Vittoria importante per i ragazzi di Benitez che riescono a portare a casa i 3 punti dopo il pareggio di mercoledì contro il Sassuolo. L’allenatore del Napoli è stato molto coraggioso e determinato nell’insistere sulla seconda puntata di turn over dopo il primo esperimento del turno infrasettimanale e le sue scelte si sono rivelate vincenti. Nella gara di oggi Pandev è andato a segno per ben due volte nel primo tempo e ha quindi lanciato un messaggio forte al tecnico spagnolo: alle prime due opportunità il macedone è stato abilissimo nello sfruttare un errore del centrocampo ligure e poi a chiudere un triangolo vincente con Insigne. Dalla parte opposta troviamo invece Matuzalem, fin dalle prime battute è apparso in affanno e spesso in ritardo sulle gambe degli avversari. Quando entra il greco Fetfatzidis al suo posto cambia il ritmo delle giocate e il Genoa comincia a rendersi pericoloso.
Il Napoli espugna il Marassi vincendo 0-2 grazie alla doppietta di Pandev nel primo tempo. Nella prima parte della gara il Genoa ha avuto grosse difficoltà nell’organizzare le azioni per l’attacco e gli azzurri, al contrario, hanno subito spostato il baricentro nella metà campo avversaria costringendo i padroni di casa all’errore. La compagine di Benitez si porta così a quota 16 ed è prima in classifica momentaneamente in attesa delle partite domani. Per il Genoa rimane ancora una situazione precaria in cui l’unica nota positiva è rappresentata dalla vittoria nel derby della lanterna. Nel primo tempo sono i campani che prendono il controllo della partita conducendo il gioco grazie all’incessante possesso palla orchestrato dai centrali Inler e Behrami. I due gol della prima frazione di gioco fanno presagire ad altre reti nella ripresa, ma il Napoli che entra in campo nel secondo tempo è spaesato e lascia l’iniziativa in mano ai padroni di casa. Il Genoa viene fuori pian piano grazie all’iniziative dei subentrati ma il gol viene solo sfiorato in qualche occasione. Per la maggior parte del tempo si assiste a un gioco confuso con continui cambi di fronte.
Improduttivo nel primo tempo e possesso palla sterile nella ripresa. Il centrocampo è sempre troppo distante dagli attaccanti Gilardino e Calaiò che vanno vicino alla rete solamente grazie ai cross di Santana ricevuti nel secondo tempo. Forse un po’ sfortunata nelle occasioni da gol ma si sà: fortuna audaces iuvat. .
Dopo un buon primo tempo, caratterizzato da manovre avvolgenti e un gran movimento da parte dai tre trequartisti, il Napoli che scende in campo nella ripresa sembra aver perso la personalità che lo ha contraddistinto nella prima parte. In particolare sono stati troppo statici forse i due mediani e i tre protagonisti del primo tempo, ossia Callejon, Pandev e Insigne forse ritornati dagli spogliatoi stanchi. Comunque quello che importa nel calcio è fare un gol in più dell’avversario e il Napoli ha così guadagnato la vittoria finale.
L’operato della terna arbitrale diretta da Damato è stata impeccabile tranne in una sola occasione forse: nella ripresa Fetfatzidis è l’autore di uno splendido passaggio filtrante per Gilardino che probabilmente parte in posizione regolare. Entra in area e, quando è a tu per tu con Reina viene steso da Cannavaro ma ormai l’arbitro ha fischiato il fuorigioco.
Il tabellino GENOA-NAPOLI 0-2 Marcatori: 14’ e 25’ Pandev.
Genoa (3-5-2): Perin; Gamberini (Stoian), Portanova, De Maio; Vrsaljko, Biondini, Kucka, Matuzalem (Fetfatzidis), Antonini (Santana); Calaiò, Gilardino (Donnarumma, Bizzarri, Cofie, Sampirisi, Sturaro, Sokoli, Lodi, Centurion, Konate) All.: Liverani.
