La Lazio batte il Parma con il punteggio di 2-1, e approda ai quarti di finale della  Coppa Italia dove affronterà la vincente di Napoli-Atalanta.

E la chiude proprio lui, Perea! L’attaccante colombiano in extratime lancia la Lazio oltre l’ostacolo Parma! Perea ha fatto fuori Cassani (che si era infortunato al ginocchio nella circostanza) e ha battuto imparabilmente Bajza. Peccato per i ducali che possono recriminare tantissime occasioni sprecate.



Pareggio dei Ducali! Biabiany rimette in equilibrio Lazio-Parma con un gran gol frutto di una dormita collettiva della della difesa biancoceleste e di un ottimo cross di Cassani che dalla destra pesca Biabiany lasciato solo soletto in area. Il giocatore del Parma ha tutto il tempo e l’agio di aggiustarsi il pallone, riguadagnare l’equilibrio e puntare la porta. Metterla in rete, poi, diventa uno scherzetto 



E arriva la rete che rompe l’equilibrio di questo Lazio-Parma di Coppa Italia. Il gol era effettivamente nell’aria, e si concretizza ad opera di Perea, uno dei nuovo acquisti più positivi della squadra ora affidata a Reja. Una gran botta da fuori di Felipe Anderson trova la corta respinta di Bajza e Perea è il più lesto di tutti ad avventarsi sul pallone e a ribadire in rete per un gol facile facile, ma pesantissimo. La reazione del Parma è immediata ed affidata a Cassano, la rasoiata del talento di Bari Vecchia però sfiora solo il palo alla sinistra del portiere

Diversi buoni spunti della Lazio in questo confronto con il Parma che i biancocelesti (almeno ai punti) quando siamo al 20′ del primo tempo stanno facendo loro. Il Parma sente la pressione, sbaglia le linee di passaggio, e anche l’estro di Cassano non riesce a illuminare una squadra che per adesso non lo segue. Ottimo invece l’impatto sulla gara di Onazi, Perea e Keita, che si stanno davvero dannando l’anima. In particolare Onazi è molto ispirato e tra tentativi dalla distanza e assist per i compagni sta confermando quanto di buono fatto vedere fin qui in questa stagione. Per il gol bisognerà aspettare, ma forse non molto…



1 Berisha; 29 Konko, 2 Ciani, 85 Novaretti, 26 Radu; 23 Onazi, 5 Biglia; 7 F.Anderson, 10 Ederson, 14 B.Keita; 34 Perea In panchina: 95 Guerrieri, 94 Strakosha, 3 Dias, 20 Biava, 39 Cavanda, 18 Vinicius, 24 Ledesma, 15 A.Gonzalez, 87 Candreva, 11 Klose, 99 Floccari Allenatore: Edoardo Reja Parma (4-3-3): 91 Bajza; 2 Cassani, 29 Paletta, 19 Felipe, 18 Gobbi; 5 Gargano, 32 Marchionni, 16 Parolo; 7 Biabiany, 99 Cassano, 21 N.Sansone In panchina: 83 Mirante, Coric, 6 Lucarelli, 23 P.Mnedes, 87 Rosi, 3 Mesbah, 30 Acquah, 24 Munari, 8 Galloppa, 17 Palladino, 11 Amauri Allenatore: Roberto Donadoni Arbitro: Gervasoni

