque la Juventus manterebbe la rotta giusta e non perderebbe le distanze dalle prime (potendo anche, ovviamente, ritrovarsi in testa), mentre il Chievo otterrebbe punti insperati, la seconda vittoria consecutiva e una bella boccata di ossigeno in vista dei prossimi impegni. Nei precedenti i campioni d’Italia sono assolutamente in vantaggio: 13 vittorie e 6 pareggi (in assoluto) con il Chievo che si è imposto in una sola occasione. Attenzione però: quel gol di Gennaro Sardo nella stagione 2009-2010 (penultima partita di Ciro Ferrara sulla panchina della Juventus) era il secondo episodio di una serie di cinque in cui i bianconeri non sono riusciti a imporsi contro i gialloblu: incredibile ma vero, da quel 3-3 di Torino (tripletta di Sergio Pellssier) del 2008-2009 si sono poi verificati altri tre pareggi e, per l’appunto, quell’unica sconfitta bianconera. Anche nella stagione trionfale dell’imbattibilità e del primo scudetto di Antonio Conte non sono arrivate affermazioni: doppio pareggio. Così, un avversario che era stato praticamente sempre battuto è diventato una sorta di bestia nera, finalmente “esorcizzata” la scorsa stagione, con due vittorie (2-0 a Torino, 2-1 a Verona). Tra Antonio Conte e Giuseppe Sannino i precedenti sono cinque: lo scorso anno Juventus-Palermo (1-0) consegnò aritmeticamente il titolo ai bianconeri, nel 2011-2012 i futuri campioni d’Italia vinsero 1-0 a Siena ma furono costretti allo 0-0 casalingo, mentre nel 2010-2011, quando a Siena c’era Conte, Sannino si prese la prima e finora unica vittoria, 1-0 con il suo Varese. Al ritorno finì in goleada: vinsero i toscani 5-0. Gigi Delneri è il doppio ex: per lui promozione e strepitosa prima stagione in Serie A, con il Chievo in testa alla classifica per quasi tutto il girone andata. Poi, con la Juventus, il settimo posto nel 2010-2011 con esclusione dalle coppe a seguito di una partenza tutto sommato positiva.

Il Chievo ha vinto lo scorso sabato la prima partita stagionale. La rimonta contro l’Udinese (da 0-1 a 2-1) è servita a sbloccare la classifica dei veneti, che stavano già rischiando di essere risucchiati nelle ultime posizioni. Non è iniziato benissimo l’anno per una squadra che ha cambiato poco a livello di rosa, ma ha aperto a un nuovo allenatore: via Eugenio Corini, artefice di una grande salvezza, dentro Giuseppe Sannino che certamente ha un’altra idea di calcio, non necessariamente meno efficace. Si gioca con il 4-4-2, modificabile in certe situazioni (stasera potrebbe essere il caso: clicca qui per le probabili formazioni) ma certamente molto strutturato sulla fase difensiva, sull’occupazione degli spazi e le ripartenze veloci. Naturalmente questo abbassa decisamente le occasioni da rete e, di conseguenza, i gol, anche se va detto che al Bentegodi i veneti sono andati decisamente bene, segnando 4 reti e ottenendo 3 punti (2-4 contro il Napoli, 2-1 all’Udinese). E’ lontano dalle mura amiche che le cose peggiorano: qui è arrivato il pareggio a reti bianche contro il Parma all’esordio, poi lo 0-3 incassato all’Olimpico dalla Lazio. Questo è sempre stato un problema del Chievo, ma quantomeno Sannino garantisce un ottimo rendimento casalingo (con il Varese ha centrato il record europeo di imbattibilità, durato due anni e mezzo) e allora è soprattutto alle gare interne che la squadra si affiderà per costruirsi la salvezza. Per quanto riguarda la Juventus, il discorso è diverso: Antonio Conte non fa distinzioni tra casa e trasferta, è abituato a comandare il gioco e, come ha detto lo stesso Sannino, attaccare anche con un modulo molto simile al 3-1-6. La stagione è iniziata più o meno come un anno fa: un pareggio in Champions League che complica i piani, nessun problema in Serie A anche se c’è già stato un pareggio esterno (contro l’Inter, 1-1) e contro il Verona si è dovuto rimontare da 0-1. Le occasioni da rete sembrano essere aumentate, e Carlos Tevez è quel finalizzatore che mancava gli scorsi anni (già tre gol in quattro partite). Conterà soprattutto la fame, perchè le altre pretendenti al titolo si sono rinforzate e, pur se forse i bianconeri hanno ancora la rosa più forte, il gap si è ridotto e quindi bisognerà mantenere la concentrazione fino in fondo. Per ora sono 8 gol segnati e tre subiti: a preoccupare è questo, che la difesa sia più vulnerabile che in passato. Anche per questo Conte ruota tutti gli uomini a disposizione: essere freschi è fondamentale, e per la Juventus non si può forse parlare di seconde linee (clicca qui per il pronostico a Massimo Marazzina). Vedremo dunque se il maggior valore dei bianconeri emergerà anche in questa partita, o se lo stratega Sannino sarà in grado di imbrigliare la squadra di Antonio Conte e portare a casa perlomeno un pareggio, che farebbe tanto morale e smuoverebbe la classifica. Lo scopriremo presto: Chievo-Juventus sta per cominciare…

 

Risorsa non disponibile

Interviene in modo determinante in più occasioni riuscendo a sventare i pericoli che capitano da ogni dove. Esente da colpe sui gol incassati.

