Un risultato di campo per il Milan, che di questi temi male non fa. Clarence Seedorf è arrivato a San Siro nel secondo tempo, sedendo accanto ad Adriano Galliani e parlando con lui mentre sul prato i rossoneri hanno agilmente archiviato la pratica Spezia. Nel secondo tempo è arrivato il primo gol in maglia Milan per Keisuke Honda, per la gioia del marketing societario; nel prosieguo il Milan ha sfiorato il poker in un paio di occasioni ed incassato proprio nel finale, per l’euforia dei tifosi ospiti che hanno gremito il primo anello verde. Il Milan accede così ai quarti di finale della Coppa Italia, dove affronterà l’Udinese nella sfida prevista il 22 gennaio prossimo.



Al 91′ minuto di gioco Milan 3 Spezia 1. Il gol della bandiera porta la firma di Nicola Ferrari, bravo a finalizzare un’azione aperta da un tiro di Migliore e respinto dentro l’area da Abbiati. E’ il secondo gol stagionale dell’ex attaccante del Verona (ancora proprietaria del cartellino).



Al 47′ minuto di gioco Milan 3 Spezia 0 con il gol di Keisuke Honda, primo per il giapponese con la maglia rossonera. Rete non particolarmente difficile, perché Honda ha ribadito in rete una respinta di Leali su tiro di Montolivo, mostrando comunque freddezza sotto porta.

Al 31′ minuto di gioco Milan 2 Spezia 0 con il gol di Pazzini, che così raddoppia dopo soli tre minuti la rete segnata da Robinho. Questa volta è il rifinitore è Andrea Poli, che dalla trequarti pesca benissimo in area l’attaccante, che si sblocca dopo il lungo infortunio grazie ad uno splendido gesto tecnico, trafiggendo al volo Leali con una conclusione in acrobazia.



Al 28′ minuto di gioco Milan 1 Spezia 0 con il gol di Robinho. L’azione è costruita dai due attaccanti rossoneri: Giampaolo Pazzini si mette nel ruolo del rifinitore e crossa in area dalla destra per il brasiliano, che si tuffa sul pallone e insacca di testa.

I primi dieci minuti di Milan-Spezia hanno visto un Milan positivo e voglioso di fare bella figura (e risultato) in una partita che è diventata più importante di quanto si potesse pensare. Rossoneri pimpanti e vicini al gol con Zaccardo su azione da calcio d’angolo, su cui Leali si esibisce in una bella parata. Lo Spezia però non rinuncia a ripartire appena possibile, a San Siro per ora la partita è piuttosto piacevole.

DiRETTA MILAN-SPEZIA, LE FORMAZIONI UFFICIALI – Comunicate le formazioni ufficiali di Milan-Spezia, partita valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia 2013-2014. Abbiati; Zaccardo, Mexes, Rami, De Sciglio; Poli, Montolivo, Cristante; Honda, Robinho; Pazzini A disposizione: Amelia, Gabriel, Bonera, Silvestre, Zapata, Emanuelson, Nocerino, Birsa, Kakà, Petagna. All. Tassotti. Leali; Baldanzeddu, Bianchetti, Lisuzzo, Migliore; Seymur, Bovo; Schiattarella, Catellani, Rivas; Ferrari. A disposizione: Valentini, Madonna, Ceccarelli, Ashong, Moretti, Magnusson, Ciurria, Culina, Carrozza, Sammarco, Orsic, Borghese. All. Cozzi (Mangia squalificato)  

Sono due squadre più o meno a specchio quelle che si affrontano questa sera a San Siro: il primo (e unico) Milan di Mauro Tassotti affronta la partita con un 4-3-2-1, riproponendo dunque l’albero di Natale di ancelottiana memoria, con Honda lanciato titolare insieme a Robinho a supporto di Giampaolo Pazzini, che finalmente torna dal primo minuto. Lo Spezia arriva qui sapendo di essere l’outsider semi-spacciato: come detto può però approfittare dei timori e delle incertezze avversarie, ed è esattamente ciò che Devis Mangia farà. Dunque la chiave tattica per i liguri è questa: attaccare subito, non in maniera spregiudicata ma facendo capire al Milan che non saranno barricate. Schiattarella e Orsic devono puntare De Sciglio e Rami (fuori ruolo sulla destra) e creare superiorità, Sammarco è centrocampista incursore che può trovare spazi tra un Silvestre che ha giocato poco o nulla e un Bonera sotto tono. A Seymour e Andrea Bovo il compito di fare filtro in mezzo al campo e recuperare subito palla senza far schiacciare la squadra; Lisuzzo, esperto difensore centrale, per quanto possibile dovrà tenere alta la linea arretrata. Il Milan, più che pensare ai tatticismi, ha un solo compito: giocare da Milan, far prevalere il suo maggior tasso tecnico e l’esperienza dei giocatori in campo. E non pensare troppo alle giocate, ma eseguirle e basta. La strada per la vittoria passa da qui: se invece prevarranno i cattivi pensieri, la partita potrebbe trasformarsi in una lotta psicologica, e i rossoneri non partirebbero certo favoriti. 

