Va in scena oggi alle ore 15 Bologna-Napoli, partita valida per la 20^ giornata del campionato di Serie A. Terzultimi i felsinei con 16 punti, terzo il Napoli con 42; la partita vale molto per entrambe le formazioni, arbitra Damato. 

Davide Ballardini ha parlato così alla vigilia della partita contro il Napoli: “Sono molto dispiaciuto per la contestazione, perché abbiamo bisogno del sostegno dei nostri tifosi. Non mi permetto di dire che hanno sbagliato ma con la Lazio il Bologna ha fatto tutto quel che poteva. In questo momento dobbiamo essere tutt’uno con il pubblico. I fischi si trasformano in applausi con prestazioni confortanti per voglia, agonismo, rabbia e fame. Domani dovremo fare quello che è nelle nostre corde, quindi essere sempre squadra, metterci grande attenzione, corsa e motivazioni elevatissime perché il Napoli è straordinariamente forte. Ma abbiamo le qualità per competere anche contro questo tipo di squadre”. In campo si vede il 3-5-1-1 con cui il tecnico ha iniziato a lavorare; Diamanti a supporto di Rolando Bianchi, mentre per la mediana scelto ancora una volta Pazienza nel ruolo di creatore di gioco, con Diego Perez primo schermo davanti alla difesa e Koné incaricato di creare e inserirsi negli spazi. Dietro ha perfettamente recuperato Cherubin, che dunque compone il terzetto con Antonsson e Natali.



Cristaldo, Moscardelli e Acquafresca sanno che non si possono considerare dei semplici panchinari: tutti e tre hanno la possibilità di lasciare il segno sulla partita e in generale su questo Bologna, che non ha delle gerarchie definite e ha bisogno di tutti i suoi effettivi. In particolare Acquafresca aveva avuto un ottimo periodo a Cagliari con il suo nuovo allenatore, e rilancia le sue quotazioni per questa seconda parte di stagione. Importante anche il contributo che saprà dare Krhin a centrocampo.



E’ in infermeria il solo Marek Cech: per lui almeno 20 giorni di stop, tornerà a disposizione a inizio febbraio.

Rafa Benitez ha parlato così nella conferenza stampa di ieri: “Stiamo puntando a giocatori di livello, sempre rispettando il fair play finanziario. Jorginho è qui, ma ancora non è un nostro giocatore a tutti gli effetti e non verrà a Bologna. E’ italiano, giovane e di qualità. Tornerà utile per il presente e per il futuro. Alzerà il livello della competizione nel suo ruolo. Trovare difensori a gennaio più forti di quelli in organico e che possano venire in questo momento a Napoli è difficile, ma stiamo cercando di fare qualcosa. Bigon è in giro per l’Europa, se troviamo quel che serve lo prendiamo. Dobbiamo essere attenti al Bologna, una squadra che adesso è in difficoltà. Hanno cambiato da poco allenatore e questo rende tutto più complicato, daranno il 110% anche se per loro psicologicamente non è un momento semplice. Dobbiamo partire forte e provare a dare continuità alla prestazione di Verona. Ho fiducia nella squadra, la consapevolezza sta crescendo. Il morale è alto. Abbiamo fatto un girone d’andata molto positivo, vogliamo ulteriormente migliorare. Voglio pensare che il calendario per noi possa rappresentare un fattore positivo, avremo gli scontro diretti in casa e questo può aiutarci a rosicchiare punti. Tra un mese o due vedremo dove saremo. Conte dice che ci stiamo rinforzando? Qui tutti mettono tutti le mani avanti, ma in realtà per noi ogni partita è più difficile rispetto a chi sta davanti in classifica. Insigne è più sereno dopo questi due gol, debbo parlare con Hamsik, vedere come si sente e poi decideremo”. Solita girandola sulla trequarti per il tecnico spagnolo: stavolta il turno di riposo dovrebbe concederselo Pandev, con Mertens che torna nella posizione centrale dalla quale è molto più pericoloso in zona gol. Confermatissimo Callejon, peraltro l’unico che svolga compiti difensivi con una certa continuità; fiducia a Lorenzo Insigne che ha trovato il primo gol in campionato. Cambia poco dietro: torna titolare Réveillère a sinistra.



Panchina dunque per Goran Pandev, e anche per Hamsik: come detto lo slovacco ha possibilità di giocare dal primo minuto, ma è altamente probabile che Benitez decida comunque di non forzare i tempi, avendo tanta abbondanza nel settore e non volendo forzare alcune situazioni che si potrebbero poi ripercuotere nel prosieguo della stagione.  Radosevic ha avuto la sua occasione in Coppa Italia: in caso di punteggio favorevole, potremmo rivederlo nel finale di partita.

Restano indisponibili i soliti: per Mesto si tratta di aspettare ancora un paio di mesi, forse qualcosa di più, Zuniga è atteso al rientro tra un paio di settimane mentre Behrami ne avrà come sappiamo fino a inizio marzo, a meno che i tempi di recupero non si accorcino. Sempre fuori Pepe Reina, che non riesce a recuperare dal suo problema; Rafael ha dato ampie garanzie, ma l’infortunio dello spagnolo resta comunque una tegola.