Da applausi l’anticipo che fa da preludio al vantaggio clivense. Nel primo tempo tentenna un po’ in fase difensiva, ma nella ripresa si fa correggere dal tecnico restando uno dei più pericolosi.

Si rivela decisivo nel gioco aereo riuscendo a respingere i vari cross che arrivano dalle fasce.

Il difensore brasiliano gioca con coraggio uscendo spesso dalle zone di sua competenza. Molti interventi duri e precisi.

Tanta, tanta sfortuna nell’autorete. Per il resto qualche indecisione nei vari interventi e frequenti cali di concentrazione.

Non misura la foga e guadagna un’ammonizione che lo limita per il resto del match.

Si perde spesso tra i giganti del centrocampo avversario. Qualche spunto, ma niente di pericoloso.

 Prova a far ripartire spesso i suoi, ma non riesce a essere preciso come al solito.

Copre bene dando una mano spesso decisiva per chiudere Isla. Mette in difficoltà la difesa avversarie con diversi spunti offerti nelle ripartenze.

(dal 21’ s.t. RADOVANOVIC 5,5 Si fa vedere pochissime volte, non riuscendo a mantenere la calma necessaria.)

La sua qualità si rivela fondamentale in occasione della rete siglata. Per il resto gioca bene i palloni a disposizione. (dal 41’ s.t. PELLISSIER s.v.)

Non riesce ad avere molti palloni utili per far male. Nell’unica occasione buona la sfrutta al meglio, ma l’assistente commette un grave errore.

(dal 24’ s.t. ARDEMAGNI 5,5 Prova ad allargarsi o a stringere verso l’interno, ma raramente trova le misura giuste per impensierire la difesa avversaria.)

All. SANNINO 6,5 Propone e mantiene a lunghi tratti una squadra tatticamente pronta e organizzata. Qualche episodio a favore in più gli avrebbero consentito di uscire da questo match con almeno un punto.

Un frettoloso appoggio per Peluso e una respinta poco convinta pesano sulla sua prestazione. Giornata no.

Solita certezza.

Sufficienza stiracchiata. Si trova a suo agio nel ruolo di libero, ma spesso soprattutto nel finale lascia a desiderare per la mancanza di precisione e la scarsa convinzione negli interventi. Troppo buono…

Manda al mittente le recenti critiche disputando un’ottima gara impreziosita da tantissimi palloni recuperati.

Si impegna molto dando il massimo sia in fase difensiva che offensiva, ma la scarsa precisione e qualche errore in palleggio non gli permettono di continuare il suo percorso di crescita.

(dal 19’ s.t. LICHTSTEINER 5,5 Sempre pericoloso quando scatta in velocità, ma non riesce a essere preciso negli stop a seguire…)

Immenso. Agganci, rilanci, traversoni, recuperi… fa di tutto e di più con estrema tranquillità confermando l’ottimo stato di forma. Vale quanto un quadro di Dalì? Non saprei, ma di sicuro fa cose surreali…

Il vero caso Pirlo nascerebbe dopo un paio di prestazioni negative. Risolve diverse situazioni difficili mostrandosi pronto e attivi in fase di non possesso. Geometrie impeccabili specie verso gli esterni.

Rientra bene dall’infortunio sfiorando il gol in un paio di circostanze e rivelandosi importante nel gioco tra le linee e nella rapida circolazione.

Primo tempo da dimenticare con molti passaggi sbagliati. Nella ripresa rientra rivitalizzato con maggiore linfa e più coraggio.

Una sfida come quella di oggi è un bel test per il suo percorso di adattamento al calcio italiano. Buona protezione di palla e molti servizi rapidi tra le linee. (dal 43’ s.t. VIDAL s.v.)

Si muove bene dando una grossa mano alla squadra in fase di possesso sganciandosi dai pressi dell’area avversaria. Molto attivo in area di rigore, trova la rete con tenacia. Riserva preziosa.

(dal 30’ s.t. TEVEZ 6,5 Una furia davvero difficile da contenere…)

All. CONTE 6,5 Contro una squadra molto organizzata riesce a scuotere i suoi uomini nell’intervallo dettando i giusti movimenti per ribaltare il match.

(Francesco Davide Zaza)