Archiviate le due notizione della notte di domenica (Flavia Pennetta per la prima volta ai quarti a Melbourne, Ana Ivanovic che elimina Serena Williams), gli Australian Open completano tra oggi e la mattinata di lunedi il programma degli ottavi di finale. Siamo nella parte alta del tabellone maschile, in quella bassa nel femminile; troviamo dunque Rafa Nadal in campo sulla Rod Laver Arena, terza partita della sessione mattutina. Lo spagnolo si è liberato prima del previsto di Gael Monfils e, almeno da pronostico, non dovrebbe soffrire granchè contro Kei Nishikori (i precedenti sono 5-0). Ad aspettarlo, uno tra Grigor Dimitrov – finalmente entrato nella seconda settimana di uno Slam e convincente nel gioco – e la sorpresa Roberto Bautista Agut, capace di far fuori Juan Martin Del Potro e un giovane in rapida ascesa come Benoit Paire. Andy Murray cerca la forma migliore sul campo: il modo più rapido per arrivare nei giorni decisivi con intatte le possibilità di titolo. Per lui c’è l’altro clamore del tabellone, Stéphane Robert: non dovrebbe essere un problema per il britannico, il cui tour de force inizierà con i quarti di finale. Infatti, la grande partita del giorno si gioca alle 19 australiane (le 9 del mattino di lunedi in Italia) tra Jo-Wilfried Tsonga e Roger Federer. E’ 9-4 per lo svizzero il bilancio, ma il francese lo ha umiliato nell’ultimo precedente (quarti al Roland Garros) e qui un anno fa lo ha costretto al quinto set. Insomma: prima, vera prova del nove per il Re per testare le sue ambizioni, e dimostrare a tutti che può ancora regolare i Top Ten e giocarsi uno Slam (sarebbe il diciottesimo). In campo femminile, il programma si apre con Maria Sharapova che, archiviata la battaglia con Karin Knapp e la passeggiata contro Alizé Cornet, sfida Dominika Cibulkova, che ha spazzato via Carla Suarez Navarro; per Masha come per le altre l’eliminazione di Serena Williams è manna dal cielo, ma adesso la russa deve crescere di intensità perchè le avversarie sembrano stare meglio di lei. Victoria Azarenka ad esempio, anche se per la campionessa in carica c’è un osso duro oggi: Sloane Stephens lo scorso anno l’ha portata ad un passo dall’eliminazione in semifinale, adesso ha esperienza in più e si ricorda di quel precedente. Tra Jelena Jankovic e Simona Halep è sfida tra una giocatrice (la serba) che ha esperienza e qualità ma si scioglie in zona calda, e una che ha grande talento, ha vinto sei titoli nel 2013 e sarà Top Ten a brevissimo. La partita da non perdere è quella tra Agnieszka Radwanska e Garbine Muguruza: la polacca è all’ennesima chiamata per uno Slam, la spagnola sta stupendo tutti per qualità del gioco e per come dal numero 63 della classifica mondiale e un’operazione alla caviglia è rientrata vincendo a Hobart e qui ha fatto fuori Kaia Kanepi e Caroline Wozniacki. Il sogno continuerà ancora?



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