Moderatamente soddisfatti entrambi gli allenatori al termine di Cagliari-Inter: Diego Lopez è soddisfatto per la tenuta dei rossoblù contro una grande del nostro campionato, Walter Mazzarri per l’ennesimo segnale di crescita dei nerazzurri in questo inizio di stagione. “È un pareggio importante contro una grande squadra, una squadra molto forte perché è molto organizzata, ed era molto difficile. Secondo me i dettagli ci stanno mancando, altre volte abbiamo un po’ perso il filo della partita. Dobbiamo trovare questa continuità ma questo è un pari importante per noi. L’Inter ha avuto più occasioni, ma era successa la stessa cosa a noi contro Sampdoria e Livorno, senza riuscire a vincere. Ho visto ordine e testa. Contro queste squadre devi giocare perché se ti metti a difendere il gol prima o poi lo prendi, la mia è una squadra fatta per giocare a calcio, in rosa i calciatori ce li ho. Non è presunzione, è la fiducia che ho in questi ragazzi. Il fatto che segnino tanto i centrocampisti è un pregio di questa squadra. Non ci sono tanti giocatori ma una rosa dove entra uno ed esce un altro, si vede poco la differenza. Palacio è un grande giocatore, quando è entrato ha cambiato la partita, è uno di quei giocatori che piace veder giocare”. Onesto ad ammettere che l’Inter globalmente è stata superiore, giustamente però rivendica anche i meriti dei propri giocatori: Lopez si guadagna il punto anche fuori dal campo. “I ragazzi sono partiti oltre quelle erano le mie aspettative. Il campo era pesante, ma abbiamo fatto tante belle trame: meritavamo di passare in vantaggio prima, la partita si sarebbe messa in altro modo. Spiace perché abbiamo creato molto. Oggi abbiamo trovato un portiere in gran forma. Siamo stati un po’ leziosi e imprecisi sottoporta. Al di là di questo, abbiamo fatto una grande partita, un po’ come col Sassuolo. Hanno fatto tutti una grandissima partita, sia chi ha giocato poche ore fa sia chi è sceso in campo dopo diverso tempo. Chi fra Guarin e Kovacic a destra? Tutti e due, ma lì non posso farli giocare insieme. Sono tre giocatori, con Taider, che possono fare meglio lì. Belfodil finché ha avuto gamba ha fatto molto bene. Poi le qualità sotto porta sono un’altra cosa. C’è chi ha il dna di metterla dentro. I ragazzi giovani, normalmente, fanno più fatica. Si porta troppo palla a metà campo? Forse, ma era previsto. Abbiamo fatto tante percussioni buone, tant’è vero che loro hanno dovuto commettere parecchi falli tattici”. Analisi sostanzialmente corretta: l’Inter ha fatto di più e ai punti avrebbe meritato la vittoria.



Due punti persi dall’Inter, che sbatte sul muro del Cagliari ancora una volta costretto all’esliio ma orgoglioso e tenace. La formazione di Walter Mazzarri ha creato tante occasioni da rete ma ha sbloccato la gara solo nel quarto d’ora finale, una pecca alla fine pagata a caro prezzo sulla deviazione di Rolando che ha ingannato Handanovic. Ecco top e flop della partita.  Gran parte del merito per il punto conquistato è sua: nel primo tempo vola su Nagatomo (due volte) e Guarin, e anche nella ripresa è sempre attento, battuto solo dal colpo di testa ravvicinato di Icardi. Pronto riscatto dopo le incertezze (eufemismo) contro la Sampdoria. Menzioni anche per Nainggolan e Nagatomo.  Ha di fronte Nagatomo che ha iniziato la stagione come meglio non si poteva, e ne subisce sempre le iniziative e il ritmo indiavolato, tanto da dover essere costretto in perenne ripiegamento difensivo e non riuscendo a contrastare il giapponese. Brutta gara, ma ha le qualità per rifarsi.



