Si è sottoposto alla prevista visita medica con il professor Richard Steadman presso la clinica di Vail, in Colorado (Usa), dove ‘Pepito‘ era stato operato già in occasione dei suoi precedenti infortuni. Questa mattina la Fiorentina ha diffuso un comunicato sull’esito di questa visita, che ha confermato la diagnosi già fatta e le ipotesi sui probabili tempi di recupero: “La visita ha confermato la lesione al legamento collaterale mediale associata ad una sollecitazione del legamento crociato anteriore già precedentemente operato. Il calciatore dovrà osservare 2-3 settimane di riabilitazione al termine delle quali sarà’ sottoposto a nuovo controllo”, si può leggere sul sito Internet ufficiale della società viola. Dunque tutto sommato si può tirare un sospiro di sollievo rispetto alle previsioni più negative che erano circolate subito dopo l’infortunio, causato da un fallo di Leandro Rinaudo nel corso della partita contro il Livorno di domenica scorsa. Lo stop non dovrebbe mettere a repentaglio la partecipazione di Rossi ai Mondiali in programma a giugno, anche se certamente bisognerà avere grande cautela vista la complicata storia medica del giocatore italo-americano. Di certo il professor Steadman è una garanzia per questi interventi, e lo stesso medico parlando con la Gazzetta dello Sport ha definito Rossi “un paziente ideale”. Restano però i problemi per la Fiorentina, che non ha ancora recuperato Mario Gomez, il cui stop si sta allungando sempre più: per i viola in attacco è emergenza. L’infermeria gigliata si intreccia dunque col calciomercato, dove la dirigenza si sta muovendo per cercare di rafforzare il reparto avanzato.



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