Al minuto 22 del secondo tempo risponde la Juventus con LLorente che porta il risultato sul 1 a 1. Nonostante siano in 10 i bianconeri riescono a pareggiare grazie al bomber spagnolo che trasforma di testa il cross di Lichtsteiner

Al minuto 27 del primo tempo la Lazio va in vantaggio grazie al rigore concesso dall’arbitro per fallo di Buffon su Klose. Candreva non sbaglia e supera Storari subentrato al portierone bianconero. A fargli posto è stato Asamoah.



LAZIO (3-4-1-2): Berisha; Biava, Cana, Dias; Cavanda, Biglia, Ledesma, Konko; Candreva, Hernanes; Klose. All.Reja. JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Ogbonna, Bonucci, Barzagli; Lichtsteiner, Vidal, Marchisio, Pogba, Asamoah; Tevez, Llorente. All. Conte.

La Juventus ha segnato otto gol negli ultimi due precedenti contro la Lazio, e ne ha subito solo uno. Numeri che fanno impressione e che, almeno sulla carta, non danno speranze ai biancocelesti. In panchina però è tornato Edi Reja, che ha sempre fatto soffrire i bianconeri: oggi ci proverà sapendo che sarà durissima, e che la prima regola per far male a una squadra così solida è dare sostegno a Miroslav Klose, per esempio come si era già visto a Udine. Dunque attenzione a Keita e Felipe Anderson, giocatori di velocità e tecnica che possono impostare un uno contro uno e creare la superiorità numerica. Fondamentale che Candreva ed Hernanes accompagnino l’azione, e importante che sempre loro due ripieghino in fase di non possesso palla. La Juventus nei due precedenti stagionali ha fatto malissimo con le verticalizzazioni: passaggi lunghi, tagli dei Vucinic e Vidal di turno e gol. I bianconeri proveranno ancora questa soluzione, con Llorente che non aveva giocato a fine estate e ora è l’arma tattica in più, potendo proteggere palla e favorire ancor di più i tagli dei centrocampisti e di Carlos Tevez, che gli girerà intorno.



E’ una Juventus favorita quella che arriva all’Olimpico per sfidare la Lazio. Parlano i due precedenti stagionali, parla la classifica; e parlano le quote Snai ufficiali, che trovate con tutte le possibili scommesse sul sito ufficiale www.snai.it. I bianconeri pagano 1,70 con la loro vittoria; quota meno remunerativa rispetto al 3,50 per il pareggio e al 5 della vittoria della Lazio. Under a 1,80 e Over a 1,90; Goal a 1,83 e NoGoal a 1,87. Per quanto riguarda il parziale/finale, spesso i bianconeri vincono le partite nel secondo tempo: è successo per esempio contro il Cagliari. In questo caso, la quota è 9,50 che è poi la stessa per la vittoria con segno 2 maturato già nel primo tempo. La somma gol: nelle ultime partite non ci sono vie di mezzo, o si segna tantissimo o quasi niente. Quindi: un gol vale 4,70 mentre quattro (la somma dell’ultimo precedente a Roma) vale 5,50. Andiamo a vedere gli ultimi due precedenti stagionali: un 4-0 e un 4-1 per la Juventus. Il primo risultato vale 35, il secondo 33. 



Riparte il campionato di Serie A: oggi si giocano i consueti due anticipi, quello delle 20,45 è di scena all’Olimpico di Roma ed è Lazio-Juventus. Si tratta di una partita davvero interessante, tra due squadre che in tempi recenti si sono dati battaglia anche per scudetti e altre competizioni; al momento attuale i biancocelesti hanno 27 punti in classifica, mentre sono 55 quelli dei bianconeri che stanno dominando il campionato (8 punti di vantaggio sulla seconda). Rischia di crearsi un clima strano all’Olimpico: esattamente come era accaduto nel 2010 (ma allora c’era di mezzo l’Inter), la curva Nord della Lazio potrebbe fare “pressioni” affinchè la squadra perda la partita, di modo da non favorire i giallorossi che sono in lotta per lo scudetto con la Juventus. Cose che possono capitare in una città nella quale le sconfitte dei rivali possono essere più importanti delle proprie vittorie. Parlando della partita, la Lazio come detto si è già trovata a sfidare i bianconeri per lo scudetto: nel 1999-2000 vinse 1-0 (ma a Torino) con un gol di Simeone, accorciò in classifica e a fine anno si prese un clamoroso titolo in rimonta favorita anche dal nubifragio di Perugia. Vendicando anche quanto era successo l’anno prima, quando erano stati i bianconeri a vincere 3-1 a Roma (doppietta di Thierry Henry) frenando la corsa biancoceleste e permettendo infine al Milan di sorpassare e vincere il titolo. Nel 2011-2012 una punizione di Del Piero nel secondo tempo permise alla Juventus di vincere una partita cruciale per lo scudetto (sempre a Torino), mentre nel 2005-2006 (a Roma) fu 1-1 e i bianconeri di Fabio Capello persero la possibilità di chiudere il girone d’andata con 18 vittorie e una sconfitta, stabilendo un clamoroso record (che non sarebbe stato eguagliato in questa stagione). Corsi e ricorsi storici: come il fatto che la Juventus abbia sempre vinto a Roma nelle stagioni buie dal ritorno in Serie A (3-2, poi un doppio 1-0 firmato sempre da Simone Pepe) ma che proprio la Lazio abbia battuto i bianconeri nella finale di Coppa Italia 2003-2004 e l’abbia eliminata nella scorsa edizione in semifinale (vincendo 2-1 a Roma con un gol nel minuti di recupero).

