stato un centrocampista roccioso in campo e fuori. Se lo ricordano bene i tifosi delle sue tre squadre in Italia, cioè il Bari, il Bologna e il Lecce, mentre in Svezia tutti lo ricordano soprattutto come uno dei componenti della Nazionale che raggiunse un fantastico terzo posto ai Mondiali Usa 1994, ma anche per avere allenato l’Elfsborg fin quando gli è stato possibile farlo. Infatti la notizia che Ingesson era affetto da un mieloma multiplo risale al 14 maggio 2009, oltre cinque anni fa. Il 13 gennaio 2010 arriva la notizia della sua guarigione ma esattamente tre anni dopo, nel gennaio 2013, Ingesson annuncia il ritorno del mieloma e che dovrà essere sottoposto a un trapianto di cellule staminali. Anche stavolta Klas sembra vicere la sua battaglia, tanto che il 30 settembre viene presentato come allenatore dell’Elfsborg, ma deve spesso ricorrere alla sedia a rotelle a causa di una forma di osteoporosi. Nemmeno un mese fa aveva dovuto rinunciare definitivamente alla panchina del club svedese, fino alla notizia della sua morte.



Ha scosso tutti la morte improvvisa di Klas Ingesson che combatteva con un tumore dal 2009 e dopo varie battaglie era diventato allenatore dell’Elfsborg nel 2013 per poi lasciare la panchina all’inizio di questo mese. In Italia ha giocato col Bari, con il Bologna e con il Lecce, ma di certo con la maglia dei galletti ha lasciato il ricordo più grande. In Puglia ha giocato dal 1995 al 1998 collezionando 94 presenze e anche 11 reti. Il club l’ha ricordato tramite una nota ufficiale apparsa sul sito in cui lo ricorda come combattente generoso e corretto. Anche il club felsineo l’ha voluto ricordare tramite una nota ufficiale chiamandolo ”il nostro guerriero”. Il Lecce invece ha voluto far sapere a tutti il proprio cordoglio, sempre tramite il sito ufficiale, per la scomparsa del calciatore. Il sito ufficiale del Marsiglia riporta le parole del Presidente della Federazione svedese Karl-Erik Nilsson che ha così sottolineato: “Tutti quelli che ricordano la Coppa del Mondo 1994 sanno come questo gruppo è stato fantastico e il ruolo che ha avuto al suo interno Klas“, giocatore che il Presidente ha definito fantastico ed esemplare.



La scomparsa di Klas Ingesson, ex centrocampista svedese, tra le altre, di Bari, Bologna e Lecce, nonché ex allenatore dellElfsborg, ha toccato tutti nel mondo del calcio. Molti i giocatori italiani che hanno vissuto la propria esperienza in questo sport al fianco del compianto 46enne e fra questi vi è anche Giancarlo Marocchi. Lattuale opinionista di Sky Sport, è stato a braccetto di Ingesson durante la sua esperienza al Bologna, con Carletto Mazzone come allenatore. Interpellato da GianlucaDiMarzio.com, Marocchi parla così, con la voce strozzata in gola: “Non alzava mai la voce, un calciatore leale. Uomo leale. Mi ritengo davvero fortunato ad averlo conosciuto, era un uomo buono. Un guerriero buono”. Marocchi è stato vicino a Ingesson nellultimo periodo della malattia, quello più difficile che purtroppo lha portato via, ma i ricordi, soprattutto quelli belli, non svaniranno mai



Non ce la fatta Klas Ingesson a vincere la sua sfida più dura, quello contro il tumore. Lallenatore svedese, ex centrocampista di Bari, Bologna e Lecce, oltre che di PSV Eindhoven, Olympique Marsiglia e altre società, è scomparso nelle scorse ore, all’età di 46 anni. Il tumore lo aveva colpito nel e Ingesson aveva lottato fino a pochi giorni fa, tra cicli di chemioterapie, trapianto al midollo e sedie a rotelle, senza mai arrendersi e abbattersi, fino a ieri. Qualcosa si era già intuito quando lo svedese si era fatto da parte, lasciando la guida dellElfsborg, squadra che allenava dallestate dellanno scorso. Michele Paramatti, ex compagno di Ingesson al Bologna, lo ricorda così ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com: «Provo grande rammarico per la perdita di una grande persona, di un guerriero che ha dimostrato di lottare fino alla fine per tenersi attaccato ad una vita che gli stava sfuggendo. Con lui ho condiviso tanti momenti, ho instaurato una grande amicizia in quegli anni a Bologna. Klas era una persona in cui mi rispecchiavo, ho trovato in lui tanti valori che ho apprezzato molto.

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