Il Napoli regola con un 2-0 la Sampdoria al San Paolo e brinda l’inizio del nuovo anno con una vittoria. Mattatore di giornata è il belga Mertens. Un tiro al volo dal cuore dell’area e una punizione precisa rendono il giovane attaccante protagonista inaspettato di questa prima domenica del 2014. Nel prossimo turno gli azzurri saranno in scena a Verona, ospiti dell’Hellas di Mandorlini. Per Mihajlovic invece, nonostante la sconfitta, limpidi segnali di crescita della squadra. I blucerchiati domenica prossima ospiteranno l’Udinese al Ferraris per l’ultima gara del girone d’andata.



Per la prima gara del 2014 Rafa Benitez è costretto a rinunciare a Reina, Cannavaro, Zuniga, Behrami ed Hamsik. L’ex tecnico del Chelsea schiera i suoi con il solito 4-2-3-1: davanti a Rafael troviamo Maggio, Fernandez, Albiol e Reveillere, mentre in mediana la coppia Dzemaili – Inler supporto il reparto offensivo formato da Callejon, Insigne, Mertens e Higuain, unica punta. Sinisa Mihajlovic risponde proponendo un modulo speculare che presenta Da Costa in porta, linea difensiva formata da De Silvestri, Mustafi, Gastaldello e Regini, Obiang e Palombo in mediana, mentre il trio Gabbiadini-Soriano-Krsticic si pone tra le linee a supporto di Eder. Arbitra il livornese Banti. Il Napoli parte forte e in pochi minuti relega gli ospiti nella propria metà campo. Una rapida azione proietta Callejon in area, ma Da Costa è bravo ad anticipare lo spagnolo. Poco dopo una ripartenza travolgente del Napoli espone la difesa blucerchiata a un pericolo 3 contro 3: Mertens palla al piede opta per il tiro dalla distanza, ma non trova lo specchio. Ancora il belga si rende protagonista al decimo, ma il suo tentativo muore tra le braccia di Da Costa. Qualche istante dopo dagli sviluppi di un corner Higuain trova spazio e tempo per concludere da pochi passi ma centra Da Costa, divorandosi l’occasione del vantaggio. Gli ospiti rispondono al forcing azzurro distendendosi per vie centrali: Eder dialoga bene con Krsticic in area, ma il brasiliano si fa pescare in fuorigioco rendendo vana la rete del serbo. Callejon ci riprova alla mezzora, ma il suo tiro dalla distanza termina oltre la traversa. Poco dopo, un inserimento in profondità di Krsticic spaventa il San Paolo, ma il centrocampista non riesce a controllare palla sullo scatto. Finale di tempo nervoso: Obiang, Regini, Higuain e Mertens si fanno ammonire. Il centrocampista blucerchiato era diffidato e salterà la prossima gara contro l’Udinese.



Il match ricomincia proponendo lo stesso ritmo del primo tempo. Eder è il primo a provarci, cercando il gol dall’interno dell’area. Il suo mancino è però debole e facilmente leggibile da Rafael. Benitez, stanco dei continui richiami, sostituisce Reveillere con Armero. Il Napoli cresce, riguadagnando metri importanti e arriva il gol che sblocca il match: Callejon dalla tre quarti trova Higuain largo sulla destra, il quale propone immediatamente un cross che Mertens gira al volo in rete. Il gol incassato non demoralizza affatto i blucerchiati. Eder prova ad approfittare di un’incerta fase difensiva del Napoli servendo Gabbiadini largo sulla fascia. Il talento azzurro si accentra e fa esplodere un mancino violento che urta contro la parte inferiore della traversa. Al 62esimo ancora Dries Mertens colpisce: il belga trasforma una punizione dai 25 metri con un destro preciso che supera la barriera mettendo fuori causa Da Costa. Mihajlovic si gioca subito il tutto per tutto inserendo Sansone al posto di Soriano. Poco dopo su un rapido contropiede Insigne cerca il primo gol in campionato, ma il suo tiro sfiora la traversa. Il Napoli prova a gestire il match, concedendo agli avversari un’unica clamorosa occasione: Sansone dal limite ci prova, ma il suo tiro sbatte per due volte contro le diverse parti interne dei pali, non riuscendo a riaprire il match. Nel finale Callejon si gira e conclude rapidamente in area, ma Da Costa evita il tracollo. Per il Napoli di Benitez 12esima vittoria in campionato. (Francesco Davide Zaza)



Al 62′ minuto di gioco, Napoli 2 Sampdoria 0. Ancora Dries Mertens: questa volta il gol arriva direttamente da calcio di punizione, un destro da posizione centrale che sorprende Da Costa, non irreprensibile nell’occasione.