Napoli (4-2-3-1): Reina; Mesto, Britos, Albiol (Cannavaro), Zuniga; Inler, Behrami; Insigne, Pandev, Callejòn; Zapata (Higuain) (Rafael, Colombo, Uvini, Fernandez, Armero, Radosevic, Bariti, Mertens) All.: Benitez.
Arbitro: Damato. Ammoniti: Matuzalem (G), Kucka (G), Mesto (N), Higuain (N).
Il risultato del primo tempo non subisce variazioni rispetto al primo tempo. Il Genoa che entra in campo nella ripresa sembra un’altra squadra: costringe il Napoli nella propria metà campo e si porta più volte vicino al gol. Il merito è anche dei neoentrati Stojan, Fetfatzidis e Santana, i più pericolosi del Genoa. La prima occasione per i padroni di casa arriva al 16′ con un colpo di testa di Gilardino che esce di poco su cross di Santana; poi al 32′ è il greco da poco entrato a impegnare reina con un tiro da fuori area; 5 minuti dopo invece è ancora Calaiò su colpo di testa dopo l’ennesimo cross di Santana. il Napoli ha fatto molta fatica a gestire il pallone che è stato per lo più tra i piedi degli avversari.I campani riescono comunque a chiudere tutti i varchi della difesa e a mettere al sicuro il risultato del primo tempo portando a casa i 3 punti.
Il primo tempo di Genoa-Napoli finisce sullo 0-2 grazie a una doppietta di Pandev. Sin dalle prime battute si capisce che il Napoli vuole recuperare dopo l’ultima prestazione contro il Sassuolo e comincia a impostare il gioc nel migliore dei modi. All’11’ la prima occasione da gol parte da un lancio dalle mani di Reina. La palla arriva a Pandev che si trova sulla trequarti a tu per tu con difensore del Genoa quando a fianco, all’altezza del centro area compare Callejon. Purtroppo il passaggio per lo spagnolo viene intercettato e il vantaggio viene rimandato da qualche minuto. Dopo 3 minuti infatti Insigne semina il panico sulla sinistra, vede Pandev in posizione centrale sulla tre quarti e decide di passargliela: il macedone è anticipato da Kucka che fa un retropassaggio troppo debole verso Perin, Pandev ne approfitta e batte l’estremo portiere con troppa facilità. Al 21′ il Genoa da segnali di vita con il colpo di testa, su cross di Vrsaljko, parato facilmente da Reina. E’ ancora Pandev che va in gol però al 24′ dopo un’ottima triangolazione che vede coinvolti Zapata e soprattuto Insigne. Per il resto della prima frazione di gioco sono gli azzurri che tengono le redini del gioco mentre il Genoa fatica a impostare le manovre offensive puntando troppo sui lanci lunghi a cercare Gilardino e Calaiò, poco supportati dal centrocampo.
Goran Pandev scatenato a Marassi: pochi minuti dopo il primo gol, firma anche il raddoppio con un bel diagonale al termine di un’azione corale. Per il momento è netto il dominio degli ospiti partenopei.
Il Napoli è passato presto in vantaggio contro il Genoa: merito del preciso tiro di Goran Pandev, che si è infilato nell’angolino basso della porta difesa da Perin. Per ora premiata la scelta di Benitez di puntare sul macedone come leader dell’attacco partenopeo.
A pochissimi minuti dal fischio d’inizio della partita, ecco le formazioni ufficiali di Genoa e Napoli: la principale notizia è la presenza fra i titolari di Duvan Zapata, panchina per Hamsik e Callejon. Perin; Gamberini, Portanova, De Maio; Vrsaljko, Biondini, Matuzalem, Kucka, Antonini; Calaiò, Gilardino. Allenatore: Fabio Liverani. In panchina: Bizzarri, Donnarumma, Sampirisi, Cofie, Stoian, Konate, Centurion, Santana, Lodi, Sokoli, Sturaro, Fetfatzidis. Reina; Mesto, Britos, Albiol, Zuniga; Inler, Behrami; Insigne, Pandev, Callejòn; Duvan Zapata. Allenatore: Rafa Benitez. In panchina: Rafael, Colombo, Cannavaro, Armero, Fernandez, Dzemaili, Radosevic, Mertens, Hamsik, Higuain. Arbitro: Damato di Barletta.
