Alle 15 di oggi, agli ordini dell’arbitro De Marco, si gioca Inter-Catania, partita valida per la 21^ giornata del campionato di Serie A. Sono 32 i punti dei nerazzurri, che continuano a inseguire il terzo posto e rimangnono a contatto per i costanti rallentamenti del Napoli; 13 quelli degli etnei, che hanno bisogno di un risultato favorevole per abbandonare l’ultima posizione in classifica.
Queste le dichiarazioni principali di Walter Mazzarri nella conferenza stampa della vigilia: “Per una serie di considerazioni non convocherò Guarin. Tutte le mie energie in settimana sono state indirizzate a far concentrare la squadra solo sulla partita, cosa per cui bisogna avere la testa libera. Ho parlato individualmente con i ragazzi, ho chiesto di non leggere i giornali e concentrarsi sul Catania, è importante vincere e ho visto tutti convintissimi e pronti a riscattarsi. Non vedo l’ora che il mercato finisca. Dobbiamo cercare di arrivare ai tre punti in ogni modo. Le altre partite che arriveranno saranno meno difficili, per assurdo, rispetto a quelle contro le squadre meno blasonate. A me piace più affrontare club che giocano a viso aperto e spero di fare bella figura come abbiamo sempre fatto. I punti che mancano sono causati da episodi. Situazione complicata? È il mio destino, faccio parte di chi si deve sudare tutto, ma le sfide difficili mi piacciono. Ho pensato alle dimissioni? Perché, avrei dovuto? Un comandante che crede nel gruppo e sente di avere grande stima è contento. Se i ragazzi non mi seguissero potrei pensare alle dimissioni, ma la mia esperienza insegna che col lavoro e i fatti i ragazzi ti seguono e lo fanno ancor di più all’Inter. Sono qui da sei mesi con giocatori nuovi a cui dovevo dare una logica tattica, ci sono tante cose da fare e per questo serve pazienza. Sono abituato a gestire le cose e a metterci la faccia da solo. Se c’è personalità ci si può esporre, io non sento la mancanza della società”. Confermato il centrocampo a 4 con la presenza di Kuzmanovic, ormai stabilmente tra i titolari; davanti a loro agiscono due mezzepunte come Palacio e Ricky Alvarez, Diego Milito si prende il posto di attaccante centrale. E’ una soluzione molto simile a quella del primo Napoli di Mazzarri. In difesa confermato Rolando al centro dello schieramento.
Andrea Ranocchia potrebbe partire: non è più un titolare e negli ultimi giorni il pressing del Borussia Dortmund è stato forte. Si ragiona sulla giusta offerta, ma la sensazione è che l’operazione si possa fare. Due rientri importanti per Mazzarri: quelli di Kovacic e Icardi. L’ex della Sampdoria è in ballottaggio con Milito per una maglia, ma dovrebbe partire dalla panchina. Anche Kovacic è pronto a dare il suo contributo a gara in corso.
Sempre fermi Chivu e Mudingayi (il belga potrebbe andare al Genoa), non è stato convocato Fredy Guarin: la posizione del colombiano è difficile, avendo fatto sapere di volere la Juventus si è messo contro i tifosi. In settimana la società gli ha dato due giorni di permesso e sarebbe stato difficile vederlo in campo oggi; tuttavia il suo futuro resta da definire, la società sta cercando di capire se ci siano i margini per venderlo all’estero (si è parlato anche di Napoli).
Così ha parlato Rolando Maran alla vigilia della partita contro l’Inter: “Sappiamo che incontriamo una squadra importante, che ha giocato bene domenica scorsa anche se ha perso. Dobbiamo mettere in campo cuore e coraggio per fare un buon risultato. Ci sono tre punti in palio e cerchiamo di fare risultato. Ho visto una squadra con disponibilità massima. Bisogna fare in partita le stesse cose che si fanno in settimana. Andiamo a Milano per fare la prestazione ed è molto importante l’aspetto mentale. Izco solo martedì non è si è allenato con noi, potrei avanzarlo per sostituire Barrientos. Bellusci e Rolin sono due giorni che si allenano, Monzon ha avuto un affaticamento muscolare ed ho dovuto rinunciare a lui. Andujar è ancora con noi. A me interessa relativamente cosa gli accadrà. Castro contro la Fiorentina ha fatto una partita di grande quantità. Forse doveva essere più preciso, ma è importante che ci sia la voglia di sacrificio. Lodi e Rinaudo possono coesistere ed hanno l’intelligenza per fare bene, il rientro di Almiron è importante”. Maran cambia rispetto a inizio stagione: si vede il 3-5-2, con tre centrali che nei piani devono rendere più solido il reparto e proteggere al meglio Frison. In mediana avanzano Gino Peruzzi e Biraghi, c’è Lodi a impostare la manovra con Izo e Fabian Rinaudo che si occupano di inserirsi negli spazi. Importante il rientro di Bergessio che a questo punto sembra aver trovato la forma migliore; il suo sparring partner sarà con tutta probabilità Leto.
