La partita Juventus-Roma si è conclusa con il risultato finale di 3-2 a favore dei bianconeri. La sequenza dei gol: al 27′ Tevez su rigore, al 32′ Totti su rigore, al 44′ Iturbe su assist di Gervinho, al terzo di recupero del primo tempo ancora Tevez su rigore; infine all’86’ Bonucci con un tiro al volo in seguito ad un calcio d’angolo. Espulsi Rudi Garcia nel primo tempo, Morata e Manolas nel secondo. In classifica la Juventus resta prima e sale 18 punti, staccando la Roma che ora è seconda quota 15. Prossima giornata sabato 18 ottobre: gli anticipi saranno Roma-Chievo e Sassuolo-Juventus.



E da un giocatore da cui non ti aspetti un colpo del genere, arriva un golazo pazzesco. Un tiro al volo di Bonucci (che sulla traiettoria però ha Vidal in netto fuorigioco a coprire Skorupski). Il gol era molto probabilmente da annullare. Finisce poi con una doppia espulsione, con un fallaccio di Morata e una reazione di Manolas. Che peccato 



Bellissima occasione per Alvaro Morata che coglie l’incrocio dei pali con un gran colpo di testa. La “frustata” pur non andando a buon fine, si rivela la migliore occasione per la Juventus quando siamo all’ottantesimo della partita. La Roma rimane comunque molto pericolosa quando accelera in verticalizzazione. In particolare Destro ha cercato di lanciare nello spazio Florenzi con un tocco delizioso, ma non è filtrato. Arriva il momento anche per Paredes, mentre la Juventus ha giocato la carta Vidal. Vedremo quanto conteranno le panchine in un match cosiì tirato 

Tanta stanchezza in questa ripresa, i due tecnici cercano di recuperare atletismo inserendo Morata (la Juventus) e Florenzi (la Roma). Ma le maggiori energie spese sono quelle nervose e anche in panchina si è vissuta una battaglia. Le occasioni migliori comunque in questa ripresa le ha avute la Roma, con Pjanic (spreca da buona posizione) e un paio di giocate di Gervinho che sta facendo ammattire Ogbonna 



Risultato ancora fermo sul 2-2 quando siamo attorno al decimo minuto di gioco nella ripresa. La Juventus sembra meno frenetica rispetto alla prima frazione di gioco e la Roma meno determinata nel cercare di attaccare. Partita pazzesca che vede un solo cambio, nella Juventus è uscito per infortunio Caceres, rilevato da Ogbonna. Nessun cambio per la Roma. Sei ammoniti, tre per parte, e un espulso (ovvero l’allenatore giallorosso Rudi Garcia) 

Partita incredibile con un gol di Iturbe che riporta avanti la Roma a coronamento di una grande azione e al 49′ altro rigore concesso alla Juventus per fallo di Pjanic su Pogba. Tevez non perdona. Incredibile 

Partita pazzesca e risultato di nuovo di parità tra due squadre sempre più nervose. Lichtsteiner commette fallo in area e provoca il calcio di rigore che Totti trasforma, poi due o tre principi di rissa e cartellini assortiti (gialli). Momento difficilissimo della gara. Juventus-Roma 1-1 

Risultato che si sblocca al 26′ su calcio di rigore. Juventus 1 Roma 0. Una azione da thriller con tanto di fischio rettificato dall’arbitro. Punizione dalla tre quarti concessa a Pirlo per un intervento in copertura di Totti. La palla calciata dal fantasista bresciano viene intercettata con il braccio da Maicon. L’arbitro giudica il contatto fuori area, poi si consulta con il giudice di porta e rettifica la decisione. Rigore che Tevez non sbaglia, reazione ironica di Rudi Garcia: espulso 

Primo episodio da moviola destinato ad alimentare i discorsi dei bar di mezza Italia all’undicesimo minuto. In area giallorossa. Una buona azione bianconera fa filtrare un pallone per Marchisio che lascia sfilare e tenta un tiro, Holebas lo tocca da dietro e il Principino finisce giù. Per l’arbitro è tutto regolare. Buon momento per la Juventus che insiste con Tevez e solo due minuti dopo tenta un tiro da posizione favorevolissima, ma Keita si super a e in spaccata mura il tiro dell’Apache. Il risultato? Juventus-Roma 0-0, ma le emozioni non si contano… 

Risultato fermo sullo 0-0, ma già nei primissimi minuti si è capito che partita sarà questo Juventus-Roma. Un Pogba vogliosissimo, con meno responsabilità del solito grazie al rientro di Pirlo che penserà a lanciarlo, che si è messo in mostra per un assit di tacco per Tevez nonostante avesse addosso un certo Nainggolan. La Roma non subisce, gioca, fa gioco, si difende, attacca e conquista il primo calcio d’angolo. Il colpo di testa di Keita finisce però fuori 

