Finisce 3-0 il primo anticipo della ventesima giornata di campionato. E’ stata una gara che non ha smentito i pronostici, il Livorno non è mai riuscita a entrare in una partita che è stata dominata dal primo all’ultimo minuto dai padroni di casa. Ljajic è stato il migliore in campo anche se è difficile pensare a giocatori della formazione giallorossa che non siano stati all’altezza di questa vittoria. Il bosniaco è stato l’autore del terzo gol e dell’assist della prima rete firmata da Mattia Destro. Nel primo tempo è stato Strootman a timbrare per il momentaneo 2-0, l’olandese è stato protagonista di un’ottima prestazione e ha contribuito in maniera determinante sia in fase di copertura che nella costruzione delle azioni offensive.
Una gara a senso unico finita 3-0 in cui la Roma avrebbe potuto segnare molti altri gol. Possiamo dire che è stato un match entusiasmante poiché la squadra di casa è riuscite a creare una quantità impressionante di occasioni da rete ma forse avremmo preferito vedere scendere in campo una squadra agguerrita anziché timorosa e riverente nei confronti della strapotenza dell’avversario.
La squadra di Rudi Garcia parte in sordina, possesso palla nelle retrovie e poco movimento sulla trequarti. Bastano solo sette minuti ai giallorossi per prendere le misure e cominciare a seminare il panico nella metà campo avversaria: Destro mette a segno la prima rete e da quel momento parte il monologo della Roma. I tre centrocampisti si sono resi protagonisti di uno straordinario lavoro in fase ripartenza e di copertura, ma sarebbe un errore trascurare l’operato dell’intera squadra.
Neanche il cambio sulla panchina è servito a dare una scossa ai giocatori, il sussulto d’orgoglio è apparsa cosa lontana. Certamente la Roma non rappresenta un avversario ideale col quale provare a recuperare morale ma la squadra di Perotti non è mai entrata in partita: troppe imprecisioni per le manovre offensive e scarsa incisività negli ultimi trenta metri.
il direttore di gara è stato attento su ogni particolare di gara. All’inizio ci sono dubbi sul gol di Destro poiché Gervinho sembra oltrepassare la linea del fuorigioco, ma rivedendo le immagini ci si accorge che l’ivoriano è in posizione regolare: un episodio non facile da valutare. Questo è solo un esempio che può dare indicazioni sull’arbitraggio complessivo della gara.



Il risultato a fine primo tempo della partita tra Roma e Livorno è 2-0, grazie alle reti messe a segno da Mattia Destro e Kevin Strootman. I padroni di casa iniziano la gara in sordina, possesso palla tra le retrovie e molti errori in fase di costruzione per le azioni offensive. Bastano pochi minuti però per smentire questo avvio di gara incerto: al 7′ Ljajic arriva sul fondo e mette in mezzo, Gervinho non riesce a colpire a rete ma lì appostato, a un paio di metri da Bardi, c’è Destro che calcia deciso in gol. Da questo momento in poi, diventa una gara a senso unico, il Livorno non riesce a uscire palla al piede oltre la propria metà campo mentre la Roma continua a creare occasioni da gol. Prima al 26′ Destro sfiora la doppietta e, quattro minuti più tardi, Gervinho viene imbeaccato in area da Pjanic ma Bardi si oppone. Alcuni secondi dopo è Pjanic a seminare il panico in mezzo a tre giocatori livornesi, trova la conclusione ma il portiere nega ancora una volta il raddoppio. Queste sono solo le prove per il raddoppio che arriva al 36′: scambio Dodò-Strootman-Destro, l’attaccante calcia deciso ma centralmente, Bardi respinge, Strootman arriva in velocità con la porta sguarnita, si trova la palla sul piede e batte a rete. Fino a questo momento è la Roma che ha avuto le redini del gioco, il Livorno ha provato portarsi nella metà campo avversaria, l’uomo più pericoloso è stato il difensore Piccini che spesso ha cercato il duello con Dodò: questo la dice lunga sulla pericolosità degli attaccanti del Livorno.