Keita Balde Diao-Cassani, Felipe Anderson-Mesbah: questa una delle possibili chiavi tattiche di Lazio-Parma. Edi Reja ha due giovani frecce al suo arco; in particolare lo spagnolo arrivato dal vivaio del Barcellona ha già ampiamente dimostrato di avere un passo da Serie A e tantissimo talento. Questa sera avrà il compito fisso di puntare Cassani che non ha gamba per tenerlo, e creare superiorità numerica per favorire gli inserimenti di Radu. Il tecnico friulano sceglie un centrocampo bloccato con Ledesma e Onazi che innanzitutto si preoccuperanno di mantenere la posizione, dunque dovranno essere gli esterni a creare il gioco. Dall’altra parte può valere lo stesso discorso: Biabiany ha l’indicazione di tenere nel suo mirino gli esterni (giocherà alternativamente a destra e sinistra, scambiandosi con Nicola Sansone), mentre l’ex delle giovanili del Bayern Monaco ha movimenti imprevedibili grazie ai quali può mandare fuori posizione il rispettivo terzino, consentendo quindi a Cassani o Mesbah di farsi trovare pronti alla sovrapposizione. Attenzione a Parolo, che ha ottimi tempi di inserimento; torna poi in campo Antonio Cassano e, se in serata, il talento di Bari Vecchia può fare la differenza da solo. Occhio infine alle panchine: Reja può mandare in campo Miroslav Klose, Donadoni risponde con Amauri che arriva da tre gol nelle ultime due partite. 

Quote Snai molto interessanti per Lazio-Parma. A guardare le scommesse sulla vincente scopriamo che la favorita è la Lazio: 2,20 per il segno 1, mentre il 2 è quotato 3,20 e il pareggio 3,30. Del resto il Parma ha violato l’Olimpico biancoceleste in appena 4 occasioni; possibilità di gol, visto che la quota Goal paga 1,70 mentre il NoGoal paga 2,05. Andando a prendere in esame le quote sul risultato parziale/finale, sarebbe interessante puntare sulla vittoria della Lazio con rimonta da svantaggio acquisito nel primo tempo: si guadagnano 280 euro puntandone 10. La rimonta del Parma è ancora più fruttuosa: paga 30. Sulla somma dei gol potrebbe valere la pena giocarsi uno 0-0 (10), sono meno interessanti le quote che partono dalla singola rete a salire, anche quella che ne prevede più di 4 (6,50). Sul risultato esatto si può scommettere sul 2-1 Lazio che paga 9, mentre un 3-0 secco è da 30; il Parma però non perde da otto partite, e allora attenzione a uno 0-2 che paga 16 mentre lo 0-1 vale 8 volte la somma in palio. 

Si gioca questa sera per gli ottavi di finale di Coppa Italia Lazio-Parma (ore 21). Il tabellone prevede una gara ad eliminazione diretta: non c’è ritorno, si gioca in casa della squadra meglio piazzata come ranking (le teste di serie sono le prime otto squadre dello scorso campionato, ma poi vengono sorteggiate). Tempi supplementari in caso di parità dopo i novanta minuti, ed eventualmente calci di rigore. La formula è pensata sulla scia della FA Cup, il torneo più antico del mondo e con un fascino tutto particolare; per ricalcare le mosse della Federazione inglese si è pensato di aprire alle squadre di Lega Pro (solo alcune) per avere un tabellone più ampio e permettere più sorprese, ma è chiaro che l’ingresso delle migliori dagli ottavi di finale toglie un po’ di pathos e rende leggermente più scontato il finale. Ad ogni modo, la squadra che uscirà vincente da questa sfida affronterà, sempre in gara secca, una tra Napoli e Atalanta; solo la semifinale avrà una partita di andata e una di ritorno. Favorita dunque la Lazio, ma l’ottimo momento di forma del Parma rende questo incrocio assolutamente interessante e per nulla scontato. Le due formazioni sono specialiste della competizione: la Lazio l’ha vinta sei volte ed è campione in carica, le altre vittorie sono tutte più o meno recenti a parte quella del 1958 (1998, 2000, 2004 e 2009). I biancocelesti hanno anche una finale persa (1961) mentre il Parma di trofei ne ha vinti tre in cinque finali giocate: nel 1992, nel 1999 (quando ci fu la doppietta con la Coppa UEFA) e nel 2002. In campionato si è giocato al Tardini: è finita 1-1. I precedenti all’Olimpico sono 26: bilancio favorevole ai padroni di casa che hanno portato a casa 13 vittorie contro le 4 dei ducali, con 9 pareggi. I gialloblu non vincono in trasferta dal settembre 2009, con le reti di Bojinov e Nicola Amoruso a rendere inutile il momentaneo pareggio di Mauro Zarate. I doppi ex della partita sono tantissimi ed elencarli tutti sarebbe impresa impossibile: in particolare tra la fine degli anni Novanta e gli inizi del Duemila i due presidenti del tempo, Sergio Cragnotti e Calisto Tanzi, si sono scambiati molti giocatori. Matias Almeyda, Juan Sebastian Veron, Sergio Conceiçao, Diego Fuser, Hernan Crespo, Enrico Chiesa, Nestor Sensini, Dino Baggio, Marco Ballotta, Stefano Fiore, Fernando Couto sono solo alcuni dei nomi di quel periodo, ai quali vanno aggiunti anche Marco Di Vaio, cresciuto nelle giovanili della Lazio, e Gabriele Pin. Una cosa accomuna le due squadre: nelle nove finali vinte, in tre occasioni hanno battuto la Juventus.