Al 54′ minuto di gioco Napoli 1 Sampdoria 0. Segna Dries Mertens, terzo gol in campionato: azione improvvisa dei partenopei con Callejon che verticalizza per Higuain nello spazio, cross basso immediato del Pipita e Mertens gira di prima intenzione con il piatto destro, beffando Da Costa sul primo palo.

Alla mezz’ora, Napoli-Sampdoria è ancora ferma sullo 0-0. I partenopei stanno spingendo sull’acceleratore, ma finora Da Costa si è superato: prima su una conclusione radente e stretta di Mertens, poi su un colpo di testa a botta sicura di Higuain. Callejon con un’azione personale ha calciato a pochi centimetri dall’incrocio dei pali, ma l’occasione migliore è capitata ai blucerchiati: bella combinazione Eder-Krsticic con il serbo che appoggia nella porta sguarnita, ma il brasiliano era in fuorigioco e l’arbitro ha giustamente annullato.

Ecco di seguito le formazioni ufficiali di Napoli-Sampdoria: : 1 Rafael C.; 11 Maggio, 21 Fernandez, 33 Raul Albiol, 2 Réveillère; 88 Inler, 20 Dzemaili; 14 Mertens, 7 Callejon, 24 L. Insigne; 9 Higuain. A disposizione: 15 Colombo, 12 Contini, 5 Britos, 18 Zuniga, 27 Armero, 22 Radosevic, 13 Bariti, 19 Pandev, 91 D. Zapata. Allenatore: Benitez : 1 Da Costa; 29 De Silvestri, 8 Mustafi, 28 Gastaldello, 19 Regini; 17 Palombo, 14 Obiang; 11 Gabbiadini, 10 Krsticic, 21 Soriano; 23 Eder. A disposizione: 37 Fiorillo, 6 M. Rodriguez, 4 Salamon, 3 Costa, 5 Renan, 25 Maresca, 79 Gavazzi, 15 Wszolek, 22 Bjarnason, 12 G. Sansone, 37 Petagna, 9 Pozzi. Allenatore: Mihajlovic 

Le troppe incertezze nel settore difensivo sono costate caro alla squadra di Benitez. Probabilmente il Napoli necessita di più equilibrio tra la fase d’attacco e quella di copertura, il Napoli concentra il proprio gioco sul palleggio dei due mediani che sono alla costante ricerca delle tre mezze punte alle spalle di Higuain. In alternativa, i centrocampisti cercano di imbeccare i due terzini Maggio e Reveillere. La Sampdoria gioca con un modulo speculare al Napoli, anche Mihajlovic predilige il 4-2-3-1 e perciò potremmo assistere a una partita sostanzialmente equilibrata in cui le due squadre faticheranno a trovare i varchi per andare in gol. Con Gabbiadini in posizione di trequartista i blucerchiati probabilmente perdono qualcosa in fase difensiva, ma il giovane talento italiano riesce a difendere il pallone efficientemente e a far salire i compagni per la fase d’attacco.

La diciottesima giornata di Serie A si conclude oggi. Alle 12,30 va in scena l’anticipo classico dell’ora di pranzo, perchè il lunedi di Epifania funge di fatto come una normale domenica: Napoli-Sampdoria è una partita molto interessante tra due squadre che in termini generali hanno chiuso bene il 2013 e ora si candidano a un anno pieno di soddisfazioni. I partenopei hanno 36 punti e difendono il terzo posto dagli attacchi di un paio di concorrenti al preliminare di Champions League; guardano alla seconda posizione, ma per il momento hanno forse qualcosina in meno rispetto alle battistrada. La Sampdoria, trasformata dall’arrivo di Sinisa Mihajlovic, ha esattamente la metà dei punti, 18; ma non perde da cinque partite (cioè quelle allenate dal serbo) e in questo momento si trova 4 punti sopra la zona retrocessione, con l’impressione che il peggio sia forse passato anche se non si può certo respirare a pieni polmoni l’aria della salvezza. I precedenti giocati al San Paolo sono 46: in queste occasioni il Napoli ha avuto la meglio 19 volte, 18 sono stati i pareggi mentre la Sampdoria ha fatto il colpo esterno in 8 partite. Ultima delle quali però nel 1998, più di tre lustri fa: i nomi di Laigle e Crasson (per lui autogol) che sancirono lo 0-2 finale sono ormai da libri di storia. Lo scorso anno è finita 0-0, mentre per trovare l’ultima vittoria partenopea bisogna risalire al 2010-2011, anno in cui la Sampdoria conobbe la retrocessione: fu 4-0 al San Paolo, con una tripletta di uno scatenato Edinson Cavani e il sigillo finale di Marek Hamsik, che domani non ci sarà (clicca qui per le probabili formazioni). I doppi ex sono tanti: Fausto Pari dopo nove stagioni in blucerchiato (vincendo scudetto, Coppa delle Coppe, Supercoppa Italiana e tre volte la Coppa Italia) ha giocato per quattro anni in un Napoli che era però ridimensionato e cercava, senza riuscirci, di superare l’addio di Diego Maradona. Suo compagno in azzurro fu Alain Boghossian, portato in Italia proprio dal Napoli e poi passato, per una sola stagione pur se ottima (sette gol) dalla Marassi blucerchiata. Anche l’allenatore dello storico tricolore della Sampdoria, Vujadin Boskov, è stato a Napoli: ha allenato per due stagioni al San Paolo, conquistando prima un settimo posto e poi un dodicesimo, quando ufficialmente figurava come direttore tecnico. 