Nel Napoli rientrano i protagonisti delle recenti imprese contro Borussia e Milan. Gli azzurri come al solito punteranno sui movimenti incessanti della punta e dei due tre quartisti esterni per non dare punti di riferimento alla difesa del Genoa. Inler e Behrami saranno il fulcro di un centrocampo volto all’intermediazione tra trequarti e difesa. Zuniga rientra dopo il riposo di mercoledì ed è da considerarsi un’arma per le manovre offensive del Napoli che spesso chiamano in causa i terzini. Il Genoa potrebbe rischiare di soffrire in difesa visto che a turno i due esterni di centrocampo dovranno dare una mano sia alla retroguardia che al reparto d’attacco. I liguri punteranno la gara sulle ripartenze veloci e sul contropiede nel caso il Napoli dovesse prendere le redini del gioco con il possesso palla tanto caro a Rafa Benitez.
La partita di questa sera vede ovviamente come favoriti gli ospiti campani. La vittoria del Napoli è data a 1,70, il pareggio a 3,50 mentre il successo del Genoa è quotato a 5,00. Tenendo conto del rientro di alcuni titolari delle ultime imprese, si potrebbe optare per l’over 2,5 che moltiplica la posta per 1,80. Visto il divario tra le due squadre è da tenere in considerazione anche il No Goal dato a 2,05 oil parziale/finale 2-2 a 2,55. Una variante di quanto appena detto è la scommessa su il 2 a fine primo tempo che viene valutato 2,30. Il primo gol della partita compreso tra il 16-30 minuto del primo tempo è dato a 3,50. Sempre in ottica reti messe a segno ricordiamo le scommesse sul numero dei gol finali: 2 reti sono quotate a 3,40, 3 a 3,90 e 4 a 5,00. La Snai da anche la possibilità di puntare sul numero di calci d’angolo in favore di una delle due squadre: 1 moltiplica per 1,70, X per 7,50 e 2 per 1,70.
È il primo anticipo della sesta giornata del campionato di serie A 2013-2014. La partita si gioca allo stadio Luigi Ferraris di Genova, calcio d’inizio alle ore . Partita importante per entrambe le squadre: il Napoli ci arriva con 13 punti in classifica che valgono il secondo posto. Tuttavia uno spiffero si è aperto nell’euforia dell’ambiente dopo la prima, inaspettata non-vittoria nel turno infrasettimanale. Vincendo stasera i partenopei potrebbero riappropriarsi momentaneamente della vetta portandosi a quota 16, in attesa dei risultati della domenica. Il Genoa dal canto suo ha bisogno di punti: quelli attuali sono 4 e non lasciano troppo tranquilla la squadra, che vuole anzitutto assicurarsi un margine di sicurezza sulla zona retrocessione. Battendo il Napoli i rossoblù farebbero un bel passo avanti in classifica ed anche incetta di entusiasmo. Un eventuale risultato di parità tra Genoa e Napoli porterebbe i liguri a 5 punti e i partenopei a 12: c’è modo e modo di pareggiare ma in teoria il segno X farebbe più comodo al Genoa, che parte sfavorito. Terna arbitrale: l’arbitro di Genoa-Napoli sarà il signor Damato della sezione di Barletta, 41 anni, che conta 112 presenze in serie A dal 2006 e 39 in B. Sarà assistito dai guardalinee Nicoletti e Longo, dal quarto uomo Bianchi e dagli arbitri di porta Rizzoli e Valeri. I precedenti a Marassi tra Genoa e Napoli sono 52 tra serie A, serie B e coppa Italia: il bilancio è di 23 successi rossoblù, 18 pareggi e 11 vittorie partenopee, con 91 gol segnati dal Genoa e 65 dal Napoli. L’ultima vittoria del Genoa è datata 29 gennaio 2012, quando il Grifo s’impose per 3-2 grazie alla doppietta di Palacio e al gol di Alberto Gilardino, che sarà in campo anche oggi; l’ultimo Genoa-Napoli terminato in parità è un gran bel ricordo per entrambe: risale al 10 giugno 2007, quando dopo lo 0-0 di Marassi le due società festeggiarono il ritorno in serie A. L’ultimo successo del Napoli è invece quello della stagione scorsa: l’11 novembre 2012 gli azzurri vinsero 4-2 con i gol di Mesto, Cavani, Hamsik e Insigne. Per l’allenatore del Genoa, Fabo Liverani, sarà il primo confronto contro un collega straniero, lo spagnolo Rafael Benitez che da questa stagione siede sulla panchina del Napoli. Clicca qui per l’intervista prepartita con il pronostico di Genoa-Napoli.