Per la Lazio la data del 26 maggio 2013 resterà nella storia: non solo è arrivata la sesta Coppa Italia, ma lo sfizio di aver battuto in finale la Roma è qualcosa di magico per tutto il popolo biancoceleste, tanto che a ogni partita, da allora, la curva Nord esplode in un boato al 71′ minuto, cioè quello del gol decisivo realizzato da Senad Lulic. Non è bastato il trofeo a salvare la panchina di Vladimir Petkovic: la flessione della squadra nel campionato in corso ha trovato il suo sbocco nell’esonero del tecnico per giusta causa, impugnata dal presidente Lotito a seguito dell’accordo sottobanco con la federazione svizzera. Un modo triste di dirsi addio dopo il grande feeling che si era creato: Petkovic avrebbe voluto portare a termine comunque la stagione, ma non gli è stato possibile. Al suo posto ecco Edi Reja, che si è presentato con le credenziali giuste, amato dal pubblico e subito vincitore all’esordio contro l’Inter. La seconda del tecnico friulano non è stata altrettanto brillante (0-0 a Bologna) e i biancocelesti in classifica sono ancora al nono posto, con 8 punti da recuperare sulla quinta in classifica (significherebbe ingresso in Europa League). La Coppa Italia rappresenta da sempre lo stimolo giusto per una società che certo non rivive più i fasti del passato recente, ma prova a rimanere in linea di galleggiamento con quello che ha. La stessa cosa del Parma: nello stesso periodo queste due squadre si giocavano scudetti e coppe internazionali, poi il crac di Parmalat con conseguente arresto di Calisto Tanzi ha portato la squadra ducale sull’orlo del baratro, e addirittura a tornare in Serie B dopo 18 stagioni consecutive nel massimo campionato (con tanto di tre vittorie in Coppa Italia, due Coppe UEFA, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e una Supercoppa Italiana). Tommaso Ghirardi ha rimesso in piedi un progetto credibile: niente più spese folli ma acquisti mirati e un tecnico competente come Roberto Donadoni. I risultati si sono visti subiti: ottavo posto nel 2012, decimo nel 2013, e oggi in settima posizione con una striscia positiva che ha toccato le otto partite. Certo non sono ritmi da Champions League, ma le basi sono solide e in futuro si potrebbe arrivare ancora a giocarsi dei titoli importanti. Nel frattempo bisogna battere la Lazio e guadagnarsi l’accesso ai quarti di finale: la partita come detto si preannuncia molto interessante, anche perchè giocando sui novanta minuti le due squadre non si possono permettere di mantenere il risultato in attesa di una mossa sbagliata da parte dell’altra squadra. Non resta allora che stare a vedere come finirà l’incrocio dello stadio Olimpico, è tempo di mettersi comodi e dare la parola al campo: la diretta di Lazio-Parma sta per cominciare…