Il portoghese Alberto Rui Costa è il nuovo campione del mondo di ciclismo. Alle sue spalle, nella prova in linea professionisti sul percorso che andava da Lucca a Firenze, si sono piazzati due spagnoli, Purito Rodriguez e Alejandro Valverde, con il primo battuto da Rui Costa allo sprint sul traguardo. Ha avuto la peggio nelle battute finali anche uno strepitoso Vincenzo Nibali, che è stato encomiabile ma ha dovuto cedere anche la medaglia di bronzo. (clicca qui per il video dell’arrivo di Rui Costa). Lo Squalo siciliano è caduto, compromettendo la gara, ma non ha mai mollato e dopo essersi rialzato ha continuato a lottare e ad attaccare fino alla fine. “Più che cuore – ha detto proprio Nibali all’arrivo – ci voleva anche un po’ di fortuna. La caduta mi ha un po’ condizionato e ho fatto un grande sforzo per rientrare. Peccato, la condizione era buona e potevo avere più forze nel finale, in salita”. Nibali ci ha provato, ma come detto da lui l’incidente di percorso, all’inizio dell’ultimo giro, gli ha fatto spendere energie preziose e questo gli ha poi impedito di giungere al traguardo nella miglior forma possibile. Anche il tecnico della Nazionale, Paolo Bettini, ha commentato la gara: “Quando ho visto Nibali in terra non credevo che potesse risalire in bici, lui ha fatto un gran numero per rientrare nel gruppo, immaginate lo sforzo che ha fatto. Preferisco la medaglia di legno che aver perso come ha perso la Spagna”. A tal riguardo è molto chiara la risposta fornita da Nibali quando qualcuno gli ha fatto notare che nel finale è rimasto vittima della morsa degli spagnoli: “Però ha vinto Rui Costa – ha detto – gli spagnoli hanno corso male”. E infatti è stato così, con Rui Costa che invece è riuscito a portarsi a casa l’oro senza attaccare in prima persona, riuscendo a giocare di rimessa. La gara è stata fortemente condizionata dalla pioggia, un acquazzone violentissimo che nelle prime cinque ore di percorso ha sferzato i corridori e ha reso viscido e insidioso l’asfalto. Il trasferimento si è svolto senza particolari problemi, con una fuga a cinque che è stata lentamente riassorbita. Quando è iniziato il circuito di Firenze tanti nomi eccellenti hanno dovuto dare forfait per cadute: prima Cadel Evans, poi il vincitore del Tour de France Chris Froome, quindi il colombiano Nairo Quintana e Richie Porte. Senza questi protagonisti la corsa procede: all’ultimo giro si ritira anche il nostro Paolini. Restano invece fuori dalle posizioni di punta corridori che avrebbero dovuto essere nelle prime posizioni e invece sono stati trascinati lontano dalla pioggia: Fabian Cancellara e Peter Sagan su tutti.



Meteo non positivo per i mondiali di ciclismo 2013 a Firenze. Nella città toscana sta piovendo leggermente, ma sono previsti rovesci più consistenti nelle ore a seguire. Vento debole ma umidità elevata: non le condizioni climatiche più favorevoli per correre. 

Il grande giorno è arrivato. Oggi ai Mondiali di ciclismo 2013 che la Toscana sta ospitando in maniera impeccabile si assegna il titolo più prestigioso, quello che tutti attendono per un anno intero: si disputa infatti la gara in linea dei professionisti. L’appuntamento per seguire questa corsa sarà con la diretta integrale sui canali Rai: in particolare, la gara sarà trasmessa in diretta tv da Rai Sport 2 integralmente, fin dalla partenza che è in programma alle ore 10.00. Il collegamento con il telecronista Francesco Pancani e il commento tecnico di Davide Cassani avrà inizio anzi fin dalle ore 10.30, per vivere anche le ultime fasi prima della partenza. A partire dalle ore 15.05, si potrà seguire il Mondiale anche su Rai Tre, che trasmetterà dunque la parte finale della gara, quella decisiva per la conquista della maglia iridata. Per tutti gli appassionati che, in questo pomeriggio di domenica, non potessero mettersi davanti a un televisore, ricordiamo anche lo streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv), mentre un altro punto di riferimento prezioso sul web è il sito della manifestazione (www.toscana2013.it), dove si trova ogni informazione utile su queste gare iridate. Dunque oggi saranno in gara i campioni più attesi e conosciuti, che si contenderanno il titolo di miglior uomo al mondo sul percorso che andrà da Lucca a Firenze per un totale di 272,2 km. Si partirà dunque dalla città nota soprattutto per le sue mura e nella prima parte ci sarà un tratto in linea caratterizzato soprattutto dalle salite di Montecarlo e del San Baronto, e con i passaggi in alcune località importanti come Collodi e Montecatini Terme. In questo modo si arriverà al capoluogo regionale, dove si attraverserà tutto il meraviglioso centro storico per arrivare dopo 106,6 km al primo passaggio sul traguardo posto in viale Paoli, davanti al Mandela Forum. Qui avrà inizio il circuito, che per gli uomini sarà da ripetere dieci volte: quindi per altrettante volte i concorrenti affronteranno la salita di Fiesole (4,3 km al 5% di pendenza media e punte fino al 9%) e gli strappi di via Salviati (600 metri con punte fino al 18%) e di via Trento (200 metri al 10%). Saranno questi i punti decisivi della gara, quelli su cui si farà selezione per poi arrivare sul traguardo: ci sarà un trionfatore solitaria, come ha fatto ieri la fenomenale olandese Marianne Vos tra le donne, o assisteremo ad uno sprint ristretto? Prenderanno parte alla gara 208 atleti, di cui ben nove saranno italiani: la squadra del c.t. Paolo Bettini è completa e pronta a giocarsi le proprie possibilità a seconda dello svolgimento della corsa. La punta della Nazionale azzurra sarà naturalmente Vincenzo Nibali, l’uomo di punta del ciclismo italiano, quest’anno vincitore del Giro e che può trovarsi bene anche in corse di un giorno se con percorso duro e magari la pioggia, cioè proprio il menù che sarà proposto da questa gara. La prima alternativa sarà Filippo Pozzato, adatto soprattutto ad un arrivo in volata visto il suo spunto certamente più veloce rispetto a quello dello Squalo (clicca qui per l’opinione di Gilberto Simoni). Gli avversari però saranno tantissimi, come è normale che sia ad un Mondiale: giusto per citare i principali, ecco in prima fila lo slovacco Peter Sagan e lo svizzero Fabian Cancellara, certamente i più quotati alla vigilia. Poi l’iridato in carica, il belga Philippe Gilbert, e lo squadrone spagnolo con le tre punte Joaquin Rodriguez, Alejandro Valverde ed Alberto Contador. Una cosa è certa: non si potrà vincere per caso, ci sarà un grande campione del Mondo. (Mauro Mantegazza)



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