Non c’è ovviamente bisogno di andare a guardare le quote Snai ufficiali per sapere che questa sera i rossoneri sono ampiamente favoriti; ad ogni modo il segno 1 paga poco (1,18) mentre già la X (parità al termine dei tempi supplementari) vale 6,50 e la vittoria dello Spezia paga 14 volte la posta in gioco (per intederci: se giocate 10 euro, ne vincete 140). Vale la pena? Diremmo di sì, perchè in questo momento il Milan è nella classica situazione di equilibrio instabile: può fare il passo dalla parte giusta e riprendere il cammino, oppure può scivolare fino alla rovinosa caduta. E allora, perchè non provare a puntare su una rimonta dello Spezia come accaduto con il Sassuolo? A dire il vero i neroverdi già al 45′ erano avanti, qui se volete scommettere sul vantaggio rossonero dopo il primo tempo e la vittoria ligure alla fine (combinazione 1-2) la quota è addirittura uno strabiliante 1-2. Abbinatelo al risultato esatto (un 1-2 per esempio) e vincerete altri 400 euro (scommettendone 10). Insomma, il materiale c’è. Se invece pensate che questa sera lo status quo non sarà sovvertito e il Milan farà sua la partita, ci basiamo sui risultati dell’Inter (contro il Trapani al quarto turno) e della Juventus (contro l’Avellino): in quel caso vantaggio acquisito già nel primo tempo, qui la quota in questo senso sarebbe 1,57. Meglio (ma nemmeno troppo) il 4 della vittoria maturata nella ripresa, il risultato esatto che paga meglio è un clamoroso 4-3 (100). Il Milan ne ha appena vissuto uno, ma al contrario…

Alle 18 di oggi si gioca Milan-Spezia, partita valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Si gioca in gara secca: non esiste un ritorno, il vantaggio del fattore campo ce l’hanno i rossoneri che, essendosi classificati nei primi otto posti della scorsa classifica di Serie A, sono accreditati di una testa di serie (la prima, perchè il sorteggio è casuale) e quindi giocheranno in casa anche gli eventuali quarti di finale, dove sta già aspettando l’Udinese. Dunque, questa sera sono previsti i tempi supplementari in caso di parità dopo i novanta minuti, e i calci di rigore se al 120′ dovesse permanere l’equilibrio. Non ci sono precedenti tra le due squadre: non in gare ufficiali almeno. Lo Spezia non è mai stato in Serie A, anche se trasversalmente può vantare uno scudetto: era il 1944, la Seconda Guerra Mondiale aveva sconvolto anche il mondo del calcio e in quell’anno si disputò un campionato denominato di Alta Italia. A vincere furono, appunto, i Vigili del Fuoco di La Spezia. Tuttavia tra le due società ci sono alcuni incroci degni di nota, a livello di ex della partita: ad esempio Paolo Sammarco è cresciuto nelle giovanili del Milan, mentre Giovanni Stroppa, che in passato era stato accostato alla panchina dei rossoneri, ha allenato la Primavera del Diavolo tra il 2007 e il 2011, in precedenza era stato un calciatore uscito dal vivaio rossonero e ha vinto praticamente tutto in rossonero, senza però essere un vero protagonista; in questa stagione ha iniziato come tecnico dello Spezia, prima di essere esonerato a metà dicembre. Ancora: Davide Di Gennaro ha giocato con entrambe le maglie, lo stesso ha fatto il gioiellino della Primavera del Milan Hezekiel Henty che poi, avendo trovato poco spazio in Liguria, è finito in Lega Pro. L’altro, e ultimo doppio ex, è Simone Romagnoli: il difensore centrale è cresciuto in rossonero, lo scorso anno ha giocato gli ultimi sei mesi stagionali con la maglia dello Spezia. Per quanto riguarda la Coppa Italia, il Milan ne ha vinte 5: grande ein plein a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta (1967, 1972, 1973 e 1977), poi l’ultima affermazione nel 2003, quando ci fu l’accoppiata con la Champions League. Da allora però i rossoneri non sono più tornati nemmeno in finale. Lo Spezia non ha risultati rilevanti nel torneo: lo scorso anno è stato eliminato al terzo turno dopo aver superato il secondo, quest’anno si è spinto più avanti ma paga ovviamente l’ingresso in scena delle big dal quarto turno. 

