LInter torna a vincere a San Siro, fra le mura di casa. Il club nerazzurro batte la Sampdoria per una rete a zero grazie ad un calcio di rigore concesso giustamente dallarbitro, trasformato poi da Mauro Icardi. Tre punti importanti per la squadra meneghina che risale così la classifica visti anche i vari passi falsi delle squadre che le stanno davanti. Andiamo a vedere, attraverso i voti del fantacalcio, quali sono stati i top e i flop della gara del Meazza. Torna a brillare il giovane talento dellInter, Mateo Kovacic. Sarà un caso ma quando il gioiello croato gioca come sa, i nerazzurri vincono. Ieri una prestazione di assoluta qualità con aperture, inserimenti, e tanti grattacapi per la retroguardia della Samp: il migliore fra i nerazzurri nonché il top in assoluto del match. Nuova prestazione negativa per il centrocampista dellInter. Dopo il flop nel match di Cesena, obi toppa anche la gara contro la Samp. Sbaglia sia in fase di impostazione, senza spunti ne inserimenti, e sbaglia anche in fase di contenimento, con Eder che lo salta in continuazione. Ece al 78esimo per lasciare spazio a Mbaye. Unaltra prova convincente per il portiere vice-campione del mondo argentino, tornato fra i titolari dopo linfortunio di Viviano. Il numero uno blucerchiato blocca Palacio pronti-via e riesce ad intuire il rigore di Icardi senza però respingerlo. Una prestazione positiva per il sudamericano. Stranamente il giovane difensore centrale della Samp regala una partita insufficiente. Ha la colpa, pesantissima, di commettere un fallo di rigore nei minuti finali del match dopo tackle irregolare su Kuzmanovic: una svista davvero clamorosa che condanna i suoi compagni di squadra alla sconfitta.
Un calcio di rigore dellex Mauro Icardi nel finale consente allInter di battere la Sampdoria 1-0. Vittoria preziosa per i nerazzurri, la seconda consecutiva; salgono a quota 15 e si portano a un solo punto dai blucerchiati che invece cadono per la prima volta in questo campionato. Diciamo la verità: si è giocato a tratti a centrocampo e di occasioni da gol non se ne sono viste tantissime. Però a tratti le due squadre hanno avuto interessanti fiammate e hanno creato occasioni, dunque a conti fatti si può dire che sia stata una gara anche piacevole da guardare, pur se magari non troppo spettacolare. Vittoria di carattere e fiducia più che di gioco. Sicuramente lInter ha fatto più della Sampdoria, ha avuto le migliori occasioni e tenuto più alto il baricentro; ma a Mazzarri interessano di più i tre punti e soprattutto laver ritrovato una squadra che ha voglia di lottare e vincere, anche quando sembra finita. Ha tenuto e tenuto, ha rischiato di portarsi in vantaggio, alla fine ha perso. LInter ha toccato il nervo scoperto di Mihajlovic: la Sampdoria è ottimamente organizzata e riesce a non far giocare gli avversari come vorrebbero, ma mancano di un vero e proprio piano offensivo e i pochi gol segnati lo fanno capire molto bene. Serve altro per restare ai piani alti. Il rigore ci sta: ingenuo Romagnoli, vede bene e quindi fischia di conseguenza in un momento delicato (eravamo al 90). Quattro ammonizioni: sembrano starci tutte, nulla da dire sulla sua direzione.
E’ 0-0 alla fine del primo tempo in Inter-Sampdoria. Partita che ha vissuto a strappi e folate: non tantissime opportunità da rete, ma a un certo punto le due squadre si sono accese e hanno creato qualche presupposto per colpire. L’occasione migliore l’ha avuta la formazione blucerchiata nel finale di primo tempo: una botta di Duncan (6,5) dalla distanza ha trovato soltanto la parte superiore della traversa a salvare un Handanovic (5,5) che ci avrebbe potuto fare poco. L’Inter chiaramente non è stata a guardare: prima Palacio e poi Icardi (6) hanno provato a concludere in porta ma hannno trovato la risposta pronta di Romero (7) che sta confermando di meritare un posto da titolare se non qui, in altre realtà di Serie A e non. Partita anche tattica, giocata molto a centrocampo dove Palombo (6,5) ha provato a frenare le iniziative di qualità di Hernanes (6) ispirato sì ma non al punto da risultare decisivo. Sorniona e attendista: subito la palla buona, poi si è come ritratta abbassando il baricentro e aspettando la Sampdoria per scatenare la ripartenza. Ha funzionato a metà; serve più coraggio per vincere contro questo avversario così ben organizzato. Ha qualità superiore e si vede appena tocca la palla. Pronti via e mette Palacio davanti a Romero, si ripete ancora con Icardi, da solo spezza il pressing blucerchiato andando via in accelerazione. Mezzo voto in meno per un’ammonizione che poteva certamente evitare, ma si passa sempre da lui. PEGGIORE INTER: PALACIO 5 Non sta bene e si vede. Ha un’occasione enorme nei primi minuti ma si fa ipnotizzare dal compagno di nazionale Romero, poi vivacchia sulla linea del fuorigioco provando a entrare in ritmo e partita ma rimane sempre come ai margini. L’Inter ha bisogno di un altro Palacio. Conferma quanto di buono fatto vedere nelle partite precedenti. Organizzata benissimo, soffre qualche incursione dell’Inter ma poi gestisce il ritmo, cerca di far male sugli esterni e nel finale di frazione ha la grande occasione per portarsi in vantaggio, ma Duncan viene frenato dalla traversa. A sinistra fa quello che vuole, va via a Obi (5) più o meno sempre e infatti è da quella corsia che la squadra di Mihajlovic crea i migliori presupposti per segnare. Per volere di Mihajlovic a volte fa più il mediano che l’attaccante. Non sempre colpa sua se si vede poco, ma certamente da lui ci si aspetta sempre il meglio.
