La partita fra lHellas Verona e il Milan, gara giocatasi ieri pomeriggio allo stadio Bentegodi, si è conclusa con il risultato di 3 a 1 in favore dei rossoneri. Grande successo della compagine di Pippo Inzaghi che dopo i tre punti conquistati ieri si porta così al quarto posto assoluto in classifica a quota 14 punti, dietro alla Sampdoria (15), nonché alla Juventus e alla Roma. Andiamo a vedere insieme quali sono stati i migliori e i peggiori del match. Il migliore fra le fila dellHellas Verona è stato senza dubbio Nico Lopez. Il giovane attaccante sudamericano è subentrato solo nella ripresa, al 73esimo del match, realizzando la rete dei veneti che ha messo un po di apprensione alla compagine allenata da Inzaghi. Purtroppo per gli scaligeri, però, lex Udinese è entrato troppo tardi. Se cè un peggiore fra le fila dei veneti, ma potremmo tranquillamente dire dellintero match, questo è senza dubbio Marques. Il difensore centrale gialloblu, che era stato fin qui positivo in stagione, ha spianato la strada al Milan con un clamoroso autogol. In seguito, sbaglia anche sul due a zero, forse in confusione, e regala altri strafalcioni: una domenica davvero da dimenticare. Lindubbio protagonista della sfida di Verona è Keisuke Honda, nazionale giapponese in campo con la casacca rossonera. Il talentuoso trequartista/esterno dagli occhi a mandorla sfrutta due occasioni doro del Diavolo, trasformando in gol le due palle toccate e portandosi così in vetta alla classifica dei capocannoniere della Serie A al pari di Tevez e Callejon. Difficile trovare un flop fra le fila del club meneghino ma se cè un giocatore che ha brillato meno degli altri questo è Sulley Muntari. Il roccioso centrocampista della nazionale ghanese, forse un po affaticato, ha dato vita ad un match impalpabile, facendo il suo classico lavoro sporco ma senza mai portarsi in avanti come invece ci ha abituato spesso e volentieri in altre occasioni.



Il migliore in campo di Hellas Verona-Milan è senza dubbio Honda: il giapponese ha siglato una doppietta decisiva ai fini della vittoria rossonera. Nel Milan hanno effettuato una buona prova anche Alex e Poli; recuperato El Shaarawy, autore di un assist. Delude parzialmente Torres. Tra i padroni di casa si salvano in pochi tra cui Nico Lopez, autore dell’1-3. Malissimo la coppia difensiva Marquez-Marques.