1-1 a Trieste tra Cagliari ed Inter, risultato un pò stretto ai nerazzurri ma tutto considerato non fasullo. I gol nel secondo tempo: a Icardi (30′) ha risposto Nainggolan (38′) con la complice ed involontaria deviazione di Rolando. Quarto pareggio consecutivo per i sardi (7 punti), secondo in campionato per l’Inter che mantiene l’imbattibilità ma perde contatto con la vetta (14). Nella prossima giornata, la settima, il Cagliari affronterà l’Udinese in trasferta (domenica 6 ottobre, ore 15), l’Inter invece la Roma in casa (sabato 5, ore 20.45) Ritmi sempre alti nonostante il terreno di gioco inzuppato di pioggia. Primo tempo di equilibrio a sfumature nerazzurre, secondo più marcatamente interista ma il Cagliari è sempre rimasto in partita, complicando l’offensiva altrui e trovando il pareggio. Due gol e una manciata di buone occasioni hanno reso il confronto piacevole, e aperto fino alla fine.



Squadra brava soprattutto in fase difensiva, e fortunata in occasione del pareggio: contro una grande atteggiamento comprensibile e premiato. Il Cagliari ha comunque prodotto folate offensive coraggiose e conquistato un punto prezioso, per quanto sofferto.

La partenza a spron battuto ha sorpreso anche Mazzarri, che forse aveva steso un altro piano partita. Poco male perché l’Inter ha mostrato un atteggiamento spavaldo ma non supponente, cercando di mantenere alti baricentro e ritmo di gioco. Nella ripresa è arrivato il meritato vantaggio ma la squadra non vi si è accartocciata, provando ancora a fare la partita. Alla fine un pareggio anche sfortunato, che lascia qualche rimpianto ma conferma il buon lavoro svolto sinora.

Tiene in mano il match anche nelle sue fasi più agonisticamente accese, distribuisce ammonizioni legittime.

Il tabellino CAGLIARI-INTER 1-1 Marcatori: 30’st Icardi (I), 38’st Nainggolan (C)

Cagliari (4-2-3-1): Agazzi; Perico, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Nainggolan; Cabrera (17’st Ibraimi); Pinilla (29’st Sau), Ibarbo (Avramov, Ariaudo, Murru, Eriksson, Nenè). All.D.Lopez.

Inter (3-5-1-1): Handanovic; Rolando, Ranocchia (44’st Milito), Juan Jesus; Nagatomo, Guarin, Cambiasso, Kovacic, A.Pereira; R.Alvarez (1’st Icardi); Belfodil (19’st Palacio) (Catellazzi, Maniero, Samuel, Andreolli, Campagnaro, Jonathan, Wallace, Kuzmanovic, Taider). All.Mazzarri.

Arbitro: Rocchi Ammoniti: Conti (C), Juan Jesus (I), Pinilla (C), Rossettini (C), Nainggolan (C), Nagatomo (I) per gioco scorretto.

Cagliari-Inter finisce 1-1. Succede tutto nella ripresa: apre Icardi che finalizza una bellissima azione (assist di Nagatomo), a 7 dal termine pareggia Nainggolan con un tiro dalla distanza deviato in maniera decisiva da Rolando. Gli isolani salgono a 7 punti in classifica, l’Inter con 14 è al quarto posto a due punti da Napoli e Juventus, con la Roma che deve ancora giocare.

Il Cagliari pareggia! Al 83′ gli isolani raggiungono l’Inter grazie a un gol di Radja Nainggolan, che prende palla al limite dell’area e lascia partire un tiro che sembra senza troppe pretese, ma trova invece la devazione di Rolando che spiazza imparabilmente Handanovic. Cagliari-Inter 1-1.

Cagliari e Inter concludono a reti inviolate un primo tempo equilibrato e divertente. Diverse le occasioni da entrambe le parti, con Agazzi grande protagonista dei primi quarantacinque minuti di gioco grazie ad alcuni interventi che hanno salvato il risultato. Unica pecca della prima frazione di gara è la condizione del campo al Nereo Rocco di Trieste dove l’incessante pioggia scesa fino a pochi minuti dall’inizio della gara ha lasciato in diversi punti delle pozze che rendono impossibile il movimento di pallone e giocatori. E’ l’Inter a partire in quarta, con Nagatomo che spinge costantemente sulla destra e Pereira che invece si propone spesso sulla fascia opposta, tentando incursioni che in più di un’occasione mettono in difficoltà gli avversari: è il giapponese a tentare subito una conclusione da fuori area su cui Agazzi interviene una prima volta, per poi superarsi ancora su un colpo di testa di Belfodil che sembrava già essere entrato nella rete dei padroni di casa. In almeno altre due occasioni l’estremo difensore della formazione sarda salva i suoi, permettendo di concludere il primo tempo senza aver subito reti. Il Cagliari comunque non resta a guardare e si rende altrettanto pericoloso con Ibarbo, Conti e Pinilla, insidiosi ma senza mai impensierire davvero Handanovic. L’arbitro Rocchi manda tutti negli spogliatoi senza concedere recupero. Da sottolineare anche la buona prestazione di Kovacic, che con le sue velocissime ripartenze ha costretto gli avversari a diversi falli tattici che sono costati tre ammonizioni, tra cui quella a capitan Conti che, diffidato, salterà la prossima sfida contro l’Udinese.

