Il Verona per dimenticare Jorginho, alimentare il sogno europeo e mettere pressione all’Inter; la Roma per approfittare dello scivolone della Juventus e ricacciare indietro il Napoli. Diverse, ma ugualmente importanti, le ambizioni delle due squadre che si affrontano nell’anticipo pomeridiano. A Verona ci si aspetta un grande match, nonostante entrambe le squadre siano prive dei giocatori chiave: mancano infatti i due centrocampisti con le chiavi della squadra in mano, Jorginho, appena trasferitosi al Napoli, e Pjanic, non ancora al top della forma. Mandorlini semplicemente sostituisce il brasiliano con Donati, nella speranza di dare più copertura alla squadra; Garcia inserisce Nainggolan, rinunciando a Totti per Destro.



Il primo tempo, differentemente dalle aspettative, è lento e noioso: l’Hellas fa un’ottima copertura, chiudendo ogni varco in modo preciso, ma non riesce a ripartire con efficacia, almeno nella prima parte; la Roma, invece, gestisce il possesso palla, ma fatica a trovare la chiave di volta per scardinare l’impalcatura difensiva gialloblu. La prima occasione, se così si può chiamare,, arriva al nono, con Destro che in area riceve e con uno scatto felino si gira e tira, troppo debolmente però nelle mani di Rafael. tra il 21′ e il 24′ Ljajic prova a bucare Rafael con l’unica arma possibile, il tiro da fuori, ma la difesa scaligera si salva in qualche modo. Il Verona, che rinunciando praticamente ad attaccare è impermeabile ma sterile, perde però il capitano Maietta per infortunio: al suo posto entra Donadel. Pochi minuti dopo, a recupero appena cominciato, ecco l’azione decisiva. Gervinho, in velocità, innesca un contrpiede micidiale, bucando la difesa veronese. E se pochi minuti prima, in un’azione fotocopia, aveva servito Destro che, in area, aveva malamente tirato alto, stavolta serve Ljajic, che invece non sbaglia, correggendo di giustezza e gonfiando la rete. Giusto in tempo per tornare negli spogliatoi in vantaggio, e impostare una ripresa da gestire in modo sapiente.



Invece, la ripresa si apre in modo totalmente opposto. É proprio la Roma, infatti, che proprizia il pareggio del Verona: Castan, dopo quattro minuti, si addormenta, e si fa rubare palla da Iturbe che, rapidissimo, serve Halfredsson: l’islandese da lontano carica il tiro e spara un sinistro rasoterra nell’angolino, battendo inesorabilmente De Sanctis. L’Hellas, galvanizzato dal pareggio, passa qualche minuto in furore agonistico, ma la Roma, dopo aver tenuto botta, si riversa in avanti: al 59′ Strootman colpisce male da posizione favorevole, ma un minuto dopo i giallorossi tornano in vantaggio, grazie ad un’altra magia di Gervinho: da calcio d’angolo, l’ivoriano è lasciato da solo sul secondo palo, stoppa, si gira, e dopo aver mandato a funghi due avversari con una finta, la mette chirurgicamente a fil di palo, imprendibile per Rafael. É un brutto colpo per gli scaligeri, che accusano lo svantaggio e rinculano pesantemente. La Roma, dal canto suo, non approfitta della situazione, non chiudendo la partita ma lasciandola in un pericoloso limbo in cui il Verona, affidandosi alle ripartenze di Iturbe, cerca di agguantare il pareggio. ma le offensive dei ragazzi di Mandorlini sono poco ragionate, e di conseguenza non riescono a graffiare la solida difesa romanista. Finchè, all’82’, Torosidis anticipa secco Iturbe e si lancia in area, dove dopo un dubbio contrasto finisce a terra. Massa non ha dubbi e indica il dischetto: tira Totti, entrato da poco, e tira bene: gol e partita chiusa. Per ricacciare indietro le velleità del Napoli e per, soprattutto, alimentare l’impossibile sogno chiamato Juventus, distante ora sei punti. (Giovanni Gazzoli)



Al 82′ minuto di gioco Verona 1 Roma 3. C’è anche la firma di Francesco Totti su calcio di rigore: altro giocatore a quota 5 reti in campionato. L’episodio è controverso: Torosidis scatta in area dopo aver recuperato palla sulla sinistra e viene affrontato da Rafael Marques. Il tocco del difensore sembra essere sul pallone ed eventualmente, in secondo luogo, sulla caviglia del greco che accentua oltremodo la caduta e inganna Mazzoleni. Totti tira alla destra di Rafael: conclusione precisissima che si infila proprio all’angolino.