Incerto in un paio di uscite, però poi disinnesca la punizione di Gabbiadini e salva su Eder nel finale. Voto dunque pienamente sufficiente.
Eder nelle sue zone è una spina nel fianco, ma con Vidic lavora bene per frenare Okaka e tutto sommato ci riesce.
Era sotto esame più di altri per alcune prove negative; alla fine non ha demeritato e anzi ha guidato bene la linea facendo soffrire poco i suoi.
Contiene bene un Gabbiadini più preoccupato della fase difensiva che di creare scompiglio dalle sue parti.
Negativo: quando deve proporsi si fa vedere ma non ha lo spunto, quando deve difendere Eder se lo mangia in continuazione. Prende un po’ le misure nel secondo tempo, ma deve crescere. (78’ I. MBAYE sv)
Qualità ma questa volta non velocità di pensiero, si arrende a problemi fisici.
(52’ KUZMANOVIC 6,5 Non è Medel e si vede, però la partita la decide prendendosi il rigore)
Solita immensa grinta, deve fare legna ed è quello che fa. Ammonizione evitabile: troppa foga, ma Medel è questo.
E’ per distacco il migliore della partita. Crea pericoli, parte da solo, sa sempre cosa fare. Spesso non seguito dai compagni. (93’ KRHIN sv)
DODO’ 6 C’è Gabbiadini da quella parte: parte cauto, poi capisce che l’avversario non incide e alza il baricentro, ma non è indimenticabile.
Sta crescendo perchè si crea occasioni ed è nel vivo del gioco, ma l’anno scorso certi gol non li avrebbe sbagliati. E anche sfortunato, ma si vede che manca di intensità e concretezza.
Un’occasione che Romero gli cancella, poi è freddissimo sul rigore a tempo quasi scaduto.
All. MAZZARRI 6 Questa volta vince e ha ragione, ma la sua Inter deve ancora fare il passo in più per entrare davvero in lotta con le prime. Centrocampo e difesa funzionano, ma senza il rigore la partita sarebbe finita pari.
Frena Palacio dopo tre minuti, salva su Icardi, quasi prende il rigore: portiere che merita il suo ingaggio, non si capisce perchè avesse rischiato di rimanere senza squadra.
Attento dietro, ma accompagna poco non approfittando di un Dodò che non è certo un terzino difensivo.
Salva bene su Palacio e in generale è sempre attento, ammonizione evitabile. Esce per problemi all’adduttore.
(64’ REGINI 6 Con attenzione copre la sua zona di competenza senza andare troppo in affanno)
Clamorosa ingenuità nel procurare il rigore: forse tanti complimenti l’hanno distratto, affossare Kuzmanovic che era spalle alla porta al limite è peccato grave.
Ha in Obi un avversario che soffre, ma raramente dà il giusto supporto a Eder per creare superiorità e occasioni)
Una traversa a fine primo tempo, solidità di fronte alla sua ex ma non troppi guizzi di spessore.
(72’ SORIANO 6 Gioca la parte finale della partita, quella che sembra scivolare verso uno stanco pareggio prima che Icardi trasformi il rigore)
Solito combattente a tutto campo, ha un’occasione ma calcia male. Contro l’Inter aveva una motivazione speciale, ha sfruttato l’occasione ma esce con zero punti)
Il giocatore che impressionava già in Serie B è lontano; Kovacic lo fa ammattire, lo vede poco e così va in affanno senza riuscire a costruire. (91’ RIZZO sv)
Mihajlovic lo obbliga a un lavoro sfiancante: a volte è più mediano che attaccante. Peccato, perchè ha le qualità per far male (come ha già dimostrato). Così è quasi sprecato.
Quando decide di partire (vedi il finale) è quasi impressionante, ma spesso gioca spalle alla porta con il solo compito di accompagnare gli esterni.
Primo tempo da star: fa impazzire Obi che non lo vede mai, è dappertutto e crea tante occasioni. Nel secondo cala anche perchè la Sampdoria abbassa il baricentro.
All. MIHAJLOVIC 5,5 Ha anche rischiato di vincere e ha perso su rigore al 90’; poteva restare imbattuto, ma non convince l’ossessiva ricerca della rottura del gioco altrui senza un vero piano per andare a fare i gol. Baricentro troppo basso se non in certi momenti, gli episodi gli hanno detto male ma 9 gol in 9 partite sono pochi.