Le formazioni ufficiali di Cagliari-Inter. Nel Cagliari gioca Cabrera dietro i due attaccanti che sono Ibarbo e Pinilla. Nell’Inter invece in campo dell’inizio Rolando (difesa), Alvaro Pereira (centrocampo) e Belfodil (attacco). Alvarez a sostegno della punta e panchina per Palacio e Milito . A disposizione: 25 Avramov, 3 Ariaudo, 9 Sau, 10 Ibraimi, 16 Eriksson, 18 Nenè, 29 Murru. Allenatore: Diego Lopez . A disposizione: 12 Castellazzi, 45 Maniero, 2 Jonathan, 6 Andreolli, 8 Palacio, 9 Icardi, 14 Campagnaro, 17 Kuzmanovic, 18 Wallace, 21 Taider, 22 Milito, 25 Samuel Allenatore: Walter Mazzarri

Due le possibili chiavi tattiche di Cagliari-Inter: Ibraimi e Kovacic oggi partono titolari e questo può essere un vantaggio per entrambe le mediane, che sono come noto molto fisiche e votate più che altro al recupero del pallone, e che invece oggi acquistano in qualità offensiva. Poi, c’è una “zona calda” sul versante sinistro del Cagliari e destro dell’Inter: Murru-Nagatomo e Nainggolan-Guarin si prospettano due duelli interessanti, soprattutto perchè i due centrocampisti possono costantemente inserirsi internamente o all’esterno, andando a creare superiorità numerica, e al contrario possono fare in modo di bloccare le avanzate del terzino avversario. 

I pronostici SNAI per la partita Cagliari-Inter. Favoriti i nerazzurri la cui vittoria è quotata 1,95; 3,85 quella del Cagliari, 3,30 il pareggio. Combinazioni risultato parziale/finale: la vittoria del Cagliari in entrambe le frazioni di gioco (combinazione 1-1) è data a 7,50 così come quella dei sardi dopo pareggio nel primo tempo (X-1). La vittoria del Cagliari in rimonta nella ripresa (2-1) è invece data a 35,00. Quanto ai possibili pareggi: quello dopo vantaggio cagliaritano nel primo tempo (combinazione 1-X) è quotato a 14,00, quello in entrambe le frazioni (X-X) a 5,00 e quello dopo vantaggio interista nel primo tempo (2-X) ancora a 14,00. La vittoria dell’Inter in entrambi i tempi (2-2) è data a 3,10, quella dopo pareggio nel primo tempo (X-2) a 4,25 e quella in rimonta nella ripresa (1-2) a 25,00. Sia l’Under 2,5 (meno di 2 gol totali nella partita) che l’Over 2,5 (2 o più gol) sono quotati a 1,85. Risultato esatto: l’1-0 a 9,50, il 2-0 (che si verificò l’anno scorso) a 20,00, il 2-1 a 14,00 e il 3-1 a 40,00. Pareggi: lo 0-0 a 9,50, l’1-1 a 6,00, il 2-2 a 13,00 e il 3-3 a 60,00. La vittoria dell’Inter per 0-1 è quotata a 7,00, quella 0-2 a 9,00, l’1-2 a 8,00, lo 0-3 a 18,00 e l’1-3 a 16,00.