Al 60′ minuto di gioco Verona 1 Roma 2. Che gol di Gervinho per il vantaggio della Roma: l’ivoriano che poco prima si era reso pericoloso con una grande iniziativa sulla sinistra stoppa un pallone difficile dentro l’area di rigore, sfida il difensore e, spostandosi la sfera verso destra, spara un siluro basso che infila Rafael sul primo palo. E’ il quinto gol di Gervinho in campionato: raggiunge Benatia, Florenzi, Strootman e Ljajic.

Al 49′ minuto di gioco Verona 1 Roma 1. La squadra scaligera raggiunge il pareggio e dopo 422 minuti torna a subire gol il portiere giallorosso, Morgan De Sanctis. Il gol è di Emil Hallfredsson, al primo centro in campionato. L’islandese sfrutta una bella sponda di Donati per colpire col sinistro, calciando un potente rasoterra dal limite dell’area romanista. All’origine dell’azione molto bravo Iturbe che ha infastidito Castan in fase di disimpegno, sottraendogli la palla e passandola poi a Donati. 

Al 46′ minuto del primo tempo Verona 0 Roma 1. Primo tempo brutto, ancora più prezioso dunque il gol di Adem Ljajic che sblocca la partita: proprio nel recupero è vincente l’azione di Gervinho che punta sulla fascia sinistra e arriva in area. Chiuso, non può provare la conclusione ma mette in mezzo rasoterra dove sbuca Ljajic, che di sinistro beffa Rafael da distanza ravvicinata. E’ il quinto gol in campionato per l’attaccante serbo.

Al 20′ minuto del primo tempo Verona 0 Roma 0. I giallorossi per il momento non riescono a sfondare: qualche buona trama ai 20 metri, ma la difesa scaligera si chiude sempre molto bene e non lascia varchi. L’ultimo a provarci è Ljajic, che raccoglie una respinta corta della difesa e prova il destro da fuori, ma non inquadra la porta. Il Verona prova le consuete ripartenze in velocità con Iturbe, ma per il momento l’argentino non incide. Si segnala Strootman leggermente zoppicante per un colpo ricevuto da Romulo: sarebbe una tegola per Rudi Garcia, che deve anche fare i conti con Pjanic in condizioni non ottimali (il bosniaco è comunque in panchina).

1 Rafael; 23 A.Gonzalez, 25 R.Marques, 22 Maietta, 29 Cacciatore; 2 Romulo, 5 Donati, 10 Hallfredsson; 15 Iturbe, 9 Toni, 21 J.Gomez In panchina: 12 Nicolas, 98 Borra, 17 Donsah, 30 Donadel, 14 Cirigliano, 6 Martinho, 26 Sala, 11 Jankovic, 7 Longo, 8 Cacia Allenatore: Andrea Mandorlini Roma (4-3-3): 26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia, 5 Castan, 35 Torosidis; 44 Nainggolan, 16 De Rossi, 6 Strootman; 27 Gervinho, 22 Destro, 8 Ljanic In panchina: 1 Lobont, 28 Skorupski, 46 Romagnoli, 33 Jedvaj, 3 Dodò. 11 Taddei, 7 Marquinho, 15 Pjanic, 24 Florenzi, 94 F.Ricci, 95 Mazzitelli, 10 Totti Allenatore: Rudi Garcia  

Le due squadre giocano con lo stesso modulo, sia Mandorlini che Garcia prediligono il 4-3-3. Entrambi gli allenatori puntano sulle ripartenze veloci dai piedi dei centrocampisti per servire gli attaccanti esterni. L’unica differenza è che i veneti sono spesso propensi a cercare la testa di Toni al centro dell’area che agisce come un vero e proprio ariete. Alla Roma manca un centravanti puro in grado di garantire un pesante bottino personale di gol ma comunque le opzioni di gioco per andare a rete non mancano. I giallorossi, grazie al movimento di Gervinho e di Florenzi (o chi per essi) riescono a favorire l’inserimento dalle retrovie dei centrocampisti ma anche dei difensori: basti considerare che Benatia è, insieme a Florenzi e Strootman,il giocatore più prolifico della squadra con 5 gol all’attivo.

