Il Verona regola il Cagliari con una rete nel finale di Tachtsidis; continua a fare bene in casa la squadra scaligera che riprende la sua marcia dopo la sconfitta dellOlimpico, mentre il Cagliari non dà seguito alla bella vittoria di San Siro. Vediamo i top e i flop di entrambe le parti secondo le pagelle di questa partita dello stadio Bentegodi. E troppo importante il suo gol a un minuto dal termine: grande esecuzione per il greco, che ha vissuto due stagioni difficili ma a Verona, dove era esploso, sembra essersi ritrovato. Sta sempre più prendendo in mano la sua squadra. Mandorlini continua a sceglierlo perchè si fida di lui e lo conosce benissimo, ma questa volta il jolly scaligero tradisce le attese: lento e impacciato, rimane largo sulla fascia senza mai entrare nel vivo del gioco. Un mistero come sia rimasto in campo fino ai minuti finali. Lui, Cragno e Crisetig le note più liete. A 25 anni ha meritatamente guadagnato la Serie A e sta dimostrando di poter essere il leader della difesa isolana; non a caso ieri il Cagliari ha preso gol soltanto con una conclusione personale di Tachtisidis. In crescita costante, potrà essere una soluzione anche per la Nazionale? Dura scegliere tra lui e Cossu, la palma del peggiore va al colombiano per le due macroscopiche occasioni che gli capitano e che non riesce a convertire. Spesso spacca le difese in progressione, ma deve imparare a essere più freddo sotto porta per diventare davvero letale.



Parte forte il Cagliari di Zeman che dopo tre minuti sfiora il gol. Cossu mette un pallone interessante dentro per Avelar  che serve da terra Ibarbo il colombiano colpisce lento di testa e Rafael a parare. Appena tre minuti dopo è sempre Ibarbo a trovarsi a tu per tu col portiere brasiliano e a calciargli praticamente addosso. Ancora occasione per il Cagliari con Dessena autore di un grande inserimento, bravo Agostini a rendergli difficile la vita il tiro alla fine è lento tra le braccia di Rafael. Al venticinquesimo ci sono le grandi proteste del Verona. Palla di Campanharo dentro, tocca Nico Lopez per Toni che dietro la linea della palla la butta dentro. L’arbitro annulla per un fuorigioco su cui restano parecchi dubbi. Prima di andare al riposo i sardi hanno un’altra occasione con Ceppitelli che solo in area di rigore stacca al lato. Nella ripresa il Verona va vicinissimo al gol in apertura, quando Nico Lopez si accentra e allarga il pallone per Campanharo che calcia violento trovando Cragno reattivo. Al minuto 65 arriva la svolta con Mandorlini che manda in campo Hallfredsson e Jankovic proprio per Campanharo e Lopez. Le geometrie del primo e la velocità del secondo cambiano la partita che ora vede il Verona dominare letteralmente. Prima è Toni a sfiorare il gol di testa, con Ceppitelli bravissimo a salvare sulla linea. Gli scaligeri centrano poi due traversa prima con un colpo da fuori di Jankovic e poi con il colpo di testa di Luca Toni servito proprio dal nuovo entrato. Alla fine con un pallone che spiove fuori è Tachtsidis a decidere la partita con un tiro violento e molto preciso. Vince il Verona una gara molto combattuta.



Partita bellissima, che regala emozioni fino alla fine. Da una parte e dall’altra sembra che possa all’improvviso accadere qualcosa e infatti arriva un gol bello e difficile alla fine. 

La squadra di Mandorlini gioca con grande maturità. Aspetta gli avversari nel primo tempo, colpisce nella ripresa quando ci sono spazi. E’ sfortunata fino al gol di Tachtsidis perchè i due legni centrati potevano voler dire pareggio. Gara di grande livello soprattutto a centrocampo dove sarà fondamentale il recupero di Hallfredsson.  

E’ una sconfitta molto diversa rispetto a quelle del pre-San Siro. Il Cagliari gioca un buon primo tempo e ha tante occasioni. Non riesce però a difendere nella ripresa il prezioso punto che sfuma nei minuti finali.  



L’arbitro non sbaglia nulla, ma è difficile capire dove il suo guardalinee veda fuorigioco in occasione del gol annullato a Luca Toni. Gestisce bene la gara e nella ripresa inizia a usare anche i cartellini.

Parte forte il Cagliari di Zeman che dopo tre minuti sfiora il gol. Cossu (6.5) mette un pallone interessante dentro per Avelar (5.5) che serve da terra Ibarbo (5) il colombiano colpisce lento di testa e Rafael (6.5) a parare. Appena tre minuti dopo è sempre Ibarbo a trovarsi a tu per tu col portiere brasiliano e a calciargli praticamente addosso. Ancora occasione per il Cagliari con Dessena (6.5) autore di un grande inserimento, bravo Agostini (6) a rendergli difficile la vita il tiro alla fine è lento tra le braccia di Rafael. Al venticinquesimo ci sono le grandi proteste del Verona. Palla di Campanharo (6.5) dentro, tocca Nico Lopez (5.5) per Toni (6.5) che dietro la linea della palla la butta dentro. L’arbitro annulla per un fuorigioco su cui restano parecchi dubbi. Prima di andare al riposo i sardi hanno un’altra occasione con Ceppitelli (6.5) che solo in area di rigore stacca al lato.   – Primo tempo che regala zero gol, ma tantissime emozioni da una parte e dall’altra. Gli attaccanti sbagliano molto, ma le squadre giocano, costruiscono e soprattutto creano. Non ci si annoia di certo;  – Il Verona aspetta l’avversario, ma rischia troppo dietro. Davanti però è bravo a punire in contropiede e sa dove fare male agli avversari; – una delle rivelazioni del Verona di Mandorlini. Ha fisico e grande velocità, ma soprattutto tecnica. Entra nell’azione del gol annullato poi a Toni; – Finalmente per lui l’occasione che tanto aspettava, per ora l’ha sprecata toccando pochi palloni e fallendo ogni ripartenza; – Il Cagliari fa la gara e prova a portarsi in vantaggio, ma è arruffone e spreca diverse occasioni davanti. Dietro poi quando il Verona riparte c’è grande confusione;si inserisce a ripetizione, sfiorando il gol in due circostanze. Bravo anche in fase difensiva quando è lui a chiudere in angolo su Toni pronto a tirare verso la porta; si fa vedere e si propone spesso, ma ha due occasioni clamorose che uno come lui non può sbagliare. Prima colpisce debole a porta vuota di testa, sulla palla arriva in presa Rafael, poi solo davanti al portiere brasiliano gli calcia addosso;  – L’arbitro non sbaglia nulla, ma è difficile capire dove il suo guardalinee veda fuorigioco in occasione del gol annullato a Luca Toni.

