E’ finita al Friuli: Udinese 1 Verona 3. Gli scaligeri continuano a volare: seconda vittoria nella storia a Udine, la prima e unica fino a oggi era avvenuta nell’anno dello scudetto. Luca Toni fa 8 e 9 in campionato, Iturbe trova la quinta rete; inutile il gol di Roberto Pereyra per un’Udinese che perde per la quarta volta sul terreno di casa e adesso si avvicina alla zona retrocessione. Il Verona invece è sempre più in alto: in attesa del posticipo si trova in quinta posizione con 32 punti.



Al 66′ minuto di gioco Udinese 1 Verona 3. Difesa friulana ancora una volta rivedibile nella chiusura su Iturbe, che entra in area e spostandosi sul piede preferito mette dentro con un tocco morbido che si infila sul primo palo. Quinto gol in campionato per l’argentino.

Al 43′ minuto di gioco Udinese 1 Verona 2. I firulani riescono e riaprire velocemente i giochi grazie al gol di Roberto Pereyra, molto bravo nel controllo e tiro al volo nel cuore dell’area dell’Hellas. Per il centrocampista argentino si tratta del primo gol in questo campionato. Poco dopo Luca Toni ha sfiorato il terzo gol personale sfruttando un pasticcio tra due centrali dell’Udinese, e calciando alto di pochi centimetri. Partita molto aperta al Friuli.



Al 39′ minuto di gioco Udinese 0 Verona 2. Secondo gol di Luca Toni che sale a quota 9 nella classifica marcatori. L’attaccante modenese è bravo a scattare sul filo del fuorigioco sull’assist di Romulo, ed anticipare l’uscita del portiere Brkic in scivolata col destro. 

All’8′ minuto di gioco Udinese 0 Verona 1. Il gol è di Luca Toni, ottavo in campionato: azione solitaria del numero 9 scaligero, che prende palla lanciato da sinistra, avanza nella prateria difensiva friulana e scarica un destro basso che non lascia scampo a Brkic. 

1 Brkic; 75 Hertaux, 5 Danilo, 11 Domizzi, 34 Gabriel Silva; 21 Lazzari, 3 Allan; 8 Basta, 37 Pereyra, 17 Nico Lopez; 10 Di Natale. A disp.: 30 Kelava, 4 Naldo, 6 Bubnjic, 7 Badu, 14 Mlinar, 18 Jadson, 19 Douglas, 27 Widmer, 32 Bruno Fernanes, 66 Pinzi, 70 Maicosuel, 94 Zielinski. All.: Guidolin.  1 Rafael; 29 Cacciatore, 18 Moras, 22 Maietta, 33 Agostini; 2 Romulo, 19 Jorginho, 10 Hallfredsson; 11 Jankovic, 9 Toni, 6 Martinho.A disp.: 12 Nicolas, 98 Borra, 3 Albertazzi, 4 Laner, 5 Donati, 8 Cacia, 15 Iturbe, 21 Gomez Taleb, 23 Gonzalez, 25 Marques, 26 Sala, 30 Donadel. All.: Mandorlini. 



I ragazzi di Guidolin cavalcano l’onda dell’entusiasmo dopo la vittoria nell’ultimo turno contro il Livorno fuori casa, il successo mancava da quattro giornate. Valutando anche il fattore campo, i bookmaker hanno deciso di dare per favoriti i friulani: la vittoria dei padroni di casa è data a 1,80, quella degli ospiti a 4,50, mentre il pareggio è quotato a 3,40. Una giocata interessante potrebbe essere quella della parità alla fine dei primi 45 minuti che moltiplica la vostra posta in gioco per 2,15. In chiave Parziale/finale, attirano l’attenzione degli scommettitori le quote X-1 (4,25) e di  2-1 (25). Se volete provare ad azzardare sul numero di reti totali alla fine dei 90 minuti provate a scommettere sulla “Somma gol” 3 e 4, quotate rispettivamente 4,00 e 5,50. Vi sentite particolarmente fortunati oggi? Puntate sul 2-1, dato a 8,00, o sul 3-1 a 14.