Questi i risultati del Genoa nelle prime cinque giornate di campionato: Inter-Genoa 2-0, Genoa-Fiorentina 2-5, Sampdoria-Genoa 0-3, Genoa-Livorno 0-0, Udinese-Genoa 0-1. Partenza col piede sbagliato per i rossoblù che dalla terza giornata, in occasione del derby contro la Samp, hanno adottato un modulo tattico diverso. Liverani è passato dal 4-3-3 studiato in estate ed un più solido, soprattuto in fase difensiva. I numeri danno parziale ragione al cambiamento: nelle tre partite con il nuovo assetto il Genoa ha subito solo un gol, peraltro in circostanza sfortunate (l’autogol di Calaiò che ha deciso l’ultima partita contro l’Udinese). D’altra parte è vero che il Grifo sta producendo poco in fase offensiva: nella conferenza prepartita Liverani ha utilizzato un termine come “osare”, che deve essere uno degli imperativi a partire da questa sera, pur contro uno degli avversari più forti. Vedremo che tipo di atteggiamento esprimerà la squadra, che dovrebbe mantenere l’abito tattico delle ultime partite. Liverani deve fare sempre a meno del terzino Giovanni Marchese, squalificato fino al 18 ottobre per il coinvolgimento del caso calcioscommesse; indisponibili anche il difensore Dario Dainelli e l’altro terzino Luca Antonelli. Di fronte ci sarà un Napoli voglioso di riscatto, dopo l’incidente di percorso dell’ultima giornata. Sinora i partenopei hanno ottenuto i seguenti risultati: Napoli-Bologna 3-0, Chievo-Napoli 2-4, Napoli-Atalanta 2-0, Milan-Napoli 1-2, Napoli-Sassuolo 1-1. Tutto ok sino all’ultimo pareggio, che ha interrotto la striscia di vittorie e lasciato il primo posto alla Roma. Rafa Benitez non si è particolarmente scomposto e continua per la sua strada: anche contro il Genoa potrebbe praticare del turnover. Le notizie della vigilia parlano di inizio in panchina per Gonzalo Higuain, che sinora ha contribuito con 3 gol in campionato e diverse giocate utili. Al posto dell’argentino dovrebbe giocare Goran Pandev, con la conferma di Dries Mertens nel trio di trequartisti. L’unico indisponibile nel Napoli è il terzino Christian Maggio, che resterà fuori causa ancora per tre-quattro giornate (clicca qui per le probabili formazioni di Genoa-Napoli). Benitez deve pensare anche a gestire le forze perché in settimana tornerà la Champions League: i partenopei saranno impegnati sul campo dell’Arsenal, una trasferta difficile che mette in gioco la testa del gruppo F. Ora però è il momento di pensare solo al Genoa, e per noi di lasciare la parola al campo: il fischio d’inizio si avvicina…
Incolpevole sui due gol subiti ma comunque il passivo di due reti rimane sul tabellino finale della gara.
Finchè c’è lui in campo il Genoa sta troppo sulla difensiva, ma la colpa non è sua. Si vede poco nel primo tempo e quando viene sostituito i rossoblu cominciano ad attaccare.