Il nuovo modulo sfavorisce Legrottaglie, che si accomoda in panchina ma può comunque portare esperienza e leadership nel gruppo. Il ritorno di Almiron è fondamentale, perchè l’argentino l’anno passato è stato uno dei grandi segreti dei rossazzurri che hanno sfiorato l’Europa. Guarente e Kingsley Boateng possono essere le altre soluzioni a partita in corso, insieme a Maxi Lopez, Castro e Keko che portano qualità nel reparto offensivo.
Fermo per squalifica Barrientos, Maran deve rinunciare anche ai due laterali di difesa Alvarez e Monzon.
1 Handanovic; 14 Campagnaro, 35 Rolando, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 17 Kuzmanovic, 19 Cambiasso, 55 Nagatomo; 11 R. Alvarez, 8 Palacio; 22 Milito. All: Mazzarri
A disp.: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 23 Ranocchia, 25 Samuel, 6 Andreolli, 4 Zanetti, 21 Taider, 10 Kovacic, 20 Ruben Botta, 9 Icardi
Squalificati: –
Indisponibili: Chivu, Mudingayi
1 Frison; 14 Bellusci, 3 Spolli, 5 Rolin; 2 G. Peruzzi, 13 Izco, 10 Lodi, 15 F. Rinaudo, 34 Biraghi; 9 Bergessio, 11 Leto. All. Maran
A disp.: 21 Andujar, 35 Ficara, 33 C. Capuano, 6 Legrottaglie, 24 Gyomber, 4 Almiron, 27 Guarente, 8 Plasil, 23 Kingsley Boateng, 26 Keko, 19 Castro, 12 Maxi Lopez
Squalificati: Barrientos
Indisponibili: P. Alvarez, Monzon
Arbitro: De Marco
L’Inter non sa più vincere: 7 punti nelle ultime 8 giornate. Non se la passa certo meglio il Catania, ultimissimo con appena 13 punti in 20 partite. I neroazzurri, da quando è arrivato Thohir si sono bloccati: sono lì con 32 punti, lontani dal terzo posto del Napoli, che dista ormai 11 punti. In Sicilia, alle pendici dell’Etnam è stato un terremoto: Gigi De Canio esonerato per non essere riuscito a rimettere in pista la squadra. Richiamato d’emergenza Rolando Maran.I padroni di casa arrivano dalla sconfitta di Genova (sponda Grifone) firmata dal colpo di testa di Antonelli, mentre gli ospiti dal tonfo casalingo, l’ennesimo, contro la Fiorentina in una partita senza storia: 0-3 per la banda di Montella. Il fischio d’inizio sarà dato dall’arbitro De Marco al tradizionale orario delle 15.00.
Analizzando lestatistiche di squadra della Beneamata non si direbbe che la squadra di Mazzarri stia vivendo un momento così difficile. L’attacco è prolifico: 38 gol fatti e la difesa con 24 gol incassati regge discretamente, seppur non si può definire certamente eccelsa ed ermetica. Scrutando i dati statistici, l’Inter è quinta per tiri in porta e pericolosità offensiva, sesta per palle giocate e passaggi riusciti e terza per supremazia territoriale. Ma qualcosa non torna. Il caso Guarin non ha certo dato serenità ad un ambiente già in fermento. Per quanto riguarda l’undici, dovrebbe farcela Alvarez nonostante l’acciacco patito a Genova. In attacco Mazzarri dovrebbe schierare la coppia tutta argentina formata da Rodrigo Palacio e Diego Milito.
I numeri e le statistiche parlano chiaro e sono impietosi. L’attacco non segna mai: solo 13 gol fatti e ben 37 incassati (seconda peggior difesa della serie A dopo il Sassuolo, con 43). I siciliani sono ultimi per possesso palla, passaggi realizzati, palle giocate e pericolosità offensiva. Servirebbe un vero e proprio miracolo per evitare la retrocessione nel campionato cadetto. Maran e i suoi ragazzi ce la metteranno certamente tutta, ma risalire la china e sbucare dalla fossa nella quale si sono messi sembra davvero un’ardua impresa. L’allenatore dovrà fare a meno di Barrientos, squalificato; al suo posto giocherà Izco. Alvarez è ancora fuori. Al centro della difesa torna Legrottaglie.