Giocava come laterale nella squadra dell’Olimpia di Asuncion, nel Paraguay: Sebastian Arosa è stato licenziato perché malato di tumore. Un comportamento non proprio da gentiluomini, quello per un uomo che si trova adesso ad affrontare un doppio dramma, quello della malattia e quello del licenziamento. La motivazione ufficiale è dovuta alla sua impossibilità di scendere in campo, si legge in una nota della società sudamericana. I giornali del suo paese commentando il fatto parlano di “comportamento disumano”: Arosa ha 28 anni, è stato tre volte campione nazionale nel suo paese e il telegramma con la notifica di fine rapporto di lavoro gli è arrivato mentre era in ospedale a curarsi. “Mi hanno abbandonato nel momento di maggior bisogno, mi sento preso a calci; si stanno accanendo contro una persona già a pezzi” ha detto il calciatore. Ricordiamo infatti casi analoghi, come quello di Abidal del Barcellona malato di tumore al fegato a cui la società pagò anche le cure mediche.