Il capitano fa del suo meglio per contenere le avanzate dei funamboli dell’attacco azzurro. Forse una sbavatura nell’azione del secondo gol di Pandev.
Poco presente in campo, si lascia sfuggire molte volte i trequartisti che a turno capitano dalle sue parti.
Il croato fa del suo meglio per costruire le manovre offensive ma fatica molto e forse anche a causa della sua giovane età.
Probabilmente il miglioredei centrocampisti del Genoa. Poche palle perse e molte recuperate, quando la palla è tra i suoi piedi sa sempre cosa fare.
Il brasiliano sbagli l’approccio alla partita si dalle prime battute. È spesso in ritardo sugli avversari e commette alcuni falli che gli fruttano un cartellino giallo.
Non è in splendida forma lo slovacco, fatica a trovare la misura e va al tiro una volta spedendo la palla al di sopra della traversa.
Liverani imposta il gioco sulla spinta degli esterni ma non sembra che Antonini abbia soddisfatto a pieno le richieste del mister. Al suo posto entra Santana: decisamente più pericoloso.
L’attaccante non molla mai un centimetro, è sempre alla ricerca del pallone e va vicino al gol nel secondo tempo. Purtroppo la sua voglia non è sufficiente a ribaltare le sorti della gara.
A differenza del suo compagno di reparto, appare più statico e quando prende palla non sempre riesce a far salire i compagni per costruire l’azione offensiva.
Probabilmente se avesse schierato i giocatori subentrasti nella ripresa sin dal primo minuto, la partita sarebbe andata diversamente. Ma questo è impossibile dirlo.
Risorsa non disponibile
Quello che serve in partite come queste è proprio l’esperienza di un portiere come Reina. In un occasione lo spagnolo innesca un contropiede pescando Callejon dopo la metà campo con un passaggio di mano. Che esperienza!
Buon lavoro del terzino azzurro che riesce a difendere bene la sua corsia e nello stesso tempo a proporsi per le azioni in attacco.
Oggi non rischia niente e nel secondo tempo resiste bene all’assedio orchestrato dalle fasce del Genoa che continuano a effettuare cross diretti ai due attaccanti.
Esce a fine primo tempo ma fino al 45’ è impeccabile nella copertura della zona di Reina. Al suo posto entra Cannavaro anche lui caparbio nel non concedere nella all’attacco genoano.
Entra con la fascia di capitano data la panchina di Hamsik e conferma ben presto di essere all’altezza del ruolo. Spinge e difende con spensieratezza, velocissimo in ogni manovra.
Una buona prestazione nel primo tempo ma nella ripresa fatica a uscire dalla metà campo forse a causa dello scarso movimento di chi gli sta davanti.
Un gladiatore in mezzo al campo come siamo abituati a vederlo di solito. Anche nella ripresa è su ogni palla sebbene il Napoli non riesce a trovare un’idea di gioco.
Ubriaca gli avversari nel primo tempo svariando da un lato all’altro della trequarti. Leggermente sottotono nella ripresa.
Ottima risposta del macedone per mister Benitez che, appena lo chiama in causalo ringrazia segnando due gol. Al suo posto entra Dzemaili che fatica molto a prendere il ritmo partita.
Lo spagnolo è anche lui protagonista nel primo tempo grazie al lavoro di sacrificio volto a non dare punti di riferimento alla difesa avversaria. Anche nel secondo tempo cerca sempre di proporsi per farsi dare la palla.
Molto impreciso nel controllo della palla in fase di ricezionesebbene cerchi sempre di farsi dare palla dai compagni. Non si può certo dire che gli manca la forza di volontà. Al suo posto entra Higuain che in un’occasione si dimostra un po’egoista nei confronti di un Callejon in posizione perfetta per realizzare lo 0-3.
I 3 punti sono arrivati con facilità ma che fatica nel secondo tempo. La sua volontà di riconfermare il turn over si rivela una mossa giusta e rischiosa all’indomani del pareggio col Sassuolo. Temerario.