Il monday match che chiude la diciannovesima giornata tra Inter e Chievo finisce 1-1 con i neroazzurri che non sanno più come si vince. Nelle ultime sette partite ne hanno vinta soltanto una, nel derby, poi solo brutte e sfortunate prestazioni. La partita si svolge in una cornice spoglia e con poca gente in Giuseppe Meazza mezzo vuoto e sotto la pioggia. Il primo tempo è piacevole con entrambe le squadra che si affrontano a viso aperto: l’inter di Mazzarri che per fare almeno qualche pensierino alla zona Champions è costretto a vincere; il Chievo di Corini in ottima fase di forma cerca di confermarsi e di voler pungere anche in un campo difficile come quello di San Siro.  Mazzarri decide di schierare il solito 3-5-1-1 con Palacio supportato dal giovanissimo Kovacic (Guarnin per espulsione è indisponibile). Il Chievo gioca in modo analogo per limitare i centrocampisti interisti e dispone di un fitto centrocampo, anch’esso a cinque con al centro Radovanovic ed Hetemaj. Le emozioni sono tutte racchiuse nei primi quindici minuti di gioco: all’ottavo arriva il vantaggio veronese con una bella manovra in contropiede. Paloschi, dopo l’assist di Dramè, trafigge Handanovic con un siluro sotto la traversa che non lascia alcuna speranza al numero uno interista. Per Paloschi (per lui un derby questa partita) si tratta del quarto gol in campionato, confermandolo insieme a Thereau il miglior marcatore del Chievo in questa stagione. Nemmeno il tempo di esultare che l’inter riacciuffa il pareggio con (l’ormai solito) Nagatomo: grande azione di Alvarez sulla destra che salta secco Hetemaj e per l’esterno neroazzurro è un gioco da ragazzi battere Puggioni. Anche i giapponesi sugli spalti sono contenti, si riparte dall’1-1. Nel resto del primo tempo non ci saranno più molte emozioni a parte un gol annullato ingiustamente dal direttore di gara (per fuorigioco) sempre a Nagatomo che aveva sfruttato un rimpallo in area su calcio d’angolo. La ripresa si apre all’insegna del primo tempo: con una squadra senza idee e senza gioco consapevole di doversi imporre per risolvere una sgradevole situazione in classifica. Ma le cose non migliorano, anzi drasticamente precipitano nella noia di chi , senza sapere cosa fare, lascia al caso che compia il proprio corso. Nessuna vera occasione, ma con un Principe in più capace ancora di far emozionare il suo popolo con semplici giocate. Cambiando modulo (4-2-4) tutto a trazione offensiva, Mazzarri si gioca la sua ultima carta per vincere una partita delicatissima, ma il muro giallo blu rimane in piedi aumentando il malumore e le voci attorno a questa squadra con un presidente che al posto di veder la partita si trovava a Giacarta. Chievo non divorato come le attese e classifica sempre più nera. Almeno si è davanti ai cugini. Nel 2014 l’Inter ha un pareggio e due sconfitte (compresa la Coppa Italia) e chiude il girone d’andata con 32 punti, agganciando il Verona al quinto posto ma restando a -5 dalla Fiorentina quarta, -9 dal Napoli terzo e -19 dalla Juventus capolista. Soprattutto, Mazzarri ha fatto 3 punti in meno dello score di Andrea Stramaccioni nel 2012-2013. Per quanto riguarda il Chievo, il pareggio (il secondo consecutivo, dopo due sconfitte) permette agli uomini di Eugenio Corini di agganciare il Sassuolo a 17 punti, al momento fuori dalla zona retrocessione. (clicca qui per il tabellino della partita)



Al 12′ minuto di gioco Inter 1 Chievo 1. Immediato pareggio dei nerazzurri con Yuto Nagatomo, che batte Puggioni sull’assist di Ricky Alvarez. L’argentino è bravo ad arrivare al cross basso dal lato destro, e il giapponese da centro area segna di prima con il destro. Quinto gol in campionato per Nagatomo.