Il Milan deve capire la sua vera identità. Dopo i due pareggi consecutivi con Empoli e Cesena, i rossoneri prima della sosta hanno sconfitto a San Siro il Chievo per 2-0 pur senza mostrare una grande fluidità di manovra. Gli uomini di Inzaghi sono quindi chiamati all’esame di maturità sul difficile campo dell’Hellas Verona. Proprio al Bentegodi, la scorsa stagione, la squadra di Mandorlini riuscì a sconfiggere il Milan per 2-1 ma quelli erano altri tempi per entrambe le formazioni a cominciare proprio dai padroni di casa, stravolti rispetto a quel giorno. I veneti hanno infatti salutato Jorginho, Romulo ma soprattutto l’argentino Iturbe; l’unico totem rimasto risponde al nome di Luca Toni. Per adesso il Verona ha comunque ottenuto 11 punti e si trova allo stesso livello dell’avversario di giornata. Veniamo alle formazioni ufficiali partendo dai locali che schierano tra i pali Rafael quindi linea difensiva composta da Moras, Marquez, Marques e Agostini; in mezzo al campo spazio a Ionita, Tachtisids e Hallfredsson. In attacco Toni è supportato da Gomez e Jankovic. Risponde il Milan con Abbiati in porta (Diego Lopez ancora in panchina dopo l’infortunio subito a Parma); Abate, Rami, Alex e De Sciglio in difesa; Poli, Essien e Muntari (5,5) formano la cerniera mediana mentre davanti El Shaarawy e Hoda sono i partner di Torres. I rossoneri cercano subito di fare del possesso palla la loro arma principale e nei primi minuti agli uomini di Inzaghi riesce questa strategia. Ma il Verona è aggressivo e si fa vedere dalle parti di Abbiati (7)al 5′ quando Toni (6) gira sul fondo con la testa un traversone dalla destra di Ionita. Il Milan risponde poco dopo con una grandissima occasione non sfruttata al meglio; i difensori del Verona pasticciano con Moras (5,5) e Rafa Marquez (5), ne approfitta Torres (6) che mette in mezzo per Poli (6,5). Il tiro del centrocampista viene rimpallato ma la sfera arriva a El Shaarawy (6,5) che  poco distante dal dischetto calcia in porta: Rafael (5,5) respinge in due tempi. Al 13′ Essien (6) serve in area Torres che si libera regolarmente di Marques (4) e cerca di beffare Rafael sul primo palo: pallone fuori di un soffio. Gli uomini di Mandorlini hanno difficoltà in fase di costruzione ma ben si comportano sugli esterni. Il Milan si porta in vantaggio in modo improvviso al 20′ grazie a un comico autogol di Marques; Abate (6,5) sulla destra mette in mezzo un cross innocuo lisciato dal difensore scaligero. Il tentativo di allontanare la minaccia si trasforma in un incredibile autorete. Il Verona nonostante il colpo subito non si scompone e cerca di rimettersi in parità; Hallfredsson (5,5) lascia partire un gran tiro dal limite dell’area. Tentativo che sfiora il palo. Al 26′ il Milan raddoppia grazie a Honda (7); fa tutto bene El Shaarawy sulla sinistra che serve il giapponese sulla corsia opposta. Lasciato solo dalla pessima difesa dei veneti, l’ex Cska non ha problemi a insaccare il raddoppio. A questo punto il grande protagonista è Abbiati, bravissimo a compiere due miracoli sulle acrobazie di Toni e Jankovic (5,5).  Gara avvincente fin dai primi minuti. Occasioni da una parte e dall’altra e grande divertimento. In attacco l’Hellas ha i mezzi per mettere in crisi il Milan ma in difesa… Gli uomini di Mandorlini regalano due reti agli avversari in modo grottesco. Fa quasi tenerezza. Lotta come un leone e sfiora il gol ma è lasciato troppo solo dai suoi compagni. Non solo l’autogol ma anche un grave errore in occasione della rete di Honda. Prestazione da dimenticare per il brasiliano. Cinisimo a volontà. Dopo aver usufruito dell’autugol di Marques i ragazzi di Inzaghi sono stati bravi a raddoppiare. Qualche scricchiolio di troppo in difesa.   Quinto gol in campionato per il giapponese sempre più protagonista del Diavolo. Troppo lento in mezzo al campo. Perde un pallone velenoso che per poco non regala un contropiede letale al Verona.  Direzione di gara all’inglese per il fischietto di Roma. Niente da contestare al suo arbitraggio. 



Subisce la beffarda autorete di Marques, poco può sulla doppietta di Honda. Non appare comunque nella sua giornata migliore già quando respinge in malo modo il tiro di El Shaarawy nel primo tempo. Nella ripresa compie un doppio intervento di spessore prima su Honda poi su Torres.

Oggi è uno dei migliori della difesa del Verona e questo la dice lunga sul tipo di gara svolta dalla retroguardia scaligera. Non attacca quasi mai e dietro non è sicuro.

Coinvolto nell’azione del 2-0 rossonero. Assieme al suo compagno di reparto regala un’autostrada a Honda, libero di battere Rafael per il raddoppio milanista. Espulso nel finale per doppia ammonizione.

Il voto è per il terribile autugol che regala al Milan l’1-0. Non si sa se ridere o piangere di fronte a un gesto simile. Sbaglia, inoltre, sul 2-0 e commette altri errori macroscopici.

