Il Parma dilaga nel finale, batte 3-0 il Livorno allo stadio Picchi e mette seriamente in pericolo la panchina di Davide Nicola, affondato dal gol di Raffaele Palladino dopo due soli minuti di gioco e poi dalla doppietta di Amauri nel finale, con un tocco da pochi passi e poi un rigore. Insomma, Parma spietato all’inizio e alla fine della partita, e la classifica si fa sempre più bella: per gli emiliani 26 punti e settimo posto, almeno fino a domani. Ben diversa la situazione dei padroni di casa, che restano inchiodati all’ultimo posto con soli 13 punti racimolati nell’intero girone d’andata. Questa pesante sconfitta casalinga, pur se il punteggio è eccessivo e si è dilatato solo nel finale, potrebbe essere il capolinea per l’attuale allenatore.



Livorno (3-5-2): Bardi, Rinaudo, Emerson, Ceccherini (77′ Emeghara), Piccini, Biagianti (25′ Siligardi), Luci, Benassi, Mbaye (63′ Duncan), Greco, Paulinho. A disp. Anania, Aldegani, Valentini, Gemiti, Lambrughi, Borja, Mosquera, Belingheri. All. Nicola. Parma (4-3-3): Mirante, Rosi, Mendes, Lucarelli, Gobbi, Marchionni, Acquah (76′ Gargano), Parolo, Biabiany (69′ Sansone), Amauri, Palladino (83′ Paletta). A disp. Bajza, Coric, Mesbah, Kone, Mauri, Munari, Acquah, Obi, Cassano. All. Donadoni.



Arbitro: Irrati.

Marcatori: 2′ Palladino, 86′, 93′ Amauri (P).

Ammoniti: Lucarelli (P), Mbaye (L).

Stavolta per Livorno-Parma il risultato sembra davvero definitivo. Terzo gol, secondo per Amauri, su rigore per un atterramento di Mendes in area di rigore ad opera di Emerson. Dal dischetto Amauri non tradisce la minima emozione e fa secco il povero Bardi. 

E arriva il gol di Amauri a chiudere (con ogni probabilità) questo Livorno-Parma. Sansone si sgancia all’interno dell’area di rigore e viene servito, ma scarica su Bardi, che in uscita ci mette una pezza, ma il pallone arriva sui piedi di Gobbi, che con troppa foga tira. Sul palo. La sfera carambola su Amauri, che a questo punto non sbaglia e fa secco Bardi e rende vano il tentativo di recupero alla disperata di Ceccherini 



Livorno-Parma chiude il primo tempo sul punteggio di 0-1, ma la partita è tiratissima e solo un grande spunto a freddo di Palladino (in grande vena questa sera) e una prodezza di Mirante su punizione di Paulinho hanno segnato gli acuti di una partita giocata prevalentemente a centrocampo con un grande equilibrio di forze. Nervosismo al fischio finale e un po’ di tensione per l’eccesso di adrenalina, ma nulla di più. Il Livorno ha sostituito al 25′ Biagianti con Siligardi per cercare di dare maggiore peso all’attacco, ma il Parma pare davvero ben bilanciato, nonostante una formazione che potrebbe fa pensare a una disposizione tattica troppo pregiudicata (giocoforza per le indisponibilità). Partita comunque piacevole, ma ci si aspetta una seconda frazione con qualche emozione in più. 

Passano meno di due minuti di gioco e il Parma è già in vantaggio: merito di Raffaele Palladino, che ripaga subito la fiducia di Donadoni, che lo ha schierato a sorpresa titolare. Cross di Biabiany dalla destra e pregevole conclusione al volo che non dà scampo all’incolpevole Bardi.

Bardi; Rinaudo, Emerson, Ceccherini; Piccini, Benassi, Luci, Biagianti, Mbaye; Greco; Paulinho. All. Nicola. Mirante; Rosi, Mendes, Lucarelli, Gobbi; Acquah, Marchionni, Parolo; Biabiany, Amauri, Palladino. All. Donadoni.

