Il Napoli di Benitez supera per 2-0 la Sampdoria iniziando nei migliori dei modi il 2014. Decide il match unadoppietta di Dries Mertens. Grazie alla vittoria odierna gli azzurri mantengono il terzo, avvicinandosi alla Roma, seconda e ora distante solo due punti. I blucerchiati restano invece nelle zone basse della classifica attendendo i risultati delle dirette concorrenti per la salvezza. Gara piacevole e ricca di emozioni quella che va in scena al San Paolo nel primo lunch match del 2014. Il Napoli alza fin da subito il ritmo, riuscendo a mettere in crisi un avversario organizzato e ben disposto in campo. La pressione non proficua dei padroni di casa si esaurisce alla mezzora. La Samp prova ad approfittarne, ma sbagliano ripetutamente l’ultimo passaggio. Nella ripresa sale in cattedra Mertens e nel giro di dieci minuti gli azzurri ipotecano il successo. La squadra di Benitez gestisce bene il match pungendo a dovere e meritando la vittoria. La presenza di Dzemaili in campo dà più freschezza alla manovra azzurra arricchendola di numerose verticalizzazioni e rapidi contropiedi. I blucerchiati nonostante la sconfitta confermano le buone impressioni lasciate a fine anno. I pali di Gabbiadini e Sansone avrebbero potuto scrivere un finale diverso, ma la crescita del gruppo sotto la gestione Mihajlovic resta il segnale più importante. Mantiene sempre il possesso del match, non lasciando correre troppo e non disdegnando affatto l’uso dei cartellini.
Napoli – Sampdoria ha archiviato il suo primo tempo sul parziale di 0-0. Prima frazione di gioco ricca di emozioni al San Paolo. Per la prima gara del 2014 Rafa Benitez è costretto a rinunciare a Reina, Cannavaro, Zuniga, Behrami ed Hamsik. L’ex tecnico del Chelsea schiera i suoi con il solito 4-2-3-1: davanti a Rafael troviamo Maggio, Fernandez, Albiol e Reveillere, mentre in mediana la coppia Dzemaili – Inler supporto il reparto offensivo formato da Callejon, Insigne, Mertens e Higuain, unica punta. Sinisa Mihajlovic risponde proponendo un modulo speculare che presenta Da Costa in porta, linea difensiva formata da De Silvestri, Mustafi, Gastaldello e Regini, Obiang e Palombo in mediana, mentre il trio Gabbiadini-Soriano-Krsticic si pone tra le linee a supporto di Eder. Arbitra il livornese Banti. Il Napoli parte forte e in pochi minuti relega gli ospiti nella propria metà campo. Una rapida azione proietta Callejon in area, ma Da Costa è bravo ad anticipare lo spagnolo. Poco dopo una ripartenza travolgente del Napoli espone la difesa blucerchiata a un pericolo 3 contro 3: Mertens palla al piede opta per il tiro dalla distanza, ma non trova lo specchio. Ancora il belga si rende protagonista al decimo, ma il suo tentativo muore tra le braccia di Da Costa. Qualche istante dopo dagli sviluppi di un corner Higuain trova spazio e tempo per concludere da pochi passi ma centra Da Costa, divorandosi l’occasione del vantaggio. Gli ospiti rispondono al forcing azzurro distendendosi per vie centrali: Eder dialoga bene con Krsticic in area, ma il brasiliano si fa pescare in fuorigioco rendendo vana la rete del serbo. Callejon ci riprova alla mezzora, ma il suo tiro dalla distanza termina oltre la traversa. Poco dopo, un inserimento in profondità di Krsticic spaventa il San Paolo, ma il centrocampista non riesce a controllare palla sullo scatto. Finale di tempo nervoso: Obiang, Regini, Higuain e Mertens si fanno ammonire. Il centrocampista blucerchiato era diffidato e salterà la prossima gara contro l’Udinese. MERTENS 6,5 MAGGIO 5,5 DA COSTA 6,5 OBIANG 5,5 (Francesco Davide Zaza)
Un paio di parate a terra e la repentina uscita su Eder nel finale, mettono in buona luce il portiere del Napoli che verrà.
Prestazione prudente. Qualche cross e diverse chiusure sulla fascia.
Grazie a numerosi anticipi spezza i rapidi dialoghi imbastiti dagli ospiti.
Controlla a dovere le sfuriate di Eder e Pozzi, restando vigile sugli inserimenti.
Poco coraggioso. Si fa risucchiare troppo in fretta nella propria metà campo, lasciando spazi potenzialmente molto pericolosi.
(dal 3’ s.t. ARMERO 6 Aggressivo e determinato riesce a spingere come Benitez vorrebbe esercitando quella pressione necessaria per il controllo del gioco.)
Argina il reparto offensivo ospite, andando spesso a disturbare la manovra avversaria.
Idee, grinta e costanza.
Si inserisce profondamente riuscendo ad assistere al meglio il lavoro senza palla di Higuain. Sfiora più volte il gol. (dal 38’ s.t. RADOSEVIC s.v.)
Il gol che non arriva rischia di diventare un’ossessione. Disputa comunque una buona partita, risultando decisivo nei rapidi capovolgimenti di fronte.
Il giovane belga si prende gli applausi del San Paolo dopo la miglior prestazione da quando è in Italia. Difficile d’ora in poi rinunciare a uno come lui.
Si propone continuamente, riuscendo a sfiancare i difensori avversari dopo pochi minuti. Non trova il gol, ma offre ai compagni il solito lavoro prezioso.
(dal 32’ s.t. D. ZAPATA 5,5 Non riesce a farsi trovare dai compagni, ma guadagna comunque un’ammonizione.)
Squadra compatta e spavalda fin dall’inizio. Diversamente dalle ultime uscite la squadra riesce a gestire al meglio la fase di non possesso.
Incolpevole sui gol. Prova a tenere a galla i suoi, ma in alcune fasi del match la sua porta è bersagliata costantemente.
Si propone più volte, ma senza cercare il fondo. Poca consistenza.
Si esalta nella propria area, compiendo diversi recuperi coraggiosi.
Preciso e attento nel primo tempo. Un po’ disordinato nella ripresa.
Dopo aver ritrovato la maglia da titolare, risponde bene coprendo a dovere diverse porzioni del campo.
(dal 27’ s.t. COSTA 5,5 Ci prova, ma con scarsi risultati.)
Ordinato e preciso nella prima frazione, finisce per eclissarsi risultando spesso ai margini del gioco.
Non regge l’onda d’urto dell’attacco del Napoli, mostrando più volte evidenti problemi di posizionamento.
Si muove bene sulla fascia, facendosi trovare molte volte libero. La parte inferiore della traversa gli nega un gol da cineteca.
L’impegno non manca, ma i tempi di inserimento e la scarsa quantità in fase di non possesso pesano nell’economia del match.
(dal 21’ s.t. G. SANSONE 6 Il suo mancino è un fulmine a ciel sereno per il San Paolo. La fortuna non lo assiste e il palo, anzi i pali, gli impediscono di riaprire i conti.)
Si divora un gol quando il risultato è ancora in parità. Ci prova più volte, ma non riesce a imporsi. (dal 32’ s.t. POZZI s.v.)
Dinamico e creativo in area di rigore, ma inconcludente.
Guardare al di là del risultato è d’obbligo. I segnali di crescita e maturità della squadra sono evidenti. La strada intrapresa è quella giusta.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)