La partita tra Juventus e Sampdoria si chiude con il risultato finale di 4 a 2 dopo una gara piena di emozioni. La Juventus è stata cinica e determinata, la Sampdoria ha mostrato grande cuore e grinta, ma la superiore caratura tecnica dei giocatori di Conte non ha mai messo in discussione il risultato.

Ancora Pogba, un gol strepitoso del francese che mette quasi certamente la parola fine a questo Juventus-Sampdoria. Un tiro da fuori, ancora un mix di potenza e classe, si sistema il pallone e fa partire un missile su cui Da Costa non può nemmeno pensare di far nulla.



La Juventus rischia e la Sampdoria accorcia ancora le distanze! Quando mancano circa venti minuti piuù recupero al termine è Gabbidini, il migliore in campo tra i blucerchiati a riaccendere le speranze doriane. Buffon è strepitoso a parare in tuffo su colpo di testa ravvicinato di Obiang, ma non può nulla sulla ribattuta da pochi passi di Gabbiadini, che sfrutta un difetto nelle marcature di Conte e tutto solo insacca 



E se Juventus-Sampdoria si era riaperta al 38′, al 41′ – probabilmente – si richiude. Con una azione travolgente della Juve proprio nel momento di maggior spinta della Samp. Grande affondo di Vidal che nel cuore dell’area di rigore viene toccato da Regini. Per l’arbitro non ci sono dubbi, cartellino giallo per il difensore e Vidal che prontamente si impadronisce del pallone e va verso il dischetto. Da Costa intuisce, ma la staffilata di Vidal è troppo potente e precisa

Juventus-Sampdoria si riapre al 38′ con un autogol sfortunato di Barzagli che intercetta un cross di Gabbiadini e mette in controtempo uno stupefatto Buffon. La Sampdoria arriva al gol dopo uno sforzo disumano



E la Juventus raddoppia contro la Sampdoria con un gran dol di Fernando Llorente con la sua specialità: il colpo di testa. Calcio d’angolo dalla destra e l’attaccante ex-Athletic insacca eludendo la non lasca marcatura di Gastaldello. L’incornata del bomber di Pamplona non lascia scampo a Da Costa

Juventus-Sampdoria si sta dimostrando una partita in cui i bianconeri non vogliono tardare a dare una risposta a Rudi Garcia, la cui Roma ha piallato come un rullo compressore il malcapitato Livorno. Quando siamo al quarto d’ora, infatti, la Juventus ha messo alle corde la Sampdoria, ma ci vuole una grandissima azione sull’asse Pogba-Vidal per sbloccare il risultato. Il francese mette una palla con il contagiri in verticale nel cuore dell’area di rigore, splendido il tocco sulla corsa di esterno di Arturo Vidal e il numero 23 rompe l’equilibrio della partita. La Sampdoria non ci sta e un minuto dopo un grandissimo tiro di Gabbiadini scheggia il palo facendo paura a Buffon

Buffon; Barzagli, Ogbonna, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Marchisio, Pogba, Asamoah; Tevez, Llorente. All. Conte. Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Regini; Palombo, Obiang; Gabbiadini, Bjarnason, Wszolek; Eder. All. Mihajlovic.

Sembra che Antonio Conte non abbia intenzione di rinunciare a nessuno dei suoi titolari anche se martedì dovrà affrontare la Roma ai quarti di finale di Coppa Italia. Come al solito, i bianconeri cercheranno l’inserimento delle fasce di centrocampo che avranno una duplice valenza, in attacco e in difesa. Tevez proverà a svariare da destra a sinistra per non dare punti di riferimento e per favorire l’inserimento dei centrocampisti centrali. La Sampdoria inizierà la gara dedicandosi alla fase difensiva ma non ha sicuramente intenzione di rinunciare al contrattacco. Mihajlovic punterà sui due mediani per ripartire velocemente alla ricerca dei trequartisti: quest’ultimi cercheranno di mettere in difficoltà le retrovie bianconere e Eder dovrà fare un lavoro di gran sacrificio per favorire le sortite dei suoi compagni.

