Ecco il primo verdetto delle WTA Finals 2014. Arriva dal gruppo rosso ed è l’eliminazione di Eugenie Bouchard. La tennista canadese saluta mestamente il Master femminile avendo perso anche il terzo incontro, da Serena Williams, con il punteggio di (in appena 57 minuti). Il primo viaggio alle Finals della ventenne è stato negativo: zero set vinti, sei persi e un bilancio dei game che recita 11-36. Per quanto riguarda Serena, la numero 1 del mondo resta in piena corsa per la qualificazione; tuttavia adesso deve soltanto sperare. Può qualificarsi sostanzialmente in due modi: se Simona Halep batterà Ana Ivanovic o se la rumena strapperà un set alla serba. Il conto non lascia altre vie: la Williams è 4-2 nei set e nei game, la Halep al momento è 24-7. Anche perdendo 0-6 0-6 la numero 4 del mondo sarebbe davanti e a qualificarsi sarebbero lei e la Ivanovic. E dunque, il secondo verdetto è che la Halep è già in semifinale.
E’ in via di definizione la situazione nel gruppo bianco delle WTA Finals 2014. Gli incontri di oggi hanno fatto capire più o meno quali sono i rapporti di forze; nel primo Caroline Wozniacki si è imposta su Agnieszka Radwanska con il punteggio di , prendendosi così la leadership del girone e facendo un deciso passo avanti verso la semifinale. E’ quasi fuori invece Maria Sharapova: la russa ancora una volta non è riuscita a esprimersi ed è finita triturata da Petra Kvitova con il punteggio di . Il discorso qualificazione non è ancora chiuso per lei: per andare in semifinale però dovrà battere necessariamente la Radwanska per due set a zero, e poi sperare che la Wozniacki faccia il suo dovere vincendo contro la Kvitova. Senza lasciare un set però: dovesse farlo, entrerebbe in gioco il computo dei game vinti e persi, e Maria potrebbe avere la peggio. Come detto per la Wozniacki è ormai fatta: le basta vincere un set contro la Kvitova e sarebbe avanti anche in caso di sconfitta 0-2 contro la ceca e un 2-1 (a prescindere dalla vincitrice) nell’altro incontro. Ora si gioca il quinto incontro del gruppo rosso: Serena Williams-Eugenie Bouchard. La canadese sostanzialmente è eliminata: per restare in corsa deve vincere 2-0 e potrebbe non bastarle. Ma rischia tantissimo anche Serena che, dovesse anche vincere con un doppio 6-0 oggi, potrebbe comunque tornare a casa in anticipo se nell’altro match Ana Ivanovic vincerà 2-0 contro una Simona Halep quasi certa anche del primo posto nel girone.
E la quarta giornata alle WTA Finals 2014, almeno per quanto riguarda il torneo principale (quello delle Rising Stars lo ha già vinto, lo scorso martedi, la portoricana Monica Puig). Otto tenniste per un titolo: due gironi, due semifinaliste per parte. Unico torneo della stagione nel quale si può sollevare il trofeo anche dopo aver perso un incontro (o più), al termine della settimana verrà idealmente incoronata la migliore tennista dellanno 2014. Le prime giornate hanno riservato sorprese mica da ridere: chi si immaginava che Serena Williams potesse perdere un incontro conquistando appena due game? E successo anche questo; per sapere cosaltro ci aspetta non avete che da sintonizzarvi, a partire dalle 7:30 della mattina italiana (a Singapore saranno le 13:30) su SuperTennis, web-tv tematica che trovate ai canali 64 (televisore) o 224 (satellite) ma anche in streaming video, disponibile per tutti, sul sito www.supertennis.tv. Altri modi per essere aggiornati sul Master? Semplice: gli account facebook.com/WTA e, su Twitter, sono quelli ufficiali del circuito di tennis femminile, facebook.com/WTAFinalsSG e, ancora sul social dei cinguettii, @WTAFinalsSG sono i profili che il torneo ha aperto per loccasione. In più il livescore sul sito ufficiale: www.wtafinals.com. Da due incontri al giorno siamo passati a tre: si procede spediti verso la chiusura della prima fase. Si parte con Agnieszka Radwanska-Caroline Wozniacki, gruppo bianco. Entrambe hanno vinto il loro primo incontro, entrambe hanno un piede e mezzo in semifinale in caso di vittoria. Per ora è in vantaggio la polacca, che è 2-0 nei set e un conto game vinti/persi di 12-5; la danese però, pur essendo rispettivamente 2-1 e 20-15, se la gioca in pieno e anche con un solo parziale vinto (per esempio) può mettere pressione alle avversarie. Che giocano a seguire: non lo avrebbe immaginato nessuno, e invece Maria-Sharapova-Petra Kvitova è già uno spareggio per restare vive nel girone (sempre bianco). La russa è 1-2 e 15-20, la ceca 0-2 e 5-12: dunque per la campionessa in carica di Wimbledon non ci sono alternative, deve vincere e possibilmente farlo per due set a zero. Il problema è che il modo in cui ha giocato contro la Radwanska rende questo imperativo molto difficile da essere effettivamente eseguito; la Sharapova invece ha fatto match pari contro la Wozniacki, sciogliendosi però nel terzo set. A seguire (cioè non prima delle 13:30 italiane) si gioca anche per il gruppo rosso: Serena Williams-Eugenie Bouchard. Appunto: vedere la numero 1 del mondo perdere 6-0 6-2 da chiunque è da libro di storia del tennis. Soprattutto perchè non ci sono problemi fisici, almeno espliciti, a giustificarli: In sintesi Simona Halep ha giocato alla grande. Complimenti e in bocca al lupo, questo il tweet dellamericana. Che ora però ha l’obbligo di reagire senza se e senza ma: daccordo, ha perso male, ma resta in piena corsa. Magari non centrerà il primo posto nel girone, ma per lei non farebbe poi tanta differenza; in buona sostanza serve una vittoria per salire 2-1, poi bisognerà soltanto sedersi e sperare che Simona Halep faccia il suo dovere battendo Ana Ivanovic o quantomeno strappandole un set. Oppure, Serena può andare in semifinale anche con una vittoria della serba sulla rumena; ma a quel punto entrerebbe in gioco il quoziente set, e allora meglio sarebbe “demolire” la Bouchard, che dal canto suo sarebbe eliminata anche solo perdendo un set oggi dopo la caduta contro la Ivanovic (1-6 3-6). Intanto, in attesa dell’esordio di Errani-Vinci (domani), il torneo di doppio ci ha regalato la sorpresa dell’eiminazione di Marakova-Vesnina, che arrivavano dalla vittoria agli Us Open: hanno perso contro le connazionali Kudyavtseva-Rodionova. Avanti invece le teste di serie numero 2 Hsieh-Peng. (Claudio Franceschini)