Il Verona gioca di fronte al suo pubblico ma non pare che questo dato possa influire sul risultato finale stando alle quote Snai. La vittoria dei padroni di casa è data a 4,75, il pareggio a 3,60 e il successo della Roma. Alcune giocate particolarmente interessanti possiamo trovarle sotto la voce Parziale/finale: l’X-1 e l’X-2 moltiplicano la vostra posta in gioco rispettivamente per 9,00 e 4,25. La scommessa 1-2 è quella che comunque ripaga meglio la somma che avete deciso di puntare (22,00). Se avete intenzione di indovinare il numero di reti totali alla fine dei novanta minuti di gioco, rivolgete la vostra attenzione sulla “Somma gol finale” 2 e 3 quotate rispettivamente 3,40 e 3,90. Vi sentite particolarmente fortunati quest’oggi? Allora è il caso di puntare sul risultato esatto:  l’1-2 è dato a 8,00, lo 0-1 a 7,00.

Riparte il campionato di Serie A: alle 12,30 di oggi va in scena il consueto anticipo dell’ora di pranzo, al Bentegodi si gioca Verona-Roma. Una partita interessante, dal sapore europeo: gli scaligeri infatti sono quinti in classifica con 32 punti, mentre i giallorossi sono secondi con 44 punti. La differenza naturalmente ci sta tutta; ma si gioca in Veneto, e questo campo fino a oggi è stato un fortino sul quale la squadra di Andrea Mandorlini ha costruito la sua classifica. Certo non sarà facle questa partita, perchè la Roma di questa stagione è una corazzata che sta tenendo il passo della capolista e anche solo lo scorso anno si sarebbe trovata ben più vicina al primo posto. I precedenti giocati al Bentegodi sono 26: la Roma è in leggero svantaggio nel bilancio, avendo portato a casa 7 vittorie contro 8 sconfitte (11 i pareggi), con 24 gol all’attivo e 26 al passivo. Verona-Roma non si gioca dal 26 agosto del 2001: era la prima giornata di campionato, i giallorossi erano campioni d’Italia in carica e passarono in vantaggio con Walter Samuel, salvo poi essere ripresi nel finale da un tiro-cross di Massimo Oddo che si infilò all’incrocio dei pali. Gli scaligeri a fine stagione retrocessero in Serie B, pertanto a Verona non si è più giocato; l’ultima vittoria dei padroni di casa è datata ottobre 1996, 2-1. La Roma invece non festeggia dal novembre del 2000, e fun un 4-1 timbrato da Candela, Totti e una doppietta di Gabriel Batistuta. All’andata invece era finita 3-0: la Roma dominò e si impose grazie a un autogl e alle reti di Pjanic (un bellissimo pallonetto) e Ljajic, all’esordio con la maglia giallorossa. Tra i tanti doppi ex della sfida – ricordiamo i portieri Angelo Peruzzi e Giovanni Cervone) il più celebre è senza dubbio Damiano Tommasi: veronese di nascita, tre anni di giovanili gialloblu e altrettanti in prima squadra, poi il passaggio nella capitale e dieci stagioni nelle quali ha vinto lo scudetto e la Supercoppa Italiana, diventando uno dei migliori centrocampisti del campionato e guadagnandosi una maglia da titolare ai Mondiali del 2002. Naturalmente ricordiamo anche Luca Toni, sei mesi a Roma (2010) nei quali ha sfiorato lo scudetto; tra i doppi ex c’è anche Marco Cassetti, che ha giocato tre anni a Verona prima di far parte del ciclo romanista di Luciano Spalletti. Avrebbe toccato ufficialmente entrambe le squadre Cesare Prandelli, autore della promozione in Serie A del Verona nel 1998-1999: l’attuale Commissario Tecnico della Nazionale aveva già firmato con la Roma nel 2004-2005, ma prima che iniziasse la stagione dovette rinunciare per stare vicino alla moglie colpita da una grave malattia. 