E’ finalmente per iniziata Juventus-Roma, partita valida per la sesta giornata del campionato di Serie A 2014-2015 e diretta dallarbitro Gianluca Rocchi. E il big match del turno: le due squadre sono in testa alla classifica con 15 punti, ancora a punteggio pieno. Novità nella formazione bianconera: Andrea Pirlo è in campo dal primo minuto, Allegri rinuncia ad Arturo Vidal almeno inizialmente. Nella Roma cambiano solo due uomini rispetto alla partita di Champions League: Holebas per Ashley Cole, Iturbe per Florenzi. Conferma in porta per Skorupski: De Sanctis non recupera. JUVENTUS (3-5-2): 1 Buffon; 4 M. Caceres, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 8 Marchisio, 21 Pirlo, 6 Pogba, 22 Asamoah; 10 Tevez, 14 Llorente. A disposizione: 30 Storari, 34 Rubinho, 5 Ogbonna, 3 Evra, 23 Vidal, 7 Pepe, 20 Padoin, 37 Pereyra, 38 Mattiello, 11 Coman, 12 Giovinco, 9 Morata. Allenatore: Massimiliano Allegri ROMA (4-3-3): 28 Skorupski; 13 Maicon, 44 Manolas, 2 Yanga-Mbiwa, 25 Holebas; 15 Pjanic, 20 S. Keita, 4 Nainggolan; 7 Iturbe, 10 Totti, 27 Gervinho. A disposizione: 1 Lobont, 92 G. Marchegiani, 35 Torosidis, 50 Somma, 91 Calabresi, 3 A. Cole, 82 Emanuelson, 48 Salih Uçan, 32 L. Paredes, 24 Florenzi, 22 Destro, 8 Ljajic. Allenatore: Rudi Garcia 

Non vi è alcun dubbio sul fatto che il grande ex di Juventus-Roma, sfida diretta della Serie A 2014-2015 che si gioca oggi alle ore 18, sia Fabio Capello. Nato a San Canzian dIsonzo il 18 giugno 1946, il friulano ha giocato tra il 1967 e il 1970 nella Roma: 84 partite e 18 gol il suo score, con la vittoria della Coppa Italia. E alla Juventus, dove si trasferisce subito dopo, che esplode: gioca sei stagioni con il numero 10 sulle spalle, conquista la nazionale (32 presenze e 8 gol) e vince tre scudetti lasciando a 30 anni con 41 reti in 240 partite. Anche da allenatore va prima alla Roma: prende in mano la squadra di Zdenek Zeman, reduce da campionati non di vertice, e al secondo anno la conduce a uno storico scudetto, a 18 anni dallultimo. Vince anche la Supercoppa Italiana, poi centra due secondi posti (alle spalle di Juventus e Milan) e nellestate del 2004, nonostante avesse dichiarato che mai e poi mai avrebbe allenato i bianconeri, accetta la proposta della dirigenza piemontese. A Torino vince due scudetti rimanendo in testa per 76 giornate su 76, ma poi scoppia la bolla Calciopoli e i due titoli vengono revocati. Appena prima della retrocessione bianconera in Serie B, il tecnico dichiara che si sarebbe presentato al raduno, e invece poco dopo firma per il Real Madrid. In totale con Juventus e Roma Fabio Capello ha vinto sei titoli, tre in bianconero (da giocatore) e tre in giallorosso (uno da giocatore, due da allenatore). 

Juventus-Roma arriva presto, alla sesta giornata; ma è comunque una sfida diretta per lo scudetto. I giallorossi hanno vissuto anni bui a Torino; da quando si gioca allo Stadium hanno sempre perso. Ricordano però con piacere lultima vittoria in Piemonte, perchè fu speciale: conquistata in rimonta, e fondamentale per continuare a sognare una rimonta in vetta che poi si concretizzò – anche se il tricolore sfumò. Era iniziata male, quel 24 gennaio 2010: lex Claudio Ranieri, tornato a casa della Juventus a pochi mesi dallesonero, partì male perdendo Luca Toni e nel secondo tempo subì la rete di Del Piero. Ma la Roma seppe reagire: un fallo di Grosso su Taddei portò a un calcio di rigore trasformato da Francesco Totti, che era entrato in campo proprio al posto di Toni e che con quella marcatura raggiunse Beppe Signori nella classifica dei goleador di Serie A, per di più trovando il suo primo gol a Torino. Non era finita: in pieno recupero, con la Juventus sbilanciata e in 10 per lespulsione di Buffon (che aveva fermato Riise lanciato a rete), Pizarro rubò palla a Diego e servì un favoloso assist per la testa di John Arne Riise, che battè Manninger e portò i tre punti a Trigoria. Lavventura di Ciro Ferrara sulla panchina della Juventus terminò lì, almeno in Serie A; lesonero sarebbe arrivato pochi giorni più tardi, a seguito delleliminazione in Coppa Italia. 