Al’8′ minuto di gioco Inter 0 Chievo 1. Il vantaggio degli ospiti è stato siglato da Alberto Paloschi, che punisce con un gran destro vicino all’incrocio dei pali dal lato sinistro dell’area avversaria. Per l’attaccante scuola Milan si tratta del gol numero 4 in campionato.

1 Handanovic; 14 Campagnaro, 35 Rolando, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 17 Kuzmanovic, 19 Cambiasso, 11 R.Alvarez, 55 Nagatomo; 10 Kovacic; 8 Palacio In panchina: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 6 Andreolli, 25 Samuel, 23 Ranocchia, 4 Zanetti, 31 A.Pereira, 16 Mudingayi, 90 Olsen, 20 Botta, 22 Milito Allenatore: Walter Mazzarri 1 Puggioni; 17 Sardo, 21 Frey, 3 Dainelli, 12 Cesar, 93 Dramè; 9 S.Bentivoglio, 8 Radovanovic, 56 Hetemaj; 77 Thereau, 43 Paloschi In panchina: 28 Silvestri, 18 Squizzi, 2 Bernardini, 6 Kupisz, 4 Claiton, 15 Pamic, 20 Estigarribia, 22 Acosty, 7 Lazarevic, 10 Sestu, Mbaye, 31 Pellissier Allenatore: Eugenio Corini Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa



Saranno i padroni di casa a prendere le redini del gioco sin dai primi minuti, il Chievo assumerà un atteggiamento attendista per partire in contropiede sulle fasce. Corini ha cambiato modulo probabilmente per cercare più copertura in fase difensiva e spinta negli ultimi trenta metri. Anche l’Inter gioca con il 3-5-1-1, ma Mazzarri non ha nessuna intenzione di trascurare le vie centrali per le manovre d’attacco, dato che può contare sulla tecnica di Kovacic e sugli inserimenti di Alvarez da metà campo. Il Chievo deve fare a meno di Rigoni sulla mediana, a Radovanovic sono affidate le chiavi del centrocampo nel tentativo di allargare il gioco verso Dramè e Sardo che proveranno a servire Paloschi. Come al solito Thereau proverà a ritagliarsi uno spazio sulla trequarti svariando da destra sinistra per allargare le maglie difensive avversarie.

I quotisti hanno deciso di dare per favorita l’Inter, stando alle rispettive posizioni in classifica non poteva che essere altrimenti, ma il Chievo rappresenta comunque un’incognita in quanto ha bisogno di punti per salvarsi. La vittoria dei padroni di casa è data a 1,45, il pareggio a 4,00 e il successo veneto a 7,50. Possiamo trovare alcune giocate interessanti alla voce Parziale/finale: l’1-X è dato a 16, l’X-1 a 3,75; da non sottovalutare anche il 2-1 dato a 25. Se avete intenzione di scommettere sul numero di reti totali alla fine dei novanta minuti di gioco, rivolgete la vostra attenzione alla “Somma gol finale” 2 e 3, che moltiplicano la vostra posta in gioco rispettivamente per 3,10 e 4,30. Avete intenzione di azzardare sul risultato esatto del Meazza? Allora provate a puntare sul 2-1, quotato a 8,50 o sul 2-0, a 5,75.

