La finale al torneo WTA di Tokyo, categoria Premier V, vedrà di fronte Petra Kvitova e Angelique Kerber. In palio non solo il titolo del Toray Pan Pacific Open: anche punti preziosi per la Race to Istanbul, cioè la classifica del 2013 che vedrà le prime otto qualificate per il Master di fine anno, e che ha appena accolto Na Li (dopo Serena Williams, Victoria Azarenka, Maria Sharapova e Agnieszka Radwanska). Per quanto riguarda Tokyo, si tratta di una finale tutta inedita: nè la ceca nè la tedesca avevano mai raggiunto l’ultimo atto del torneo. La Kvitova, lo scorso anno fermata già al secondo turno da Petra Martic, ha battuto Venus Williams: l’americana era la grande sorpresa del torneo, ma la battaglia estenuante contro Eugenie Bouchard ha lasciato strascichi sul suo fisico provato. Vinto il primo set, Venus – alla 98esima semifinale di un torneo WTA – non ha retto il ritmo della ceca, che torna dunque ad affacciarsi a una finale dopo quella, persa da Roberta Vinci, di Katowice (nel 2013 ha vinto a Dubai). C’è chi dice, e sono in molti, che al netto dei problemi fisici sia degna di giocarsela sempre con le prime tre; nel 2011 lo aveva fatto vedere vincendo Wimbledon, Masters e Madrid, poi la sua carriera è proseguita come su un’altalena, frutto anche di una tempra mentale non sempre all’altezza. Angelique Kerber dopo la sua semifinale contro Caroline Wozniacki ha scritto su Facebook: “Non riesco a credere di avercela fatta, sono orgogliosa di me stessa”. Pare strano, trattandosi della numero 9 al mondo: eppure, quest’anno la tedesca è andata incontro a molte difficoltà, il servizio non le ha funzionato mai bene e qualche problema fisico accusato a Stoccarda (e che l’ha costretta al forfait a Roma) le ha impedito di tenere il ritmo del 2012. Qui a Tokyo ha ritrovato la forma migliore: eliminate, dopo il massacro perpetrato ai danni di Maria-Teresa Torro-Flor, Ana Ivanovic, Agnieszka Radwanska (che l’aveva battuta nelle ultime due edizioni) e infine la Wozniacki, anche lei fatta fuori in due set con il brivido (da 5-1 a 5-4 nel primo set e da 6-2 a 6-5 nel tie break del secondo). I precedenti vedono in testa la Kerber: si sono giocati tutti nel 2012, la Kvitova ha vinto il primo a Stoccarda per poi cedere a Roma e Cincinnati. Angelique quest’anno ha raggiunto la finale a Monterrey, battuta da Anastasia Pavlyuchenkova. Curiosità: sarà la prima finale WTA tra due giocatrici mancine da quella di Québec City 2009 (quando Melinda Czink sconfisse Lucie Safarova), mentre se consideriamo solo i tornei Premier dobbiamo tornare a Parigi 1994 per trovare due nomi storici, con Martina Navratilova che ebbe la meglio su Monica Seles. Intanto, Serena Williams ha ottenuto la certezza di chiudere il 2013 da numero 1 del ranking: succede a Victoria Azarenka, e per lei si tratta della terza volta dopo 2002 e 2009, agganciando così Justine Henin e Martina Hingis al quinto posto (in testa, con 8 anni, c’è Steffi Graf).
(Claudio Franceschini)