Sono passati 609 giorni da quel terribile giorno a Schladming, preziosa perla incastonata nella Stiria Superiore (Austria). Ai Mondiali di sci si correva il super-G femminile: una gara attesissima anche per il ritorno in pista di Lindsey Vonn, pluricampionessa che nei mesi precedenti era stata misteriosamente ricoverata in ospedale per dei disturbi mai del tutto chiariti. Con la sua grande rivale Tina Maze già scesa, e in testa alla gara, lamericana è crollata a terra quando il ginocchio ha ceduto di schianto nellatterraggio dopo il salto: una gara maledetta, sospesa per maltempo eppure iniziata in condizioni pessime di visibilità e compattezza della neve. Per la Vonn, un bollettino medico terrificante: frattura del piatto tibiale laterale, rottura del legamento crociato anteriore, rottura del collaterale mediale, rottura del setto nasale e lieve trauma cranico. Shock e reazioni di grande solidarietà da parte delle colleghe per unatleta che fino a quel momento si era portata a casa quattro Coppe del Mondo generali, sei coppette di discesa libera e 4 di Super-G, oltre a due medaglie olimpiche e cinque iridate. Nonostante lincidente, la federazione americana aveva assicurato che Lindsey sarebbe stata sugli sci in tempo per linizio della stagione seguente, e dunque recuperata per le Olimpiadi invernali di Sochi; ed effettivamente la Vonn si ripresentava alla tre giorni canadese di Lake Louise, pur se i suoi risultati non erano certo entusiasmanti (undicesima in discesa, quinta in super-G). Ma era purtroppo un fuoco di paglia: in Val dIsére, a fine dicembre, Lindsey si fermava di nuovo per un infortunio al ginocchio, e addio Russia. Da allora non ha più toccato un paio di sci; fino a oggi, perchè sul suo profilo Instagram ha pubblicato un video nel quale si allena con aria visibilmente felice. Mi diverto tanto a sciare ha scritto in accompagnamento alle immagini. Lindsey Vonn sta tornando: forse non sarà ancora al 100% ma è bene che le sue avversarie, dalla stessa Maze a Lara Gut passando per la detentrice della Sfera di Cristallo Anna Fenninger, comincino a preoccuparsi. (Claudio Franceschini)