Alle 21 di questa sera si gioca Inter-Chievo, partita valida per la diciannovesima giornata del campionato di Serie A. Siamo all’ultima di andata: i clivensi ci arrivano con 16 punti, i nerazzurri con 31. Per la squadra di Walter Mazzarri, visti i risultati di ieri, si tratta di non perdere terreno rispetto alle prime: vero che l’obiettivo minimo si chiama Europa League e in questo senso le cose non sono poi così negative, ma è chiaro che in molti si aspettavano una squadra capace di lottare anche per le prime tre posizioni e qui invece le distanze cominciano a essere importanti, e lo sarebbero di più qualora non arrivassero i tre punti. Per il Chievo il discorso è simile, ma riguarda la salvezza: per il momento i veneti sono fuori dalle ultime tre posizioni, ma hanno una grande occasione di allungare sulle concorrenti dirette che si sono fermate. In più la stagione sarà lunghissima, c’è di mezzo il calciomercato invernale e le cose potrebbero essere decisamente diverse rispetto a oggi. A giocare contro il Chievo ci sono i precedenti: a San Siro i veneti hanno vinto una sola volta, curiosamente nel primo incrocio. Era il 15 dicembre 2001 e a San Siro c’era grande emozione per il ricordo dell’Avvocato Peppino Prisco: i gialloblu si imposero grazie alle reti di Corradi e Marazzina, mentre per l’Inter pareggiò momentaneamente Vieri. Era il Chievo dei miracoli: neopromosso in Serie A e in testa alla classifica per larghi tratti del girone d’andata. Da allora però i nerazzurri hanno fatto la voce grossa: otto vittorie e due pareggi, ultimo precedente il 3-1 dello scorso febbraio in una delle poche gioie per Andrea Stramaccioni. A dire il vero il Chievo ha fatto piangere l’Inter, ma è sempre successo al Bentegodi: celeberrimo il 2-2 dell’aprile 2002 quando a Ronaldo e Dalmat risposero Corradi e Cossato, due punti persi dalla squadra di Hector Cuper e nel conto finale, al 5 maggio seguente, pesarono tantissimo per uno scudetto perso sul filo di lana. Chievo-Inter è stata anche l’ultima partita in nerazzurro di Wesley Sneijder, mentre pianse di commozione Claudio Ranieri per la reazione di una squadra che arrivava da una serie di sconfitte senza segnare gol e si impose al Bentegodi con le reti di Milito e Samuel; la settimana seguente però l’Inter perse a Torino e fu la fine dell’avventura del tecnico testaccino, che era stato anche eliminato dagli ottavi di Champions League qualche giorno prima. Andò in modo simile nella prima giornata del 2000-2001: andarono a segno due doppi ex della partita, Zanchetta e Marazzina, senonchè eravamo al Granillo di Reggio Calabria e al termine della partita Marcello Lippi fu esonerato in favore di Marco Tardelli. A proposito di doppi ex, va ricordato senz’altro Julio Cesar che proprio il Chievo portò in Italia per poi girarlo all’Inter dove è diventato uno dei tre portieri più forti al mondo vincendo tutto e guadagnandosi la maglia da titolare in nazionale; e poi Luciano, che esordì in maglia clivense con il nome di Eriberto e non fu così straripante quando vestì quella dell’Inter, avendo anche cambiato nome ufficialmente; in seguito è tornato in Veneto ma al termine della scorsa stagione la società ha deciso di non rinnovargli il contratto. E’ doppio ex anche Bernardo Corradi che la maglia dell’Inter l’ha vestita solo in uno spezzone di Champions League contro lo Sporting Lisbona di un giovanissimo Cristiano Ronaldo; ma c’è anche Mauricio Pinilla che i nerazzurri portarono giovanissimo in Italia senza però dargli l’occasione di giocare. Nel Chievo il cileno mise insieme sei partite prima di iniziare il suo girovagare per il mondo. 