Juventus-Roma si gioca per la quinta volta allo Juventus Stadium: alle ore 18 di oggi la sesta giornata di Serie A avrà come teatro limpianto divenuto la casa dei bianconeri nel 2011. Unocchiata diretta ai precedenti giocati qui tra le due squadre ci dice che finora per i giallorossi è stata vita grama: non soltanto quattro sconfitte, ma addirittura un bilancio di 14 gol subiti a fronte di uno solo realizzato. La prima fu in Coppa Italia, quarti di finale: la Juventus aveva già chiuso la partita dopo mezzora con i gol di Giaccherini e Del Piero; poi dopo lespulsione di Lamela, a fare tris fu Simon Kjaer con unautorete. Tre mesi più tardi il ritorno di campionato: ancora una volta i bianconeri dimostrarono la loro superiorità, questa volta segnando due volte in dieci minuti con Arturo Vidal (doppietta) e arrotondando ancora nel primo tempo con Pirlo, che ribattè in rete un rigore che lui stesso si era fatto parare da Curci. Nel secondo tempo il sigillo di Marchisio. Nel 2012-2013 si giocò alla sesta giornata, come oggi: la Juventus spazzò via la Roma di Zeman con Pirlo (stavolta su punizione), Vidal (rigore), Matri, tutti nella prima mezzora e con anche due traverse. Nel secondo tempo Osvaldo accorciò su rigore, prima del definitivo 4-1 di Giovinco. Infine lo scontro diretto dello scorso anno: la Roma di Rudi Garcia iniziò benissimo, rischiò di segnare ma poi subì la rete di Arturo Vidal, rimase in nove (espulsi De Rossi e Castan) e fu sconfitta 3-0, perchè Bonucci e Vucinic (su rigore) arrotondarono il punteggio. 

