La gara dello stadio Renzo Barbera, tenutasi ieri sera alle ore 20.45, si è conclusa con la vittoria del Palermo sul Chievo per una rete a zero. Un successo importante per la compagine rosanero che torna così alla vittoria dopo la sconfitta di domenica contro la Juventus. Tre punti fondamentali anche in ottica corsa salvezza visto che le due squadre in questione, con grande probabilità, battaglieranno fino a maggio per rimanere in Serie A. I clivensi, invece, perdono la seconda gara consecutiva da quando Maran ha preso il posto di Corini sulla panchina gialloblu. Vediamo insieme top e flop del match. Prestazione sublime dellestremo difensore dei rosanero, Sorrentino. Il numero uno dei siciliani salva la porta in tre occasioni nette, permettendo ai suoi di chiudere la gara con la rete inviolata e soprattutto, con i tre punti in tasca: il migliore in assoluto della sfida di ieri sera. Soffre molto il giovane talento del Palermo nella sfida contro il Chievo. Il giocatore non riceve palloni giocabili e di conseguenza non riesce mai a rendersi pericoloso in area avversaria: ingabbiato dalla retroguardia gialloblu. ) Fra i pochi che si sono distinti fra le fila del Chievo vi è senza dubbio Valter Birsa. Il centrocampista della nazionale slovena cerca di creare qualcosa davanti, mettendo in serio pericolo la porta del Palermo, che rimane inviolata solo grazie ad un intervento grandioso di Sorrentino. Purtroppo per lui, è troppo solo davanti. Il difensore del Chievo realizza una partita diligente in fase di copertura, ma manca completamente la fase offensiva. Così come gran parte dei compagni, non crea nulla di buono, non impensierendo quasi mai la difesa del Palermo che ieri sera è andata decisamente a nozze.
Il Palermo batte il Chievo 1-0 e vince il secondo scontro diretto consecutivo; al Barbera la legge dei rosanero comincia a farsi sentire, la classifica migliora e questi sono punti pesantissimi perchè possono valere doppio visto lavversario nella lotta salvezza. Soddisfazione per due ex come Iachini e Rigoni, mentre Rolando Maran perde la seconda partita su due allenate. Finalmente si vede la squadra che Iachini aveva in mente. Gioca con fiducia e qualità, allarga il campo e cerca sempre gli inserimenti dei centrocampisti. Soprattutto ha tre giocatori offensivi che non troppe squadre che si giocano la permanenza in A possano permettersi. Adesso bisogna migliorare il rendimento esterno e soprattutto trovare la continuità nelle prestazioni. Maran è appena arrivato e certamente non può avere la bacchetta magica, ma il suo Chievo ha fatto poco per provare a vincere la partita e giocando così non ci si può certo salvare. Anche i veneti hanno potenziale offensivo, ma Maxi Lopez e Paloschi non sono mai messi nelle condizioni giuste per far male perchè poco accompagnati da un centrocampo rinunciatario. Sarà una lunga strada. Dirige bene comminando solo tre ammonizioni in una partita tesa e fisica, ma resta il dubbio sullepisodio dellautorete di Bardi: la carica sul portiere del Chievo non sembra essere così evidente da giustificare il fischio.
Decisivo in almeno tre occasioni: su Birsa, Maxi Lopez (che più che altro sbaglia da solo) e su Paloschi. Se il Palermo vince è anche e soprattutto merito suo.
Gara tranquilla, quando il Chievo arriva dalle sue parti riesce a controllare senza problemi.
Cresce partita dopo partita, piazzato in mezzo alla difesa comanda con autorità e vive una serata senza affanni.
Poco impegnato come i colleghi, rimane nella sua zona seguendo gli ordini.
E’ forse l’unico con Dybala che tenti l’azione personale. Bardi gli nega il gol con una grande parata, lo avrebbe meritato.
L. RiGONI 6,5 Il classico gol dell’ex impreziosisce una prestazione che a dire il vero non era stata troppo brillante. Deve fare il metronomo e invece resta sulle sue limitandosi al passaggino. La rete da tre punti cambia le cose.
Solito giocatore saggio e funzionale, a volte appare poco ma in realtà sta lavorando per tutti. Impegna anche Bardi con un colpo di testa.
Il meno il palla dei suoi, anche se prova comunque a metterci quello che ha ed è generoso. (74’ EMERSON sv)
Questa volta El Mudo non lascia il suo segno indelebile sulla partita. Ci prova, ma più che altro pasticcia. (78’ QUAISON sv)
Il migliore del Palermo, quando gioca così è di un’altra categoria. Centra una traversa spettacolare e avvia l’azione che porta al gol. Non può rimanere fuori, costanza o meno. (84’ BOLZONI sv)
Se servito a dovere può essere devastante perchè ha fisico e sposta gli avversari. Purtroppo se i palloni non arrivano, come i grandi centravanti d’area soffre di solitudine ed esce dalla partita.
All. IACHINI 6,5 Capisce che contro il Chievo è giusto osare il tridente; lo fa, anche se poi la sua squadra rimane con il baricentro troppo basso. Il gol però è meritato perchè l’atteggiamento cambia nel secondo tempo. Giocava già bene, se adesso arrivano anche le vittorie in casa la salvezza può essere davvero vicina.
Sarebbe anche di più perchè due o tre grandi parate le mette, ma in occasione del gol annullato l’aveva combinata decisamente grossa.
Difensivamente tiene, ma il Chievo ha bisogno di altro e questo altro non arriva.
Dybala lo punta nel finale e lui che non ha il passo per tenerlo lo soffre molto. Prima aveva fatto il suo.
Confermato dopo il gol, è il meno peggio del pacchetto arretrato ma come gli altri va in confusione nell’azione del gol.
Anche lui è più o meno attento dietro, ma non garantisce alcuna spinta offensiva che sarebbe anche il suo piatto forte.
Centrocampista votato all’inserimento, questa volta si occupa di fare il mediano ma la sua partita finisce lì, senza aggiungere nulla.
Dovrebbe costruire ma non ci riesce mai, sbaglia troppo e il gioco del Chievo ne risente.
Si limita sostanzialmente a contenere le iniziative avversarie, davanti dove dovrebbe far male si nota soltanto in un’occasione.
L’unico a provarci sul serio, nel primo tempo chiama Sorrentino alla grande parata ed è sempre vivo e alla ricerca dell’intuizione. Non assecondato. (84’ PELLISSIER sv)
Troppo poco anche per lui, vicino al rigore nel primo tempo quando scavalca Sorrentino, poi tiene la posizione e non osa mai.
(68’ BIRAGHI 6,5 Entra a metà ripresa e tutto sommato fa bene quello che Maran gli chiede, attento e ordinato).
Vivo nel cuore dell’area rosanero, si sbatte ma una prima punta deve segnare e lui invece spara addosso a Sorrentino.
(78’ PALOSCHI 6 Fa più lui in 12 minuti che Maxi Lopez in 78; costruisce l’occasione del pareggio, ma Sorrentino gliela nega).
All. MARAN 5 Lavori in corso, questo non è ancora il suo Chievo ma ci sta lavorando. Purtroppo quando una squadra arriva da tre sconfitte consecutive e affronta una concorrente diretta alla salvezza bisogna osare di più. Invece: una sola punta in campo e atteggiamento da contropiede che non ha pagato. Quando ha cambiato era tardi, ma gli diamo tempo e fiducia.