Come al solito Davide Nicola opterà per il modulo 3-5-1-1 che in fase difensiva presenterà una linea a 5 sulla retroguardia: a Mbaye e lambrughi sarà affidato l’arduo compito di cavalcare le rispettive fasce sia in fase di copertura che d’attacco. Dopo la buona prestazione di settimana scorsa di Benassi, Nicola ha deciso di schierarlo nei tre interni di centrocampo e dare spazio nuovamente a Siligardi sulla trequarti: in questo modo il giovane in prestito dall’Inter potrebbe costituire un’arma in più negli ultimi trenta metri e, allo stesso tempo, aiutare la squadra nella propria metà campo. Il Parma invece punterà prevalentemente sulle vie centrali con il rientro di Cassano: il fantasista barese ama svariare da destra a sinistra sulla trequarti avversaria, ricevere palla esternamente per poi accentrarsi. Le verticalizzazioni da parte dei tre centrocampisti assicurano agli emiliani velocità d’azione per i contropiedi, a Biabiany è affidato il compito di portare la palla sul fondo per cercare la variante del cross a cercare Amauri.

I book maker sembrano molto indecisi sull’esito finale della gara nonostante il Parma stia attraversando un buon periodo di forma. In effetti ci sono due elementi che fanno da contrappeso al buon andamento dei ragazzi di Donadoni in queste ultime giornate: il fattore campo e la vittoria del Livorno che manca da sette giornate. Stando alle quote Snai, la vittoria dei padroni di casa è data a 3,00, il pareggio a 3,20 e il successo degli emiliani a 2,35. Ci sono delle scommesse che avranno già suscitato l’interesse dei più appassionati, ossia quelle che riguardano il risultato Parziale/finale: 1-2 è quotato a 28, l’1-X a 13, mentre la X-1 è data 6,00. Se avete intenzione di azzardare sul numero di reti totali alla fine dei novanta minuti, rivolgete la vostra attenzione alla “Somma gol finale” 1 e 2, che moltiplicano rispettivamente la vostra posto in gioco per 4,20 e 3,30. Vi sentite particolarmente fortunati oggi? Allora è il caso di puntare  il vostro bottino sulle quote che riguardano il risultato esatto: l’1-1 è dato a 6,00, lo 0-1 a 7,50.

Alle ore 18 di oggi la diciannovesima giornata di Serie A, ultima del girone di andata, apre i battenti: allo stadio Armando Picchi si gioca Livorno-Parma. Per i labronici è l’ennesima occasione per prendersi una vittoria che allontanerebbe lo spettro della retrocessione; da una settimana la squadra allenata da Davide Nicola si ritrova sul fondo della classifica dopo un buon inizio, e non può più permettersi passi falsi. Il Parma invece sembra fuori dal discorso: con 23 punti, nove sulla terzultima, gli orizzonti iniziano a diventare altri, pur se la quota per l’Europa League è decisamente distante. Ad ogni modo ci sono tutti gli ingredienti per una salvezza tranquilla. A Livorno si sono giocati 14 precedenti, compresi alcuni in serie C: la particolarità è data dal fatto che il Parma non ha mai vinto in questo stadio, perdendo in 7 occasioni e pareggiando in altrettante. Il primo incrocio in assoluto è del marzo 1932 con un clamoroso 5-0 a favore dei labronici; la prima in Serie A fu un 2-0 timbrato da una doppietta di Cristiano Lucarelli, stagione 2004-2005. L’ultimo pareggio è invece targato aprile 2009: finì 2-2 con il Livorno, avanti con Tavano e Danilevicius, ripreso da Lucarelli e Paloschi. Nel gennaio 2010 si è giocata l’ultima sfida tra le due squadre: fu 2-1 per i padroni di casa con le reti di Tavano e Cristiano Lucarelli e gol della bandiera emiliano timbrato da Dzemaili. Clamoroso l’episodio del maggio 2005: si giocava al Tardini una sfida delicata per la salvezza, in più Alberto Gilardino e Cristiano Lucarelli erano in competizione per la vittoria della classifica cannonieri. Segnarono quattro reti a testa: finì 6-4 per il Parma, ma alla fine dell’anno il primato dei bomber se lo prese l’attaccante amaranto con 24 reti contro le 23 del biellese. Lucarelli è anche uno dei doppi ex della sfida: livornese doc, con la maglia amaranto ha segnato 102 reti nel corso di due periodi distinti (174 gare in campionato), a Parma ha vissuto una stagione e mezzo con 45 presenze e 16 gol ma è poi tornato per guidare gli Allievi, con cui ha vinto lo scudetto. Il fratello Alessandro a Livorno è rimasto poco, un solo anno (il succitato 2004-2005), diventando invece una bandiera gialloblu (è alla sesta stagione e punta alle 200 partite con i ducali). Tra gli altri doppi ex il portiere Alfonso De Lucia, al momento squalificato ma prossimo al rientro: a Parma ha vissuto tanti anni senza però avere troppo spazio, che ha invece trovato a Livorno con cui ha giocato cinque stagioni e mezza, tornandovi in estate alla fine di un prestito. Tra gli allenatori c’è Franco Colomba: era lui alla guida del Livorno neopromosso in Serie A nel 2004, non riuscendo tuttavia a terminare la stagione; a Parma fu chiamato ad aprile per salvare la squadra, ci riuscì con la media di due punti a partita ma fu esonerato il gennaio della stagione successiva. A sostituirlo in entrambe le occasioni, curiosamente, fu Roberto Donadoni, che altri non è se non l’attuale allenatore del Parma.