 

 1 Curci; 5 Antonsson, 14 Natali, 21 Cherubin; 8 Garics, 33 P. Kone, 15 Diego Perez, 24 Pazienza, 3 Morleo; 23 Diamanti; 9 Bianchi. All. Ballardini

A disp: 32 Stojanovic, 25 Agliardi, 22 Mantovani, 6 Sorensen, 75 J. Crespo, 4 Krhin, 7 Della Rocca, 13 Diego Laxalt, 19 Christodoulopoulos, 10 Moscardelli, 12 Acquafresca, 99 Cristaldo

Squalificati: –

Indisponibili: M. Cech

 1 Rafael C.; 11 Maggio, 21 Fernandez, 33 Raul Albiol, 2 Réveillère; 20 Dzemaili, 88 Inler; 7 Callejon, 14 Mertens, 24 L. Insigne; 9 Higuain. All. Benitez

A disp: 12 Contini, 15 Colombo, 5 Britos, 3 Bruno Uvini, 28 Cannavaro, 27 Armero, 22 Radosevic, 13 Bariti, 17 Hamsik, 19 Pandev, 91 D. Zapata

Squalificati: –

Indisponibili: Reina, Mesto, Zuniga, Behrani

 

Arbitro: Damato

Si apre oggi il girone di ritorno della Serie A 2013-2014: siamo alla ventesima giornata, domani in scena il grosso delle partite e tra queste, alle ore 15, si gioca Bologna-Napoli. Felsinei a quota 16 punti, partenopei a 42: sfida tra la terza e la terzultima della classe, che si giocano naturalmente obiettivi del tutto diversi. Il Bologna ha appena cambiato allenatore e cerca punti salvezza, i partenopei invece si giocano una posizione ai playoff tenendo sempre d’occhio la marcia della Juventus, sperando di riuscire a mangiare qualche punto e rientrare ufficialmente nel discorso scudetto. Arbitra Damato. 

La prima partita di Davide Ballardini sulla panchina del Bologna è stata uno 0-0 interno contro la Lazio. Di gioco e miglioramenti non si è visto granchè, ma il primo obiettivo era quello di non prenderle e la difesa è stata blindata. Adesso deve arrivare il vero punto di svolta: ovvero, un peso offensivo maggiore di quello che si è visto fino a qui, e che ha generato appena 4,5 tiri nello specchi della porta e il 40,3% di pericolosità offensiva (peggio fanno solo tre squadre). Dati originati dal possesso palla: il terzultimo del campionato, con il quale ovviamente non si può andare molto lontano anche se in squadra c’è un giocatore come Alessandro Diamanti che sa come andare a prendersi il pallone nella sua metacampo e far nascere azioni pericolose. Il problema è che lui da solo non basta per la salvezza: i vari Cristaldo, Acquafresca, Moscardelli e Rolando Bianchi hanno realizzato tre gol complessivi, davvero troppo poco per sperare di centrare la salvezza. Quantomeno Ballardini dovrebbe avere tutta la rosa a disposizione, anche se rischia di dover utilizzare Diamanti a mezzo servizio (ha rimediato una contusione al piede). Come schema dovrebbe essere scelto il 3-5-1-1 con Bianchi unica punta, ma occasioni ci saranno anche per Acquafresca che con Ballardini aveva fatto bene a Cagliari.

La brillante vittoria ottenuta in Coppa Italia ha rilanciato le ambizioni del Napoli, e soprattutto fatto capire un paio di cose a Rafa Benitez. La prima: qualcuno a centrocampo serve, in questo senso è stato preso Jorginho e la società sta spingendo per chiudere ufficialmente in modo da poterlo utilizzare già al Dall’Ara. La seconda: uno come Callejon non può uscire dal campo, non tanto per i gol (12) perchè quelli ha iniziato a grantirli anche Mertens, quanto perchè è l’unico dei trequartisti che garantisce un lavoro di ripiegamento e copertura. In questo senso i partenopei stanno trattando il prestito di Michel Bastos, che sarebbe utilizzato sulla trequarti proprio con compiti più difensivi. La parola d’ordine è equilibrio, ed è quello che chiede il tecnico spagnolo: il Napoli è sesto per possesso palla e secondo per tiri nello specchio della porta, con il 64,5% di pericolosità offensiva è il terzo dato del campionato (davanti ci sono solo Juventus e Roma), ma spesso e volentieri la squadra rischia di abbassare troppo il baricentro e concedere ripartenze, proprio perchè a centrocampo c’è poco filtro e gli esterni non danno una mano. Problema che andrà risolto; nel frattempo Benitez continua a fidarsi di Callejon e dovrebbe mandarlo in campo insieme a Mertens e uno tra Pandev e Insigne (entrambi hanno giocato in Coppa Italia), mentre Hamsik è recuperato ma dovrebbe partire ancora una volta dalla panchina.