Finisce in semifinale l’avventura di Flavia Pennetta agli US Open 2013. La tennista pugliese si è dovuta arrendere alla rivale bielorussa Victoria Azarenka, vittoriosa col punteggio di 6-4, 6-2. Troppo potente la Azarenka che ha imposto un ritmo di gioco superiore trovando soluzioni profonde ed angolate che hanno stroncato la pur dignitosa resistenza della Pennetta. Partita condizionata dalla difficoltà di entrambe a mantenere il servizio: molti i break soprattutto nel primo set, rimasto in bilico sino al 4 pari. Poi Azarenka ha preso il sopravvento sfruttando anche qualche errore pesante di Flavia, che si è fermata al 44% di prima battuta. Peccato ma bisogna ammettere la superiorità dell’avversaria, non tanto dal punto di vista tecnico quanto per l’aggressività e la maggiore resistenza. In finale Azarenka troverà la vincente del match tra la cinese Na Li e l’americana Serena Williams. Per la Pennetta la consolazione di un grosso balzo avanti nella classifica mondiale: scalerà 52 posizioni passando dalla numero 83 alla 31.
A New York il tempo atmosferico è buono, il sole regge e non dovrebbero esserci problemi climatici ad ostacolare lo svolgimento della partita. Nei giorni scorsi qualche breve scroscio di pioggia ha rallentato lo svolgimento del programma agli US Open, ma per la semifinale femminile Pennetta-Azarenka il tempo sembra favorevole. La tennista azzurra arriva a questo match con grande carica, e la possibilità di centrare una finale storica in uno dei tornei più importanti. D’altra parte la Azarenka è più forte sulla carta, ha un curriculum migliore ma al suo massimo livello la Pennetta può strappare la vittoria a chiunque.
Flavia Pennetta la scorsa estate si operava al polso, dopo essere stata eliminata da Camila Giorgi al primo turno di Wimbledon. Il rientro sembrava complesso e pieno di ostacoli; così è stato, ma poi la brindisina ha dimostrato che con forza di volontà e talento si può risalire. Ai Championships un anno dopo si è spinta fino agli ottavi di finale vincendo una partita che aveva già perso contro Alize Cornet, e sul cemento di Flushing Meadows, dove ha centrato i risultati migliori in carriera (tre volte i quarti di finale nel 2008, 2009 e 2011) ha dato vita a un grande torneo, superando senza sforzi Nicole Gibbs, vincendo il derby contro Sara Errani (numero 4 del tabellone) e poi eliminando una ex campionessa come Svetlana Kuznetsova e infine Roberta Vinci. Due derby vinti non vanno sottovalutati: significano forza mentale e concentrazione, perchè non è mai facile giocare contro un’amica (in particolare Roberta: le due si conosco da quando sono bambine). Il polso sta bene, il gioco è vario, ci sono grandi possibilità; si punta al decimo titolo in carriera. Victoria Azarenka il suo rientro l’ha effettuato dopo l’estate: dell’infortunio di Wimbledon abbiamo detto, a Toronto la bielorussa non ancora al meglio si è cancellata dal tabellone, ha perso la finale a Carlsbad da Samantha Stosur ma poi ha trionfato a Cincinnati battendo in finale Serena Williams, rimontandole un set e prendendosi così il diciassettesimo titolo in carriera, tra cui due Slam, entrambi a Melbourne (2012 e 2013). La finale persa a New York lo scorso anno, quando aveva il servizio per chiudere, brucia ancora: fin dall’inizio del torneo si è detto che Vika sarebbe stata la grande favorita per arrivare all’ultimo atto, il tabellone lo ha dimostrato ma le fatiche (terzo set e vittorie in rimonta contro Alize Cornet e Ana Ivanovic, sofferenza contro Aleksandra Wozniak) non sono mancate. Come detto resta la favorita, anche perchè contro Daniela Hantuchova si è ripresa vincendo nettamente; come ci ha ricordato Raffaella Reggi, sarà importante l’andamento del primo set perchè da quello Flavia potrebbe prendere fiducia. Una cosa sembra basilare: che la Pennetta non debba assolutamente accettare un braccio di ferro da fondo campo, dove la Azarenka è in grado di tenere testa a Serena Williams e può facilmente attuare un gioco al massacro. Variare i colpi, uscire dagli scambi e costringere a rete l’avversaria sono le strade percorribili, ma tra il dirlo e il farlo c’è in mezzo la numero 2 al mondo. Come andrà a finire, e se avremo un’italiana in finale agli Us Open, lo scopriremo presto: Pennetta-Azarenka sta per cominciare…
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