Roma

DE SANCTIS 6 Si contano su una mano le volte che viene chiamato in causa, anche se alla fine dei novanta minuti sono zero i tiri del Livorno nello specchio della porta

DODO’ 6,5 Il brasiliano osa e punge la difesa avversaria con incursioni sul fondo. Nella ripresa parte in solitaria verso la porta e prova una conclusione che finisce di poco sul fondo

CASTAN 6 I centrocampisti avversari provano a imbeccare gli attaccanti con lanci lunghi ma lui è sempre in posizione per bloccare al meglio le manovre offensive

BENATIA 6,5 Difende in maniera efficiente e si rende pericoloso sui calci d’angolo



TOROSIDIS 6 Il greco si propone sulla corsia di sinistra  e riesce a duettare al meglio con i compagni per andare al cross

STROOTMAN 6,5 Il secondo gol porta il suo nome. Copertura e velocità di pensiero a ridosso dell’area avversaria

DE ROSSI 6,5 E’ la mente del centrocampo: smista palloni da destra a sinistra e interviene in modo pulito per contrastare le sortite avversarie

PJANIC 6 Gli è mancato solo il gol. Oltre a deliziare i compagni con dei passaggi precisi fa venire il mal di testa ai difensori del Livorno, vedi i dribbling ubriacanti al 31’. Al 70’ NAINGGOLAN 6,5 In venti minuti di gioco riesce a lasciare un segno più che positivo sul bilancio finale della gara. Duetta alla grande con Ljajic e alla fine gli serve l’assist del 3-0

GERVINHO 6 Funzionale alla causa comune ma non riesce a trovare la via del gol che contraddistingue un attaccante in grado di fare la differenza

LJAJIC 7 Finalmente ritorna al gol dopo una lunga astinenza. Mette la firma sulla terza rete e regala l’assist a Destro per il vantaggio

DESTRO 6,5 Continua il periodo positivo per Destro dopo il rientro. Ancora una rete per lui

ALL. GARCIA 6,5 Decide per il turn over e si rivela sin dai primi minuti la scelta migliore. Fuori Totti e Maicon, probabilmente in vista del match di Coppa contro la Juventus, ma la squadra non ne soffre affatto: complice anche una squadra incapace di impensierire

Livorno

BARDI 6 Nonostante le tre reti subite, il portiere ha negato in più occasioni la via del gol

CECCHERINI 5 Esce col mal di testa a causa dell’opera dei tre funamboli giallorossi

RINAUDO 5,5 Impiega un tempo per prendere le misure sugli attaccanti e quando recupera palla cerca spesso con lanci improbabili il lupo solitario Paulinho

VALENTINI 5,5  E’ spesso fuori posizione e non riesce a limitare al meglio le incursioni degli avversari

PICCINI 6 Nonostante la sua giovane età sembra essere l’unico in grado impensierire la difesa romanista

DUNCAN 5 Spesso e volentieri fuori dal gioco, troppo in ombra per un ruolo così importante

BIAGIANTI 5,5  Prova a contrastare l’avanzata avversaria che arriva dalle sue parti come un’orda di barbari, ma i tentativi sono vani

BENASSI 5,5 Anche lui è spesso in difficoltà e non trova la lucidità per far ripartire i compagni

MBAYE 5,5 Parte bene ma perde ben presto l’entusiasmo di fronte ai due gol subiti. Rinunciatario

GRECO 5 Dovrebbe essere la cerniera tra il centrocampo e l’unica punta ma non riesce a ritagliarsi uno spazio e a evitare di dare punti di riferimento. Troppo statico

PAULINHO 5,5 Un lupo solitario nella trequarti avversaria, tocca pochissimi palloni ma la colpa è anche dei suoi compagni che non lo sostengono.

ALL. PEROTTI 5 Non si trattava sicuramente di una partita facile per fare punti ma l’atteggiamento ultra difensivo della squadra ha costretto i toscani a rinunciare ben presto alla fase offensiva

 

(Mattia Baglioni)