Fa quello che può. Si fa vedere di tanto in tanto in attacco ma da quella parte Abate e Honda sono dei fulmini. Spende un giallo intelligente atterrando El Shaarawy. Sparisce nel secondo tempo.

Vuole sempre la palla tra i piedi e quando la ottiene cerca sempre il servizio per la testa di Toni. Giocatore interessante e da valutare per i prossimi impegni del Verona; oggi non era la giornata ideale per farsi notare su grandi livelli.

(dal 73’NICO LOPEZ 7 – Combina più lui in un quarto d’ora scarso che non l’Hellas in 73 minuti di gioco. Mette apprensione alla difesa del Milan e segna il meritato 1-3. Fosse entrato prima…).

D’accordo, sfiora il gol del momentaneo 1-1 al 25′ ma in cabina di regia appare lento e privo di idee. Peggiora con il passare dei minuti.

Sarebbe uno dei migliori se nel finale non perdesse la testa per commettere un fallo stupido e volontario su Bonaventura.

Effervescente. Sfiora la rete con un colpo di testa a inizio gara poi esce dai radar e dal campo (dal 66’CAMPANHARO 6 – Entra sul 3-0 e a gara virtualmente chiusa. Ci mette l’impegno e lo premiamo per questo).

Un altro che come Jankovic sembrava in vacanza. Perde quasi tutti i duelli e non riesce ad essere una valida spalla per Luca Toni (dal 69’NENE’ 5 – Sbaglia un gol clamoroso a pochi minuti dal 90′ che avrebbe potuto riaprire la sfida).

Lotta come un leone ma non riesce a entrare sul taccuino dei marcatori. Abbiati gli nega un gran gol in acrobazia.

I suoi regalano un tempo e mezzo al Milan poi gradualmente si svegliano. Non convince la gestione di alcuni uomini. Perché non inserire prima Campanharo e Nico Lopez?

Effettua interventi fantastici su Toni e Jnakovic nel primo tempo. Si ripete nella ripresa fino al triplice fischio del direttore di gara. Nulla può sulla rete di Nico Lopez.

Suo il cross dal quale nasce l’1-0 del Milan. Sfiora la rete personale nella ripresa e si dimostra in buona condizione fisica.

Un vero e proprio colosso. Ingaggia e vince il duello fisico con Toni. Con lui, la difesa del Milan acquista sicurezza.

Da un suo lancio Honda insacca il gol del 3-0. Buona intesa con Alex nel cuore della retroguardia milanista.

Luci e ombre per il ragazzo. Alterna buone iniziative ad errori evitabili. Sei di stima.

Finchè ha fiato si butta su ogni pallone. Lentamente il suo rendimento cala.

Classico lavoro sporco per il ghanese. Nulla da segnalare sul suo conto se non l’eccessiva lentezza in fase di impostazione.

Convincente prova dell’oggetto misterioso arrivato a Milanello dal Chelsea. Potrebbe essere una pedina importante nel progetto di Inzaghi.0

 EL SHAARAWY 6,5 – Il Faraone è tornato? Forse. Regala l’assist del 2-0 a Honda e corre come una scheggia sull’out sinistro. Contrariato al momento della sostituzione (dal 75’BONAVENTURA 6 – Addormenta la partita con eleganza).

Da un suo movimento nasce il gol del raddoppio di Honda. A corrente alternata (dal 67′ Cerca il gol a effetto con un tiro da lontano terminato di poco sul fondo. Il francese appare recuperato).

Milan sulla cresta dell’Honda. Il giapponese segna una doppietta e si dimostra in grandissima forma: per lui 6 gol in 7 partite. (dall’86’BONERA – SV).

Ottiene i tre punti su un campo difficile. Superpippo dovrà lavorare per evitare in futuro di dover soffrire ancora nei minuti finali di gara.

Buona direzione di gara. Ammonisce quando vede che il gioco si innervosisce; in caso contrario, lascia correre senza compromettere lo spettacolo.

(Federico Giuliani)