Lhanno già battezzata la partita scudetto: Juventus-Roma, non potrebbe essere altrimenti. Torino, 5 ottobre 2014, ore 18: sesta giornata del campionato di Serie A 2014-2015. Due squadre a punteggio pieno: 15 punti dopo cinque partite. Dieci gol realizzati e nessuno subito i bianconeri; nove fatti e uno incassato i giallorossi. Entrambe hanno giocato in Europa, entrambe lo hanno fatto in trasferta, entrambe contro squadroni: da questo punto di vista pochi alibi per entrambe, anche se la Roma può lamentare con buona ragione molti infortuni che hanno costretto Rudi Garcia a schierare sempre gli stessi a centrocampo e in difesa, e dunque potrebbe pagare maggiormente la fatica accumulata dal tour de force. Difficile, lo diciamo, che possa subito essere decisiva: come ha detto il tecnico francese, dopo questa partita ci saranno altri 96 punti per ribaltare una situazione che nel peggiore dei casi parlerebbe di un -3. Però, potrebbe già essere una bella botta psicologica. Di sicuro i capitolini da tre anni vivono come un incubo la trasferta allo Juventus Stadium: ci hanno giocato quattro volte (una in Coppa Italia) e ne sono usciti con quattro sconfitte, 14 gol incassati e uno solo realizzato, su calcio di rigore. Lo scorso anno fu 3-0: segnarono Arturo Vidal, Bonucci e Vucinic dal dischetto. Non cè più Antonio Conte: cambierà la situazione? Da vedere, di certo cè che la Roma non esce con punti dalla Torino bianconera dalla stagione 2010-2011, quando finì 1-1; e non vincono dallanno precedente, partita che portò poi allesonero di Ciro Ferrara e che i giallorossi si imposero in rimonta per 2-1 con la rete di John Arne Riise in pieno recupero. La sesta giornata allo Stadium, approfondendo il discorso, dice male alla Roma che nel 2012 perse 4-0, ma i fatti positivi riguardano la sconfitta dello scorso anno, perchè nonostante il pesante passivo la squadra diede dimostrazione di potersela giocare e anzi fino al gol di Vidal avrebbe anche meritato di passare in vantaggio.  Scudetto o meno, decisiva o meno, sarà comunque grande sfida, con tanti episodi fatti anche di polemiche: dal gol annullato a Maurizio Turone – allora sì che ci si giocava uno scudetto – alla rimessa di Aldair disturbato dal guardalinee che mandò in gol Ravanelli. Doppi ex, tanti: Fabio Capello, protagonista bianconero in campo, vinse uno storico scudetto da allenatore della Roma, dichiarò mai in panchina alla Juventus, ci andò, vinse due titoli che gli vennero revocati e uno dei suoi cardini era Emerson. Pablo Daniel Osvaldo è lunico giallorosso ad aver mai segnato allo Stadium, ma lanno scorso fece sei mesi bianconeri e il solo gol segnato arrivò allOlimpico, nei minuti di recupero, contro la Roma; e valse il record assoluto di punti poi ritoccato allultima giornata. Mirko Vucinic ha giocato cinque anni in giallorosso e di lui si ricorda una doppietta a Torino in Coppa Italia; lo scorso anno infilò il rigore del definitivo 3-0. Ce ne sono altri (Angelo Peruzzi, Jonathan Zebina, Luis Del Sol, Lionello Manfredonia, perfino John Charles) ma questi sono forse i più significativi tra tutti. Nel mercoledi di coppa la Juventus ha conosciuto la prima sconfitta stagionale: il gol di Arda Turan ha segnato lo 0-1 sul campo dellAtletico Madrid ed è anche stato il primo pallone a superare Gianluigi Buffon dopo 614 minuti di imbattibilità. Tanti hanno accusato i bianconeri di essere andati nella capitale spagnola a cercare il pareggio; Massimiliano Allegri non lha presa troppo bene e ha avuto da discutere con Arrigo Sacchi. Sia come sia, per il tecnico toscano questa è la prima chiamata reale: le sei vittorie in altrettante partite hanno ritardato la necessità di dover finalmente mettere mano concreta al suo progetto, vedendo quello che di tangibile si può modificare rispetto al triennio di Antonio Conte. Certo la Juventus rimane uno squadrone che in Italia si può confermare, ma il focolaio della polemica rimane inevitabilmente dietro langolo e Allegri lo sa fin troppo bene, lui che non è stato accolto benissimo in panchina. Possibile che alla prima serie negativa gli venga rinfacciato tutto; per il momento però Max va per la sua strada forte del punteggio pieno in campionato, e la vittoria contro la Roma allontanerebbe i primi malumori. La Roma sta ancora meglio: il pareggio in casa del Manchester City è stato salutato come una vittoria anche e soprattutto perchè i giallorossi sono andati allEtihad a imporre il loro gioco e ne sono usciti con un risultato che per la classifica è ottimo. Il record di Francesco Totti è lennesima gemma che si incastona in una carriera da re, la squadra gioca benissimo e non sembra risentire della stanchezza che deriva dai tanti infortuni. Rudi Garcia è abituato alle partenze sprint: lo scorso anno vinse dieci partite consecutive facendo registrare un nuovo primato italiano, lui che in Italia ci era appena arrivato. Adesso sta facendo lo stesso, e si sa bene che replicare è molto più difficile. I temi di Juventus-Roma sono tutti sul tavolo: conta solo tre punti, è troppo presto per fare calcoli, è solo una partita. Tutto vero, ma vincere significa molto più che staccare lavversario in classifica, cosa che può essere solo momentanea. Prestigio, conferma di superiorità da una parte o passaggio di consegne dallaltro, allo Stadium si gioca più di una partita ma si resta sempre e comunque in ambito sportivo. Noi siamo pronti a viverla, con la speranza che le aspettative vengano confermate sul campo generando un vero e proprio spettacolo. Per scoprire se sarà davvero così non resta che metterci comodi e gustarci i novanta minuti: la diretta di Juventus-Roma, sesta giornata del campionato di Serie A 2014-2015, sta per cominciare

Il tabellino

Marcatori: 27’rig.Tevez (J), 32’rig.Totti (R), 44’Iturbe (R), 45+3’rig.Tevez (J), 86’Bonucci (J)

Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres (46’Ogbonna), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Marchisio, Pirlo (79’Vidal), Pogba, Asamoah; Tevez, Llorente (59’Morata) (Storari, Rubinho, Evra, Padoin, Mattiello, Pereyra, Pepe, Coman, Giovinco). All.Allegri.

Roma (4-3-3): Skorupski; Maicon, Holebas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Nainggolan, Keita, Pjanic (84’L.Paredes); Iturbe (66’Florenzi), Totti (74’Destro), Gervinho (Lobont, Somma, Calabresi, Torosidis, Cole, Emanuelson, Uçan, Ljajic, Sanabria). All.R.Garcia.

Arbitro: Gianluca Rocchi

Ammoniti: 26’Maicon (R), 30’Chiellini (J), 31’Lichtsteiner (J), 32’Bonucci (J), 32’Totti (R), 40’Gervinho (R), 93’Tevez (J)

Espulsi: 88’Morata (J), 89’Manolas (R) per gioco scorretto, Rudi Garcia (all.Roma) per proteste