Rafael 6.5: decisivo con un paio di interventi nel primo tempo su Ibarbo. Sottovalutatissimo è uno dei gli interpreti più forti del nostro campionato;
Moras 7: gioca da terzino e parte in grande difficoltà. Cresce col passare del tempo annullando uno che è molto più rapido di lui come Cossu;
Marques 6: buona partita di grande applicazione al centro della difesa;
Marquez 6.5: grande spessore tecnico e personalità. Fa salire la difesa e tiene alta sempre la testa;
Agostini 6.5: prestazione molto attenta contro i suoi ex compagni. Gioca con grande applicazione risultando decisivo nella ripresa quando fa un recupero su Ibarbo praticamente a porta vuota;
Campanharo 6.5: una delle rivelazioni del Verona di Mandorlini. Ha fisico e grande velocità, ma soprattutto tecnica. Entra nell’azione del gol annullato poi a Toni. Nella ripresa cala fisicamente; (65′ Hallfredsson 6.5):la sua esperienza e il grande temperamento sono un grandissimo recupero per il Verona;
Tachtsidis 7: segna il gol che decide la partita con una bordata da fuori. Gioca bene tra le linee e amministra il pallone con grande intelligenza;
Ionita 5.5: non la migliore partita, troppo schiacciato dietro non riesce ad allargarsi quando la squadra sale. Male oggi;
Juanito Gomez 5: deludente prestazione sulla corsia, gioca largo facendosi vedere davvero poco (87′ Nenè sv)
Toni 6.5: gioca spalle alla porta nel primo tempo, in cui il Verona si difende, e riesce a fare un gol che gli viene probabilmente annullato senza motivo. Nella ripresa coglie una traversa incredibile quando siamo ancora sullo zero a zero;
Nico Lopez 5.5: Finalmente per lui l’occasione che tanto aspettava, per ora l’ha sprecata toccando pochi palloni e fallendo ogni ripartenza. Nella ripresa va leggermente meglio, senza però riuscire a essere pericoloso viene così sostituito; (65′ Jankovic 6.5): entra e imprime subito velocità alla manovra, svolta della gara che porterà alla vittoria;

All. Mandorlini 7: decide la partita con i cambi, aspettando la squadra di Zeman nel primo tempo. Scontro col boemo vinto nettamente.

Cragno 6.5: bravissimo a parare due tiri da fuori, senza riuscire però a fare niente sul tiro da fuori di Tachtsidis;
Balzano 6: bravo sia in fase difensiva che in fase di copertura;
Ceppitelli 6.5: il centrale gioca una partita di grande rispetto al centro della difesa. Bravo anche davanti, dove ha due grandissime occasioni senza riuscire a colpire di testa verso la porta;
Rossettini 5.5: prestazione al di sotto delle aspettative, ma contro Toni è difficile per tutti;
Avelar 5.5: sulla corsia parte forte mettendo un bel pallone per Ibarbo, errore imperdonabile sul gol di Toni annullato ma regolare. Deficit in fase difensiva, bravo però davanti;
Dessena 6.5: si inserisce a ripetizione, sfiorando il gol in due circostanze. Bravo anche in fase difensiva quando è lui a chiudere in angolo su Toni pronto a tirare verso la porta; (76′ Joao Pedro sv)
Crisetig 6.5: ha qualità e grande velocità, fa correre il pallone e la mette dentro velocemente con piedi di grande rilievo;
Ekdal 5.5: cala di condizione, senza riuscire però a vincere un contrasto in mezzo al campo;
Ibarbo 5: si fa vedere e si propone spesso, ma ha due occasioni clamorose che uno come lui non può sbagliare. Prima colpisce debole a porta vuota di testa, sulla palla arriva in presa Rafael, poi solo davanti al portiere brasiliano gli calcia addosso;
Sau 5.5: un paio di tiri buoni nel primo tempo e poco più. L’attaccante sardo non riesce a tirare fuori le sue qualità; (60′ Longo 5.5): entra giocando prevedibile sulla corsia e provando a scappare senza mai riuscirci;
Cossu 5: un gesto senza senso rivolto alla curva dei suoi vecchi tifosi a cui dopo i fischi mostra la fascia del Cagliari come per dire che si è dimenticato di loro. Gara insufficiente, senza spunti; (76′ Farias sv)

All. Zeman 5: alcuni lo considerano un genio, ma non tutti sono d’accordo. Oggi i soliti errori che l’hanno contraddistinto per tutta la carriera.