Finisce come era probabilmente giusto che fosse: la Russia è campione d’Europa. Nella finale di Copenaghen l’Italia ha lottato con il cuore e ha strappato il terzo set agli avversari, ma la differenza di valori in campo si è fatta sentire: la giovane Nazionale di Mauro Berruto festeggia un comunque ottimo argento, per niente scontato alla vigilia della competizione e passato anche attraverso una semifinale da urlo contro la Bulgaria di Camillo Placì (che poco prima si è presa il bronzo ai danni della Serbia). Per la Russia è il primo titolo: come Unione Sovietica ne aveva messi in bacheca addirittura 11, ma questa è un’altra nazionale, una nazionale che nel 2005 eravamo riusciti a battere nella finale di Roma. Niente da fare stavolta, ma è giusto così: questa Russia è la più forte, e lo ha ampiamente dimostrato nel corso del torneo e soprattutto oggi, quando dalle prime battute ha preso il comando delle operazioni e non lo ha più mollato, resistendo a un tentativo di rimonta dell’Italia nel secondo set grazie a Pavlov e Muserskiy, sicuramente i migliori della squadra (clicca qui per il video del match point). L’Italia ha reagito in un terzo set che poteva cambiare l’inerzia della finale: un immenso Luca Vettori (21 punti per lui) ci ha trascinati fino al quarto parziale, riuscendo sul 18-17 a scrollarci di dosso l’avversario che rimaneva agganciato nella speranza di chiudere la pratica nel minor tempo possibile. La nostra affermazione non ha fatto altro che svegliare la bestia che si era momentaneamente assopita: dal 10-13 i russi hanno trovato un parziale di 9-4 favorito anche dai nostri errori di sfiducia e semi-rassegnazione, e non c’è stata più partita. Finisce male, ma nella realtà delle cose è un successo: arriva una medaglia inaspettata e la conferma che questo gruppo, ancora molto giovane ma competitivo, può giocarsi la manifestazione tra due anni e soprattutto potrà andare alle Olimpiadi da Rio con la presunzione di prendersi l’unico trionfo che manca dalla bacheca. Manca tanto tempo, tutto a favore di Mauro Berruto che può lavorare sulla squadra e infonderle ancora più forza.
E’ il grande appuntamento della nostra Nazionale: la finale degli Europei di volley 2013 Italia-Russia è in diretta su Rai Sport 1, con il commento delle due voci che ci hanno accompagnato lungo tutto l’arco del torneo, ovvero Alessandro Antinelli e Andrea Lucchetta. Lo streaming video è garantito dal sito ufficiale della Rai, www.rai.tv; per quanto riguarda invece il Web e i social network, su Twitter sarà possibile seguire la partita con gli hashtag di riferimento #EuroVolley e #ItalVolley. Sul sito ufficiale della manifestazione, www.cev.lu, il Live Score aggiornerà il punteggio della partita, comprensivo delle statistiche di squadra e dei singoli giocatori. Infine la radio: il programma Domenica Sport su Rai Radio 1 (frequenza ) terrà costantemente aggiornati e radio ascoltatori, in studio Filippo Corsini aggiornerà sul risultato della partita. Come detto dunque, la nazionale italiana di volley si gioca oggi il titolo europeo. Dopo aver superato in semifinale la Bulgaria per 3-1 (19-25, 25-22, 25-15, 25-22), alle 18 di oggi gli Azzurri si contendono la medaglia d’oro in questa ventottesima edizione dei campionati europei contro la Russia, una formazione già affrontata quest’anno nella fase intercontinentale e nella semifinale della Final Six di World league. Una partita ovviamente non facile, ulteriormente complicata dal freddo della Parken Arena di Copenhagen: sia la finalissima che la “finalina” per il terzo e quarto posto tra Serbia e Bulgaria, infatti, verranno disputato in questo stadio di calcio riadattato a palazzetto che vanta un soffitto molto alto e tantissimi posti a sedere, circa 13.500, ma di recente tutti i giocatori si sono lamentati della bassa temperatura. Chissà se questo fattor potrà favorire la nazionale russa, ovviamente più abituata al freddo degli Azzurri. E’ la decima volta che l’Italia arriva in finale nella sua storia, la seconda consecutiva dopo quella persa a Vienna due anni fa contro la Serbia. “Sappiamo che fino ad ora non siamo stati perfetti, ma quello che conta è poter lottare ancora una volta per i posti più importanti – ha detto il tecnico Mauro Berruto -. Noi cerchiamo sempre di fare del nostro meglio, giocando con il cuore e con tutto quello che abbiamo dentro. Loro avranno voglia di rifarsi delle ultime sfide, ma anche noi abbiamo voglia di migliorare tutto ciò che di buono abbiamo fatto fino ad ora”.