In questa stagione si è già giocato due volte: in campionato 4-1 per la Juventus (doppietta di Vidal e reti di Vucinic e Tevez, gol della bandiera di Klose), mentre in Supercoppa Italia, a Roma, è finita pure peggio per la Lazio, 0-4 grazie ai gol di Pogba, Chiellini, Lichtsteiner e Tevez. Ci sono naturalmente alcuni doppi ex: tra gli allenatori Dino Zoff e Alberto Zaccheroni, tra i giocatori si fa dal celebre Michael Laudrup, portato in Italia dalla Juventus che lo riprese dopo due anni di prestito in biancoceleste, a Lionello Manfredonia, Giuliano Giannichedda e Guglielmo Stendardo, fino ad Angelo Peruzzi che ha vinto tutto in bianconero ed è andato poi alla Lazio (diventandone quasi una bandiera), Vladimir Jugovic, Attilio Lombardo e Fabrizio Ravenelli (gli ultimi due hanno vinto lo scudetto in entrambe le piazze). La Lazio, richiamato in panchina Edi Reja, pare avere svoltato nella sua stagione. Mille difficoltà legate anche alla situazione di Vladimir Petkovic, infine licenziato senza giusta causa, poi il ritorno del tecnico friulano con il quale la Lazio non ha mai perso: vittorie contro Inter e Udinese (in rimonta), pareggio a Bologna e passaggio del turno in Coppa Italia (2-1 al Parma). Certo la classifica non è ancora ottima, ma con 27 punti le distanze dal quinto posto che qualifica in Europa League sono appena 5 e dunque è possibile centrare l’obiettivo. In casa tutto sommato le cose sono sempre andate bene: dei 27 punti, 19 sono stati conquistati all’Olimpico con 6 vittorie, un pareggio e due sconfitte. I gol realizzati in totale sono 26: inevitabile che si passi da Miroslav Klose senza il quale le cose si fanno difficili là davanti, ma la rete realizzata da Hernanes a Udine lascia pensare che Reja possa trovare nuove soluzioni in campo per dare vigore all’attacco. Tante le reti incassate: 28. Tuttavia, dal cambio di allenatore i biancocelesti ne hanno subite 3 in quattro partite, con Berisha che in due occasioni ha mantenuto inviolata la sua rete. Certo ora c’è di fronte la Juventus: una squadra che ha numeri pazzeschi. Al di là dell’eliminazione dalla Coppa Italia subita martedi sera, i bianconeri hanno vinto 12 vittorie consecutive in campionato, 50 gol segnati (20 in trasferta) con 14 subiti (8 fuori casa); hanno fatto il record di punti nell’anno solare 2013, e il record di punti in un girone d’andata (52); hanno vinto 18 partite su 20; hanno la coppia-gol più prolifica del campionato (Tevez-Vidal, con 21 reti). Hanno, infine, 8 punti di vantaggio sulla Roma che se pure non sono ancora un’assicurazione sullo scudetto mettono una certa ipoteca sulla terza vittoria consecutiva, che la società insegue dagli anni Trenta ed è diventata una sorta di punto di onore. Per il momento la squadra di Antonio Conte è una schiacciasassi, ed è sorprendente notare come le motivazioni siano rimaste le stesse della prima stagione, quando i bianconeri cercavano di riscattare due annate pessime. Nelle ultime cinque partite la Juventus ha segnato 4 reti in quattro occasioni (Sassuolo, Cagliari, Sampdoria); nella quinta ne hanno messi a segno 3, contro la Roma. Sfumato il record di imbattibilità di Gigi Buffon, fermatosi a circa due partite dai 929 minuti di Sebastiano Rossi, adesso per la squadra si tratta di tenere il passo e marciare verso lo scudetto, sapendo comunque che nel girone di ritorno ci saranno tante sfide contro le big in trasferta (Milan, Napoli, Roma) e che i conti si fanno soltanto alla fine. Lazio-Juventus si prospetta dunque una partita decisamente interessante: risultato non scontato, i biancocelesti negli ultimi anni hanno sempre mostrato grande solidità difensiva contro i bianconeri che, a parte i due precedenti di questa stagione, hanno trovato molta difficoltà nell’andare in rete. Non resta allora che mettersi comodi e vedere come andrà a finire: la diretta di Lazio-Juventus sta per cominciare…