Stando alle ultime undici performance bianconere, le quote Snai non potevano che pendere in favore dei padroni di casa. I quotisti hanno deciso per una vittoria della Juventus data a 1,17, per il pareggio a 6,50 e per il successo blucerchiato a 15,00, nonostante il periodo di forma che sta attraversando la squadra di Sinisa Mihajlovic. In chiave risultato parziale/finale, una giocata interessante potrebbe essere la X-1 che moltiplica la vostra posto in gioco per 4,00. Se avete intenzione di indovinare il numero di reti alla fine dei novanta minuti di gioco, rivolgete la vostra attenzione alla “Somma gol finale” 3 e 4, quotate rispettivamente a 3,90 e 4,40. Se vi sentite particolarmente fortunati è il caso di puntare il vostro bottino sul risultato esatto: azzardate sul 3-0 dato a 7,50 o sul 4-0 quotato a 10.

La Serie A torna in campo e inaugura il girone di ritorno. Ventesima giornata: il programma si apre oggi con i soliti due anticipi del sabato: alle ore 20,45 si gioca Juventus-Sampdoria. I bianconeri hanno chiuso un girone d’andata da record e comandano la classifica con 52 punti, ma attenzione ai blucerchiati che con l’arrivo di Sinisa Mihajlovic hanno cambiato registro e, pur rimanendo ancorati alla zona retrocessione, con 21 punti si candidano ad una seconda parte di torneo decisamente più tranquilla, e con qualche soddisfazione da togliersi. In più va detto che i blucerchiati sono una delle pochissime squadre ad aver espugnato lo Juventus Stadium: addirittura lo scorso anno la Doria centrò due vittorie contro i bianconeri che dominarono la stagione, e a Torino finì 2-1 in rimonta con una doppietta di Mauro Icardi. Era gennaio: non la prima di ritorno ma l’ultima di andata, le sensazioni positive ci sono. Il bilancio resta comunque ampiamente favorevole ai bianconeri: nelle 54 partite giocate a Torino ci sono 32 vittorie della Juventus contro le 4 della Sampdoria, con 18 pareggi. I bianconeri però non festeggiano dal 2009-2010: allora, con Ciro Ferrara in panchina, fu un incredibile 5-1 contro i blucerchiati che insieme ai bianconeri inseguivano l’Inter (segnarono Amauri – doppietta – Camoranesi, Chiellini e Trezeguet, Pazzini per gli ospiti). Un 5-1 si era verificato anche nel 1948-1949, nomi da leggenda quelli di Giampiero Boniperti ed Ermes Muccinelli che segnarono una doppietta a testa. Tanti i doppi ex: nel 1995-1996 la Juventus campione d’Italia acquistò in blocco Vladimir Jugovic, Attilio Lombardo e Pietro Vierchowod, che vinsero la Champions League. Enzo Maresca in bianconero è arrivato giovanissimo e ha trovato ben poco spazio, con la Sampdoria ha avuto un ottimo avvio di stagione lo scorso anno, poi si è infortunato e quest’anno è stato confinato ai margini della rosa da Delio Rossi, fino a essere venduto in Serie B. Naturalmente sono ex Fabio Quagliarella (una stagione a Genova con 13 gol), Beppe Marotta e Fabio Paratici che hanno portato la Sampdoria fino al playoff di Champions League e poi hanno costruito la Juventus dei due scudetti consecutivi; è stato doppio ex Marcello Lippi che in blucerchiato ha giocato da difensore prima di vincere tutto come allenatore dei bianconeri, ma il più famoso resta Gianluca Vialli. Realizzò 141 gol con la maglia della Sampdoria e vinse scudetto, quattro Coppe Italia e una Coppa delle Coppe; passato alla Juventus giocò due stagioni in chiaroscuro al termine delle quali covava propositi di ritorno a Genova. Fu proprio Marcello Lippi a fargli cambiare idea, mettendolo al centro del progetto: Vialli vinse subito lo scudetto segnando 17 gol, portò in bacheca anche la Coppa Italia e l’anno seguente, l’ultimo in bianconero, si prese Supercoppa Italiana e, soprattutto, Champions League da capitano. 