Il Livorno è arrivato a sette partite senza vittoria: in questa striscia ha peraltro raccolto un solo punto, il 7 dicembre scorso grazie al 2-2 interno contro il Milan. Un bilancio altamente negativo quello maturato da metà novembre in avanti, che ha progressivamente fatto scendere i labronici in classifica fino all’ultimo posto, in coabitazione con il Catania. La quota salvezza resta alla portata (rappresentata dai 15 punti del Bologna), ma serve una vera e propria inversione di tendenza per la società toscana, che ora guarda al calciomercato invernale per trovare nuova linfa. A mancare è soprattutto l’attacco: 16 gol in 18 partite, 11 dei quali in casa dove il bilancio è di due vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte. Paulinho aveva iniziato bene ma si è fermato a quota 6, dietro di lui a battere colpi è il solo Siligardi (3), mentre l’acquisto di punta dell’estate, Innocent Emeghara, è andato in gol in una sola occasione e addirittura si parla di una possibile cessione. Nonostante la discesa in classifica il presidente Spinelli ha confermato la fiducia a Davide Nicola: il suo Livorno tutto sommato non gioca male, ma manca del killer instinct necessario per chiudere partite anche abbordabili. Quello che sta cominciando ad avere il Parma, ormai una realtà del nostro campionato: gli anni bui sono ormai alle spalle, il lavoro di Roberto Donadoni ha portato i frutti sperati e il presidente Ghirardi si è potuto permettere di portare al Tardini giocatori come Amauri e Cassano, che ora sono fiore all’occhiello della squadra. Tuttavia un aspetto negativo c’è: il bilancio esterno dei ducali non consente di farsi troppe illusioni, in campionato il Parma ha vinto una sola gara fuori casa (pur se di lusso: al San Paolo contro il Napoli), pareggiando in quattro occasioni e perdendo tre partite. L’attacco gira a mille: 26 gol realizzati, mentre sono lo stesso numero quelli subiti, cosa che naturalmente andrà raddrizzata. L’ultima sconfitta è di inizio novembre: 0-1 al Tardini contro la Juventus, poi due vittorie e cinque pareggi. Il fatto che tanti calciatori gialloblu (da Biabiany a Parolo) siano entrati nel mirino delle big la dice lunga sulla bontà della stagione e più in generale sul percorso sviluppato da Donadoni. L’intenzione per gennaio è quella di gennaio è quella di non vendere; a giugno si vedrà. Staremo a vedere anche noi come finirà questa partita, che si preannuncia comunque combattiva perchè il Livorno ha il dovere di comandare il gioco e il Parma può sfruttare gli spazi ripartendo in contropiede grazie a tecnica e velocità. Non resta allora che dare la parola al campo: la diretta di Livorno-Parma sta per cominciare…