Sarà Flavia Pennetta a giocare la semifinale degli Us Open 2013, la prima in carriera per lei al tentativo numero 41. Battuta Roberta Vinci nel quarto derby italiano qui a Flushing Meadows: finisce in un’ora e cinque minuti. Come prevedibile: di solito, le partite tra amiche non sono mai troppo combattute e intense. Lo scorso anno il derby (sempre ai quarti) tra Vinci e Sara Errani diede la sensazione di essere poco più di un allenamento; se non altro questa partita è stata di ritmo più elevato, ma la pressione si è fatta sentire e ha tradito la tarantina, che resta in corsa nel doppio ma fallisce l’appuntamento con la Top 10 del ranking WTA (sarebbe stata la quarta italiana di sempre a raggiungerla). Match che inizia nel segno della tensione nervosa: due game, due break. La prima a rompere l’equilibrio è Flavia: centra un altro break e tenendo il servizio scappa via sul 4-2. Qui però la Vinci attacca: prima costretta a giocare sul ritmo impostato dall’avversario, Roberta velocizza gli scambi con affondi in slice e discese a rete. La tattica paga: da 0-40 alla vittoria del game annullando quattro palle break, poi il . Che però è l’ultimo sussulto della tarantina: Flavia infatti inizia a martellare senza pietà, non accelera mai davvero ma riesce a trovare soluzioni che mandano in crisi la Vinci, che non esce dalla diagonale di rovescio. Sulla quale naturalmente la Pennetta va a nozze: in un amen siamo e poi 4-0, la Vinci non trova l’aiuto dal servizio e il primo game a spezzare una serie di 6 vinti da Flavia è tardivo. Si chiude pochi minuti dopo, con un bel lob di Flavia: le due si abbracciano a rete, ma si intravede tutta la frustrazione della Vinci per essersi fatta prendere, ancora una volta, dalla tensione. Non così Flavia Pennetta, che si lascia andare a grandi sorrisi: nella notte italiana conoscerà il nome della sua avversaria, sperando che sia Daniela Hantuchova. Tuttavia, anche contro la Victoria Azarenka vista nei turni precedenti c’è speranza. Sarebbe la prima finale agli Us Open per il tennis italiano: un’occasione da non lasciarsi scappare. (Claudio Franceschini)



Ore 18 italiane, le 12 a New York: si gioca Roberta Vinci-Flavia Pennetta, quarto di finale degli Us Open 2013. E’ l’ultimo Slam della stagione di tennis: le due italiane ci arrivano dopo che si sono già giocati tre derby, naturalmente si vince sulla distanza dei due set su tre (cioè come sempre accade nel tennis femminile), e la vincente di questa partita affronterà una tra Daniela Hantuchova e Victoria Azarenka. SI tratta di un torneo, quello di Flushing Meadows, non particolarmente favorevole ai colori italiani: nel tabellone femminile nessuna azzurra è mai arrivata in finale, Sara Errani un anno fa ha centrato la semifinale (poi persa contro Serena Williams). Il fatto quindi che una delle due ragazze pugliesi arriverà in semifinale dice tanto di come questo risultato sia un lustro per il nostro movimento, che per quanto riguarda le donne sta vivendo anni d’oro. Basti ricordare che Francesca Schiavone ha vinto il Roland Garros nel 2010 tornando in finale un anno dopo, risultato centrato nel 2012 da Sara Errani che poi ha fatto semifinale a Parigi quest’anno. In più, anche Roberta Vinci (quarti di finale a New York dodici mesi fa ed entrata fra le prime 15 al mondo) e la stessa Flavia Pennetta hanno contribuito a una crescita globale, che ha portato in cascina vittorie in Fed Cup (in autunno c’è un’altra finale) e risultati negli Slam. Ora manca il colpo grosso: difficile che possa arrivare quest’anno, anche se l’esperienza dell’ultimo Wimbledon può insegnare e far sperare. Ad ogni modo, i precedenti tra le due sono in perfetta parità: 4-4, addirittura con alternanza precisa a livello cronologico. Tuttavia, andare a guardare lo storico è poco indicativo: l’ultimo incrocio è datato 2010, quando al Roland Garros si impose Flavia con un doppio 6-1, ma era un anno in cui Roberta aveva chiuso al numero 38 WTA e la Pennetta cominciava il declino dopo essere stata in Top 10, prima italiana nella storia. Meglio andare a guardare i risultati del 2013, che ci dicono come le due siano in continua ascesa pur venendo da momenti diversi. 

Timea Babos, Lucie Safarova, Karin Knapp, Camila Giorgi: queste le avversarie battute da Roberta Vinci, arrivata fino al numero 13 del ranking (ma era stata anche 11 appena dopo il Roland Garros). La tarantina ha avuto una crescita costante negli ultimi due anni: quest’anno ha trionfato a Katowice e Palermo, ma ha messo insieme anche un quarto di finale a Miami e un altro a Cincinnati, gli ottavi a Parigi e quelli a Wimbledon, a suggello di un 2013 che l’ha condotta ad un livello nel quale ormai può battere chiunque, a eccezione delle prime della classe contro cui va regolarmente sotto (ma no è esclusivamente un suo problema). In carriera vanta 9 titoli in singolare; l’anno migliore resta il 2011, quando ha vinto tre tornei e ha iniziato la sua ascesa, che ricorda un po’ quella di Francesca Schiavone, lei pure esplosa tardi. Giocare il doppio con Sara Errani le ha dato grande fiducia, soprattutto le ha insegnato a vincere: il suo gioco con rovesci slice, discese a rete e serve & volley dà fastidio a grandi palleggiatrici dal fondo che però non sono in grado di cambiare ritmo. Lo stesso si può dire per Flavia Pennetta, lei forse più regolare dalla linea di fondo campo ma ugualmente versatile: per la brindisina un grande ritorno dopo l’operazione al polso dell’estate 2012. Sembrava finita, fuori dalla Top 100 e al tramonto della carriera: ha saputo tornare in grande stile, innanzitutto con un ottavo di finale a Wimbledon in cui ha raggiunto gli ottavi di finale. E’ stata la prima della generazione d’oro a venir fuori: prima italiana di sempre nella Top 10, vanta 9 titol in carriera, non ha mai raggiunto una semifinale Slam e per arrivare ai quarti in questo torneo ha eliminato Nicole Gibbs, Sara Errani, Svetlana Kuznetsova (numero 27 del ranking WTA) e Simona Halep, numero 21 e in grandissima forma (qui è stata molto aiutata dalla pioggia). Non ci sono favorite, come ci ha detto Sandra Cecchini: nei derby conta tanto l’aspetto mentale, e le due giocatrici lo hanno più volte sottolineato nelle rispettive conferenze stampa. Sono due amiche, e giocare contro un’amica non è mai semplice: non ci aspettiamo una partita entusiasmante perchè raramente accade in questi casi, ma siamo contenti perchè avremo un’italiana in semifinale, a tenere viva la grande speranza di vincere uno Slam anche sul cemento di Flushing Meadows che ci è tanto ostile. Come andrà a finire? Lo scopriremo presto: il derby dei quarti di finale degli Us Open 2013, Vinci-Pennetta, sta per cominciare…

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