Il cammino del Napoli nelle ultime giornate è stato in chiaroscuro. I partenopei hanno qui ottenuto due vittorie segnando otto reti, contro Lazio e Inter; al tempo stesso ne hanno subite quattro, e nelle altre tre sfide hanno messo insieme due pareggi e una sconfitta, interna contro il Parma. Certo le fatiche del girone di Champions League hanno pesato non poco nell’economia della fine autunno della squadra, ma in termini generali il Napoli ha dato l’impressione di avere qualcosa in meno rispetto a Juventus e Roma che stanno dominando la stagione. Quel qualcosa si individua facilmente in una fragilità difensiva: 20 reti incassate (8 in casa) hanno smorzato in qualche maniera i 36 realizzati, facendo perdere terreno prezioso alla squadra. Davanti infatti non ci si può lamentare: 17 gol della coppia Higuain-Callejon, altri 12 arrivano da Pandev e Hamsik. Nessun italiano è ancora riuscito a segnare: si attende quindi la prima rete di Lorenzo Insigne, che finora è andato in gol soltanto in Champions League. La Sampdoria è imbattuta da quando Sinisa Mihajlovic si è seduto in panchina: contro Lazio e Inter sono arrivati due 1-1 beffardi perchè maturati nel finale, poi la squadra è stata brava a centrare le vittorie contro Catania e Chievo, peraltro avversarie dirette per la salvezza. Contro il Parma è arrivata un’altra rimonta subita, ma la solidità blucerchiata sotto la nuova guida tecnica è da notare, così come un rendimento esterno che è migliorato e ora parla di due vittorie e tre pareggi (tre le sconfitte). I gol realizzati restano comunque pochi: sono 19, a fronte dei 25 subiti. Tuttavia c’è un Eder che sta riuscendo a segnare con buona continuità (è già giunto a quota 7) e potrebbe davvero rappresentare la nuova linfa vitale della squadra in vista dello sprint per la salvezza. Il pronostico della partita lo ha dato Giuseppe Bruscolotti (clicca qui per l’intervista esclusiva): i partenopei con una vittoria aprirebbero al meglio il 2014 e metterebbero pressione alle squadre davanti e dietro. La Sampdoria, per contro, ha la possibilità di centrare punti importanti su un campo difficile e dove non molte squadre concorrenti alla salvezza riusciranno a evitare la sconfitta. Non resta allora che dedicarsi a questa partita: la diretta di Napoli-Sampdoria sta per cominciare…

Marcatori: 8′ st e 17′ st Mertens

 Rafael; Maggio, Fernandez, Raul Albiol, Reveillere (4′ st Armero); Inler, Dzemaili; Mertens, Callejón (38′ st Radosevic), L. Insigne; Higuain (32′ st Zapata sv). A disp.: Colombo, Contini, Uvini, Britos, Pandev, Bariti. All.: Benitez

Da Costa; Mustafi, Palombo, Gastaldello, De Silvestri, Obiang, Soriano (21′ st G. Sansone), Krsticic (33′ st Pozzi), Regini (28′ st Costa), Eder, Gabbiadini. A disp.: Fiorillo, Renan, Rodriguez, Wszolek, Bjarnason, Maresca, Eramo, Poulsen, Fornasier. All.: Mihajlovic

Arbitro: Banti

Ammoniti: Obiang (N), Regini (S), Higuain (N), Mertens (N), Mustafi (N), D. Zapata (N)