Alle ore 15 di oggi si gioca Cagliari-Inter, partita valida per la sesta giornata del campionato di Serie A 2013-2014. Una gara importante per entrambe: gli isolani, ancora in “esilio” sul neutro del Nereo Rocco di Trieste (ma presto dovrebbero tornare al Sant’Elia) hanno centrato una buona partenza, hanno 6 punti e con la vittoria farebbero un bel salto in avanti, andandosi a posizionare nella parte sinistra della classifica. L’Inter invece terrebbe il passo delle migliori, e volendo a fine giornata potrebbe anche trovarsi in testa alla classifica, cosa che ormai non succede da una vita. L’incontro non è così scontato come potrebbe sembrare: naturalmente i nerazzurri sono favoriti, ma con Diego Lopez in panchina il Cagliari ha acquisito una sua fisionomia ben definita, gioca molto bene con la palla tra i piedi e crea pericoli. I precedenti tra le due formazioni, giocati in casa del Cagliari, sono 34: gli isolani hanno vinto appena 6 volte contro le 11 della compagine meneghina, 17 i pareggi. Il Cagliari ha segnato in queste partite 33 gol, contor i 43 dell’Inter. I nerazzurri non vincono dal 2010/2011: allora fu un bellissimo gol di Samuel Eto’o a regalare il successo agli ospiti. Da allora un pareggio e una vittoria del Cagliari, quella firmata da una doppietta di Mauricio Pinilla, ad affondare l’Inter di Andrea Stramaccioni in crisi nera. All’andata invece era finita 2-2 una bellissima partita, segnata da una doppietta di Marco Sau: un risultato a sorpresa, perchè all’epoca i nerazzurri volavano ed erano anche accreditati di possibilità di giocarsi lo scudetto. Che si giochi a Trieste può significare poco: d’accordo che non ci sarà il pubblico a sostenere il Cagliari, ma la squadra rossoblu ha dimostrato lo scorso anno di saper centrare risultati decisamente favorevoli anche in campo neutro, inanellando una serie di vittorie che alla lunga sono risultate decisive per la salvezza. A livello di doppi ex, non se ne segnalano troppi: David Suazo ovviamente – anche se all’Inter non ha lasciato troppo il segno – ma anche Gianluca Festa, cresciuto nel Cagliari dove ha poi giocato sei stagioni (e ancora una nel 2003-2004) e passato all’Inter una prima volta nel 1993 e poi nel 1994 per tre anni. Gianfranco Matteoli ha giocato da protagonista nell’Inter dei record 1988-1989 e si è diviso equamente tra nerazzurri e isolani (quattro stagioni per parte), mente Francesco Moriero ha giocato due anni in Sardegna, arrivando tre stagioni dopo (via Milan, dove passò solo un paio di mesi tra un campionato e l’altro) e giocando tre anni con buoni risultati. 

Il Cagliari ha dunque avuto un avvio positivo. Ha vinto solo la prima partita (2-1 contro l’Atalanta) ma per contro ha perso solo dal Milan (1-3 a San Siro). Da allora, gli isolani hanno messo insieme tre pareggi: prezioso 1-1 a Firenze, 2-2 interno contro la Sampdoria con finale rocambolesco e, possiamo dirlo, tre punti buttati via, infine 1-1 a Livorno. In casa dunque il bilancio parla di due partite con 4 punti, 4 gol segnati e 3 subiti; nonostante le vicende legate allo stadio il Cagliari sta riuscendo ad avere un ottimo rendimento, dimostrando che la qualità della rosa è assolutamente di livello per un campionato da salvezza tranquilla. In estate il presidente Cellino ha ricevuto tante offerte per i suoi gioielli: in particolare Agazzi (Fiorentina) e Astori (Milan e Napoli) sono stati nel mirino delle big, e Radja Nainggolan fino all’ultimo minuto ha aspettato la chiamata della Juventus. Il patron non ha comunque ceduto, ma a gennaio le cose potrebbero cambiare: si mormora che il presidente voglia incamerare punti importanti per la salvezza prima di aprire alle cessioni di lusso, che prima o poi dovranno verosimilmente arrivare per fare cassa. L’Inter di questa stagione è lontana parente di quella che ha arrancato lo scorso anno: i detrattori dicono che anche dodici mesi fa i nerazzurri avevano iniziato alla grande per poi perdersi per strada, ma la verità è che Walter Mazzarri ha portato solidità e organizzazione, e la squadra sta rispondendo sul campo. Per ora 4 vittorie e un pareggio: in casa è stata fermata la Juventus e battuta la Fiorentina, in trasferta per ora gli impegni non sono stati di grandissima portata ma è anche vero che l’Inter ha portato via 6 punti con 10 gol fatti e 0 subiti, contro Catania e Sassuolo (dove è arrivato un 7-0 da record). Giocatori ampiamente criticati sono diventati protagonisti (Jonathan e Ricky Alvarez), si aspetta il pieno recupero di Diego Milito e le partite più “calde” (la prossima settimana a San Siro arriva la Roma), ma i primi test sono stati superati ampiamente. Adesso si tratta di mantenere la giusta umilità e continuare la corsa, perchè questa squadra ha tutto per arrivare fino in fondo. Giorgio Porrà ha comunque speso belle parole per il Cagliari (clicca qui per il suo pronostico) e secondo lui la partita di oggi non sarà affatto scontata come esito. Ci auguriamo che sia una gara ben giocata da entrambe le parti e che ci possiamo divertire: non resta dunque che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire: la diretta di Cagliari-Inter sta per cominciare…

