Lo scorso mese di aprile aveva fatto scalpore l’uscita allo scoperto di Jason Collins, ex giocatore NBA, che aveva dichiarato la sua omosessualità; l’outing nel mondo dello sport non è mai stato comune, in particolar modo in discipline come il basket. La notizia di oggi se possibile fa ancor più sobbalzare, perchè a dichiararsi omosessuale, attraverso le colonne del Die Zeit, è stato Thomas Hitzlsperger. Lo abbiamo visto anche in Italia: la Lazio lo aveva messo sotto contratto nel gennaio 2010, ma in biancoceleste il centrocampista tedesco ha lasciato poco il segno (6 partite e un gol). Gli anni migliori li ha decisamente avuti nello Stoccarda (con cui ha vinto il Meisterschale), nel quale si era trasferito a 23 anni dopo cinque stagioni positive con l’Aston Villa. Con la nazionale tedesca ha vito un Europeo Under 21 e ha preso parte ai Mondiali casalinghi del 2006, raggiungendo il terzo posto. “E’ stato un percorso lungo e difficile”, ha spiegato Il Martello, il soprannome che lo ha accompagnato nel corso della sua carriera. “Alla fine ho capito che preferisco vivere con un uomo al mio fianco”. E ha poi spiegato di aver fatto outing perchè lo sport “faccia un passo in avanti sull’accettazione dell’omosessualità. Non mi sono mai vergognato, ma mi è sempre stato difficile affrontare un argomento che viene affrontato”. L’immagine evocata, quella di battute sui gay da parte di venti calciatori riuniti intorno a un tavolo, è quella usata da Hitzlsperger per chiarire come si sia sentito in tutti questi anni. “L’omosessualità non è mai stata un problema dove ho giocato, ma la voglia di vincere e lottare nel calcio sono valori e concetti che si adattano poco alle ‘femminucce'”. La speranza, ha chiuso l’ex calciatore, è che altri seguano il suo esempio.