Grandi Europei di pallavolo per l’Italia, che si è piazzata al secondo posto sconfitta in finale solo dalla Russia campionessa olimpica in carica, con il punteggio di 3-1. La Nazionale del c.t. Mauro Berruto aveva avuto qualche problema nella prima fase (al pari delle altre tre semifinaliste), quando era giunta seconda nel suo raggruppamento, battuta dal Belgio. Poi si è rifatta sconfiggendo prima l’Olanda negli spareggi e la Finlanda nei quarti di finale, quindi la Bulgaria in semifinale. Non abbiamo potuto fare molto invece contro la Russia, troppo superiore a noi. Ma va bene così, siamo una squadra giovane, in costante crescita e questo argento è un buon segnale per i Mondiali che si terranno in Polonia nel 2014. In particolare hanno impressionato Luca Vettori e Thomas Beretta, ormai titolari a pieno titolo: i ricambi non ci mancano, insomma, e questo è molto importante per pensare ad un’Italia che resti ai vertici della pallavolo mondiale anche nei prossimi anni. Che cosa hanno detto poi questi Europei? La Serbia ha battuto la Bulgaria nella finale per il terzo posto. La Finlandia e il Belgio sono state delle sorprese, due squadre ormai da temere sempre in ogni incontro. Tranne forse la Russia, c’è un sostanziale equilibrio nella pallavolo europea. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Paolo Tofoli, campione della Generazione di Fenomeni. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
L’argento perdendo in finale con la Russia campionessa olimpica è un risultato soddisfacente?Sì, è un grande risultato, non possiamo che essere soddisfatti, visto poi che la squadra è ancora molto giovane e in fase di crescita.
Cosa ci è mancato per battere la Russia? La Russia era più forte in battuta e al muro, è una Nazionale fisicamente superiore a noi, anche convinta più di noi nelle sue possibilità.
Quale è stata la trasformazione degli azzurri dopo una prima fase un po’ deludente? Nella prima fase anche la Russia ha fatto un po’ di fatica, come noi. Bisognava entrare in rodaggio, tutte le squadre più forti erano un po’ come dei diesel che dovevano carburare.
Quali sono stati i migliori nostri giocatori? Ne cito uno, Luca Vettori. Ha fatto veramente bene, ha giocato una ottima pallavolo.
Si è riaperto un ciclo per l’Italia? Speriamo, ma in fondo abbiamo solo continuato il lavoro che avevamo iniziato alle Olimpiadi. In futuro avremo tutte le possibilità per migliorarci ancora.
Su cosa bisognerà lavorare per diventare i numeri uno al mondo? Dovremo proprio imparare dalla Russia, che attualmente è la nazionale più forte al mondo, nei fondamentali ad esempio. Siamo comunque una squadra giovane e questa è una cosa veramente positiva.
Cosa hanno detto poi questi Europei? Sono stati belli perché hanno avvicinato la pallavolo a una nazione come la Danimarca, di non grande tradizione in questo sport. Ci sono state poi sorprese, squadre come il Belgio e la Finlandia che hanno disputato discreti Europei. L’anno prossimo i Mondiali saranno in Polonia, un paese che ama la pallavolo. Dovrebbe essere un grande avvenimento per il volley mondiale. (Franco Vittadini)