Otto vittorie in dieci partite: è questo l’ottimo bilancio del Verona nel suo stadio. “Sporcato” solo dalle sconfitte nel derby contro il Chievo e nell’ultima partita giocata qui, 0-3 contro il Napoli. Proprio questo sarà il vero banco di prova per gli scaligeri nel girone di ritorno: tutte le grandi (Fiorentina, Inter, Juventus, ovviamente la Roma) dovranno essere affrontate in questo campo, e dunque si capirà davvero se il fortino Bentegodi può garantire una qualificazione in Europa League che sarebbe storica o se la classifica sarà destinata a peggiorare, fermo restando che la salvezza è ormai centrata. Per Andrea Mandorlini sarà dura a prescindere: il calciomercato invernale ha portato alla cessione di Jorginho, volato a Napoli. Viene a mancare non solo un giocatore che ha segnato 7 gol, ma anche e soprattutto un giocatore che dettava i ritmi del gioco e grazie al quale la manovra scaligera si era concretizzata in 34 reti (9 del solo Luca Toni). Se il Verona non ha qualche punto in più è solo perchè la difesa concede molto: 31 reti incassate, e Rafael è il portiere che subisce più tiri tra quelli della Serie A (ma anche quello che effettua più parate). Intanto, nelle ultime cinque i gialloblu hanno conquistato 7 punti, vincendo contro Lazio e Udinese ma perdendo le ultime due partite (0-1 a San Siro contro il Milan). La Roma invece vola: in settimana si è presa la rivincita sulla Juventus, battendola 1-0 all’Olimpico e qualificandosi alla semifinale di Coppa Italia. Una vittoria che da molti viene vista come l’inizio di una volata che potrebbe portare al grande recupero in campionato: sono 8 i punti di ritardo, non tantissimi ma una montagna se si pensa al rendimento dei bianconeri. I giallorossi però sono lì: dopo aver perso contro la Juventus (0-3) hanno reagito con due vittorie su Genoa e Livorno, segnando 7 gol e non subendone. Una risposta che si può paragonare proprio a quella bianconera dopo il 2-4 di Firenze, quando i campioni d’Italia erano scivolati a -5 dalla stessa Juventus. Rudi Garcia conta adesso su Nainggolan e Bastos arrivati in gennaio; la squadra si è rinforzata, il rendimento in trasferta resta ottimo (5 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta), e i 10 gol subiti ne fanno la migliore difesa del torneo (con il terzo attacco). I tanti giocatori in gol sono l’altro segreto di una squadra che gioca a memoria, produce numeri e fa sempre la partita; manca ancora un po’ di cinismo, ma c’è grande fiducia per una seconda parte di stagione che potrebbe regalare enormi soddisfazioni. Vedremo dunque se il Verona riuscirà a far valere ancora la legge del Bentegodi o se, come accaduto due settimane fa, l’arrivo di una grande squadra coinciderà con una sconfitta; la Roma dal canto suo non si può permettere di perdere punti, perchè di occasioni ne avrà poche e dovrà sfruttarle tutte. Non resta allora che dare la parola al campo e mettersi comodi: la diretta di Verona-Roma sta per cominciare…

Marcatori: 46′ pt Ljajic (R), 49′ Hallfredsson (V), 60′ Gervinho (R), 82′ rig. Totti (R)

 Rafael; Gonzalez, Maietta (39′ Donadel), Marques, Cacciatore; Romulo, Donati (83′ Longo), Hallfredsson; Iturbe, Toni, Juanito Gomez (68′ Martinho). A disp.: Nicolas, Borra, Cirigliano, Jankovic, Donsah, Sala, Cacia. All. Mandorlini.

 De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Torosidis; Nainggolan (60′ Pjanic), De Rossi Strootman; Ljajic (64′ Floernzi), Destro (76′ Totti), Gervinho. A disp.: Skorupski, Lobont, Jedvaj, A. Romagnoli, Dodò, Marquinho, Taddei, Ricci, Mazzitelli. All. Garcia.

Arbitro: Mazzoleni

Ammoniti: Romulo (V), Hallfredsson (V), Marques (V) Naniggolan (R), Destro (R)