E’ la Juventus dei record. I bianconeri hanno chiuso il girone d’andata con due primati: uno assoluto per punti (52) pareggiando il 2005-2006 di Fabio Capello, l’altro di società con la striscia più lunga di vittorie (11, ancora aperta). Impressionante il cambiamento radicale avvenuto nella squadra dopo la scoppola di Firenze: come fosse stata una sorta di sveglia per una squadra che stava giochicchiando quasi sapendo di essere la più forte, il 4-2 subito in rimonta al Franchi ha trasformato la Juventus nella solita belva affamata di vittorie, ingiocabile per molte squadre e sempre concentrata fino ai minuti di recupero. Nella striscia vincente i bianconeri hanno realizzato 30 gol (media 2,73) e ne hanno subiti appena 2, quello di Maxi Moralez e quello di Mauricio Pinilla. Peccato per il primato di Gigi Buffon, ma lo stesso portiere ha ammesso che effettivamente i record di squadra contano maggiormente. Ancora di più le vittorie finali: Claudio Marchisio ha parlato di Juventus più forte della storia in caso arrivi il terzo scudetto consecutivo, anche se più di uno non sarà d’accordo non si può negare che questa versione dei piemontesi sia una forza della natura, quantomeno in Italia. Intanto il bilancio allo Juventus Stadium parla di nove vittorie in nove partite, con 26 gol fatti e 4 subiti; Carlos Tevez e Arturo Vidal (ma c’è anche Fernando Llorente) sono in media per diventare la coppia recente più prolifica dei bianconeri in campionato (il record per ora spetta a Del Piero-Trezeguet, 41 reti nel 2007-2008). Sono a 19: andando avanti di questo passo l’obiettivo è alla portata. La Sampdoria però non sarà avversario facile: oltre a essere stata l’unica squadra ad aver espugnato lo stadio della Juventus nel 2013 (in campionato: c’è stato infatti anche il Bayern Monaco), la squadra blucerchiata ha saputo rialzare la testa con l’arrivo di Sinisa Mihajlovic in sostituzione di Delio Rossi. Con il serbo sono arrivate infatti tre vittorie in 7 partite, condite da tre pareggi; una sola la sconfitta, rimediata sul campo del Napoli. I liguri hanno dato filo da torcere anche alla Roma in Coppa Italia (0-1) e sono reduci dal roboante 3-0 con cui hanno seppellito l’Udinese. Il 4-2-3-1 funziona bene e Mihajlovic ha saputo rivitalizzare giocatori che sembravano spenti; per il momento il bilancio esterno parla di due vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte, con il nuovo allenatore siam a una vittoria, un pareggio e una sconfitta. I gol realizzati in totale sono 22: il problema di questa squadra era sempre stato sotto porta, oggi c’è un Eder che ha già timbrato il cartellino in nove occasioni, il suo record in Serie A, e una produzione offensiva che permette anche ai centrocampisti di avventurarsi nell’area di rigore avversaria con continuità. Per la salvezza dovrebbe bastare, ma si vedrà. Vedremo anche come andrà a finire questa partita: certamente la Juventus resta favorita e non solo per il fattore campo. I bianconeri minacciano seriamente di uccidere a breve il campionato (se non l’hanno già fatto) e vogliono quantomeno arrivare a febbraio con un margine di tutta tranquillità sulle inseguitrici, così da potersi concentrare sull’Europa League. La Sampdoria promette battaglia: è nel DNA di Mihajlovic e quel precedente del gennaio di un anno fa può spaventare i campioni d’Italia. Non resta allora che dare la parola al campo: la diretta di Juventus-Sampdoria sta per cominciare…

Juventus-Sampdoria 4-2

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Ogbonna, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Marchisio, Pogba, Asamoah (80′ Peluso); Tévez (86′ Giovinco), Llorente (86′ Quagliarella). 
A disp.: Storari, Rubinho, Cáceres, Bonucci, Isla, Padoin, Pirlo, Pepe, Vučinić. All.: Antonio Conte.

 

Sampdoria (4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Mustafi (52′ Costa), Gastaldello, Regini; Palombo, Obiang; Gabbiadini, Wszołek (70′ Sansone), Bjarnason (46′ Renan); Éder. 
A disp.: Fiorillo, Tozzo, Salamon, Berardi, Castellini, Rodríguez, Gavazzi, Pozzi. All.: Siniša Mihajlović.

 

Arbitro: Gervasoni di Mantova.

 

Marcatori: 18′/41′ rig. Vidal, 24′ Llorente, 78′ Pogba (J), 38′ Barzagli a., 70′ Gabbiadini (S)
Note: ammoniti: Chiellini (J), Regini, Wszołek, Gastaldello (S)