Disfatta storica per la Roma contro il Bayern Monaco, un 7-1 che ricorda quello col Manchester United nel 2007 oppure la semifinale dei Mondiali Brasile-Germania, con tanti protagonisti di quella partita di nuovo in campo anche ieri sera all’Olimpico nella terza giornata del gruppo E di Champions League. La Roma è andata a sbattere contro un Bayern Monaco semplicemente perfetto. Rudi Garcia ha sbagliato e si è preso le sue colpe, i giocatori forse sentivano troppo questo incontro e forse dopo l’ottimo avvio di stagione c’era la presunzione di giocare alla pari con un avversario che invece si è dimostrato superiore. L’importante ora sarà ripartire facendo tesoro di questa lezione, cosa che sicuramente Rudi Garcia farà. Per parlare di questa partita che resterà nella storia abbiamo sentito Paolo Condò, giornalista de La Gazzetta dello Sport. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Una sconfitta che nessuno poteva aspettarsi così ampia… Naturalmente non mi attendevo nemmeno io una sconfitta così ampia, sono rimasto meravigliato dal risultato finale.
Garcia si è preso tutta la colpa: ha ragione? Direi che ha sbagliato, come Scolari nella semifinale mondiale, nella gestione della partita nel primo tempo. Doveva intervenire per limitare i danni, anche se non si può costringere una squadra come quella giallorossa a fare le barricate.
Resterà un episodio isolato? Sì, e aggiungo che è dovuto alla partita eccezionale disputata dal Bayern, sicuramente la migliore della gestione Guardiola.
La differenza tra Roma e Bayern è davvero così ampia? No, non c’è tutta questa differenza, anche se il valore tecnico del Bayern è noto, si sa quanto sia forte la squadra tedesca. Bisogna ricordare che la Roma aveva pareggiato a Manchester con i campioni d’Inghilterra. Si sapeva già che Roma e City si contenderanno il passaggio del turno: il Bayern è più forte.
Qualificazione dunque ancora aperta? Credo proprio di sì, tanto più che il Manchester City si è complicato la vita con il pareggio a Mosca. La Roma ha molte possibilità di passare il turno dovendo ospitare il City in casa nell’ultima giornata.
Nel frattempo, cosa farà la Roma a Monaco? Di certo non come ieri sera. Già due anni fa il Bayern con l’Arsenal vinse in Inghilterra e poi perse in casa, la stessa cosa poi è successa anche l’anno scorso proprio col City.
Forse la Roma si è sentita più forte di quello che è realmente? Ci può essere stata sicuramente della presunzione, ma queste cose fanno crescere, sono importanti per diventare più forti.
Quali analogie vede con la sconfitta del Brasile ai Mondiali? Tante, il Bayern aveva in campo quattro titolari di quella Germania e anche il punteggio, sia a fine primo tempo sia finale, ricalca esattamente quello di Belo Horizonte.
Germania nazione sempre più leader? Sì, sono campioni del Mondo e ricordiamo la finale 2013 di Champions League Bayern Monaco-Borussia Dortmund.
Ora ci sarà la Sampdoria… Meglio così: affrontare subito una squadra importante con la ferita di una sconfitta molto forte e la voglia di rilanciarsi subito, togliendosi la paura per disputare un grande incontro. (Franco Vittadini)