Attacco, stoccata e scuse a seguito. Massimo Ferrero non si è fatto mancare nulla nella giornata di ieri; sabato la sua Sampdoria è rimasta imbattuta tenendo testa alla Roma e, nella sua domenica di pausa, il presidente blucerchiato era ospite di Stadio Sprint dove, inevitabilmente, gli è stato chiesto un parere sulle dimissioni di Massimo Moratti da presidente onorario dellInter. Quasi un passaggio di consegne: esce una figura storica dal nostro calcio, ne entra unaltra che minaccia di essere altrettanto importante (ma questo, solo il tempo lo dirà). Ad ogni modo Ferrero non ha perso tempo nel prendere le difese di Moratti: E ingiusto che sia stato trattato in questo modo, mi spiace molto per lui. E poi laffondo: Glielo avevo detto: caccia quel filippino dove ovviamente per filippino si intende il nuovo presidente della società meneghina, Erick Thohir. E venuto dallIndonesia per insultare un emblema del calcio. Gli voglio bene, ma non mi deve toccare Moratti. Parole forti, che hanno contribuito a inasprire una vicenda alla quale si sta ancora cercando di trovare una definitività e una reale spiegazione. La spiegazione intanto lha data lo stesso Ferrero, che sul sito ufficiale della Sampdoria si è scusato per quelle che sono sembrate parole avventate; ha fatto sapere di non voler mancare di rispetto al signor Thohir, ai dirigenti dellInter e alla gente delle Filippine con la quale sono legato da un rapporto bellissimo. Ha spiegato, il patron doriano, di voler semplicemente elogiare Massimo Moratti e quanto ha dato allInter e al calcio italiano per 20 anni. Incidente dunque risolto? Sembra di sì.