Sempre più intricate le vicende dell’indagine relativa alla morte di Marco Pantani. Un caso che ormai a tutti gli effetti è di nuovo aperto grazie all’esposto presentato in estate da Antonio De Rensis, avvocato della famiglia di Marco, che vuole chiarire i troppi punti ancora oscuri nelle tragiche ore di quel maledetto 14 febbraio 2004, giorno in cui morì il vincitore del Giro d’Italia e del Tour de France nel 1998. Si indaga dunque ora con l’ipotesi di omicidio volontario, e un nuovo punto molto importante che è emerso nelle ultime ore come riferisce l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport è il mistero del lavandino della camera del Pirata nel residence Le Rose di Rimini. Una testimonianza resa all’inizio di questa settimana parla appunto di questo lavandino al centro della stanza intorno alle ore 20.30: lo dice quindi una delle prime persone entrate nell’appartamento D5 del residence, prima di medici e polizia. La domanda ovviamente è: cosa ci faceva in mezzo alla stanza il lavandino smontato dal bagno? E non solo: in nessun atto ufficiale in questi 10 anni si era mai parlato del lavandino, che dunque presumibilmente tra le ore 20.30 e l’arrivo degli inquirenti è stato rimontato al suo posto: da chi e perché? Questa è solo una delle tante incongruenze che vanno ancora chiarite e sarebbe uno dei tasselli principali di quello che il professor Avato nella sua perizia contenuta nell’esposto di De Rensis ha definito disordine ordinato, una messinscena per coprire quello che era realmente accaduto nella stanza cioè, secondo la famiglia, l’omicidio di Marco al quale sarebbe stata fatta bere a forza cocaina sciolta in acqua. Questo disordine nella stanza nel 2004 era stato spiegato come conseguenza del delirio di Pantani da overdose da cocaina, ma è facile capire che il lavandino rende difficile credere a questa ricostruzione. Può una persona in overdose smontare un lavandino a mani nude senza farsi nemmeno un graffio? E soprattutto: se avesse fatto tutto Marco da solo, chi e perché si sarebbe preso la briga di rimontarlo prima dell’arrivo della polizia? Domande a cui sarà doveroso trovare una risposta convincente per chiarire le circostanze della morte del Pirata e giungere finalmente alla verità sulla sua triste fine.



Leggi anche

Marco Pantani, controlli anti doping manipolati?/ "Camorra rischiava bancarotta": ascoltate decine di personeTonina Belletti, madre Marco Pantani: “Lui me lo disse: ‘Nel ciclismo c’è la mafia’”/ “Fino alla morte…”