Lo scorso anno l’Inter aveva chiuso il girone d’andata con 35 punti, al quarto posto in concomitanza con la Fiorentina e staccata di due lunghezze dal Napoli (che però avrebbe poi recuperato i punti di penalizzazione). Andrea Stramaccioni aveva portato a termine un girone d’andata importante con una squadra che si stava ricostruendo, ma miriadi di infortuni e tanti dubbi tattici avrebbero portato a un crollo verticale nel girone di ritorno. Erano 30 i gol realizzati, 22 quelli subiti: con una giornata in meno la nuova Inter di Walter Mazzarri ha incassato lo stesso numero di reti, ma ne ha anche segnate 7 in più. I punti però sono in deficit: anche battendo il Chievo i nerazzurri chiuderanno sotto la soglia di gennaio 2013, 35 contro 34. Al momento i meneghini hanno centrato 5 vittorie casalinghe, pareggiando in tre occasioni e perdendo solo contro la Roma; 16 i gol fatti a San Siro, 11 quelli subiti. Il periodo è negativo: si arriva da due sconfitte consecutive, contro Lazio e Udinese (in Coppa Italia) che hanno reso meno euforica la vittoria nel derby appena prima di Natale. Mazzarri continua a parlare di anno zero e fa bene: dopo un sesto e un nono posto non è facile ritrovare subito il bandolo della matassa. Tuttavia è chiaro che bisogna iniziare a mettere le carte in tavola dietro la scrivania: la presenza di Erick Thohir al momento non si percepisce, nè è troppo cristallino chi sia in questo momento a prendere le decisioni che contano, soprattutto quelle relative al calciomercato. In campo tutto sommato le cose girano, anche se bisogna ridurre le disattenzioni difensive e trovare un gioco che prescinda dallo schema classico del lancio lungo e della protezione del pallone da parte degli attaccanti, che non ha pagato dividendi nelle ultime uscite. Da definire anche la situazione di Fredy Guarin, che intanto questa sera è squalificato (clicca qui per le probabili formazioni). Il Chievo con Eugenio Corini ha avuto lo stesso percorso di quando l’ex centrocampista aveva preso in mano la squadra lo scorso anno: subito tre vittorie consecutive, poi una leggera flessione con due sconfitte e il ritorno al pareggio contro il Cagliari. Lo scorso anno i clivensi avevano chiuso il girone d’andata con 24 punti ed erano sostanzialmente fuori dai guai: quest’anno potrebbero ritrovarsi in una posizione simile di classifica ma con meno punti, segno questo molto positivo perchè significa che con tutta probabilità serviranno meno punti per salvarsi. Tutto sommato la formazione gialloblu macina anche in trasferta, dove ha ottenuto 8 dei suoi 16 punti: due vittorie, due pareggi e cinque sconfitte. A piangere è il piatto dei gol: sono 13 in totale e 4 lontano dal Bentegodi, solo il Catania ultimo in classifica è riuscito a segnare meno (12). Si fa fatica a costruire il gioco, che passa dai piedi di Luca Rigoni che peraltro questa sera osserva un turno di squalifica: Corini è stato audace nel proporre subito un 4-3-3 che fosse il meno attendista possibile, ma a centrocampo non c’è la necessaria qualità per imporre le proprie idee di calcio. Il pronostico di questa partita lo ha fatto per noi Tarcisio Burgnich (clicca qui per l’intervista esclusiva): una partita che l’Inter deve vincere se vuole tornare competitiva per le zone importanti d’Europa, perchè davanti – Juventus a parte – Roma, Napoli e Fiorentina corrono. L’opportunità di recuperare due punti ai viola (si andrebbe a -3) è decisamente importante; dall’altra parte però il Chievo non ha la minima intenzione di lasciare punti per strada e in particolare fuori casa può far male in contropiede. Non resta allora che andare a vedere come finirà questa partita: la parola passa al campo, la diretta di Inter-Chievo sta per cominciare…

Marcatori: 8′ Paloschi (C), 12′ Nagatomo (I)

 Handanovic; Campagnaro (88′ Botta), Rolando, Juan Jesus; Jonathan, Kuzmanovic (85′ Taider), Cambiasso (64′ Milito), R. Alvarez, Nagatomo; Kovacic; Palacio. All: Mazzarri.

 Puggioni; N. Frey, Dainelli, Cesar; Sardo, Radovanovic, Bentivoglio (84′ Mbaye), P. Hetemaj, Dramè; Théréau, Paloschi (75′ Estigarribia). All: Corini.

Arbitro: Tommasi

Ammoniti: P. Hetemaj (C), Kovacic (I)