 

Risorsa non disponibile

Cagliari

Almeno tre parate di livello nel primo tempo, nel secondo resta attento.

Disciplinato, dalla sua parte il Cagliari soffre meno.

Sia Belfodil che Icardi lo mettono in difficoltà sul piano fisico, quando c’è da pulire l’area però è pronto.

Il terreno pesante non lo favorisce negli spostamenti, specie quelli più lunghi; tiene in gioco Nagatomo nell’azione dello 0-1. 

Subisce il ritmo di Nagatomo, non riesce a contrattaccare a sufficienza.

Si muove molto per il campo ma spesso in balia dell’azione avversaria, c’è di buono che non molla mai.

Resta un riferimento puntuale ma non riesce ad alzare il baricentro di squadra, non solo per colpa sua.

Prestazione generosa e tecnicamente utile: tanti passaggi riusciti oltre al gol, un pò fortunato.

Offre qualche movenza elegante ma poco di concreto; c’è da dire che il campo non favorisce le sue caratteristiche dal 17’st IBRAIMI 6 Entra bene in partita, si fa trovare nelle ripartenze, alza un sinistro al volo sottoporta.

Partita difficile: da campo pesante e compagni lontani ritaglia un bel colpo di testa e spiccioli dal 29’st SAU 5,5 Si vede poco, non riesce a far valere la sua rapidità. 

Non tira in porta ma in alcune fasi gioca praticamente da ala, aiutando la fase difensiva e spendendo moltissimo.

All.LOPEZ 6 Parte con l’attacco pesante ma il campo non lo aiuta. Il Cagliari soffre ma resta in partita, anche dopo lo svantaggio: buon segno. 

(Carlo Necchi)

Inter

Attento su Pinilla nel primo tempo, incolpevole sul gol nel secondo.

In marcatura soffre poco, peccato per la deviazione che determina il pareggio.

Concede solo un colpo di testa a Pinilla, forzandolo ad allargarsi per cercar palloni dal 44’st MILITO s.v. Fa mole negli ultimi minuti, un tiro respinto sul nascere.

Rimbalza Ibarbo quando questi attacca l’area; poi il colombiano ripiega di più e lui ha meno problemi.

Il cambio fascia non lo frena, anzi: a destra fa propulsione costante, tira in porta pericolosamente e firma un bell’assist.

Ha spirito d’iniziativa che però a volte si sgonfia in giocate più banali: non sempre arriva dove vuole, ma offre una prova di grande impegno. Pericoloso al tiro.

Un rinvio sbagliato nella ripresa non macchia una partita molto positiva: attivo e presente in entrambe le fasi.

59 passaggi riusciti sono tanti, molti sono semplici. Contributo più lineare che decisivo.

Più grinta che tecnica, comunque utile: percorre più volte la sua fascia.

Un bel sinistro alto di poco anima la sua partita, che dura un tempo solo: ragioni di turnover? dal 1’st ICARDI 6,5 Fisicamente esuberante, presente laddove richiesto: in zona gol.

Peccato per il tap-in mancato, dopo colpo di testa respinto da Agazzi: era in equilibrio precario. Si muove tanto e nemmeno male, si può dire buona la prima dal 19’st PALACIO 6,5 Il suo ingresso aumenta la pericolosità dell’Inter: prepara il gol e ne sfiora un altro, con uno spunto in area molto chic.

All.MAZZARRI 6,5 Il buon inizio supera le sue aspettative, una bene i cambi.

(Carlo Necchi)