Il Milan è nel caos. Lunedi mattina, a seguito dell’ennesima sconfitta in campionato (la settima in 19 partite), Massimiliano Allegri è stato sollevato dall’incarico di allenatore, nonostante avesse un contratto in scadenza a giugno e avesse già fatto sapere di non voler rinnovare. Adriano Galliani dalle tribune del Mapei Stadium aveva sostanzialmente confermato il suo tecnico, ma nello stesso momento arrivava un comunicato di Barbara Berlusconi a sancire l’addio a fronte di una prestazione “inaccettabile”. Così per questa partita siederà Mauro Tassotti, il fido secondo di una vita che in prima persona si è esposto solo nel 2000-2001, quando aveva preso il posto di Alberto Zaccheroni. Sanno tutti però che non sarà lui a chiudere la stagione: alla fine ha prevalso la linea di Silvio Berlusconi, e il pupillo Clarence Seedorf si prepara ad anticipare il suo arrivo a Milanello avendo vinto lo sprint con l’ex compagno Pippo Inzaghi. Nel frattempo però la squadra deve dare risposte sul campo: perdere in casa contro una squadra di Serie B sarebbe l’ennesimo chiodo sulla bara stagionale, con tutti gli obiettivi falliti (si può provare a entrare in Europa League, ma sarebbe una consolazione) e tanta incertezza su quelle che saranno le mosse future, se è vero che Alessandro Matri si accasa alla Fiorentina e al Milan torna Andrea Petagna, cioè il ragazzo del vivaio che in estate era stato sacrificato anche per fare spazio all’ex della Juventus, Le ultime cinque in Coppa Italia non sono troppo incoraggianti (due eliminazioni per mano della Juventus con due sconfitte e un pareggio, e la vittoria contro la Lazio), ma lo scorso anno i rossoneri ospitarono una formazione di Serie B (la Reggina) e la batterono 3-0. Anche lo Spezia fronteggia una stagione difficile: dopo la promozione dalla Lega Pro la società ha aperto ai grandi investimenti per tentare il doppio salto già riuscito a Cesena e Novara in tempi recenti. Lo scorso anno il presidente Matteo Volpi ha cambiato tre allenatori (Michele Serena, Atzori e Cagni) ed è arrivato un deludente tredicesimo posto; quest’anno si è provato con Giovanni Stroppa, ma dopo la sconfitta di Varese (0-4 alla 18esima giornata) la dirigenza ha chiamato Devis Mangia, libero dopo l’esperienza con l’Under 21. I risultati sembravano aver dato ragione, con due vittorie consecutive; poi però c’è stata la sconfitta interna contro il Latina (1-4) appena prima della lunga sosta. In questo momento lo Spezia è dodocesimo con gli stessi punti, comunque, della quota playoff, ma dà l’impressione di essere troppo altalenante nel rendimento nonostante in squadra ci siano giocatori che possano stare nella categoria superiore, avendoci peraltro già giocato in certi casi. Insomma: quella di stasera si preannuncia una partita nervosa, perchè le difficoltà tecniche riempiono la testa di dubbi e paure. I rossoneri sanno di essere favoriti, ma questo potrebbe essere controproducente qualora la partita non si sbloccasse subito; dall’altra parte i liguri sono chiamati all’impresa, e proprio il fatto di non avere nulla da perdere può essere uno stimolo importante. Non resta allora che dare la parola al campo e vedere come finirà: la diretta di Milan-Spezia sta per cominciare…

Il tabellino

Marcatori: 28’Robinho, 31’Pazzini, 47’Honda, 92’Ferrari

Abbiati; Zaccardo, Rami, Silvestre, De Sciglio; Poli, Montolivo, Cristante; Honda (64′Birsa), Robinho (78′Nocerino); Pazzini (71′Petagna) (Amelia, Gabriel, Zapata, Bonera, Silvestre, Emanuelson, Kakà). Allenatore: Mauro Tassotti.

Leali; Baldanzeddu, Bianchetti, Lisuzzo, Migliore; Bovo, Seymour; Schiattarella (61′Culina), Catellani (85′Orsic), Rivas (71′Ciurria); Ferrari. (Vozar, Valentini, Ceccarelli, Ashong, Magnusson, Klapan, Borghese, Galelli, Passamonti). Allenatore: Paolo Cozzi.

Arbitro: Russo

Ammoniti: Mexes (M), Honda (M), Catellani (S)