Alle 15 di oggi si gioca Udinese-Verona, partita valida per la diciottesima giornata di Serie A. E’ la penultima di andata, i friulani appena prima della sosta hanno rialzato la testa e adesso con un po’ di fiducia in più cercano punti importanti per la salvezza e, in seconda battuta, inseguire un’Europa ancora possibile. Dall’altra parte un Verona che con 29 punti si trova al sesto posto in classifica e ha fatto decisamente più di quanto ci si aspettava, pur se il girone di ritorno può rivelarsi più duro di quanto non lo sia stata l’andata, come gli scaligeri ben ricordano dall’ultimo torneo che hanno giocato in Serie A. Il derby triveneto, a guardare le statistiche, è soprattutto appannaggio dell’Udinese; almeno per quanto riguarda le sfide giocate al Friuli, che sono 11. Sono infatti sei le vittorie dei bianconeri, contro i quattro pareggi e una sola affermazione gialloblu. Che però fu storica: eravamo nel 1985 e quell’anno il Verona avrebbe conquistato il suo clamoroso scudetto. La partita fu entusiasmante, forse la più bella del campionato: quell’Udinese lottava per salvarsi nonostante la presenza di un certo Zico (che però in quella stagione non fece benissimo), ma nel derby tirò fuori gli artigli. Briegel, Galderisi e Elkjaer sembrarono aver chiuso la pratica dopo soli 20 minuti, ma nel giro di quattordici minuti Edinho, Carnevale e Mauro pareggiarono i conti. Passarono altri 120 secondi: ancora Elkjaer, e poi Briegel due giri di lancette più in là, sancirono il punteggio finale. Tra gli altri precedenti va segnalata una rimonta dell’Udinese, 2-1 con i gol di Pinzi (primo in serie A) e Muzzi, a rendere inutile la rete di Oddo. Quella è stata l’ultima partita andata in scena: il Verona retrocesse dopo un girone d’andata da zona UEFA e da allora passò 11 stagioni tra Serie B e Serie C. L’ultimo pareggio è invece nel 1999: finì 2-2. Partita speciale per Francesco Guidolin, non solo nato a Castelfranco Veneto (provincia di Treviso): la sua carriera da calciatore professionista è iniziata proprio nell’Hellas, con cui ha poi giocato, a corrente alternata, in altre tre occasioni mettendo a segno 14 gol con la maglia gialloblu. 

In casa l’Udinese ha raccolto 13 dei 20 punti totali: 4 vittorie, 1 pareggio e tre sconfitte (arrivate contro Roma, Inter e Torino). Per Guidolin questa è la stagione più difficile: dopo tre qualificazioni consecutive ai preliminari europei (sempre persi), i friulani si devono nuovamente ripetere, in un anno nel quale peraltro le aspettative erano più elevate perchè sostanzialmente i migliori giocatori sono rimasti a disposizione. E invece l’inizio è stato ancora più scioccante di quello dell’anno scorso: zona retrocessione (anche se mai tra le ultime tre) e un Totò Di Natale che inizia a sentire il peso dell’età (appena 4 gol per lui). La risalita è possibile, ma la strada quest’anno sarà decisamente più in salita anche perchè i giovani hanno mostrato qualche passo in avanti ma forse non sono ancora pronti a prendere in mano la squadra. Ad ogni modo la vittoria in casa del Livorno appena prima di Natale ha dato nuova linfa alla squadra, che sicuramente dal punto di vista del gioco ha fatto dei grandi progressi (si vedano le partite contro Juventus e Napoli) ma ha bisogno di più certezze in attacco, e aspetta ancora il ritorno in campo di Luis Muriel (clicca qui per le probabili formazioni). Il Verona invece sta facendo benissimo: in casa ha vinto 8 delle nove partite che ha giocato, perdendo solo il derby contro il Chievo. In trasferta però le cose vanno decisamente peggio: appena 5 punti, con i pareggi ottenuti sui campi del Torino e del Catania e la vittoria roboante al Dall’Ara. Poi cinque sconfitte, pur se va detto e ripetuto che le avversarie erano certamente improbe (Roma, Juventus, Inter, Genoa, Fiorentina) e che se non avessimo vissuto l’exploit al Bentegodi avremmo certo salutato senza troppe sorprese. Invece la squadra di Mandorlini gioca a meraviglia, con un 4-3-3 sempre di spinta che ha un asse portate veramente di qualità, dal portiere Rafael al regista Jorginho fino ad arrivare a un Luca Toni che con i suoi 7 gol (per non parlare degli assist) sta vivendo una seconda giovinezza. Il derby triveneto è un’altra ghiotta occasione: per ora non ci sono problemi legati agli infortuni, dunque bisogna approfittarne per fare i punti ancora necessari alla salvezza. Non resta allora che andare a vedere come finirà questa partita che si preannuncia molto interessante: la parola passa ora al campo, la diretta di Udinese-Verona sta per cominciare…